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Autore: Betty    17/09/2003    3 recensioni
Per Tom, Faith è una ragazza tutta da scoprire, dura e scostante con il mondo intero. Riuscirà Tom a far emergere la vera Faith da dietro la maschera che si è costruita?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 10

CAPITOLO 10

 

Stava correndo attraverso il buio e si guardava intorno, ma non vedeva niente.

"Mamma! Mamma! Sono qui!" disse una voce.

Faith sentì il suo cuore perdere un battito.

"Alex! Oh mio dio dove sei?" urlò la ragazza.

"Sono qui mamma, con il nonno"

Faith si girò ma intorno a lei c'era solo il buio "Dove siete? Fatevi vedere vi prego!" era disperata se era lì con il suo bambino e suo padre voleva dire che era morta.

Sentì una mano che prendeva la sua, si girò e vide il suo Alex e suo padre, sentì le lacrime salirle agli occhi e abbracciò prima l'uno e poi l'altro.

"Sono così felice di vedervi, siete così belli" disse tra le lacrime Faith e tenendo tra le braccia Alex.

"Faith anche tu sei così bella, ormai sei una bellissima donna!" disse suo padre.

"Papà! Dimmi la verità, sono morta?" chiese Faith.

"No bambina mia, sei ancora viva. Ma tutto dipende da te."

"Da me?"

"Mamma, hai voglia di vivere?" chiese il piccolo Alex.

"Adesso sì, anche se vorrei stare con voi" ammise Faith.

"Ma noi siamo sempre con te. Siamo parte di te, come tu lo sei di noi. Sei così giovane e piena di vita e adesso non sei più sola." Disse suo padre.

"Quindi conoscete anche Tom?"

"Sì, è buono con te. E ti vuole bene." Alex asciugava con le sue piccole manine le lacrime della madre.

"Cosa devo fare adesso?" chiese Faith confusa.

"Devi decidere, se tornare a vivere con accanto Tom e tua madre, oppure restare qui con noi." Disse l'uomo.

"Aiutatemi, vi prego! Io non so cosa fare" ammise sconsolata Faith.

"Guarda nel tuo cuore, lui cosa desidera?"

Faith sorrise dicendo: "Sono quasi le stesse parole che mi ha detto Tom"

"Mamma, ricordati che anche se non possiamo stare insieme, io non ti ho mai lasciata sola. E neanche il nonno."

"Lo so, il vostro ricordo e il vostro amore sono sempre custoditi nel mio cuore. Pensavo di essere finalmente felice e adesso nuovo dolore e poi cosa succederà. Sono stanca di soffrire." Disse tristemente la ragazza.

"E dove lo metti l'amore?" le chiese suo padre

"L'amore?" ripeté Faith.

"Sì l'amore per Tom, per tua madre e per il tuo fratellino!"

"Sarà un maschio?" chiese stupita Faith. Suo padre annuì.

"Non vorresti conoscerlo?" chiese Alex.

"Sì, e voglio vivere, voglio vivere la mia vita fino alla fine. Voglio tornare da Tom e dalla mamma." Disse Faith.

"Hai fatto la scelta giusta, ricordati che noi ti vogliamo bene" disse suo padre abbracciandola.

"Siamo sempre con te, anche quando tu pensi di essere sola." Disse Alex dando un bacio alla madre.

"Addio! Vi voglio bene!" disse Faith mentre li vedeva allontanarsi.

"No mamma, non addio, arrivederci"

"Arrivederci" sussurrò Faith poi tutto sparì e il buio la avvolse nuovamente.

Tom stava accanto al letto d'ospedale e stringeva la mano di Faith, perché non si svegliava? Era una settimana che era in coma, si ricordava ancora la telefonata di Anna, la madre della ragazza.

"Tom? Tom Becker?" aveva chiesto con voce incerta.

"Sono io. Chi parla?"

"Sono Anna, la mamma di Faith. Ti devo dire una cosa."

"Cos'è successo?" chiese Tom, mentre già sentiva che era accaduto qualcosa alla sua Faith.

"C'è stato un incidente e Faith è rimasta ferita" disse la donna tutto d'un fiato.

"E' grave?" chiese Tom cercando di stare calmo.

"E' in coma, ma non sanno se si risveglierà!" disse la donna piangendo.

"Signora, prendo il primo aereo e sono lì"

E così dopo un viaggio estenuante, era lì accanto a lei da una settimana e purtroppo non dava segno di ripresa.

Avrebbe dato qualsiasi cosa per rivedere ancora il suo sorriso, i suoi occhi luminosi, voleva sentire la sua risata e le sue carezze.

"Non ti permetto di morire, non puoi farmi questo" le disse guardandola.

Era pallida ma la sua bellezza sembrava non aver risentito dell'incidente, i lividi si stavano riassorbendo, il gesso intorno alla gamba rotta si stava riempendo di poesie, che Anna scriveva per lei.

I dottori avevano detto che il fisico aveva retto bene alle ferite, ma l'impatto violento con l'asfalto aveva provocato un ematoma all'interno della testa, i medici dicevano che se non si fosse riassorbito, non ci sarebbero state speranze; Faith sarebbe rimasta in vita solo grazie ai macchinari. E se mai si fosse svegliata, avrebbe potuto avere dei danni permanenti a livello neurologico.

"Svegliati! Maledizione! Perché mi vuoi lasciare solo?" chiese Tom con rabbia mentre calde lacrime scorrevano sul volto per poi cadere su quello di Faith.

Faith era ancora immersa nel buio, non vedeva niente ma sentiva che le pioveva sul volto, ma l'acqua non era fredda, al contrario, era calda come le lacrime. Si toccò il volto ma lei non stava piangendo e allora di chi erano quelle lacrime?

"Tom, perché piangi?" chiese Faith sussurrando, mentre correva verso un punto imprecisato nel buio; all'improvviso una luce abbagliante la fece tornare alla realtà.

"Tom perché piangi?" quel sussurro, quella domanda così stupida ma fatta dalla voce che gli era tanto mancata.

Il ragazzo guardò Faith per vedere se aveva sognato la sua voce, sembrava ancora immobile e addormentata. Lentamente però vide le sue palpebre alzarsi, con fatica, perché gli occhi rimasti al buio per troppo tempo furono abbagliati dalla luce presente all'interno della stanza.

"Faith, amore…" riuscì a dire Tom, dopo il primo attimo d'incredulità.

"Non piangere per me, ti prego." Disse Faith.

"Come stai?" chiese il ragazzo asciugandosi le lacrime.

"Stanca, ma sono tornata. Per stare con te."

"Faith, sono così felice, non riesco a ….." Tom non riuscì a finire la frase che scoppiò a piangere e abbracciò la ragazza, stando però attento a non farle male.

"Ti amo Tom, è grazie a te se sono qui." Disse Faith, la sua voce era poco più che un sussurro ma per Tom era come un grido che gli rimbombava nella testa.

"Ti amo anch'io, più della mia vita" disse Tom sfiorandogli le labbra con un bacio. "Vado a chiamare il dottore, non scappare!"

"Non penso che andrò da nessuna parte" rispose Faith, osservò il ragazzo uscire dalla stanza poi disse, con gli occhi rivolti verso il cielo: "Grazie! Grazie a tutti e due."

  
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