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Autore: alessandraxxx81    09/10/2009    2 recensioni
se Bella reagisse in modo inaspettato alla sua immortalità
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ora sono finalmente libera.

Ed eravamo li, chissà dopo quanto tempo.

I tuoi occhi come ambra liquida mi guardavano con sospetto.

Mi guardavano con meraviglia.

Finalmente dopo tanto, troppo tempo, riesco a vedere veramente il tuo viso.

Il tuo dolce viso,

il viso che per me era la cosa più importante di tutte,

il viso che ora non fa nascere nel mio cuore nessuna emozione.

Ed eravamo li.

Dopo il dolore.

Dopo il rimpianto.

Dopo la fine.

Ed eravamo li, sempre io e te.

Uno di fronte all’altro.

Cosi uguali eppur così diversi.

La nostra storia è stata sempre una questione di scelte.

Le tue scelte.

Scelte che ci hanno portato alla rovina.

Scelte chi mi hanno dilaniato l’anima.

Scelte che mi hanno reso meno umana di te,

anche se di umano abbiamo ben poco.

Alla mia mente torna un pomeriggio. Uno dei tanti.

Il nostro  discorso pacificatore.

“non e che … desideri l’immortalità più di quanto desideri me?”

Il mio respiro per un attimo si blocca nel petto.

Me lo avevi chiesto quasi per gioco.

Me lo avevi chiesto come se per te la risposta fosse scontata.

Ringrazio ancora oggi la tua incapacità di leggermi dentro.

Cosa avresti letto in me?

Il dolore.

Il rimpianto.

L’odio.

Si, amore, io ti odio.

Ti odio e ti amo.

Ti odio perché mi hai davvero fatto male,

ti odio perché io senza di te non volevo vivere,

ti odio per la tua sfrontata indifferenza al mio dolore,

ti odio perché pur amandomi te ne sei andato,

ti odio perché hai sempre scelto per me.

Ti amo, ma non so sinceramente il perché.

Sarà l’alchimia che la tua razza induce su la mia.

Si, desidero l’immortalità molto più di quanto desideri te.

Ma non lo hai capito.

Eri troppo cieco.

Ero troppo sicuro del tuo amore,

immortale sentimento che ti legava a me.

Ma come hai detto tu io ero solo un essere umano,

mi sarebbe passata.

E così è stato.

Il mio cuore aveva smesso di battere molto prima che tu mi avessi ucciso.

Tu mi hai ucciso.

I molti modi e di continuo.

Ma io ero una brava bugiarda, dovevo esserlo.

Ti ho ingannato.

Ti ho ammaliato con la mia fragilità.

E tu mi hai creduto.

Mi hai creduto perché ti faceva comodo.

Mi hai creduto perché non volevi soffrire.

Ed hai ceduto.

Ed eccoci qui,

uno di fronte all’altro.

Sento di essere diversa.

Sento di essere come te.

Fredda e immortale pietra.

Il mio cuore è finalmente morto,

Ed ora sono libera.

Mi sento libera e leggera.

Ti guardo,

fai un passo verso di me e mi sorridi.

“amore, va tutto bene sono qui”

La tua voce giunge alle mie orecchie come una

sinfonia celeste.

La tua meravigliosa voce però non sa più emozionarmi.

Rido .

Rido al suono della tua voce.

La mia risata escoriante come l’acido giunge alle mie

orecchie  come il suono di gioiose campane.

Mi guardi stupito, confuso.

Come potresti immaginare cosa sto pensando.

Non ci riuscivi prima, non ci riuscirai adesso.

“ed io che pensavo davvero che tu fossi molto più intelligente di me”.

Rido.

E forse tu cominci a capire.

Ti ricordi a quale contesto si riferisce la mia frase.

Mi guardi e vedo i tuoi occhi tingersi di dolore, rabbia, rimpianto.

E mi riponi la tua domanda,

me la ripeti con la speranza che la risposta sia sempre la stessa,

me la riponi con la certezza che adesso ti dirò finalmente la verità.

Una verità che, amore mio, finalmente ti farà provare quello che ho

Provato io.

“non e che … “ prendi aria come se stessi soffocando.

“non è che …. Desideri l’immortalità molto più di quando desideri me?”

Ed il tempo li per un attimo si blocca.

La tua, la nostra famiglia, ci guarda senza capire questo astratto discorso.

Come potrebbero.

Come potrebbero capire le motivazioni del mio gesto.

Per loro io ti amo.

Loro non sanno che io ti odio.

Loro non sanno che finalmente la nostra alchimia si è spezzata.

Loro non sanno che ora che sono come te tu non hai più alcun fascino per me.

Perché ora io e te siamo uguali.

Due giovani divinità che si guardano con sospetto.

Chiudo gli occhi e faccio un sospiro inutile.

Voglio che la mia voce risulti più sincera possibile.

Voglio che tu creda davvero a quello che ti sto dicendo.

“si, io desiderò l’immortalità molto di più di quanto desidero te”.

Ed ora soffri.

Soffri dolce angelo.

Soffri come ho sofferto io. 

Ed io come te sono indifferente al tuo dolore.

“sono stata una brava bugiarda, dovevo esserlo”.

Ed ora mi concedo da te,

con la speranza che il mio cammino non si intrecci mai più con il tuo.

Ora sono finalmente libera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho pensato a come si sarebbe sentita Bella dopo che Edward l’aveva lasciata.

Quali sentimenti erano nati in lei.

Quanto dolore aveva potuto sopportare la sua povera fragile anima umana.

Ed ecco qui, una possibile piega della loro storia.

 

 

Ps . Avevo già pubblicato questa storia ma non era più visibile quindi l’ho ripubblicata

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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