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Autore: Salice    09/10/2009    3 recensioni
Atena Bonell è una studentessa qualunque di Serpeverde, alle prese con i piccoli problemi quotidiani di Hogwarts, fino a che una sua compagna del club di pittura non svanisce nel nulla. Non ottenendo l'aiuto dei professori, Atena inizierà la ricerca con i suoi amici, sfidando le punizioni e i misteri che la scuola nasconde. Una storia tutta Verde e Argento!(ambientata un anno prima dell'arrivo di Harry Potter ad Hogwarts)
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Serpens in fabula'
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capitolo_8.html



Finalmente l'ottavo capitolo! Mi spiace davvero pubblicare così tardi, ma proprio quando avevo terminato la rilettura e le correzioni ho scoperto che il sito era in tilt per via del cambio server! Ho preferito aspettare almeno un giorno per essere sicura che fosse tutto sistemato. Purtroppo vi anticipo già da ora che potrebbe passare ancora qualche giorno in più dalle canoniche due settimane tra una pubblicazione e l'altra, perchè, nonostante la storia sia già strutturata, scriverla fisicamente e correggerla mi impiegna molto tempo e ultimamente ne ho davvero poco! Chiedo ufficialmente scusa! Farò il possibile per mettere un pò di materiale da parte e pubblicarlo in tempi umani!
Buon divertimento!



Cap. 8 – L’altro Quadro.


Atena si richiuse silenziosamente alle spalle la porta dello studio di Piton, e scoccò un’occhiata verso lo spicchio di cielo che si intravedeva da una delle finestre del corridoio. Le sfuggì un lamento quando si rese conto che si intravedevano già le prime stelle. Quanto era stata lì dentro? Come avrebbe fatto a finire i compiti? Preferì non chiedersi altro e si mosse velocemente verso il suo dormitorio, quando prima di raggiungere l’angolo, udì delle un vociare concitato.
Si avvicinò in punta di piedi e trattenne bruscamente il respiro quando riconobbe una delle due voci.
- Che cosa ci fai qui, tu? – Sbraitò Ludmilla
- Questo stavo per chiedertelo io. – Le rispose un’altra voce femminile, altrettanto aspra.
- Non sono affari tuoi, gira al largo. - Fu la risposta di Ludmilla, molto più vicina di quanto non fosse prima. Atena sussultò; era giunto il momento di andarsene, e anche in fretta! Girò sui tacchi e corse nella direzione opposta, sperando di raggiungere l’altro capo del corridoio prima che fosse troppo tardi. Era a pochi metri dalla diramazione tra due corridoi quando la voce di Ludmilla la raggiunse come una staffilata:
- Atena! – La ragazza si bloccò all’istante, deglutendo nervosamente e ruotò lentamente su sé stessa, fino a incrociare lo sguardo con la sua compagna di stanza. Con suo grande orrore, accanto a lei riconobbe la Tassorosso castana che l’aveva guardata male qualche settimana prima, che le puntava il dito contro.
- Eccola! – La apostrofò, facendo una smorfia. – Voi due la dovete piantare di girare attorno al mio ragazzo! -
- E io cosa c’entro con il tuo ragazzo? – Rispose Ludmilla, guardandosi le unghie con aria distratta.
- C’entra che devi… Dovete smettere di appiccicarvi a Fabian! Lui è mio! - sbraitò quella, puntando il dito prima su una Serpeverde e poi sull’altra.
- E da quando Fabian sarebbe il “Tuo” ragazzo? - La voce della sua compagna di stanza era pericolosamente alta e stridula, al punto che Atena considerò per qualche istante l’idea di rifugiarsi nello studio di Piton pur di sfuggire a quella situazione. L’altra ragazza avanzò di un passo, sfilando da una tasca la bacchetta e agitandola in maniera minacciosa.
- Non fare finta di niente, sai? Usciamo insieme dall’estate scorsa! – Fu la strabiliante rivelazione.
La pelle leggermente olivastra di Ludmilla assunse tonalità verdine, ma sfoderò a sua volta la bacchetta, mentre Atena era così stupefatta da non riuscire a spiaccicare parola. Valutò per un istante la situazione e, una volta appurato che quelle due si stavano letteralmente sfidando davanti all’ufficio del Professor Piton, fece qualche lento passo all’indietro. Scivolò dietro l’angolo proprio mentre una delle due, non distinse quale, scagliò il suo incantesimo:
- Expelliarmus! -
Precisamente in quel momento, qualcosa di soffice le sfiorò i polpacci, e Atena guardò con orrore la coda di Mrs. Purr svoltare nel corridoio che aveva appena lasciato. Con il cuore in gola prese a correre alla cieca addentrandosi nel castello, sperando solo di non incontrare Gazza. Dopo diverse svolte udì dei passi veloci e svoltò alla prima curva, ficcandosi in un vicolo cieco; davanti a sé aveva un muro dall’aria spessa e impenetrabile che raggiunse in un secondo, schiacciando la schiena contro la parete. I passi si avvicinavano sempre di più, quando con il tallone Atena strofinò senza volere una pietra sporgente sul pavimento. La parete a cui era appoggiata iniziò a tremare, e poi di scatto ruotò su sé stessa, lasciando la ragazza in un corridoio buio.


Gazza scrutò il vicolo cieco in cui si era precipitato, convinto di aver sentito dei rumori, ma in quell’angolo polveroso del castello non c’era proprio nessuno. Dopo un’ultima sospettosa occhiata, si diresse velocemente verso lo studio del Professor Piton.


Atena, con una mano sul cuore che le martellava nel petto, estrasse la bacchetta da sotto il mantello. Con la voce tremante sussurrò: - Lumos… - Accendendone la punta di un pallido bagliore e si guardò intorno. Il percorso che le si parava davanti era in pendenza e saliva leggermente a spirale. Visto che l’unica alternativa era alle sue spalle, si mise a salire il più in fretta possibile, stando bene attenta a dove metteva i piedi.
Dopo diversi minuti di salita, si trovò di fronte una parete vuota, ad eccezione di un gancio per torce. Atena si lasciò sfuggire un sorrisetto.
- Davvero elementare…- Allungò una mano verso l’anello di ferro, ruotandolo, tirandolo e spingendolo finché la parete non si aprì con uno scatto.
Una ventata d’aria fresca sfiorò il volto della ragazza, che avanzò cautamente in quello che sembrava un corridoio in disuso. La luce della luna filtrava tra le tende scure e le ragnatele, illuminando parte del pavimento ingombro di banchi rotti e strumenti dall’aria vetusta. Aveva compiuto pochi passi, quando il muro si richiuse con un tonfo e una nuvoletta di polvere.
Atena sbirciò da una finestra, e da quello che poteva vedere da lì, si trovava molto vicino alla torre di Corvonero. Quando vide il cortile attraversato a passo di marcia da Piton, seguito da Ludmilla, l’altra ragazza di Tassorosso e Gazza gongolante, si ritrasse di scatto.
Decise che era ora di muoversi e avanzò a passo spedito lungo il corridoio, quando un luccichio attirò la sua attenzione. Una piccola targa in argento splendeva sotto un quadro impolverato. Sicuramente era l’effetto di un incantesimo lucidante particolarmente ben fatto. Incuriosita, si avvicinò, trattenendo bruscamente il fiato dopo aver letto il nome dell’autore: Grayson Rufus.
Presa dall’eccitazione Atena soffiò via la polvere dal quadro, ma rimase delusa non vedendo altro che una distesa rocciosa, delle colline brulle sulla destra e una colonna di fumo che si muoveva pigramente proprio davanti a quella che sembrava una grotta scura. Scrutò a lungo il quadro con espressione rabbiosa, ma la rappresentazione non cambiò di una virgola e alla fine, sotto i morsi della fame, si arrese e corse verso le cucine.


Tre giorni dopo Fabian, Baltazar, Marcus ed Henry si incontrarono con le quattro compagne di stanza davanti ai Tre Manici di Scopa. Ormai faceva abbastanza freddo, ed erano tutti imbacuccati nei mantelli, i visi per metà coperti dalle sciarpe con i colori delle case. Una volta entrati salutarono Madama Rosmerta e ordinarono burrobirre per tutti, mentre Baltazar, Fabian ed Henry presero anche quello che ormai tra gli studenti, soprattutto tra i nati gabbani, era noto come “Menù Quidditch”. Era stato ormai soprannominato così perché i giocatori di quidditch, sempre in allenamento, spesso mangiavano senza risparmiarsi ad Hogsmeade, anche se la cena era vicina. Il menù comprendeva un paio dei panini imbottiti meno digeribili a testa e succo di zucca ghiacciato.
Mentre il locale si riempiva, parlarono del più e del meno per un bel po’ di tempo, raccontandosi aneddoti e vecchie leggende sui professori e sui misteri della scuola. Fabian e Ludmilla erano seduti vicini, mentre Camilla chiacchierava amabilmente con Marcus sugli eventi mondani che erano avvenuti durante l’estate. Sophie, Atena, Baltazar e Henry, invece, stavano con le teste vicine, ad un angolo del tavolo e bisbigliavano tutti, con aria da cospiratori.
Dopo che ebbero finito di bere e mangiare, si decisero per fare una passeggiata ad Hogsmeade. Appena usciti dal locale Atena si accostò a Fabian, per sussurrargli:
- Senti, Camilla si occuperà di distrarre Marcus, così voi neo piccioncini potrete andarvene a tubare da qualche parte. Per il resto ho un piano, poi ti spiegherò più avanti… - La frase rimase in sospeso quando Ludmilla si avvicinò alle loro spalle. Atena prese a braccetto Fabian, per una volta senza arrossire, e lo costrinse a chinarsi verso di lei.
- E con questo il mio debito è pagato, ora tocca a te. Chiaro? – Subito dopo lo lasciò andare, e si diresse allegramente verso Sophie, Baltazar ed Henry, che stava camminando dall’altro lato della strada guardando nelle vetrine di Stratchy and Sons gli ultimi modelli di abiti da Mago e da Strega. Fabian sorrise a Ludmilla e le porse il braccio, che lei accettò con espressione deliziata. Sophie diede una piccola gomitata ad Atena che annuì e le strizzò l’occhio, mentre la coppietta si allontanava ridacchiando verso il locale di Madama Piediburro.



Il pomeriggio successivo Atena e Sophie varcarono la soglia dell’aula destinata al club di gobbiglie e vi trovarono dentro Fabian, Ludmilla, Henry e Baltazar. Quest’ultimo sembrava che avesse sotto al naso una bottiglia di puzzalinfa, tanto aveva un’espressione disgustata.
- Ehm, ciao… - Fu l’inizio poco brillante di Atena, mentre alternava lo sguardo tra Fabian e Ludmilla. Fabian aveva il braccio sinistro attorno alle spalle della sua compagna di stanza e le sorrise, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
- Ho spiegato la faccenda a Milla, ed è disposta ad aiutarci, quindi possiamo contare su di lei. -
Ludmilla le sorrise trionfante, stringendosi di più a Fabian e fissandola. Atena guardò Sophie, che storse appena il naso e fece spallucce, al che sospirò.
- Ok, ok… Siete tutti pronti a sentire il mio piano? – Domandò poi, in tono esasperato, lasciandosi cadere su una sedia accanto alla finestra. I ragazzi annuirono, e lei frugò nella borsa, estraendone prima il libro “Le migliori Opere ad Hogwarts” e poi da una tasca, una sottile fialetta che conteneva un liquido di un verde polveroso, denso e dall’aspetto ben poco invitante.
- Che roba sarebbe? – domandò Baltazar
- Questa, mio caro… - Atena scosse il piccolo contenitore, proseguendo: - E’ la pozione cercapezzi! -
- Che nome orribile! Cosa sarebbe, poi? – disse Ludmilla, facendo una smorfia.
- Tsk! E’ una pozione in grado di ritrovare e unire i pezzi appartenenti ad un medesimo oggetto! L’ho creata io con il professor Piton! – Fu la spiegazione di Atena, che sfoderò per l’occasione un tono fastidiosamente saccente. Baltazar si grattò la fronte prima di parlare:
- E beh? Non è che sia un granché, potevamo usare l’incantesimo di appello no? –
- Certo che no! Altrimenti lo avremmo già fatto! Con questa pozione il libro si muoverà verso la direzione in cui sono le pagine, e noi potremo prenderle comodamente, senza rischiare di rovinarle! - Atena era eccitatissima, ma il resto del gruppo non sembrava del medesimo parere. La ragazza sbuffò e scosse la testa, proseguendo:
- Non mi sembrate molto emozionati… Ora vi faccio vedere! – Disse, aprendo il libro di Arte sulle ginocchia, e versandovi sopra alcune gocce del composto. Questo fremette per un istante, librandosi in aria con un fruscio polveroso, dirigendosi verso la porta e oltrepassandola, cadendo con un tonfo in corridoio. Lo sguardo di Atena era palesemente soddisfatto, quando fece un chiaro gesto ad indicare la porta.
- Signore e Signori… Dopo di voi! -





Ringrazio Natalie_S , per il commento: Ebbene si! Era ora che Piton si mostrasse un pò di più, e anche se in questo capitolo non ha avuto spazio, garantisco che nel nono sarà di nuovo presente!
Ringrazio anche Elos : Beh, anche a me piace molto Fabian! Mi dirai poi tu che ne pensi dopo le News di questo capitolo!
Ringrazio anche Nee e Emrys che mi hanno messo tra i seguiti o i preferiti, spero che vi stiate divertendo!
Grazie anche ad Eilaenre, per la correzione di virgole e punti, anche se sono sempre in ritardo nel sistemarle!

Ed infine ringrazio tutti quanti hanno anche solo letto questa storia, sperando di avervi fatto passare bei momenti!
   
 
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