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Autore: just_a_girl    11/10/2009    2 recensioni
10 ottobre, il giorno in cui Naruto Uzumaki dovrebbe festeggiare il proprio compleanno. E se i suoi amici scordassero l'importanza di questo giorno, tutti troppo presi dalla ricerca di Sasuke Uchiha? E se anche Naruto non ricordasse il suo compleanno, essendo lui stesso tra i primi ad impegnarsi in questa ricerca? Sono una frana con le presentazioni. ç__ç Piccola one-shot dedicata al nostro caro, biondo eroe. Auguri, Naruto!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: Naruto Uzumaki e tutti i personaggi del manga o dell’anime Naruto sono proprietà di Masashi Kishimoto o di chiunque altro ne possieda i diritti. Questa storia non è a scopo di lucro e non intende infrangere alcuna legge su diritti di pubblicazione e copyright.

Titolo: HB, D! (oppure “BC, D!” , sta a voi decidere e indovinare che cosa significa ^^)
Autore: just_a_girl ( aylysangel )
Rating: giallo
Genere: Romantico
Avvertimenti: Shonen-ai, One-shot, What if?

Note dell’autrice:
Bé, che dire? Ho scritto questa One-shot senza pretese e la dedico a tutti i fan di quel uragano di Naruto.
Auguri a Naruto e auguri a me!!! (eh sì… il 10 ottobre è la data anche del mio di compleanno… hihi)

 
*Lasciate tracce del vostro passaggio scrivendo una recensione, farete felice me e tutti quelli che come me si cibano dei vostri pareri. Grazie.*


HB,D!

Sottili e delicati raggi di sole filtravano dalla finestra e andavano a posarsi dolcemente sul volto ambrato di un giovane addormentato. I capelli biondi come oro erano sparpagliati sul cuscino, il petto si alzava e abbassava regolarmente, dimostrando il perfetto stato di tranquillità nel quale il ragazzo era sprofondato.
Mugugnò leggermente facendo una piccola smorfia di disappunto, infastidito da quei piccoli raggi solari che ora erano diventati più insistenti. Si girò nel suo giaciglio dando le spalle alla finestra, un sospiro soddisfatto sfuggì alle sue labbra mentre si sistemava comodamente nel morbido letto beandosi del calore emanato dalle coperte.
I minuti scorrevano tranquilli, l’atmosfera che lo circondava era paradisiaca. O meglio: due secondi prima era paradisiaca, ora era il più totale caos, grazie a quel dannato suono acuto che proveniva da quel diabolico marchingegno chiamato sveglia.
Una mano sbucò pigra da sotto le coperte, mentre il proprietario sbuffava contrariato, e cominciò a schiacciare pulsanti a casaccio, senza trovare quel maledettissimo pulsante che serviva ad arrestare quel armonioso suono che gli perforava i timpani. Alla fine la questione si risolse, la sveglia non cantava più siccome aveva avuto un bellissimo incontro ravvicinato con il muro, finendo con l’essere soltanto un’insieme di piccoli pezzetti sparpagliati per la stanza.
Silenzio…
Nella stanza ora alleggiava il più totale silenzio ma ormai il ragazzo non riusciva più a prender sonno. Alzandosi frustrato dal letto e imprecando contro certi aggeggi che disturbano il sonno altrui, il biondo si diresse verso il bagno. Fece una veloce doccia che servì molto a farlo ridestare dal torpore mattutino dopodiché si lavò i denti, guardandosi poi nello specchio e osservando le inconfondibili occhiaie che facevano bella mostra sotto gli occhi, prova del fatto che negli ultimi giorni non riposava più come si doveva. Ogni giorno sottoponeva il suo corpo a sforzi sempre più grandi e andava a dormire tardi ma per lui andava bene così. Davvero… andava benissimo così.
Fece un profondo respiro e facendo leva sulle braccia, che erano appoggiate  al lavandino, raddrizzò la schiena guardandosi nuovamente allo specchio.
Naruto Uzumaki era pronto a cominciare una nuova giornata.

    ***         

“C- ciao Naruto-kun!”, suonò una voce dolce ma insicura alle sue spalle. Il biondino si girò trovandosi di fronte una bella ragazza con le gote purpuree, con gli occhi, di uno strano color bianco-lilla, che guardavano verso il basso e con i capelli corvini che le incorniciavano il volto. La ragazza torturava un piccolo pacchetto che teneva tra le sue delicati mani.
Il biondo era leggermente sorpreso. Era uscito sulle strade di Konoha e aveva incontrato i suoi compagni di squadra, Sakura e Sai, che gli avevano detto che l’Hokage li aveva convocati nel suo ufficio. Ora stava andando con loro verso il palazzo degli Hokage e quando si era sentito picchiettare sulla spalla, non pensava di certo di trovarsi davanti Hinata.
“Ciao, Hinata!” , rispose allegramente. La ragazza, se è possibile, diventò ancora più rossa.
“I- io, ecco… Io volevo darti questo!”,disse lei tutto d’un fiato. Naruto guardò lei, poi il piccolo pacchetto che gli era stato messo davanti agli occhi, poi di nuovo la ragazza con uno sguardo interrogativo a ornargli la faccia.
“ E’…è per te.” ,disse nuovamente Hinata provando a guardarlo in volto.
“ Per me?”, domandò lui perplesso. Perché mai Hinata gli stava dando quel piccolo pacchettino?
“Naruto! Dai,vieni! Siamo in ritardo!”, lo raggiunse la voce di Sakura.
“Aspetta un secondo, Sakura-chan!”, rispose alla rosa. “Perché mi stai dando questo?”,domandò rivolgendosi nuovamente alla Hyuuga mentre accettava il piccolo pacchetto.
“P- perché… Ecco… I- io v- volevo fa--“
“Naruto! Ti sbrighi?” Hinata fu nuovamente interrotta da Sakura.
“Arrivo!”, urlò il biondo,”Scusa, Hinata-chan, ma devo andare! Grazie del regalo, comunque! Ciao, ci vediamo”, aggiunse facendo un piccolo sorriso a mo’ di scusa e cominciando a correre verso i suoi compagni mentre infilava il pacchettino in una tasca.
Hinata rimase lì, imbambolata, ancora sotto quel piacevole shock provocato dal sorriso del biondo.

***  

“Ragazzi, vi ho chiamati perché ho bisogno del vostro aiuto.” ,disse Tsunade con un cipiglio serio in volto. “Ho bisogno che voi esaminiate questi fascicoli.”, aggiunse facendo vedere una pila di fascicoli piuttosto numerosi.
“Cosa? Pensavo che magari ci avresti mandato in missione, non che ci avresti dato da esaminare delle stupide cartacce!”,protestò Naruto.
“Queste cartacce,” ,aggiunse la donna guardando più severamente il biondino, freddandolo sul posto,”sono tutti i rapporti sugli avvistamenti e i vari spostamenti fatti da Sasuke Uchiha negli ultimi mesi.” ,concluse.
Naruto sussultò dopodiché guardò la donna intensamente, la sua attenzione catturata da quella rivelazione.
“Sembra che si sia reso conto di essere sorvegliato , anche se non da vicino, e quindi nell’ultimo mese non si è fatto più vedere e così noi abbiamo perso ogni contatto.”,aggiunse lei. “Ho bisogno che voi cerchiate ogni più piccolo dettaglio che possa riguardare un qualsiasi collegamento dell’Uchiha con i luoghi dove è stato avvistato in precedenza.”, concluse infine.
Naruto non disse più nulla mentre Sai rispondeva per tutti e tre.
“Va bene, Hokage-sama.”

***

Naruto si buttò con tutto il suo peso sul letto. Era stanco morto! Per tutta la mattina non aveva fatto altro che esaminare quei dannati rapporti, senza alcun risultato, il pomeriggio lo aveva passato allenandosi con il maestro Kakashi e quando gli allenamenti erano finiti, lui era rimasto fino a tarda sera ad allenarsi per conto suo.
Appena aveva finito, si era catapultato a casa e con le sue ultime forze si è fatto una doccia. Non era riuscito nemmeno a mangiare! Ma sinceramente in quel momento era così stanco che strisciare fino in cucina sarebbe stata un’impresa apocalittica. Sbuffò frustrato mentre giocava distrattamente con la collanina che teneva al collo. La prese e la guardò. Quello era il regalo di Hinata e lui lo trovava davvero molto carino. Raffigurava una piccola volpe accoccolata su sé stessa con la coda che finiva proprio sotto il musetto. Sinceramente non aveva ancora capito il perché di quel regalo ma era più che deciso a chiedere spiegazioni alla ragazza il giorno dopo.
Sospirò mentre portava lo sguardo sul soffitto. Oltre alla luce lunare che illuminava la stanza, non c’era altra fonte di luce lì dentro.
Cominciò a pensare.
Per quanto sarebbe riuscito ad andare avanti così? Da quanto tempo continuava a rincorrere Sasuke Uchiha senza mai riuscire a trovarlo e farlo tornare a Konoha? Si rispose da solo: tanto, tanto tempo. E faceva male, troppo male sapere che i giorni passavano inesorabili mentre lui provava a restare inutilmente indietro ad aspettare l’arrivo di Sasuke. Ogni giorno si struggeva per diventare più forte, faceva ricerche e tante altre cose e tutto ciò ruotava intorno ad un’unica persona, a Lui.
Si sentiva talmente stupido che gli veniva quasi da piangere dalla frustrazione. Erano passati più di tre anni da quando Sasuke se ne era andato e lui, invece di abbandonare lentamente l’idea di un probabile ritorno del moro, cosa faceva? Sperava sempre di più fino a quando, a un certo punto si era accorto che tutti quei sentimenti che provava ogni volta che pensava o sentiva il nome del Teme, i battiti del cuore che impazzivano, l’agitazione, erano tutti dovuti a quella cosa che noi comuni mortali chiamiamo Amore.
Naruto Uzumaki si era innamorato di Sasuke Uchiha.
Punto. La situazione era questa e ancora stentava a crederci, ma gli bastava sentire qualcosa che riguardasse il moro per accorgersi che invece era vero e che quella fitta al cuore faceva inconfondibilmente male ed era  reale. Quel amore lo stava uccidendo lentamente, senza possibilità di scampo, e Naruto non faceva altro che affrettare leggermente i tempi ammazzandosi con futili speranze.
Chiuse gli occhi, una piccola lacrima scivolava sul volto ambrato mentre le braccia del buio e di Morfeo lo accoglievano tentatrici.

Un suono lo ridestò, i suoi acuti sensi da ninja erano allerta. Infilò lentamente la mano sotto il cuscino ed estrasse il suo kunai mentre provava ad analizzare la provenienza del suono. Alla fine constatò che il rumore proveniva dalla finestra della sua stessa stanza. Fece un respiro profondo carico di anticipazione e balzò giù dal letto con il kunai pronto per essere scagliato a chiunque fosse l’intruso ma, constatò poi, non c’era più nessuno da attaccare. La finestra era aperta e, dopo un’analisi più attenta, notò qualcosa posto sul davanzale. Si avvicinò lentamente, stando ben attento, e solo dopo essersi assicurato che non ci fossero trappole, prese in mano l’oggetto.
Quel giorno era proprio il giorno dei pacchetti, pensò ironicamente.
Accese la luce e constatò la sua vera natura. Era del ramen e allegato alla scatola c’era un bigliettino. Lo prese e lo lesse mentre sul momento il cuore si fermava dal battere e poi cominciava a pompare sangue fin troppo velocemente a causa di tutte quelle emozioni che erano nate dentro di lui.
Buon Compleanno, Dobe!
Tre semplici parole che riuscirono a far nascere un bellissimo e spontaneo sorriso sulle labbra di Naruto.
“Teme…” ,sussurrò di risposta alzando lo sguardo e guardando fuori dalla finestra.
Occhi neri guardarono da lontano quella solare creatura mentre con un “Dobe” sussurrato voltava le spalle e se ne andava per la sua strada.
  
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