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Autore: DreamyVale    11/10/2009    5 recensioni
Gli A7X sono una grande famiglia, composta non solo dai ragazzi della band ma anche da molte altre persone. Rebecca, sorella maggiore di Jimmy si trova coinvolta in un tour del gruppo con l'intenzione di riordinare la sua vita e il risultato di confonderla ancora di più.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10 - Waterloo

My my, I tried to hold you back but you were stronger
Oh yeah, and now it seems my only chance is giving up the fight
And how could I ever refuse
I feel like I win when I lose
Abba - Waterloo

[ 01 giugno 2008 ]
“Forse dovrei andare, prima che vengano a chiamarti per la cena...” disse Becky mettendosi a sedere sul letto e girandosi a guardare Matt disteso accanto a lei.
“Sono tutti fuori, andavano a vedere quel film che noi due avevamo già visto...” rispose il ragazzo accarezzandole la schiena.
“Giusto...” sorrise lei inclinando la testa “Tu scendi a... a mangiare?” chiese poi.
“Resta qui” disse Matt fissandola “Ordiniamo la cena in camera e ci guardiamo un film...” aggiunse mentre Bex lo guardava titubante “Resta...” sorrise “Non puoi resistere a Johnny Depp!” continuò divertito prendendo dal comodino il DVD di Sweeney Todd che gli aveva prestato Zacky “E so che non l'hai visto...”
“...perchè Dylan odia i musical” lo interruppe lei guardandolo.
“Esatto” convenne il ragazzo “Non puoi farmelo vedere da solo...” aggiunse con un sorriso.
Becca non sapeva bene cosa fare; non era una decisione così grande da prendere, eppure a lei un po' sembrava che lo fosse. Era da un po' che lei e Matt andavano a letto insieme, poco meno di un mese e non c'era mai stato altro: non avevano mai dormito insieme, non erano mai stati a letto a parlare, a guardare la tv, finito quello che dovevano fare uno dei due si alzava e lasciava la camera, il bagno, lo sgabuzzino o qualunque fosse la stanza in cui si trovavano, perchè avrebbero potuto vederli, e non volevano che succedesse.
Ma quella sera era diverso, non c'era nessuno in giro, nessuno che potesse entrare, disturbare, c'erano loro due, ed anche se fossero scesi avrebbero cenato insieme, ma magari con qualcuno dello staff, magari non da soli, ma lui le aveva chiesto di restare lì, di mangiare lì...
La cosa non era strana per niente, da un certo punto di vista, ma da un altro decisamente sì; perchè Becca sapeva che non era del tutto giusto fermarsi, ma che aveva comunque voglia di farlo di buttarsi di nuovo a letto a parlare come facevano quando erano vestiti ed in mezzo alla gente, avevano molto in comune e parlavano sempre moltissimo in situazioni normali, non c'era niente che vietasse loro di farlo da distesi su un letto e molto meno vestiti...
“Ok” rispose alla fine mettendosi i capelli dietro l'orecchio e Matt sorrise prendendo il menù dell'albergo e alzando il busto sedendosi accanto a lei per farle leggere.
“Io prendo la bistecca e doppia porzione di patatine” statuì la ragazza.
“Strano...” rise Matt mentre lei lo guardava incuriosita “Tu mangi sempre carne e la doppia porzione di patatine è un obbligo, la prendi ogni volta” spiegò mentre lei rideva abbassando lo sguardo.
“Tu scommetto che prendi gli spaghetti” rispose mentre lui spalancava la bocca stupito dal fatto che lei avesse indovinato “Non sei l'unico osservatore!” scherzò la ragazza.
Si conoscevano, su quello non c'erano dubbi, non alla perfezione, ma abbastanza da far sì che Matt non dovesse chiederle quanto cotta voleva la carne perchè sapeva già che la voleva al sangue, e che Becca non dovesse dirgli di prendere anche la birra perchè l'avrebbe ordinata per entrambi...
“Vado a farmi una doccia, chiami tu?” disse lei mentre il ragazzo annuiva guardandola alzarsi dal letto coprendosi con il copriletto che cadeva basso sulla schiena lasciandola scoperta.
Non sapeva bene neanche lui perchè le aveva chiesto di stare lì, avrebbero potuto scendere o raggiungere gli altri per mangiare qualcosa ma non ne aveva voglia, aveva progettato di rilassarsi un po' e siccome lei era lì, in camera sua, gli era venuto naturale chiederle di restare; avevano guardato decine di film insieme nel tourbus durante gli spostamenti, avevano gusti simili e una grande passione per il cinema, quindi non vedeva perchè dovesse essere impossibile guardarlo lì, a letto... insieme.
Chiamò la reception ordinando la cena prima di accendere la tv e mettersi a fare un po' di zapping.
“Waterloo” la voce di Becca risuonò dalla sua destra, era appoggiata al muro, aveva addosso una sua enorme maglietta e si stava asciugando i capelli con un asciugamano.
Matt la guardò ridendo “E dai, “Celebre successo 'napoleonico' degli ABBA”... Waterloo!” rise lei indicando la tv e la domanda di 'Chi vuol essere miliardario' che stavano ponendo in quel momento al concorrente.
“Waterloo” risuonò la risposta esatta dalla televisione e Becky fece segno di vittoria mettendosi a ridere mentre Matt si alzava infilandosi velocemente i boxer.
“Vado a far una doccia anche io, apri tu quando bussano?” chiese andandole vicino e mettendole una mano sulla vita mentre lei rispondeva di sì prima di andare a sedersi sul divanetto davanti alla televisione.
La cena arrivò dopo una decina di minuti, Becky non ci fece neanche caso andando ad aprire così com'era, con la maglietta di Matt addosso, senza neanche pensare che magari avrebbe potuto essere Zacky, o peggio, suo fratello; per fortuna invece era il cameriere sul serio e la ragazza lo ringraziò lasciandoli la mancia prima di portare dentro il carrello e sedersi di nuovo davanti alla televisione.
“Matt” esclamò ad alta voce addentando una patatina “C'è la cena...” continuò nel momento in cui lui uscì dal bagno con addosso solo un paio di pantaloni della tuta mentre leggeva un messaggio sul cellulare sorridendo divertito.
Becky si ritrovò a pensare che il ragazzo aveva davvero un sorriso straordinario, sì era una delle cose di lui che preferiva... beh a parte qualche altra, più censurabile e meno poetica della precedente.
Matt si sedette dietro di lei facendole guardare lo schermo nel suo cellulare “Mio fratello ti saluta...” rise mostrandole la foto del maggiore dei due Sanders che, vestito senza motivo da Crocodile Dundee, indicava l'obiettivo con la faccia da duro “Ha detto di mostrartela appena la ricevevo perchè era dedicata a te!” continuò mentre anche Becca si metteva a ridere.
“Sai penso che lavorare alla National Geographic gli faccia davvero male, sta peggiorando con gli anni... e si parla di uno che mi ha regalato una rana toro per il mio sedicesimo compleanno... Dio Che schifo!” commentò lei prendendo il telefono per guardare meglio la fotografia.
“Hai iniziato a urlare come una matta!” la prese in giro Matt “Non lo dimenticherò mai, giuro! Hai lanciato quella cosa in piscina e hai iniziato a insultare mio fratello” continuò ridendo sempre di più.
“Era viscida e verde e...gracidava!” si difese Becky indicandolo in maniera non molto minacciosa con il dito.
“Era una rana Becky!” ribattè lui che aveva quasi le lacrime agli occhi mentre la ragazza lo guardava senza riuscire a non sorridere, cercando allo stesso tempo di sembrare minacciosa ma invano.
“Smettila!” esclamò “Che se sorridi così non riesco neanche ad arrabbiarmi!” si lamentò mentre lui si calmava guardandola incuriosito, inclinando la testa “Mi piace quando sorridi, ok?” aggiunse mordendosi il labbro “Hai un sorriso che... mi piace e basta e non riesco a non ridere anche io...” continuò a voce più bassa fissandolo mentre Matt senza neanche pensarci si sporgeva in avanti per baciarla mettendole una mano sotto la maglietta.
“Scordatelo...” si staccò lei ridendo diverta “...ho fame! Adesso si mangia...”
“Allora ha ragione Syn, sei veramente una stronza...” la accusò lui cercando di baciarla di nuovo e di far scivolare la mano ancora un po', senza riuscire però a restare del tutto serio.
“A cuccia bello” lo prese in giro staccandosi e allontanandolo con le mani mentre Matt la guardava cercando di farle pena ma lei allungava la mano prendendo una patatina e cacciandogliela in bocca scoppiando a ridere mentre il ragazzo si allungava agganciandole la vita e prendendola di peso fino a portarla seduta sulle sue gambe.
“Ho fame...” disse la ragazza prendendo un'altra patatina questa volta per se stessa.
“Sei fortunata che sto morendo anche io” replicò lui fingendosi serio.
“Wow altrimenti mi avresti fatto vedere di cosa sei capace?” lo provocò ironica.
“Hey, dovresti averne una vaga idea a questo punto, che ne dici?” rise il ragazzo.
“Diciamo che non sono qui solo per la conversazione!” lo prese in giro scoppiando a ridere mentre lui spalancava la bocca fingendosi risentito e scioccato.
“Quindi mi stai usando...” scherzò lui.
“Certo, per farmi offrire una cena in camera senza sborsare un dollaro!” rispose lei divertita, scivolando a sedere sul divano prima di togliere i coperchi dai piatti che aveva disposto sul tavolo.
Si distese sul divano appoggiando la schiena al bracciolo e portando le gambe su quelle di Matt che si allungò per prendere il suo piatto portandoselo davanti sul tavolino per iniziare a mangiare.
“Guarda di non farti strane idee che dopo cena mi hai promesso che guardiamo Sweeney...” disse lei dopo il primo boccone mentre lui si girava a guardarla con un sorriso malizioso.
“Non sei così irresistibile come credi Cat, è ovvio che guardiamo il film, tra te e Johnny Depp vince decisamente lui” rispose il ragazzo serafico.
“Oh, va bene... ricordamelo la prossima volta che mi blocchi nel bagno del tourbus, ok? Così poi so come comportarmi...” esclamò Becca lanciandogli addosso una patatina mentre il ragazzo si metteva a ridere.
Doveva cercare di essere più serio, perchè ogni volta che rideva Bex si fermava a fissarlo e la cosa, soprattutto in pubblico, stava diventando pericolosa.

Zacky e Jimmy erano appena usciti dalle loro camere e si erano trovati nel corridoio dell'albergo, Brian e Johnny erano già scesi mentre Matt ancora non si era visto, cosa abbastanza strana visto che, solitamente, era il più mattiniero dei cinque.
Decisero di andare a vedere se era ancora a letto, magari non aveva sentito la sveglia e nel frattempo erano anche passati a bussare da Becky che, però, sembrava non essere in camera, e anche quello era strano perchè la ragazza non si poteva certo dire una capace di svegliarsi in orario, anzi, era paragonabile a una sorta di ghiro.
Matt era sveglio, ma aveva deciso di rimanere ancora un po' a letto a riposarsi, accanto a lui Becky stava invece ancora dormendo beatamente; si erano addormentati dopo aver visto non solo Sweeney Todd ma anche buona parte di Tutti Pazzi per Mary che replicavano sulla tv via cavo, Bex aveva detto che finito il film sarebbe tornata in camera sua, ma aveva preso sonno prima e Matt non aveva certo pensato di svegliarla, aveva spento la televisione e si era messo a dormire.
La sentì muoversi e sbadigliare: era la prima volta che si svegliava con lei, avevano fatto sesso un numero imprecisato di volte, anzi, un numero decisamente molto alto, ma non avevano mai dormito insieme prima di quella notte.
Becky rimase qualche istante con gli occhi chiusi, fu colta da un semplice istante di smarrimento quando sentì le braccia che la stringevano e per un secondo, un solo secondo, le venne in mente Dylan, prima che il suo cervello le ricordasse che non era lui quello disteso lì accanto ma Matt, e la differenza era abbastanza semplice da cogliere.
Era una cosa che la ragazza aveva notato fin dalle prime volte che era stata con lui: il cantante aveva un profumo buonissimo; non che Dylan non l'avesse, ma era decisamente diverso. Dylan era un fumatore e in qualche modo si portava sempre dietro il retrogusto delle sue amate sigarette, cosa che Becca non amava poi così tanto, Matt invece no; non era un profumo riconoscibile, forse era solo quello del suo docciaschiuma, o forse no, era dolce ma non troppo e veramente buono.
“Giorno...” sorrise lui mentre Becky apriva gli occhi.
“Buongiorno” rispose guardandosi un attimo in giro “Quindi alla fine mi sono addormentata qui” commentò con un sorriso mentre lui annuiva togliendole qualche ciocca di capelli dalla faccia assonnata.
Lei si sporse in avanti rubandogli un bacio a cui lui rispose senza farsi pregare, non era per niente male come risveglio, pensò, mentre si girava su un fianco facendo distendere Becky con la schiena contro il materasso: averla lì così di prima mattina era una tentazione troppo grande per potervi resistere.
Non fece neanche a tempo a far scivolare la mano sotto la maglietta che qualcuno arrivò a guastare le feste, o meglio a bussare alla porta della camera.
“Matt!” la voce di Zacky risuonò dal corridoio mentre i due si staccavano fissandosi: quello poteva essere un problema.
“Maaaaaatt sappiamo che sei lì dentro apri!” esclamò Jimmy.
“Che cazzo facciamo?” rise il cantante a bassa voce mentre Bex scuoteva la testa mettendosi a ridere, se non erano entrati voleva dire che questa volta non avevano le chiavi della camera, e che erano relativamente al sicuro.
“Rispondi!” gli sussurrò lei.
“Sì sono... sono qui, non ho sentito la sveglia!” esclamò il ragazzo mentre guardava Bex che sorrideva divertita.
“Non è da te Shads...!” rise Zacky.
“Hey hai mica visto mia sorella? Ieri sera eravate insieme no?” arrivò la domanda di Jimmy mentre i due, a letto si guardavano.
“Cazzo...” commentò Becky “...dobbiamo vestirci!” rise cercando di alzarsi dal letto e recuperare i suoi vestiti mentre Matt faceva lo stesso.
“Jim!” esclamò la ragazza “Ero qui ieri sera mi sono addormentata qui!” continuò, non era una cosa stranissima per lei prendere sonno davanti alla televisione, quindi come scusa reggeva perfettamente, l'unico particolare era non presentarsi con addosso solo una delle magliette di Matt ma magari con dei normali vestiti.
“Sempre la solita, ma potete aprire?” chiese il batterista mettendosi a ridere, quella conversazione da un lato all'altro del muro era abbastanza comica.
“Non trovo la chiave” disse Matt troppo velocemente mentre Becky gli tirava una pacca sul braccio dopo essersi infilata i pantaloni.
“Idiota in questo albergo resta attaccata alla porta!” sbottò Zacky mettendo le mani in tasca mentre Matt andava, molto lentamente ad aprire, dando tempo a Becky di cercare di sistemare il letto che era decisamente troppo sfatto per averci solo dormito sopra.
“Alla buonora! Che cazzo dovevate fare coprire le tracce del vostro sesso selvaggio?” scherzò il secondo chitarrista non appena Shads ebbe aperto la porta e il cantante inscenò una finta risata mente Becky recuperava la borsa ed appariva dietro di lui.
“Io mi... vado a fare una doccia!” disse dopo aver salutato Jimmy e Zacky.
“Siamo in ritardo però, quindi vi aspettiamo giù” commentò il batterista “Non ci posso credere Bex, di solito Matt è il primo ad alzarsi, ti addormenti una volta da lui e diventa un ghiro peggio di te...” scherzò ancora mentre si incamminava con Zacky verso l'ascensore, entrando non appena le porte si aprirono.
“C'è mancato poco” rise Matt mentre lei si girava a guardarlo.
“Già...” commentò passandosi una mano tra i capelli “Ci... vediamo giù...” aggiunse mentre lui annuiva.
Forse avrebbero dovuto fare qualcosa, troncare quella cosa, qualunque cosa fosse, o almeno non farla così segreta...
Becky entrò in camera sua appoggiandosi un attimo alla porta, la cosa stava diventando complicata, ogni giorno, sempre di più, qualcuno rischiava di beccarli in pieno, di scoprire che quando stavano insieme lei e Matt non parlavano solo di cinema, o di libri...
Lei non voleva una storia.
Stava bene con Matt, il sesso era grandioso ed era una persona veramente fantastica ma no, lei non voleva un ragazzo, non in quel momento, non così presto: non aveva mai vissuto una cosa come quella, una sorta di reciproco sfruttamento per il piacere comune, non si era mai ritenuta il tipo capace di separare l'attività fisica da quella sentimentale, eppure al momento ci stava riuscendo, anche se, in realtà non era del tutto vero.
Perchè non era esatto dire che a lei di Matt non importava, gli voleva bene, passava con lui intere giornate nei backstage, nel tourbus, a parlare a ridere, o anche in compagnia era quello che poteva considerare un amico... e poi, quando erano solo loro due veniva fuori l'altra faccia della medaglia, l'attrazione che non riusciva a controllare, e che non sembrava essere ben gestita neanche dal ragazzo.
Matt si infilò sotto la doccia per svegliarsi, era un po' confuso, a dire il vero, lo era quasi sempre nell'ultimo periodo e la ragione era sempre la stessa: Becky.
Inutile dire che ne aveva avute altre di storie basate sul solo e semplice sesso, la differenza era che le ragazze con cui le aveva avute non le conosceva da quindici anni, non erano le sorelle di uno dei suoi migliori amici, non avevano con lui così tanto in comune, spesso avevano una personalità abbastanza piatta compensata da una certa spregiudicatezza a letto che non guastava vista la situazione, in poche parole non erano Bex.
Con lei sembrava più difficile perchè quando si lasciavano dopo essere stati insieme si trovavano comunque nella stessa stanza, con le stesse persone, a parlare, a ridere, a passare comunque fin troppo tempo insieme: le storie di sesso non funzionavano così, alzati dal letto non ci si vedeva fino al momento di ritornaci, e invece in quel caso era totalmente diverso. Ce l'aveva sempre intorno, bene o male si cercavano per parlare, erano nello stesso gruppo, nella stessa compagnia ed era forse troppo difficile per entrambi non cogliere nell'altro tante piccole cose che due normali amici non avrebbero colto: che Matt per una settimana aveva usato solo magliette con le mezze maniche e mai le sue amate canottiere per coprire il graffio che lei gli aveva lasciato sulla spalla, che Becky aveva finto un torcicollo mettendosi una sciarpa per non far vedere il marchio leggero di un morso che le aveva lasciato sulla pelle...
Non poteva più mettersi senza malizia a massaggiargli le spalle dopo un concerto perchè aveva scoperto che la cosa per lui era tutt'altro che innocente, lei non gli si stava più troppo vicino perchè a sentire il suo profumo le veniva solo voglia di baciarlo, e, più di tutto, doveva convincersi a fare finta di niente quando lui rideva, si costringeva a non fissarlo, a non incantarsi sulle fossette che gli si formavano sulle guance perchè le trovava terribilmente sexy.
Era un gioco strano, una strana attrazione fisica che forse non era solo quella: Bex sapeva bene quello che voleva, o meglio che non voleva, non voleva un ragazzo, una storia in cui dover rendere conto a qualcuno di quello che faceva, non voleva impegni, voleva poter cercare chi voleva quando voleva, di questo ne era assolutamente certa.
Matt dal canto suo non lo era così tanto, forse: gli andava bene non avere legami, fare un po' quello che voleva senza dover avere la gelosia di una ragazza, ma sotto sotto, da quando lui e Becky andavano a letto insieme, non aveva cercato altra compagnia femminile, trovando in lei tutto quello di cui aveva bisogno, e la cosa, forse, un po' lo spaventava.

Bex scese a colazione in meno di venti minuti, gli altri erano già a tavola e anche lo staff si trovava già tutto lì.
“Alla buonora stronza!” rise Syn vedendola, da quando aveva saputo che Jimmy e Zacky l’avevano trovata ‘addormentata’ in camera di Matt non aspettava altro che poterla prende un po’ in giro.
“Buongiorno!” rispose lei appoggiando la borsa alla sedia e andando poi al buffet per prendersi da mangiare seguita, ovviamente dal chitarrista.
“Allora” iniziò a dire a voce mediamente alta “Dormito bene o Matt ha allungato un po’ troppo le mani, visto che a quanto mi hanno detto ti hanno trovata lì?” continuò con una gran faccia da sberle e un sorriso soddisfatto.
“Andrai avanti così tutta la mattina?” chiese lei fissandolo.
“Veramente pensavo anche di più, quantomeno finchè non mi date qualcosa di nuovo con cui sfottervi...” rispose lui mettendo nel piatto la bellezza di quattro croissants.
“Ti giuro che se qualcuno...”
“...scopre che te la fai con Matt?” la interruppe Syn a voce non troppo bassa mentre lei gli tirava un pugno.
“Testa di cazzo!” sbottò la ragazza fissandolo.
“Lo sai vero che non morirebbe nessuno a saperlo?” le fece notare lui mentre arrivavano al tavolino con la roba da bere.
“Brian” esclamò Becky guardandolo un po’ troppo seria, finchè si scherzava si scherzava, ma poi era il caso di smetterla “Non impicciarti di cose che non ti riguardano” continuò.
“E’ il mio passatempo preferito, spiacente Cat!” sorrise lui notando che però Becca si era fatta veramente seria a parlare di quella cosa e che, forse, era il caso di prenderli in giro senza però esagerare.
Bex era una con del gran senso dell’umorismo, era la sorella di Jimmy, dopotutto e i geni restavano quelli dei Sullivan, ma la sua vita sentimentale era una cosa su cui non amava scherzare, quantomeno dopo Dylan, prima non se ne sarebbe fatta un gran problema.
Sapeva che Syn avrebbe continuato a marciarci su, e le andava bene, che avrebbe riso, e scherzato per tutta la colazione e lei era pronta a rispondere, ma aveva messo in chiaro che lei agli scherzi ci stava ma che più in là non voleva spingersi, perchè lei e Matt erano affari suoi.
Lei e Matt.
Come se ci fosse un canonico lei e Matt, non c’era, non c’era assolutamente... quindi forse era anche inutile preoccuparsi tanto.
“Dormito bene?” chiese Syn a Matt non appena si fu seduto al tavolo mentre il cantante lo fissava praticamente incenerendolo.
“Sì, grazie” rispose.
“Becca non scalcia? Perchè una volta ci siamo addormentati nel tourbus e scalciava da morire?” continuò Syn mentre Becky gli tirava un calcio sotto il tavolo: se voleva che scalciasse l’avrebbe fatto.
“Dormivo e come sai ho il sonno profondo quindi non saprei dirti...” gli disse Matt addentando un muffin, doveva rimenre calmo e non rispondere a Brian come avrebbe voluto, dicendo che Becca non scalcia ma morde, l’avrebbe fatto rosicare non poco, ma non poteva, proprio non poteva...
“Non siete divertenti voi due, insomma, stesso letto e volete farci credere che avete solo dormito?” scherzò Brian, sapendo che anche Zacky avrebbe iniziato innocentemente a scherzare a quella provocazione, facendo dannare un po’ i due.
“Giusto, Matt dai non ci crede nessuno!” rise infatti il secondo chitarrista che stava solo facendo una battuta senza malizia, a differenza di Syn, perchè non avrebbe mai potuto immaginare che in realtà i due non dormivano e basta quando stavano insieme.
“Guardate che a differenza vostra è un gentiluomo!” esclamò Becca con un sorriso mentre un coro di ‘Sèèèèèèhhhhh...’ si levava dalla tavolata che si stava divertendo fin troppo a prendere in giro Matt.
“Io ne avrei approfittato!” esclamò Matt Berry guardando Becky con un sorriso.
“Lo so, è per questo che mi sono addormenta con un altro Matt e non te...” rise lei facendogli una linguaccia.
“Quando vuoi il cambio io ci sono!” le fece eco il ragazzo divertito.
Brian intanto si sporse verso Bex per parlarle nell’orecchio “Comunque devi stare più attenta se non volete farvi sgamare...” la provocò con un sorrisone.
“Se tu non fossi un completo coglione ti assicuro che la mia copertura non correrebbe rischi...” gli fece notare a bassa voce.
“Non so quel morso sul collo è abbastanza visibile” obiettò lui mentre lei istintivamente si copriva la zona indicata dal ragazzo con la mano, no si era guardata allo specchio non c’era mica niente lì; a dire il vero quella mattina non ci aveva fatto caso, ma non le sembrava che... e se invece ci fosse qualcosa? Che scusa poteva inventarsi.
“Gates...”
“...dai scherzavo non c’è niente... o forse sì...” continuò lui con un sussurro, sorridendo come un idiota, quale era, che si stava divertendo fin troppo.
Finirono di mangiare e tornarono di sopra per finire di prepararsi, i ragazzi avevano le prove del concerto, mentre Becky, Hailey e Jess avevano deciso di fare un giro per la città.
Erano in ascensore e Bex si guardo con noncuranza alla specchio, sul suo collo non c’era assolutamente niente: Syn doveva aspettarsi una vendetta con i fiocchi.

 

***

 

Ndr: Ormai ci siamo! Manca veramente poco alla fine di questa storia (anche se magari a voi non sembra :D) e sono felice di vedere sempre nuovi commentatori anche dopo tutti questi capitoli! Per questo voglio ringraziare _eleNina_, hollerbaby, come sempre ms_reverie, la Frollis, Prinzessechen e, ovviamente, Magical_Illusion...
Alla prossima!

  
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