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Autore: Lady Girl    11/10/2009    6 recensioni
Alla Pretty Land arriveranno due nuove ragazze, una Divina e una Popolare, che combineranno non pochi guai tra i due gruppi: i loro nomi sono Leticia e Francisca.
Patty, la leader delle Popolari, è così felice per la nascita del suo fratellino Joaquine, che vorrebbe urlarlo al mondo intero. Matias, dopo esser guarito dalla terribile frattura riportata alla gamba, è partito per la Spagna insieme a Giusy.
Cosa succederà tra i due gruppi, ora che ci sono queste due ragazze?
Genere: Romantico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Trama: Alla Pretty Land arriveranno due nuove ragazze, una Divina e una Popolare, che combineranno non pochi guai tra i due gruppi: i loro nomi sono Leticia e Francisca.
Patty, la leader delle Popolari, è così felice per la nascita del suo fratellino Joaquine, che vorrebbe urlarlo al mondo intero. Matias, dopo esser guarito dalla terribile frattura riportata alla gamba, è partito per la Spagna insieme a Giusy.
Cosa succederà tra i due gruppi, ora che ci sono queste due ragazze?

Note del capitolo: Leticia, la prima, è una ragazza dagli occhi azzurri e i capelli biondi. È alta ed ha una voce stupenda, si dice parecchio migliore di quella di Patty e Antonella. Ovviamente entrerà a far parte del gruppo delle Divine.

Francisca, dai capelli mori, gli occhiali, le lentiggini e i capelli legati in due chignon è di statura media e la sua voce non è esattamente perfetta… potrebbe migliorare. Sarà una Popolare.

La prima si farà subito notare dai ragazzi e porterà scompiglio nelle coppie formate, specialmente Guido, che sta iniziando a dimenticarsi di Giusy.

La seconda viene considerata dalle Divine “il brutto anatroccolo due: la vendetta”. Felipe, però, si innamora di lei…

La storia parte da un simpatico locale chiamato “Eat&Drink” dove Leticia è stata ingaggiata come cantante.

Buona lettura!

Capitolo Primo - L'incontro

Tac.
Tac.
Tac.

Leticia camminava nervosamente di qua e di là, dietro le quinte del palcoscenico, vestita con una maglietta nera con un teschio dorato, un pantaloncino in jeans e degli stivaletti dark.

Oggi avrebbe debuttato in quel locale. Il più famoso di Buenos Aires.

Non sapeva proprio come calmarsi.

“Sta’ calma, Leticia… lo sai che canti una favola!” si disse tra sè e sè mentre il “presentatore” annunciava il suo ingresso.

«…quindi, un bell’applauso per Leticia!»

Il pubblico batteva le mani. La ragazza, però, era preoccupata.

Entrò sul palco con fare deciso e aggraziato… la sua paura sembrava svanita.

Si posizionò al centro ed impugnò il microfono.

«Grazie. Dedico questa canzone a tutti voi!» disse semplicemente, mentre la musica partiva.

In cielo c'è sempre una stella
che brilla solo per te
È sempre la più bella
non chiederti il perché

Ti consolerà nei giorni bui e grigi
quando non potranno farlo i tuoi amici
Chiusa in casa da sola, aspetti la mattina
Oh, Divina...

Ti sei sempre chiesta se a tutto una soluzione c'è
Ti hanno sempre detto che tutto si fa da sè
Il mondo incomincia da te

Divina, ormai non sei più una bambina
Divina ormai.
Divina, i tuoi occhi luccicano
Come le stelle che brillano
Nel tuo cielo blu...

Divina,
segui il tuo cammino
Non guardare mai indietro
No...

Divina,
da sola puoi farcela sai
Divina,
qualcuno a dirtelo tu troverai

Divina,
Chissà come riderai
Quando lo incontrerai
E ripenserai
A te prima

Divina...

Ye, yeah!


La ragazza aveva una voce melodiosa: la canzone era stata composta da lei e in qualche modo aveva colpito l’animo di chi l’ascoltava.

Un applauso generale partì dalla platea: il pubblico sembrò consumarsi le mani tanto che applaudiva forte.

Leticia sorrise. Una lacrima le scese dal viso.

«Grazie a tutti, davvero… la prossima canzone è intitolata “Neñe Bailemos”, spero che vi piaccia.»

Alcuni ragazzi e ragazze salirono sul palco, tutti vestiti di un diverso colore: le ragazze indossavano un vestito con sotto un pantalone bianco, i ragazzi una camicia e un jeans.

La musica partì. Il coro iniziò a cantare le prime strofe.

Nene bailemos, nene bailemos,
mi musica te vuelve loco,
Nene bailemos, nene bailemos,
Esto es para hacerlo asi

Nene bailemos, nene bailemos,
ahora ahi que moverse un poco
Nene bailemos, nene bailemos,
Hoy te quiero solo para mi.

Leticia iniziò a cantare la strofa successiva con una tonalità bassa quale era la canzone.

Mirame, ven a aqui, queda te conmigo
porque siento que estalla mi corazon
Ya no puedo mirarte como un amigo
Porque ahora yo se que llevo el amor.


Un applauso subito partì dopo quel piccolo pezzetto. La cantante sorrise.

Nene bailemos, nene bailemos,
mi musica te vuelve loco,
Nene bailemos, nene bailemos,
Esto es para hacerlo asi

Nene bailemos, nene bailemos,
ahora ahi que moverse un poco
Nene bailemos, nene bailemos,
Hoy te quiero solo para mi.


Leticia stava per cantare la strofa successiva, quella che avrebbe dovuto cantare un ragazzo, ma visto che sul palco come solista c’era solo lei, avrebbe dovuto cantarla lei.

Proprio allora, sul palco salì un ragazzo.

Aveva i capelli lunghi fino alle spalle e gli occhi profondi. Era piuttosto alto.

Leticia si sorprese e si girò dal suo lato per guardarlo.

Nena divina, nena caprichoza
me vuelvo loco si te veo bailar
hay en tus ojos algo que me gusta
Yo nunca se a donde quieres llegar


I due intrecciarono i due microfoni: la bionda rise.

Quiero llegar hasta tu alma
y te voy a enamorar


Continuarono a ballare l’uno di fianco all’altro, cantando insieme al coro.

Nene bailemos, nene bailemos,
mi musica te vuelve loco,
Nene bailemos, nene bailemos,
Esto es para hacerlo asi

Nene bailemos, nene bailemos,
ahora ahi que moverse un poco
Nene bailemos, nene bailemos,
Hoy te quiero solo para mi.


Il misterioso ragazzo prese Leticia e la fece ricadere in un caschè.

Il pubblico applaudì entusiasta.

«Ti faccio i miei complimenti, hai una voce a dir poco straordinaria!» si congratulò la ragazza.

«E io avrei una voce straordinaria? Ma ti sei sentita?» sorrise. «Io mi chiamo Guido, scommetto che tu ti chiami Leticia!»

«Esatto!»

Fecero un inchino per ringraziare il pubblico e si ritirarono.

«Ragazzi, siete stati semplicemente favolosi!» esclamò il produttore, un uomo basso con i baffi che sembrava un nano da giardino.

«Grazie. Abbiamo dato del nostro meglio. Oddio, è tardi! Arrivederci, devo proprio scappare! Ciao, Guido!»

«Ciao!» la salutò con tono dolce nella voce.

«Ragazzo, ricorda che io non tollero relazioni amorose tra due cantanti nel mio locale!» disse il “nano”, puntandogli il dito contro.

«Chi ne ha mai parlato?»

«Ti conosco ormai, Guido. Certo, sembrate proprio fatti l’uno per l’altra.»

“Stia zitto, nano in frac!” pensò il ragazzo.

* * *

Erano le diciannove e mezza in punto. Leticia doveva scappare: sapeva bene che a quell’ora avrebbe avuto un incontro con la preside della scuola dove sarebbe andata.

La Pretty Land School Of Arts.

Già il nome prometteva piuttosto bene.

Poco dopo, fu incantata da ciò che aveva davanti agli occhi.

Una scuola che sembrava un castello, un magnifico giardino e una fontana come mai ne aveva viste prima.

Nemmeno quella di Roma, dove viveva prima, poteva competere con quella specie di fonte acquatica.

D’accordo, forse stava dicendo una grossa sciocchezza, ma era rimasta colpita dall’ambiente!

Entrò a passi decisi nella scuola, quando incontrò lo sguardo furbo e deciso di un’altra ragazza.

«Salve. Cerchi qualcosa?»

«Sì. Cerco la presidenza, potresti indicarmela?»

«Certo, in fondo al corridoio gira a destra. Ma cosa vuoi dalla mia futura nonna?»

«Non so chi sia la tua futura nonna, ma io sto parlando della preside.»

«Esatto, è lei la mia futura nonna.»

La leader delle Divine la guardò da capo a coda.

«Al primo impatto sembreresti proprio una Divina. Io sono Antonella, l’unica e inimitabile leader delle Divine. Non dirmi che sei una provinciale.»

Leticia scoppiò a ridere.

«Affatto. Vengo dall’Italia.»

«Questo ti fa guadagnare un punto in più. Ti accompagnerò da mia nonna!»

«Ehm, va bene! Ma chi sono le Divine?»

«Una squadra in competizione con le Popolari.»

Proprio in quel momento, il gruppo in questione si fece vivo.

«Ecco che arriva il papero provinciale… quella ragazza con gli occhiali e le treccine si chiama Patty, è la leader delle Popolari.»

«Popolari? Tzè, perché, vanno in televisione? Suppongo, guardandoti, che le Divine siano proprio Divine! Di certo quel branco di rimbecillite non può competere con voi!»

«Infatti, finalmente qualcuno che lo capisce.» sospirò Antonella.

«Ma guarda chi si vede, Tontonella! E lei chi è, un’altra delle tue amichette?» disse Giusy.

«Apri bene le orecchie, carissima!» scattò Leticia in difesa della sua nuova amica Divina «Gira i tacchi perché non ti conviene proprio metterti contro di noi. Cosa c’è, sei gelosa della sua bellezza?»

«Carissima lo dici a tua sorella, e non vedo proprio di cosa potrei esser gelosa. Ah, già, della sua vanità!»

«Sciocca Popolare!» urlò, prendendola per i capelli.

Proprio quando Sol, Tamara, Antonella e Patty stavano intervenendo per fermarle, arrivò un ragazzo già conosciuto da Leticia a calmarle.

«Guido?» esclamò la bionda.

«Leticia? Che ci fai qui?»

Il ragazzo era sorpreso: non si sarebbe mai sognato di incontrarla proprio nei corridoi della Pretty Land.

«Sono una vostra nuova compagna, e questa sciocca mi sta dando proprio fastidio, meglio conciarla per le feste!»

Continuarono a scannarsi, finchè il ragazzo non si intromise tra le due.

«Smettetela, ora, ragazze! Non vi conoscete nemmeno!»

«E ora che hai, Tontonella? La tua amichetta deve proteggerti?» disse la bruna.

«So benissimo farlo da sola: io ho delle vere e valorose amiche che si schierano in mia difesa, mentre le tue rimangono in silenzio a guardare la scena!»

Giusy non rispose. Guardò Guido dritto negli occhi.

«Andiamo via, ragazze. Guido, seguimi.» disse la riccia.

«Ehi ehi, ferma cara! Guido non è il tuo segugio!»

«Ma è il mio fidanzato!» sorrise isterica la ragazza.

Che cosa? Guido fidanzato con quella… quella… insomma, quella?

Non ci poteva credere.

«Ragazze, vi prego smettetela!» urlava e piangeva Patty.

«Uh, il paperotto piange e supplica! Sai fare solo quello, non è vero?» la insultò Leticia.

«E tu sai solo prendertela con gli altri!» le disse Tamara.

«E tu da dove sbuchi? Difendi la tua amichetta?»

«Sì, perché se tu non la conosci, Patty è una ragazzina troppo dolce e sensibile per starvi a sentire!»

«Certo, lo vedo com’è sensibile… invece di aiutare la sua migliore amica se ne sta a piangere. Ma che ti credi, che piangendo risolverai qualcosa?» la nuova Divina la afferrò per il colletto della divisa.

«Senti, Pattumiera, Patty o come ti chiami tu: gira alla larga tu e le tue altre amichette, non abbiamo tempo da perdere con voi!»

«Giusy, smettila, non abbassarti al loro livello!» le consigliò Sol, l’unica capace a poterla calmare in quel momento.

«Non perdiamo tempo con loro: andiamo, Leticia.»

Le due proseguirono il cammino fino alla presidenza.

«Amore, ma tu la conosci quella lì?» chiese Giusy a Guido.

«Non chiamarla quella lì, Giusy!»

Il ragazzo si allontanò verso l’uscita, gli occhi della riccia diventarono improvvisamente lucidi.

«Ora prende anche le sue difese…» sbuffò.

«Scusate, ragaffe... poffo aiutarvi?» chiese una vocina.

«Come?» domandò Patty.

«Il mio nome è Franfsisca, sfpero che andremo d’accorfo.»

«Puoi ripetere la domanda?»

La ragazza in una sola mossa si tolse l’apparecchio.

«Mi chiamo Francisca, sono la sorella che Leticia non ha mai conosciuto!»

Le Popolari restarono incredule.

* * *

In presidenza, uno strano uomo alto dai capelli neri e brillanti parlava con la preside Ines.

«Vorrei iscrivere mia figlia, Francisca Alcanti a questa scuola. È possibile?»

La preside restò a bocca aperta.

«Mi scusi, ma sua figlia non era Leticia Alcanti, o siete parenti?»

«Cosa? Leticia è qui?»

La porta della presidenza si spalancò.

«Salve preside!» disse allegramente la bionda, al seguito di Antonella che sorrise.

Lo strano uomo si girò.

«Pa…papà?!» esclamò la bionda.

La leader delle Divinas la guardò con uno sguardo interrogativo. La preside non sapeva più cosa dire.

Note di fine capitolo: Ecco il primo capitolo di questa storia! Come vedete, Leticia ha già iniziato a farsi conoscere, nella Pretty Land. Al primo impatto ad Antonella è sembrata subito una Divina coi fiocchi, ma quando sentirà la sua voce canora, troverà qualcosa di competitivo tra loro due?

Leticia, poi, odia le Popolari, in particolare ha iniziato ad odiare Giusy, ma non per il fatto che Guido sia il suo ragazzo, anzi: non gliene importa un fico secco, solo che pensa che meriterebbe di meglio.

Che Guido abbia preso le difese di Leticia perché prova qualcosa per lei?

Francisca si è rivelata un personaggio un po’ divertente dal suo modo di parlare, vero?
Ma come mai dice di essere la sorella che Leticia non conobbe mai?

E soprattutto, quel misterioso uomo che sta parlando ad Ines, è il padre di Leticia?

Lo scopriremo nel prossimo capitolo!
  
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