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Autore: Le Streghe    12/10/2009    7 recensioni
Inevitabile. Una parola per descrivere il destino che li unisce e che li condurrà tutti insieme verso una meta comune.
Una storia dove troverete amore, magia, puro angst, yaoi, graditi (o sgraditi) ritorni.
Con "Intrecci" si apre (ahinoi) l'ultimo arco narrativo di questa lunghissima storia.
Il promesso yaoi è finalmente alle porte, siete pronti/e a beccarvi le conseguenze?
Scritta in collaborazione da Le streghe, ovvero Lay e Harianne.
Capitolo 49: ‘In altri tempi, forse, una simile scena lo avrebbe fatto infuriare al punto da spingerlo ad urlare contro Doumeki, ora invece…’
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap16 - il grave peso della colpa
Destino inevitabile - A stretto contatto.
Capitolo 16
Il grave peso della colpa


Quando arrivarono, il cielo grigio si dischiuse in un lampo luminoso, pur senza illuminare i dintorni.
Frastornati, i due ragazzi si guardarono intorno, scoprendosi poco lontano dal punto dove Doumeki aveva lasciato la freccia hama.
«Non vedo nessuno.» Esordì Watanuki guardandosi attorno.
L'arciere puntò lo sguardo sulle radici che sapeva portare al grosso albero di ciliegio. «Yuuko-san però, aveva parlato di guardiani...» Ribatté con fare pensieroso.
La strega non era solita parlare senza un motivo più che valido e a quel proposito gli era sembrata addirittura preoccupata dalla loro presenza.
In quel preciso istante, quasi a riprova di quanto stava pensando, si udirono dei passi concitati.
Improvvisamente all'erta, i due ragazzi si voltarono scorgendo due figure piuttosto minacciose in arrivo. «Temo siano loro.» Mormorò Watanuki, irrigidendosi.
A quelle parole, Doumeki lo affiancò, cercando con lo sguardo qualcosa con cui colpirli.
Notandone i movimenti, il più piccolo lo fissò quasi speranzoso. «Dovremmo rimettere radice e petalo al loro posto. Se capiscono che siamo innocui non ci attaccheranno...» Mormorò.
L'arciere gli rivolse uno sguardo dubbioso. «Non sembrano dei tipi ragionevoli.» Sentenziò, percependo nuove ombre alle sue spalle. «Dietro di noi ce ne sono altri due. Stai attento!» Lo avvertì, preparandosi a scattare da un momento all'altro.
Intanto, le guardie precedentemente avvistate li avevano ormai raggiunti, brandendo le katane che avevano in mano e fermandosi a fissare i due uomini che, da dietro, stavano avanzando con il chiaro intento di eliminare gli intrusi.
A differenza delle guardie, questi possedevano delle lunghe lame affilate che sembravano un tuttuno con le loro braccia.
Quell'immagine spaventò Watanuki a tal punto da spingerlo a parlare.
«S...siamo qui per riportarvi questi... vedete?» Tentò mostrando loro petalo e radice.
Per tutta risposta i due uomini si guardarono ed, un istante dopo uno dei due si mosse per attaccarlo.
Senza perdersi d'animo, Watanuki provò a schivare il colpo, distraendosi però all'avvicinarsi delle due guardie.
Impegnato ad osservare la differenza di armi e vesti dei due gruppi di guardie, perse di vista, seppur per un breve istante, quanto stava accadendogli intorno. Fu la presenza improvvisa di Doumeki alle sue spalle che lo riportò bruscamente alla realtà.
«Stai attento!» Gli urlò questi, un attimo prima di essere colpito ad una spalla.
Nella fretta del momento, gli si era parato davanti per proteggerlo e a quella vista Watanuki sbiancò in volto, osservando con rabbia l'uomo che, estratta la lunga lama senza la minima traccia di emozione, era nuovamente pronto a colpire.
«Stai bene?» Domandò, all'amico.
Aveva promesso a se stesso di non permettere a nessuno di fargli del male ed invece...
«Si» Mormorò Doumeki, constatando con sollievo di aver agito per tempo. «Sto bene...» Replicò, tornando in piedi e guardandosi intorno, prontamente seguito dall'altro ragazzo.
Poteva quasi cogliere degli schieramenti. Due guardie da una parte e quegli uomini dall'altra. Questi ultimi visibilmente decisi ad eliminare entrambi e forse anche quelle le due guardie armate di semplici katane.
Stava cercando di studiarne le prossime mosse quando l'intervento di Watanuki giunse a salvarlo, tirandolo indietro proprio mentre un nuovo colpo di lama cadeva a vuoto, proprio dove si trovava un attimo prima.
Furibondo per quell'attacco a suo avviso ingiustificato, Watanuki fissò con odio il nemico, raccogliendo un sasso e lanciandoglielo contro, il tutto mantenendo la presa attorno al braccio dell'arciere che in pochi istanti prese a scaldarsi, mentre una nuova energia iniziava ad espandersi per tutto il suo corpo.
Stranamente carico, Doumeki adocchiò prontamente un nuovo attacco, sganciandosi dal più piccolo per poi allontanarsi.
In quel mentre, improvvisamente debole, Watanuki indietreggiò osservando l'arciere che, presa la katana ad una delle guardie, avanzò verso uno degli uomini armati di lame, colpendolo a morte.
«Doumeki... no!» Urlò. O almeno pensò di farlo perché improvvisamente le forze gli mancarono al punto tale da spingerlo in ginocchio.
L'ultima cosa che vide fu una luce calda e brillante circondare l'arciere, poi cadde a terra privo di sensi.
«Watanuki!» Urlò l'altro vedendolo crollare.
In un attimo fu da lui, incurante dei nemici in arrivo.
Senza perdersi d'animo provò a risvegliare l'amico, senza però riuscirci.
Fu in quel momento che capì di essere ancora in pericolo.
Deciso a difendere l'altro anche a costo della vita, Doumeki afferrò nuovamente la katana, e senza esitare si mosse per proteggere entrambi, finendo con l'uccidere un'altro uomo, proprio mentre quello precedentemente colpito spariva sotto i suoi occhi.
In quel mentre, una pioggia di frecce andò a circondare i suoi avversari, conficcandosi sul terreno ed illuminandosi brevemente, dando così vita ad una barriera di energia circolare, forte abbastanza da bloccare le guardie al suo interno.
Osservandone gli sguardi increduli ed allarmati, Doumeki si voltò notando Haruka che, lentamente ma a passo determinato, stava avanzando con in volto un espressione piuttosto cupa.
«Shizuka. Stai bene?» Domandò quando gli fu accanto. Lo sguardo fermo sui guardiani rinchiusi nel cerchio.
Confuso dallo strano susseguirsi di eventi, l'arciere scrutò l'uomo più anziano. «Nonno... lui sta bene?» Domandò indicando il corpo ancora esanime di Watanuki.
Incurante delle scuse sommesse delle due guardie, il sacerdote si avvicinò al ragazzo svenuto, piegandosi sulle gambe per sfiorargli la fronte. «Sta bene...» Decretò in tono sollevato. «Ha solo perso di nuovo gran parte della sua energia.»
«Cosa?» Ribatté il più giovane mentre un'idea gli balenava in mente. «Per caso... c'entra con quanto accaduto prima?» Domandò osservandosi le mani.
Haruka annuì. «Kimihiro-kun ti voleva aiutare, anche se immagino l'abbia fatto senza realmente saperlo.» Ribatté osservandogli la spalla. «Ha anche fermato il sangue e questo... nonostante la ferita sia piuttosto profonda.» Continuò.
«Come...» Domandò il più giovane.
«Passandoti il suo potere... Te l'ho detto anche ieri no? Kimihiro-kun è... più di quel che sembra.»
Doumeki osservò il sorriso confortante del nonno, tornando a fissare il petalo e la radice ancora tra le mani di Watanuki. «Cosa... facciamo adesso?» Esordì quindi.
Haruka ne ricambiò lo sguardo mentre il sorriso si incupiva pian piano, se pur non in modo evidente.
«Quelli... dalli ai guardiani.» Esclamò alzandosi per raccogliere le freccie poste a confinare i due uomini. «Dovrai riprendere la freccia dell'altro giorno. Penserò io a Kimihiro-kun.» Dichiarò osservando con preoccupazione la spalla dell'amato nipote. «Credo sia ora di rimandarvi da Yuuko-san.»
L'arciere si limitò ad annuire, incerto sul consegnare a quegli uomini degli oggetti così preziosi.
Con quel dubbio, tornò ad osservare il nonno.
Sapeva di potersi fidare di lui così, presa la sfera della strega dalle mani di Watanuki, si avvicinò alle guardie e dopo avergli rivolto uno sguardo di accusa, consegnò loro l'oggetto.
Infine, fece ritorno all'albero, salutandolo e ringraziandolo. Raccolse la freccia e dopo un ultimo sguardo, di commiato, tornò a raggiungere il nonno.
In quel mentre, dispiaciute dall'accaduto ed intimorite dall'espressione seria di Haruka, le guardie si mossero verso il maestoso ciliegio che, come avvertendone la presenza, attirò a sé la sfera di luce al cui interno erano racchiusi il petalo e la radice.
Anche il sacerdote sembrò osservare la scena e quando ritenne ogni cosa al suo posto, tornò a fissare il nipote. «Hai combattuto bene.» Esordì sorridendogli.
«Grazie...» Ribatté Doumeki cercando di cogliere il motivo dell'espressione assorta del nonno. «Gli uomini che... ho ucciso. Non erano semplici guardie, vero..?» Domandò poi.
Haruka lo osservò con tristezza. «Non lo erano. Il futuro di Kimihiro-kun è in pericolo a causa di esseri come loro.
«Che vuoi dire? Perché dovrebbe essere in pericolo?»
Il sacerdote gli rivolse uno sguardo determinato. «Kimihiro-kun ha un futuro... già scritto. E questo lo rende una preda ambita, un po' come la sua stessa esistenza. Se riuscisse a percorrere quel futuro, sarebbe d'intralcio a qualcuno. Qualcuno che vuole evitarlo a tutti i costi.»
Doumeki ascoltò ogni cosa con espressione assorta. «Sembri sapere molte cose di lui...» Mormorò. «Cose che io neanche immagino.»
A quelle parole Haruka gli rivolse uno sguardo più tenero. «Se le cose stanno così è per via di un mio intervento.» Spiegò, posandogli una mano sulla spalla. «Non preoccuparti, ce la farete. Tu però... stagli vicino.» Concluse, fermandosi davanti ad una sorta di piattaforma con impresso il cerchio di Yuuko.
Lo sguardo di Shizuka si indurì, se pur di poco. «Non mi spiegherai nulla? Come faccio a proteggerlo se non so da chi o da cosa?»
«Non è mio compito, Shizuka. Non quando il diretto interessato non può sentire.» Dichiarò, muovendosi per appoggiare Watanuki sulla piattaforma. «Yuuko-san vi dirà quanto avrete bisogno di sapere...»
A quello, Doumeki si limitò ad annuire, avvicinandosi ad Haruka e stendendo le braccia in modo da poter portare Watanuki.
Dopo una piccola esitazione, vista la spalla ferita del nipote, il sacerdote gli porse il ragazzo ancora svenuto. «Mi raccomando allora...» Esclamò poi, rivolgendogli un sorrisetto ironico ed indicandogli il cerchio di Yuuko.
Nonno e nipote si rivolsero un ultimo sguardo carico di parole non espresse.
Poi dopo un ultimo saluto, il cerchio iniziò a brillare e pochi istanti dopo, Doumeki e Watanuki si trovarono nuovamente nel negozio dei desideri.

Haruka li osservò svanire in quel vortice di luce splendente.
Quel giorno gli eventi erano stati tanti, ed insieme avevano messo in moto situazioni ancor più difficili delle precedenti.
Spiegare i motivi che lo avevano spinto ad allontanarsi era stato difficile e doloroso. Ciò nonostante, Shizuka non lo aveva deluso, comprendendo ogni singola parola, anche quelle più celate e persino quelle non dette.
Lo sguardo con il quale aveva ricambiato le sue scuse lo aveva invaso di una profonda felicità.
Poi, come giusto che fosse, l'universo aveva puntato al suo naturale equilibrio, soppesando quell'attimo e bilanciandolo con uno meno lieto.
Così, due uomini avevano perso la vita per mano di Shizuka. E sebbene non si trattasse di comuni esseri umani ma di pedine di un uomo assai crudele, Haruka sapeva bene che quello era un peso che col tempo avrebbe rischiato di schiacciare un'anima pura come quella del nipote, annientandola sotto il grave peso della colpa.
Eppure... lui voleva ancora sperare.
In fondo non importava il come; I sentimenti sono l'unica vera incognita della vita.
Erano state queste le parole che anni prima gli avevano riacceso la speranza. Ed era proprio in nome delle persone a lui collegate tramite l'invisibile filo dell'hitsuzen che quel giorno aveva deciso di sperare. Perché in fondo il suo era un mondo popolato di sogni e allora per quale motivo avrebbe dovuto smettere di inseguire i suoi..?
Furono questi i pensieri di Haruka circa quella lunga giornata.

xXx

Rivedere il negozio di Yuuko-san fu come fare ritorno a casa. Una sensazione decisamente piacevole, se paragonata a quelle vissute nelle ultime ore.
La donna li accolse con un'espressione dubbiosa. «Non potete fare a meno di finire nei guai voi due, eh?»
Per tutta risposta, Doumeki si limitò a rivolgerle una rapida occhiata, dopo la quale la seguì, avvicinandosi ad un fouton e stendendovi sopra Watanuki.
«Bene!» Esclamò la donna, prendendo il kit di prima emergenza che Mokona le stava porgendo. «Vediamo di medicare questa spalla»
Doumeki annuì, voltandosi e lasciandola fare. «Non c'erano solo i guardiani, lo sapeva?» Domandò d'un tratto.
La strega si limitò ad ascoltarlo, ponendo una mano sulla ferita che pian pianò andò richiudendosi. «Speravo non ci fosse nessun altro.» Dichiarò seriamente. «Cos'è successo?»
Doumeki capì subito che Yuuko-san non aveva bisogno di alcuna risposta. Probabilmente aveva intuito il suo bisogno di comunicare quanto accaduto.
«Abbiamo consegnato radice e petalo alle guardie.» Iniziò. «I due uomini... li ho uccisi.»
«Togliere la vita a qualcuno è un peso molto grande...» Rispose la strega mentre, presa una benda, iniziava a fasciare la spalla di Doumeki. «Come ti senti a riguardo?»
Il ragazzo sembrò rifletterci sopra. «Immagino dovrò portarne il peso.» Ribatté poi. «Non so come mi sento ma... se tornassi indietro...» Continuò osservando Watanuki ancora privo di sensi. «Lo rifarei.»
«Questo significa...» Lo incalzò la donna. «Che il prezzo che hai pagato nel compiere una simile azione è inferiore a quello che avresti pagato nel non farla.»
Senza attendere una risposta si alzò, avvicinandosi a Watanuki e sfiorandogli la fronte che, sotto il suo tocco, iniziò, se pur lentamente, a riprendere colore e calore. «Se è così non dovresti crucciarti.» Riprese, tornando a guardarlo con espressione decisa. «È stata una tua scelta, dopo tutto.»
Doumeki l'ascoltò con estrema attenzione, limitandosi ad annuire, nonsotante dentro si sentisse decisamente sporco al pensiero di aver spento due vite.
Nel vederlo tanto assorto in pensieri probabilmente più grandi di lui, Yuuko gli andò nuovamente vicino, accarezzandogli una guancia. «Loro non avrebbero esitato con te. Mettersi in gioco è stata una loro decisione.» Esclamò. «La tua è stata quella di vivere. In fondo, hai delle persone che ti ritengono importante, qui.»
Doumeki la guardò senza risponderle e certa che il messaggio fosse arrivato, Yuuko si limitò a sorridergli per poi infine allontanarsi.



Ben ritrovate.
Questo capitolo come avrete notato è stato diverso dai precedenti. In fondo, insieme al prossimo creerà tutta la sottotrama della seconda parte di Destino Inevitabile. U.U Sperando vi sia piaciuto, diamo il via alle risposte e come sempre... alla prossima settimana!

VampiraSix: Vaaaaampy! Siamo felicissime che la storia ti piaccia. *si inchinano* Speriamo che anche questo capitolo sia di tuo gradimento. Facci sapere! ^_^

Gioielle: E chi siamo noi per farti aspettare! Ecco il nuovo capitolo con i suoi nuovi intrighi e misteri, buahahah.
Sta sicura che da questo momento in poi, gli accadimenti 'accadranno'... sublimemente, come nel suo sublime commento :P
Continua a seguirci cara!
Ma non sperare in spoiler! *se ne vanno ridendo*

Naco chan: Eh si... Haruka ha un ruolo molto importante in questa storia. ^_^
Quando ai motivi che hanno spinto i nostri due al bacio, anche noi pensavamo calzasse tutto a pennello, alla fine poi è emerso che era tutto uno scherzetto di Yuuko ^^" A buon fine s'intende. :P

Thyahiel: Oh, si, sembra che se la goda a farsi del male apposta, ma a noi Watanuki piace anche per questo.
In fondo è tanto carino anche per la sua capacità di crearsi guai dove non ci sono, no?
E poi, noi abbiamo disseminato indizi... per i prossimi sviluppi diciamo... e lì... *vengono zittite da un cartello 'no spoiler'*
Beh! Dicevamo.
Continua a seguirci e scoprirai a quanto può arrivare la stupidità umana :P

Yusaki: Stiamo cercando anche noi quella foto ma pare che Yuuko la custodisca per bene. ¬.¬ Riguardo al bacio. *.* Siamo d'accordo con te. E su i due Doumeki cosa altro dire se non che sono meravigliosi insieme? ^_^

Masuko: Masu! Che bello rileggerti. Le tue recensioni alleggeriscono sempre l'atmosfera... chissà se ci riuscirai più avanti :P
Beh! Haruka-san rimane Haruka-san, quello che fa le cose per il bene degli altri ed ha sempre i migliori consigli (amorosi) da dare XD, è normale che sia così... così... figo :P
*arrossiscono in contemporanea al complimento.* Siamo migliorate? Grazie tantissimo! Ci fai felici *-*
Wah, i tuoi commenti ci fanno sempre tantissimo piacere *-*
E il ciliegio, beh, come vedi le tue speranze purtroppo erano sbagliate (per ora...) U.U Ci dispiace :P
Continua a seguirci carissima! Al GDR!
Salutaci Coniglietto!Suby ^^ E grazie ancora del regalo! :*

Witch of The Dimensions: Grazie Grazie *emozionate* Anche da Yuuko. E' sempre felice quando la sua genialità viene riconosciuta. ^_^
Su Watanuki... ammettiamo che non ti sbagli del tutto, anzi. :P
Per sapere come si svilupperà il tutto dovrai continuare a leggerci però. :P
Speriamo di leggerti ancora e, come sempre, grazie per le belle parole.

LawlietPhoenix:  Siamo felici che ti sia piaciuto! Yay! Ma torna tra noi... non tutto è bene quel che finisce bene, come si suol dire.
Non gioire troppo :P
Ci saranno tempi duri a venire...
Tu seguici e scoprirai tutto!



   
 
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