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Autore: Bebba    05/06/2005    5 recensioni
Un triangolo amoroso e una nuova digi-avventura... è la prima ff sui digimon che scrivo siate clementi...
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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R-E-S-P-E-C-T

Gelato al Curry e baci respinti

 

 

 

 

Tai e Sora si erano messi insieme ormai da due settimane, non avevano detto niente a nessuno preferendo aspettare e vedere come filava tra loro.

 

Non potevano certo immaginare che qualcuno sapeva di loro e che quel qualcuno era Matt, il loro migliore amico nonché coinquilino, e non sapevano soprattutto che quest’ultimo provava una folle gelosia nei confronti di Tai e un grande desiderio nei confronti di Sora.

 

Matt aveva cercato di reprimere i suoi sentimenti nel più profondo angolino del suo cuore ma ogni volta che vedeva i suoi migliori amici scambiarsi sguardi imbarazzati e sfuggevoli quel sentimento risaliva in superfice misto ad una rabbia ceca.

 

In quei momenti il biondino si rinchiudeva nello spazioso armadio a muro con la sua chitarra acustica e cercava di comporre melodie.

Purtroppo non sempre questo rimedio funzionava anzi il più delle volte falliva e Matt mollava di punto in bianco quello che stava facendo ed andava a sfogarsi con Tk, l’unico con cui riusciva ad aprire il suo cuore.

 

-Non capisci, io non c’è la faccio a vivere più sotto lo stesso tetto con quei due, la situazione mi sta distruggendo dentro e non mi sembra neanche giusto fare buon viso e cattivo gioco- spiego il biondino al fratello –Ed ora che faccio?-

 

-Lo sai come la penso, dovresti dire la verità a tutti e due- rispose il ragazzino alzandosi dalla sedia in cui era seduto.

 

-Ma sono i miei migliori amici- disse Matt spalancando gli occhi color Crepuscolo.

 

-Questo non centra niente e lo sai bene, comunque io il mio parere te l’ho detto poi tu fai quello che vuoi- TK alzò le mani in segno di resa.

 

-Non è che potrei rimanere da te e la mamma per un po’?- chiese Matt.

 

-Stai solo girando intorno al problema, va beh ora devo uscire e sono gia leggermente in ritardo- il ragazzino si calcò sulla testa l’inseparabille cappellino.

 

-Dove vai?- domando il fratello.

 

-Alla stazione di Shibuya - Tk usci correndo dalla camera lasciando la porta aperta, allora Matt si alzò e la chiuse.

 

Matt si scompiglio i capelli freneticamente ripetendo nella sua mente “Che faccio? Che faccio? Che faccio?” e si lascio cadere pesantemente sul letto appoggiandosi l’avambraccio sugli occhi per non vedere la luce.

 

La porta cigolo e il ragazzo sentì dei passi –Che hai dimenticato TK?-

 

-Ti trovo un po’ giù- rispose una voce femminile.

 

-Mimi, che ci fai tu qui?- esclamò il ragazzo scattando seduto sul letto con un espressione intontita –Che hai fatto hai capelli?-

 

-Sono tornata al mio vecchio colore naturale, tu piuttosto che hai fatto alla faccia sei pallidissimo-

 

-Niente- rispose il biodo passandosi una mano sul volto.

 

-Hai pensato all’altra volta?-

 

Matt annui.

 

Intanto nell’appartamento n 7 i due neo piccioncini erano intenti a coccolarsi sul divanetto scozzese in cucina.

 

-Sei così carina- sospirò Tai giocherellando con il lobo della ragazza.

 

-Non dire bugie- ridacchiò Sora che non sopportava che le si facessero complimenti.

 

-Ma io non dico bugie sei proprio carina- Tai si abbassò su Sora per baciarla ma questa si ritrasse.

 

“O no che ho fatto?” pensò Sora mentre le sopracciglia di Tai si alzano in segno di sorpresa –E che faccio tardi a lavoro- disse Sora a mo di scusa.

 

-Non è ancora presto per andare a lavoro?- chiese enigmatico Tai guadando l’orologio digitale che portava al polso.

 

-No, no e che la signora Komastu mi ha chiesto gentilmente di andarci prima per fare l’inventario delle piante, o guarda è già ora di andare- disse Sora velocemente e in meno di un attimo si stava gia richiudendo la porta d’ingresso alle spalle e correva a perdifiato giù per le scale.

 

Quando si sentì sicura si bloccò a riprendere fiato “E adesso che faccio per un’ora?”

 

La risposta gli arrivo dal suo stomaco che iniziò a brontolare “È vero non ho mangiato a pranzo” per sua fortuna nel tragitto si imbatte in una bancarella di polpette di polipo.

 

-Me ne da una porzione per piacere?- chiese Sora allungando al ragazzo al bancone delle monete.

 

Dopo che fu servita Sora andò a sedersi su di una panchina che per sua fortuna si trovava all’ombra di una casa e inizio a gustare il suo pasto.

 

“Perché non ho voluto che Tai mi baciasse?” si chiedeva mentre masticava “Eppure lui mi piace un casino, quando torno a casa devo farmi perdonare in qualche modo”

 

Sora appallottolò il sacchetto in cui prima c’erano le polpette e lo getto in un secchio dei rifiuti.

 

“Comunque ora è davvero l’ora di andare a lavoro” la ragazza incominciò a camminare verso la metropolitana.

 

Nel frattempo Mimi e Matt stavano facendo una lunga passeggiata nel parco vicino l’abitazione dei Takaishi, i due si tenevano per mano e questo voleva dire che Matt aveva accettato la proposta di Mimi, ma la cosa non aveva migliorato la situazione del ragazzo che ora afflitto da grandi sensi di colpa per la ragazza.

 

“Lo fatto solo per non pensare a Sora, sono il più grande degli ipocriti” pensava mentre si sforzava a sorridere.

 

-È la più bella giornata del mondo- esclamò la ragazza mollando la mano di Matt e aggrappandosi al suo braccio –Voglio dirglielo a tutti che tu stai insieme a me-

 

-Cosa?- chiese sorpreso Matt che non la stava ascoltando.

 

-Andiamo a dirlo a Sora con un quarto d’ora di metro siamo ad Hokaido-

 

-No!- strillò Matt, non avrebbe più avuto il coraggio di guardarsi allo specchio.

 

-E perché no? Cosa mi nascondi?- gli domando Mimi punzecchiandogli il fianco.

 

-Niente, invece perché non ci facciamo una foto al Print Club?-

 

-A patto che paghi tu?-disse sorridendo la ragazza che incomincio a trascinare Matt davanti alla macchinetta.

 

Matt si frugò nelle tasche ed estrasse il portafoglio, lasciò cadere dentro l’apposita apertura alcune monete.

 

-Allora quale cornice scegliamo?- Mimi si gratto la testa –Ho deciso voglio questa con i pinguini- seleziono la cornice e premette il bottone per lo scatto.

 

-Sorridi- lo raccomando la ragazza.

 

Matt che non sorrideva gia di suo trovò molto difficile distendere le labbra infatti quello che ne uscì nella foto sembrava più un ghigno cattivo.

 

-Guarda come sei buffo- Mimi si mise a ridere sguaiatamente e stacco una piccola foto e la appiccico sul dorso del cellulare.

 

-Hei neanche tu sei uscita un granché guarda che occhi spiritati- e cosi dicendo stacco una foto e gliela attaccò sulla fronte.

 

-Uffa che caldo! Ho proprio voglia di un gelato. Andiamo a Shibuya? Ho sentito che davanti alla stazione c’è una gelateria che fa dei gusti stranissimi tipo alle patatine fritte o al curry-

 

-Ok, vada per il gelato- rispose Matt che aveva deciso almeno di accontentare Mimi.

 

-Allora prendiamo un mega cono al curry e al cioccolato- strillò Mimi eccitata.

 

-Che schifo, io se permetti ne voglio uno alla menta e al cioccolato-

 

-Devi essere più aperto alle cose nuove a volte mi ricordi il mio nonnino- disse ridacchiando Mimi.

 

Storiella extra- Storiella extra- Storilla extra- Storiella extra

 

Kari era appoggiata alla statua di Hachiko da quasi un ora e di Tk neanche l’ombra, la ragazza spazientita frugò nella borsetta a righe e tiro fuori il cellulare. Compose il numero di Tk e attese che il ragazzo rispondesse.

 

-Pronto?- gracchiò una voce dall’altra parte dell’apparecchio.

 

-Si può sapere dove sei finito?- chiese stizzita la ragazza battendo piede sulla strada.

 

-Ti stavo proprio per chiamare, c’è n problema con la metro ed hanno bloccato i treni verso Shibuya- rispose Tk.

 

-Non puoi più venire?- domando piagnucolando Kari.

 

-Purtroppo no, mi dispiace tanto-

 

-Non importa, ci sentiamo dopo- disse seccata la brunetta chiudendo la comunicazione.

 

-Ed ora che faccio?- disse disperatamente la ragazza.

 

-Ehilà Kari-

 

“Non lui! Per favore non lui!” pensò Kari chiudendo gli occhi.

 

-Ci sei Kari-kari? Sono Davis-

 

Kari si costrinse ad aprire gli occhi –Ciao Davis, che ci fai qui?-

 

-Devo comprare delle nuove scarpe per il calcio, tu invece?- domando il ragazzo squadrandola –Avevi per caso un appuntamento?-

 

-No, no volevo solo farmi una passeggiata- disse Kari gesticolando.

 

-Bene allora puoi uscire con me, cioè intendo per comprare le scarpe- esclamò eccitato Davis afferrando le manine di Kari.

 

“Doh” pensò Kari –Ok Davis-

 

-Fantastico, allora andiamo nel nuovo negozio che hanno aperto qualche giorno fa, seguimi-

 

-Ok- “Adesso come faccio? Maneggia a me, perché non sono riuscita a dirgli di no?”

 

-Ti vedo un po’ pensierosa, comunque guarda siamo arrivati, è o non è il posto più strafico dell’universo?-

 

Kari alzo gli occhi e tutto quello che vide gli sembro cosi esagerato, tutte le pareti del negozio erano letteralmente tappezzate di schermi al plasma e passavano tutti un canale musicale, gli scaffali dove era esposta la merce erano in acciaio e con forme strane e dulcis in fundo il pavimento era trasparente e sotto di esso c’era una caffetteria.

 

-Allora come ti sembra?- gli ridomandò Davis.

 

-Molto moderno- mormoro Kari.

 

-Guarda, ecco le scarpe da calcio che bramo da mesi, sono l’ultimo modello della puma- a Davis gli si illuminarono gli occhi quando prese in mano la scarpa.

 

-Allora che aspetti comprale- Kari incominciava ad essere stufa di tutto ciò, inoltre si era appena resa conto che dal piano di sotto un uomo le stava guardando le mutandine visto che indossava la gonna.

 

-Ma sono indeciso sul colore questo verde o quello rosso?-

 

-Prendilo verde, si abbina ai colori della tua squadra- sospirò la ragazza.

 

Dopo una buona mezz’oretta Davis stava pagando alla cassa.

 

-Sono 500 yen(cifra buttata a muzzo)- disse il commesso allungando una busta con le scarpe a Davis.

 

-Ecco a lei- il ragazzo gli allungò un paio di banconote.

 

-Complimenti hai una ragazza davvero bella- aggiunse il commesso sondando Kari con lo sguardo.

 

-IO NON SONO LA SUA RAGAZZA! IO STO CON TK!- urlò Kari senza rendersene conto e solo dopo un po’ di tempo capi quanto era stata stupida ed odiosa.

 

Il viso di Davis si rabbuio –State davvero insieme?- chiese.

 

Kari annui.

 

-Perché non me l’hai detto?- Davis senti che stava per scoppiare a piangere e solo l’idea di farsi vedere in lacrime da tutta quella gente lo mando in panico, e non sapendo che fare corse via dal negozio.

 

“Sono stato uno stupido a credere di poter avere delle possibilità con lei”

 

-Ehi tu con gli occhiali d’aviatore fermati- sentì urlare dietro di lui, ma lui non voleva fermarsi, si vergognava troppo di se stesso.

 

-Ho qua le tue scarpe, fermati-

 

Davis si blocco e si volto indietro, una ragazza con una coda di cavallo alta gli stava correndo incontro –Era ora che ti fermassi- disse la ragazza arrestandosi e prendendo fiato.

 

-Scusa, grazie di avermi portato le scarpe-

 

-Niente, comunque io sono Runa, tu invece sei Davis ti ho visto molto spesso giocare a calcio- la ragazza gli tese la mano.

 

Davis gliela strinse e pensò che Runa era davvero carina, alta e leggermente muscolosa, la ragazza doveva essere sicuramente un’atleta –Fai qualche sport?- le domandò con interesse.

 

-Faccio parte di una squadra femminile di calcio- esclamò con fierezza Runa.

 

-Wow- Davis ad un tratto riuscì a dimenticare Kari, davanti a se aveva l’essere femminile più perfetto del mondo, bella ed amante del calcio –Che ne dici di prenderci un gelato?-

 

Runa lo guardò forse per accertassi se si poteva fidare o no, poi il suo sguardo si fisso sul sorriso del ragazzo e sorrise anche lei di rimando –Solo se offri tu-

 

“Forse questa è quella giusta” pensò Davis.

 

 

Ciao,

intanto grazie per le due recensioni, mi sono sentita davvero felice…

Come vi sembra il chap?

Ho voluto fare un specie di oneshot su Davis perché mi dispiaceva un po’ per lui poverino ma dal prossimo chap la storia sarà incentrata su Ti, Sora e Matt ( e anche su Mimi), ma gli altri digiprescelti faranno sicuramente delle piccole comparse.

ciuaz

 

 

  
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