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Autore: Emildrago    13/10/2009    3 recensioni
Chopper è obbligato dalla gravità delle ferite di Nico Robin a darle una medicina che ha gli effetti di una droga...Al risveglio Nico Robin si sente strana... La rivincita di una coppia mai pensata: Chopper x Nico Robin!! Possibili accenni di Zoro x Sanji nei prossimi capitoli...
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chopper, Nico Robin
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dei problemi, ahimé tanti

Dei problemi, ahimé tanti

Oscurata hanno la Musa

Ai lettori quasi santi

Qui l’autore chiede scusa

 

 

6. Non c’è due senza tre

o

“Se io ti dico il mio segreto, tu mi dici il tuo?”

 

 

Accidenti! Come poteva fare?

Dove le trovava le parole?

Zoro camminava avanti e indietro per il ponte, lanciando occhiate invidiose a Rufy ed Usopp, seduti comodamente a pescare.

Doveva trovare un inizio, ecco!

Un buon inizio e tutto sarebbe seguito facilmente.

“Nico Robin, dimmi…ami Chopper sì o no?”

No, non andava bene…

“Dimmi Robin…quella notte sei saltata addosso a Chopper perché lo ami?”

Baka! (= stupido) Non poteva essere così diretto…

O che cavolo, non poteva essere così difficile! Basta, sarebbe andato da Nico Robin e le avrebbe parlato… doveva essere naturale e pieno di tatto!

Controllò che Nami fosse ancora al timone e scese nel corridoio a passo di marcia, fino ad arrivare alla porta della cabina delle ragazze.

Risoluto, aprì la porta.

Sentì un grido di sorpresa soffocato, poi una mano gli comparve davanti agli occhi, non prima che essi avessero una buona visione della ragazza in mutande e reggiseno.

Per sicurezza, Zoro serrò le palpebre.

-Scusascusascusa!

Fantastico. Naturale e pieno di tatto al massimo!

Cercò di rimediare voltandosi di scatto per uscire e –SDONK!- si prese lo spigolo della porta in fronte.

-Mapporc…- mugugnò e, sempre con gli occhi chiusi, si diresse verso il corridoio.

O almeno dove pensava ci fosse il corridoio.

Fatto sta che trovò qualcosa che gli sbarrava la strada e c’inciampò sopra.

Finì sopra al letto e sbatté -RI-SDONK-!!la testa contro la parete di legno della cabina. 

Sentì la risata di Nico Robin.

-Spadaccino, sei così divertente!

Grandioso. Beh, almeno l’aveva fatta ridere, ma se pensava al suo orgoglio…Zoro, lo spadaccino-buffone!

Cosa poteva succedere di peggiore?

Non l’avrebbe scoperto fino a qualche ora dopo, ma in quell’istante successe qualcosa di peggiore.

 

Nami stava andando in bagno e passò davanti alla cabina che divideva con Robin.

La porta era aperta.

Diede un’occhiata dentro e proseguì nel suo cammino, mentre elaborava ciò che aveva visto e sentito di sfuggita.

1. Nico Robin, in intimo.

2. Zoro, sdraiato sul letto, con gli occhi coperti da una mano dell’archeologa.

3. Risatina

4. –Spadaccino, sei così divertente!

 

Oh. My. God.

Scivolò a terra davanti alla porta del bagno.

Poi un sorriso si dipinse sul suo viso.

E così la sua sorellona non era così fredda…

Si divertiva con lo spadaccino già da tanto? L’avrebbe scoperto…la storia puzzava di segreto e lei avrebbe spillato ai due un bel gruzzoletto…

 

Intanto, nella cabina, Zoro era diventato di una tonalità rosso-mattone.

-Scusa, Nico Robin! Mi dispiace io mi sono scordato di bussare e…

La mano sparì da sopra i suoi occhi, ma per sicurezza lui tenne le palpebre incollate.

Di nuovo una risata smorzata.

-Sono vestita, puoi aprire gli occhi…

Sbirciò appena tra le ciglia, per poi obbedire dopo aver visto che gli aveva detto la verità.

Nico Robin gli sorrideva, seduta accanto a lui sul letto.

Poi, all’improvviso, si rifece seria, quasi triste…no, era davvero triste... lo capì da come sospirò, prima di chiedergli: - Cosa volevi dirmi?

Lo spadaccino deglutì, a disagio. Come poteva scordarsi del loro ultimo dialogo?

-Ecco…uhm… volevo dirti che…ecco… se hai voglia di parlare…io, beh, io ci sono…

Arrossì di nuovo.

Nico Robin sembrava spiazzata.

-M-ma che cosa…?

-Quello che voglio dire – riprese lo spadaccino, fattosi coraggio, - È che noi…cioè io… c’ero quella notte.

Nico Robin aveva capito. Lo sapeva dal cambiamento  del suo sguardo. Si era fatto teso, attento, sofferente.

-Abbiamho…visto che sei stata male in questi giorni. Se ne parli, se ti sfoghi…starai meglio.

Lei fece una smorfia tirata.

-Ma senti chi parla… lo spadaccino solitario!

-Nico Robin, anch’io pensavo di potermi tenere tutto dentro, ma mi sbagliavo. Parlami. Cosa è successo tra te e Chopper?

Forse una parte di sé si aspettava che la ragazza negasse… di sicuro era pronto ad insistere, a ricordarle le parole che lei stessa aveva detto…

Invece lei  gli si buttò fra le braccia, lasciando cadere finalmente la maschera della donna fredda e distante, aprendo dopo tanti anni il cuore ad un amico.

- È tutta colpa mia…- furono le uniche parole comprensibili tra i singhiozzi.

Adesso sì che Zoro era al colmo dell’imbarazzo.

Eppure…

Quante volte si era ritrovato in una situazione del genere con Sanji?

Quante volte la sensibilità del cuoco si era rovesciata in torrenti di lacrime sul suo petto?

Era diverso, lo sapeva, però…

Le accarezzò i capelli, stringendola in un ruvido abbraccio.

Sapeva di cosa aveva bisogno la mora: di sentire che c’era una persone che teneva a lei, che la consolava… un amico, in poche parole.

-Io…io lo amo, Zoro… e speravo… ero accecata dalla speranza che a-anche lui…provasse qualcosa per m-me… E quando l’ho visto in lacrime, perché credeva di essere un mostro, per colpa di quella stupida storia, io…non ho potuto fare a meno di pensare a quella notte. Me ne vergogno, ma sento che è stata la più bella della mia vita. Ero libera. Libera da pensieri che mi trattenessero, libera di sentire il sapore delle sue labbra….- scoppiò di nuovo in lacrime.

Poi riprese, la voce tremante.

- Per questo non mi sono saputa trattenere e l’ho baciato di nuovo… ero sveglia, ero me stessa… non avevo scusanti e lui…

Zoro sentì distintamente la ragazza che rabbrividiva e taceva.

-Che cosa ha fatto?

-Si è irrigidito e si è alzato di scatto. I suoi occhi erano pieni di dolore e rabbia e mi ha detto...- la ragazza aveva la voce sottile e lontana, come quelle che si sentono nei sogni -…mi ha detto di non provarci più…

Zoro tenne stretta la mora per quelle che gli sembrarono ore, finché lei alzò la testa e gli disse:

-Avevi ragione, spadaccino. Grazie.

Lui sospirò. Sembrava una situazione senza scampo…povera Nico Robin… povero Sanji! Era stato così diverso quando lui, Zoro, si era finalmente aperto… non lacrime, non dolore, ma baci di fuoco...

-Hey, spadaccino, sei nel mondo dei sogni?

-Eh? Scusa… hai detto qualcosa?

-Ti ho chiesto: prima, hai usato il plurale…

-N…

-Sì, me ne sono accorta, spadaccino, anche se ti sei corretto… Ti sei già confidato, vero?

-Guarda che…

-Andiamo…tu sai il mio segreto no?

-E va bene, sì! Contenta?

-No, per niente! La persona con cui ti sei aperto… non siete solo amici, vero? Tu la ami.

Non era una domanda, ma un dato di fatto.

Poté solo annuire.

-Chi è?

Zoro sospirò: lo aveva incastrato.

Sotto quella scorza dura batteva un cuore d’oro… non poteva rifiutarsi di dirglielo: aveva ragione lei.

Era in debito nei suoi confronti.

- Giura di non dirlo mai a nessuno.

-Giuro- fece lei, divertita da quell’alone di segretezza e mistero.

Zoro si sporse e le bisbigliò  un nome all’orecchio.

-No! Incredibile! Voi due?- un sorriso d’incredulità si dipinse sul viso di lei.

Lui arrossì e guardò da un’altra parte.

-Problemi?

-No…anzi… sono felice per te…Si vede che lo ami….

Un’ombra calò sul viso dell’archeologa.

Zoro la prese per le spalle.

-Nico Robin, devi dirglielo.

Lei scosse la testa, cercando di trattenere le lacrime che minacciavano ancora di sfuggirle.

-Pensa a come ti sei sentita oggi. Credimi, confidarsi è bello, ma confidarsi con la persona che ami è ancora meglio.

-Lui non mi ama, Zoro.

Lo spadaccino non riuscì a non notare il fatto che ora lo chiamasse per nome…

-Non serve a nulla soffrire in silenzio.

-Rovinerei il nostro rapporto.

Una risata secca, priva di gioia, quasi un colpo di tosse abbandonò le labbra dello spadaccino.

-Rapporto? Dov’è il rapporto tra di voi? Nell’evitarsi ogni giorno? Nel tenersi tutto dentro?

Nico Robin inghiottì.

-Gli parlerò.

 

Ma sarebbe stato più difficile del previsto.

 

 

 

 

Questo capitolo mi ha fatto dannare!!

Uff!

Beh, se non altro è finito… lo so che rispetto agli altri è lunghissimo, ma mi sembrava ingiusto tagliarlo… è venuto fuori così e così verrà postato!!

Anche l’amico Zoro sta diventando uno psicologo niente male…anche se non sono riuscita a trattenermi dal fargli fare una terza figura da cioccolatino…

Trema, Zoro, perché se è vero che non c’è 2 senza 3, il 4 vien da sé (forse)

 

Passiamo ai ringraziamenti

X Meirouya: Il tuo commento mi fa molto felice, perché penso che ogni coppia sia possibile e vera se la fiction viene scritta in modo da renderla credibile… devi sapere che sto pensando addirittura ad una Robin x Usopp… ma non so…

X Lusty: E…voilà! Ecco la scena del dialogo Robin- Zoro. Ho pensato di dividerlo nella parte “divertente” e nella parte “seria”…come ho scritto prima, mi diverto troppo a mettere Zoro in imbarazzo!!

X missele: Evvai, ne ho conquistata un’altra ^___ü Scherzo naturalmente! Sono contentissimo che ti sia piaciuta la fiction e…eccoti un altro capitolo come ringraziamento! Chopper e Robin sono davvero due personaggi complessi… per questo ho pensato di fare una fiction su di loro… E devo ammettere che ho letto talmente tante fanfiction ZoSan scritte benissimo che… la coppia inizia ad incuriosirmi davvero!

X loryrocker: Previsione esatta! Ecco pronto e postato il capitolo delle emozioni di Robin-swan! Spero che ti sia piaciuto!!

 

Ciao a tutti

emildrago

 

 

 

  
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