Cap.
13
QUIDDICH
AND SWEET MOMENTS
Tu si' ... che sei speciale,
ti invidio sempre un po'
sai sempre cosa fare ... e ...
e che cosa e' giusto o no!
Tu sei cosi' sicura di tutto intorno a te
che sembri quasi un'onda che,
che si trascina ....... me
Vasco Rossi- Ridere di te
Quando quella mattina Hermione entrò in Sala Grande per
la colazione aveva il sorriso stupido e il viso beato di chi è in balia di
romantici sogni d’amore, aspetto che contrastava fortemente con quello di quasi
tutti i presenti che avevano l’aria stanca e assonnata mentre facevano
colazione preparandosi per affrontare la lunga giornata di inizio settimana che
si prospettava loro davanti, anche se tentavano di rallegrarsi per
l’eccitazione della prima partita dell’anno ormai prossima. “Giorno” esordì la
Granger avvicinandosi al suo tavolo e prendendo posto tra Ginny e Naville, la
rossa le rivolse un occhiataccia, “Come mai sei di così buon umore?!” le chiese
mentre allungava un piede sugli stinchi di Ron sotto al tavolo per svegliarlo
dal sonno temporaneo che l’aveva colto mentre era intendo a mangiare crepes e
uova strapazzate, la riccia si strinse nelle spalle, lei e Malfoy erano
qualcosa di molto simile ad una coppia finalmente e non c’era nient’altro che
potesse renderla più felice, ma di certo non poteva dirle questo, non era né il
momento né il luogo adatto per farlo, “Giorno ragazzi”, se c’era un’altra
persona che poteva essere così allegra e pimpante di prima mattina con
pochissime ore di sonno e anche infinitamente stanca quella era proprio Judith
Light. La ragazza si sedette tra le due amiche e si versò un bicchiere di
spremuta, Hermione notò che sfilava agilmente una fialetta colorata da sotto al
mantello e la passava a Ginny che prese abilmente il bicchiere di Harry e
quello di Ron e ne versò metà contenuto in ogni bicchiere restituendoli poi ai
legittimi proprietari che con uno sguardo d’intesa alla ragazza bevvero tutto
d’un sorso, la Revenclaw sfilò un’altra fialetta e la passò a Ginny sotto lo
sguardo perplesso di Hermione, e finalmente si girò verso la ragazza
passandogliene una, “Tieni Granger” mormorò, poi abbassando la voce si piegò
verso di lei, “Questa devi darla a Malfoy, è per lui e Blaise. Se vuoi ce n’è
anche per te” bisbigliò sorridendo e tornando a comporsi subito dopo, Hermione
aggrottò le sopracciglia, “Cos’è?” chiese poco convinta, la ragazza sospirò,
“Una pozione per risollevarci” spiegò risoluta, “Una specie di carburante che
stiamo dando a tutti i giocatori che oggi pomeriggio avranno la partita e ne
abbiamo tenuta anche un po’ per noi”, Hermione arricciò il naso, “Niente di
pericoloso?” chiese poco convinta, Jude scosse la testa, “No, tranquilla Herm,
assolutamente innoqua” rispose sorridendo e alzandosi dalla panca seguita da
Ginny.
Harry sbuffò, “Mi sento splendidamente” sorrise Ron
guardandolo beato, il moro lo osservò di sottecchi, “Non è che hai bevuto un
po’ troppa pozione?!?” chiese perplesso, il rosso si strinse nelle spalle,
“Perché tu non ti senti splendidamente Harry?”, il ragazzo si risistemò gli
occhiali scuotendo la testa, “Veramente sono un po’ agitato” affermò, il rosso
gli diede una sonora pacca sulla spalla, “Sta tranquillo capitano, andrà tutto
bene” affermò sicuro ed Harry non riconobbe il solito, nervoso e agitatissimo
Ronald Weasley, “Sai una cosa Ron?!? Penso che tu abbia una forte allergia”, il
Weasley corrugò la fronte perplesso, “A cosa?” chiese senza capire, Harry
sembrò sovrappensiero, “Alle pozioni. Ogni volta che ne prendi una succede qualche
casino” sospirò, il Weasley scosse la testa, “Non so se esiste un’allergia da
pozioni” disse con aria preoccupata mentre Ginny e Luna venivano loro incontro,
“Salve ragazzi” esordì la biondina ed Harry le sorrise cortesemente, “Ciao
Luna” rispose mentre Ron le faceva un cenno del capo, “Allora siete pronti?”
chiese Ginny dando un tiro alla sua sigaretta, “Veramente stavo discutendo di
una cosa abbastanza importante” rispose Ron ancora sovrappensiero e Ginny fu
sorpresa da questa affermazione, “Di cosa stavate parlando?” chiese
incuriosita, Ronald si schiarì la voce, “Allergie da pozioni” spiegò in breve e
sotto allo sguardo più che perplesso della sorella si affrettò ad aggiungere,
“Harry sostiene che io sia allergico alle pozioni ma non sono sicuro che esista
un’allergia da pozioni”, la rossa sputò via il fumo restando a guardare
entrambi i ragazzi in silenzio e fece per aprire la bocca, ma Luna la
precedette, “Non siate sciocchi. Non potete essere allergici alle pozioni, non
siete mica degli Spruzzicosi, loro si che sono allergici, appena sentono solo
l’odore di una pozione iniziano a gonfiarsi e prendere uno strano colorito
violaceo” sorrise tranquillamente e Ginny chiuse la bocca guardando la scena basita
e chiedendosi se qualcuno dei suoi amici si avvicinasse almeno lontanamente
alla normalità.
Draco la guardò arrivare e sorrise, era in ritardo, lo
sapeva bene, in quel momento avrebbe dovuto essere con la squadra a rifinire
gli ultimi particolari per la partita che ci sarebbe stata di lì a poche ore,
invece era lì, fermo in quel corridoio desolato e aspettava lei, bellissima
come sempre che si avvicinava con il passo sicuro e il sorriso sulle labbra.
“Granger”, “Malfoy” rispose Hermione fermandosi a pochi centimetri da lui.
Entrambi si erano aspettati uno strano imbarazzo, uno di quelli iniziali che
volente o nolente non si possono evitare eppure non successe nulla di tutto
quello che avevano pensato. Non c’era stato nessun imbarazzo, nessun sorriso
intimidito o parola fuori posto, erano come sempre loro, Draco e Hermione. “Sei
pronto per la partita?”, lui ghignò, “Lo sarei di più se qualcuno mi desse un
piccolo incoraggiamento” sospirò muovendo un passo in avanti, Hermione sorrise
e si avvicinò maliziosamente a lui, “In effetti sono qui per darti qualcosa”
bisbigliò, Draco sorrise guardandola ansioso, “Ecco” sospirò a quel punto la
ragazza facendo scivolare una fialetta azzurra davanti ai suoi occhi, il
Serpeverde la guardò perplesso ed Hermione sorrise, “Te la manda Jude, dice che
è per te e Zabini”, il biondo sospirò annuendo e allungò la mano per afferrare
velocemente la fialetta e farla sparire nella sua tasca, “Non sapevo fossi
diventata anche un fattorino” commentò lui divertito, Hermione gli fece una
linguaccia, “Non lo sono infatti” rispose sulle sue labbra e lo baciò, “Questo
incoraggiamento mi piace decisamente di più” sospirò Draco, la ragazza sorrise,
“Tanto perderete lo stesso”, il biondo si allontanò un poco e la guardò
attentamente, “Vi batteremo” affermò lui sicuro, “Vincerò e ti dedicherò la
vittoria”, la ragazza sorrise, “Non esserne così sicuro” rispose dandogli un
ultimo bacio, poi si girò per andare via, mosse qualche passo ma sembrò
ripensarci, si fermò voltandosi, “Ah Malfoy buona fortuna” sorrise civettuola
prima di allontanarsi.
Le bandiere svolazzavano e gli urli dagli spalti
riempivano tutto lo spazio circostante, da una parte i Griffindor bardati di
rosso oro urlavano eccitati, suonando trombe, trombette e qualsiasi cosa di
starnazzante ci fosse in giro mentre gli Slyterin sventolavano le loro bandiere
urlando epiteti poco carini agli avversari. Hermione rabbrividì mentre una
ventata di aria gelida le scompigliava i capelli e si strinse a Jude seduta al
suo fianco, “Mi stavo chiedendo Herm, non dovresti essere dall’altra parte?!?”
sospirò la Revenclaw indicando con un cenno del capo la tifoseria avversaria,
Hermione le lanciò un occhiataccia, “Tu piuttosto non sei a fare il tifo per il
tuo caro Nott?”, le guance della ragazza si tinsero di un dolce rossore ma ella
non si scompose e sorrise tranquillamente, “Lo farò, da qui” rispose
soddisfatta, Hermione la guardò perplessa, “Non posso tradire Ginny andando a
tifare dall’altra parte ma tiferò per Theo lo stesso” concluse, la Granger fece
per aprire la bocca e dire qualcosa ma un urlo eccitato di Luna seduta al suo
fianco la bloccò, “Stanno per iniziare” le informò Padma ed entrambe si
voltarono verso i giocatori che entravano in campo in sella alle loro scope
fiammanti. Le nuvole scure nel cielo facevano da ottimo scenario alla partita
entusiasmante che si sta svolgendo quel giorno. I Griffindor sembravano carichi
e determinati a vincere ma gli Slyterin volevano assolutamente la vittoria. La
platea era in subbuglio, i punti si inseguivano in una strana corsa e le azioni
dei giocatori lasciavano senza fiato. “A quanto sono?” chiese Hermione,
“Parità” rispose prontamente Luna, “E la partita sta per finire. Qualcuno dovrà
assolutamente prendere il boccino” intervenne Jude guardando i giocatori
agitata, Hermione sospirò girandosi a guardare di nuovo la partita, “Che
diavolo sta facendo Malfoy?!?” era stata Jude a parlare ed Hermione cercò
freneticamente Draco con lo sguardo. Non l’aveva perso di vista un attimo
durante tutta la partita, ma in quei pochi secondi di distrazione non si era
accorta che il ragazzo era riuscito ad individuare il boccino e ora lo stava
seguendo, braccato da Harry, “Sta cercando di prendere il boccino?!?” chiese
perplessa Padma, “è pazzo. Si faranno male” commentò Luna con un’aria
preoccupata che non le si addiceva. Draco sembrava impegnato in uno strano
gioco e Potter lo seguiva a breve distanza, entrambi fluttuavano nell’aria come
impazziti e la scopa di Malfoy in testa virava verso gli spalti per poi
cambiare direzione all’ultimo momento. Hermione assottigliò lo sguardo e
osservò entrambi i ragazzi con estrema attenzione, Harry stava urlando qualcosa
ma naturalmente non riusciva a sentirlo e Draco aveva un espressione perplessa
sul viso, sembrava quasi…preoccupato. Fu allora che la ragazza capì, “è stata
stregata” urlò in preda al panico, “La scopa di Malfoy è stata stregata, è
sotto incantesimo”, tutti si voltarono a guardarla per poi tornare a
concentrarsi su Malfoy che stava puntando alla tribuna dei Griffindor, “Fermatelo,
fermatelo” continuò ad urlare Hermione in preda all’ansia, si girò e per un
attimo incrociò gli occhi preoccupati della McGranitt, “O mio Dio” sospirò la
donna guardando oltre le sue spalle ed Hermione si girò in tempo per vedere la
scopa di Malfoy schiantarsi contro l’alta tribuna. Un tonfo e la tribuna tremò,
la ragazza si precipitò al bordo sfoderando la bacchetta e cercò di puntarla su
Malfoy che stava rapidamente scivolando verso terra, “Vingardium leviosa” ma il
fascio di luce sbagliò mira e colpì la scopa che iniziò a fluttuare lentamente
nell’aria, guardò terrorizzata Draco e puntò di nuovo la bacchetta prima che
Harry arrivasse correndo in sella alla sua scopa prendendolo a pochi centimetri
da terra. Ci fu un silenzio improvviso mentre Harry Potter con non poca fatica
trascinava il corpo privo di sensi del Serpeverde poggiandolo al centro del
campo e abbandonando la sua scopa lì accanto, poi si scatenò un putiferio e i
giocatori e i tifosi iniziarono a riversarsi in campo. Hermione fu una delle
poche dagli spalti dei Griffindor che si mosse verso il campo, corse scansando
gli altri e chiedendo frenetiche scuse seguita da Jude e Padma. Quando lo
raggiunse Draco era accerchiato da alunni e insegnanti, sgomitò per passare tra
la folla, il ragazzo sdraiato a terra sembrava privo di sensi, ma quando gli si
avvicinò si accorse con grande sollievo che aveva gli occhi aperti e un
espressione dolorante sul volto, “Draco” mormorò buttandosi in ginocchio
accanto a lui, pochi sembrarono accorgersi della sua reazione, il ragazzo si
girò a guardarla, “Come stai? Ti sei fatto male?” chiese lei agitata, e lo
Slyterin cercò di sorridere esibendosi in una smorfia tirata e poco sincera,
“Bene…tutto bene” cercò di mormorare a mezza voce mentre Gazza e un altro paio
di persone si facevano largo e lo caricavano su una barella, “State lontano,
fategli spazio” urlò il vecchio custode, il ragazzo si voltò di nuovo a
guardare Hermione e cercò ancora di sorriderle mentre veniva portato via con
Blaise, Daphne, Piton e la McGranitt al suo fianco. Hermione si guardò intorno
agitata poi strinse i pugni e seguì veloce la barella che si stava allontanando
sotto lo sguardo shoccato di Ginny.
Hermione si torturò le mani sbuffando, era rimasta
davanti all’infermeria indecisa sul da farsi per un po’, fin quando Blaise era
uscito fuori e le si era avvicinato furtivamente, “Sta benone. Poteva andargli
molto peggio. Si riprenderà presto” le aveva mormorato prima di sparire di
nuovo dentro. La ragazza rassicurata aveva raggiunto di nuovo i suoi amici che
borbottavano preoccupati su Malfoy e sulla partita e avevano continuato a farlo
per tutto il tempo della cena, lei però non era riuscita a calmarsi così subito
dopo cena si era precipitata di nuovo in infermeria e controllando bene che fosse
vuota lo raggiunse. Lui era lì, sdraiato in un letto in fondo, la ragazza si
affacciò piano per evitare di svegliarlo, quando incontrò i suoi bellissimi
occhi ghiaccio si sentì confortata, “Hei” mormorò piano quasi in un sospiro, il
ragazzo la guardò e sorrise, “Hei” rispose mentre lei si avvicina piano al
letto, “Come va?”, Draco cercò di mostrare indifferenza, “Potrebbe andare
meglio” mormorò, Hermione lo guardò attentamente seguendo i lineamenti delicati
del viso leggermente graffiato e lasciando scorrere lo sguardo sul suo corpo,
“Controlli i danni?!?” mormorò lui ironicamente e lei sorrise avvicinandosi un
altro po’, allungò delicatamente una mano e prese un lembo della coperta, si
soffermò un attimo a guardare il suo viso poi con un movimento veloce alzò la
coperta e lo guardò attentamente, il braccio sinistro era fasciato, per il
resto non sembrava ci fossero problemi, la ragazza sospirò allungando piano una
mano per accarezzare delicatamente il braccio fasciato e scendere a sfiorare la
sua mano, sotto lo sguardo attento di lui che la osservava silenzioso. “è solo
questo?” mormorò piano la ragazza, Draco annuì sospirando, “E mi fa male la
caviglia ma pare non sia nulla di grave, è solo fasciata” rispose secco,
Hermione gli regalò un piccolo sorriso, “Non è grave” affermò, Draco la guardò
e ghignò, “No, fortunatamente niente danni gravi” confermò, la ragazza si sentì
leggermente imbarazzata e abbassò lo sguardo per poi rialzarlo subito dopo, “Mi
hai fatto prendere un colpo” sussurrò e per un po’ entrambi rimasero in
silenzio, “Ma cos’è successo di preciso?”, Draco sospirò, “Non lo so, è
successo all’improvviso. Qualcuno deve aver fatto un incantesimo sulla mia
scopa. Stavo inseguendo il boccino e all’improvviso ho perso il controllo della
scopa, non riuscivo più a direzzionarla” spiegò il ragazzo, Hermione si sedette
sul letto accanto a lui, “Dagli spalti non si capiva bene costa stava
succedendo, quando mi sono accorta che non eri tu mi è salito il panico, non
sapevo che fare, quando ti sei schiantato ho provato a fermarti con un
incantesimo ma non ci sono riuscita e…ho avuto paura” sospirò la ragazza tutto
d’un fiato, Draco la guardò e sorrise, “Per tua sfortuna sono ancora vivo”
mormorò soddisfatto, Hermione sorrise, “Ed è anche merito di Potter” sputò il
biondo tra i denti, Hermione lo guardò sorridendo e scuotendo la testa, “In
effetti poteva lasciarti schiantare. Ci saremmo tolti un gran problema”
commentò, Draco la guardò, “Come avresti fatto senza di me?!?” chiese
sospirando, Hermione sorrise piegandosi ad un millimetro dalle sue labbra, “Già,
come avrei fatto?!?” sospirò prima di baciarlo dolcemente. “Questo è proprio
quello che mi serviva” mormorò lui, la ragazza sorrise, “Per così poco, potevi
dirlo subito” disse ironica baciandolo di nuovo, Draco ghignò, poi sospirò
guardandola e portò la mano sana ad accarezzarle il viso, “Ti va di restare qui
con me sta notte?” le chiese dolcemente, Hermione sgranò gli occhi guardandolo
sorpresa, “Vuoi che resti qui?!?” disse di nuovo, il ragazzo annuì, “Devo
restare in infermeria solo questa notte e vorrei mi facessi compagnia”, la
Griffindor scrutò i suoi occhi profondi che la fissavano imperturbabili e
lasciò scivolare lo sguardo sulle loro mani ancora intrecciate, “Si, certo”
mormorò debolmente, Draco sorrise alzandosi facendo leva sul braccio e
spostandosi più in la, poi battè con la mano sullo spazio vuoto ed Hermione si
infilò nel letto accanto a lui. Non ci fu alcun imbarazzo, Hermione si strinse
a lui assorbendo tutto il calore del suo corpo e respirando forte il suo odore,
Draco la strinse forte abbracciandola da dietro e immerse il volto nei suoi
capelli respirando forte il suo odore, “Draco?!?”, “Mmm”, “Sono contenta che
Harry ti abbia salvato prima che ti schiantassi al suolo”.
Spazio autrice: Miei cari lettori (ahhh questa frase mi fa sentire importante...si si, certo :D), vi posto anche il tredicesimo capitolo con un pò di ritardo, lo so, perdonatemi ma non sono riuscita a finire prima.Non ho moltissimo da dire su questo capitolo. Ho cercato di renderlo dolce, entusiasmante e nello stesso tempo non molto pesante, spero che ci sia riuscita, anche se vedo l'impresa ardua. So che probabilmente adesso avete dei dubbi, ma non preoccupatevi, piano, piano vi spiegherò tutto. Non è mia abitudine anticiparvi nulla ma se tutto va secondo i miei programmi nel prossimo capitolo avrete una bellissima sorpresa. Grazie mille di tutti i commenti, le letture, i preferiti e i seguiti. Grazie davvero.
anna96: Grazie mille per la tua recensione, mi fa molto piacere sapere che il capitolo non è risultato melenso perchè è proprio quello che non volevo. Grazie ancora. Baci
cocochanel87: Grazie mille e benvenuta nella storia. :) Spero continuerai a seguirmi. A presto
Exentia_dream: Grazie mille, è molto bello il tuo commento e mi ha resa davvero felice. Sono contenta che il capitolo sia venuto così bene. Spero di continuare così. Baci
Alla prossima _EpicLoVe_