Buonasera
a tutte…ragazze sono cosi contenta che questa ff vi sia piaciuta,^^ è davvero
una gioia per me, vi ringrazio delle recensioni e di avermi inserita tra i
seguiti e i preferiti, spero che il primo capitolo non vi deluda, ma anzi vi
faccia crescere in numero e anche in chiacchere …( insomma recensite va ^^ hihi)
Un
saluto speciale come sempre alla mia Beta : Sara che merita sempre di essere
ricordata perché mi sopporta in tutto, soprattutto nei deliri… ti voglio bene
tesoro…
^^
Ok adesso la smetto con le smancerie e i ringraziamenti…e vi lascio al capitolo…
Capitolo
1Ashley
Una
semplice tazza di Caffè.
Ricordo perfettamente
quel giorno e anche tutto quello che successe dopo. Come potrei dimenticarlo,
visto che dopo quel fatidico giorno la mia vita è completamente cambiata.
Era il 13 settembre del
2008, il giorno in cui facemmo quelle foto per Vanity Fair; era un po’ triste
come situazione, era l’ultimo servizio fotografico e poi l’intero cast si
sarebbe separato per chissà quanto tempo, non sapevamo nemmeno se ci sarebbe
stato un seguito per Twilight. Ma come
avremmo potuto dimenticarlo quel servizio fotografico? causò un bel po’ di
problemi a tutti, soprattutto quando fu messo in giro il video del backstage.
Quando uscì quel video,
Kris litigò furiosamente con Michael, proprio non gli andava giù che ci fosse quell’intesa
tra lei e Robert, Peter fu sgridato dalla sua dolce mogliettina Jenny, colpevole
di aver abbracciato me e Nikki troppo spesso. Ed io... beh, dopo l’uscita di
quel video dovetti fare i conti con Chace. Anche se non stavamo più insieme da
mesi, pausa di riflessione, così l’avevamo chiamata, quando vide il video mi
chiamò incazzato come un toro... dico così perché riuscivo a vedere il fumo
uscire dal cellulare ed ero sicura che stesse uscendo dalle sue narici.
Comunque, nonostante
tutti i casini successi quello rimane uno dei giorni più belli che abbia mai
vissuto. Il set fotografico si trovava fuori L.A., a quasi 1 ora di macchina,
su un favoloso prato incontaminato, almeno fino al nostro arrivo. Per evitare
il viaggio in macchina da sola accettai l’invito di Nikki e Kris e andai con
loro.
Da quando erano
iniziate le riprese di Twilight eravamo diventate sempre più amiche e il
viaggio con la loro compagnia sarebbe
sicuramente volato; devo ammettere che quando avevamo iniziato le riprese non
avevo idea che saremmo potute diventare grandi amiche, ma così fu. Quando
accettai la parte di Alice Cullen lo feci soltanto perché sapevo che con me ci
sarebbero stati Kellan e Jackson, loro li conoscevo da una vita e questo mi
confortava un bel po’, ma con il passare del tempo il feeling che si creò con
l’intero cast ci faceva sembrare davvero una grande famiglia.
La giornata si rivelò
davvero stressante, Nikki passò a prendere me e Kris verso le 9 del mattino e
quando arrivammo trovammo tutti ad attenderci; dopo la grande festa dei saluti,
dato che non ci vedevamo da un po’, fummo costrette a sottoporci alla solita
tortura: trucco, parrucco e scelta dei vestiti, in pratica finimmo sul set che erano le tre del
pomeriggio.
I primi a sottoporsi alla prova luci e alle
prime foto furono come sempre Kris e Robert, in fondo erano loro i veri protagonisti
della storia d’amore. Su richiesta di Kris, io e Nikki tentavamo il più
possibile di non lasciarla da sola , Michael stava diventando davvero troppo
stressante con la storia della gelosia per Rob, ma devo ammettere che vedendoli
insieme su quel set e riportando alla mente le espressioni che di recente aveva
Kris quando parlava del suo “collega” Rob, cominciavo a sospettare che Michael
avesse ragione.
Comunque per delicatezza
non le feci mai domande, se, e quando, avrebbe voluto parlarmene io ero a sua
completa disposizione; in fondo trovavo normale che su un set nascessero delle
intese più forti e dei veri e propri feeling, magari qualcuno avrebbe potuto
trasformarsi in amore, oppure si poteva rimanere grandi amici.
In fondo era successo
anche a me, con Kellan e con Jackson... in realtà con Kellan ci fu una vera e
propria storia, durata un paio di mesi, non di più, ma poi entrambi ci eravamo
resi conto che non eravamo fatti per stare insieme e così ci eravamo lasciati
rimanendo però ottimi amici. In più, era impossibile non essergli amica, era un
tipo così dolce, alle volte sembrava quasi un orsacchiotto.
Con Jackson invece non
c’ era mai stato niente, eravamo diventati subito grandi amici, stare con lui era
qualcosa di unico, era così intenso e profondo, ma allo stesso tempo pazzo e
imprevedibile, come se avesse due personalità differenti. Dovevo ammettere che
all’inizio avevo una cotta per lui, ma avevo messo da parte subito le mie
speranze, forse la paura di perderlo come amico era più forte del resto.
Mentre osservavo Kris e
Rob che venivano torturati dalla fotografa e dalla parrucchiera, mi accorsi che
vicino le roulotte veniva allestito un tavolo con del caffè e qualche cosa da
mangiare. Immediatamente mi illuminai, il mio stomaco stava proprio brontolando
e un po’ di caffè non avrebbe fatto certo male, -Ti va se prendo qualcosa da mangiare?- chiesi rivolgendomi a Nikki
che si trovava al mio fianco, -Certo che
mi va, sto morendo di fame!-
Così, dopo un paio di
minuti ero già di fronte al tavolo a versare due caffè, ma non ebbi nemmeno il
tempo di versare la prima tazza che Kellan me la tolse da sotto il naso.
-Grazie Ash, avevo proprio bisogno di un
caffè!-
-Kellan, veramente era per Nikki, non per te-
sbuffai rassegnata mentre versavo un altro caffè. Subito dopo prese anche
quello -Ok allora questo lo porto a lei!-
mi disse per tutta risposta; scossi la testa rassegnata -Portale anche una brioches, sta morendo dalla fame- lo vidi
afferrare le brioches e correre verso Nikki, sempre il solito pronto a
coccolare tutti. Presi un'altra tazza e mi rimisi a versare caffè.
Mentre
versavo l’ennesima, tazza sentii un profumo inconfondibile, Ck one, sapevo già chi
avrei trovato al mio fianco... ed eccolo, Jackson era lì. Sentii la sua mano
posarsi sulla mia schiena e un brivido mi attraversò, come cavolo facesse a
farmi venire i brividi con quel caldo proprio non sapevo spiegarmelo.
-Ehi piccola, grazie- mi disse regalandomi
un bacio sulla guancia e togliendomi l’ennesima tazza di caffè dalle mani –Uffa, ma vi siete messi d’accordo tu e
Kellan?- chiesi un po’ incavolata e lui, dopo aver sorseggiato il caffè, si
fermò a guardarmi interrogativo -Perché?- mi chiese con fare del tutto innocente,
scossi ancora la testa –Niente, lascia
stare!- posò il caffè sul tavolo e allargò le braccia per avvolgermi; appoggiai
la testa sul suo petto, adoravo stare tra le sue braccia -Dai piccola, dillo al tuo maritino, che c’è?- scoppiai a ridere.
-Ok, ok, sei stato dolcissimo, ma davvero non
c’è nulla che non vada, voglio solo prendermi un caffè- lo sentii sorridere
vicino al mio orecchio -Solo un caffè?
Questo e altro per la mia piccola- si stacco dall’abbraccio e mi versò una
tazza di caffè, me la porse accompagnandola con un sorriso da togliere il fiato
e non potei fare a meno di sorridere anche io, continuando a domandarmi se
scherzasse o facesse sul serio.
Ero
andata avanti per tutte le riprese del film a pormi domande del genere: tutte
le volte che lui mi abbracciava, mi chiamava piccola o mogliettina, dentro di
me nasceva un punto interrogativo grande quanto una casa. Scherzava solamente o magari era un modo per farmi
capire che a me ci teneva? Decisi che forse era arrivato il momento di capirci
qualcosa in più.
Con
in mano la mia tazza di caffè mi avvicinai a Nikki che dalla sua postazione
aveva osservato tutta la scena, -Allora?-
mi chiese appena fui al suo fianco. Mi voltai a guardarla cercando di far finta
di nulla, ma era impossibile, sia lei che Kris avevano capito benissimo che a
me Jackson piaceva, mille volte avevo giurato che c’era solo una bella
amicizia, ma una volta Nikki mi aveva sorpresa rispondendomi, -Beh sì, una bella amicizia, ma se Jay prova ad inzuppare il biscotto
mi sa che lo lasci fare, eh?- , lei continuava ad osservarmi in attesa di
una risposta, sospirai -Allora cosa?- le
domandai.
Nikki
scosse la testa come esasperata da quella mia finta innocenza, -Dai non fare la finta tonta, si vede lontano
un miglio che c’è attrazione tra di voi, hai intenzione di fare qualcosa prima
o poi?- colpita e affondata, -Cosa
potrei fare, spiegami!- lo sguardo che mi rivolse era eloquente, attesi
comunque una spiegazione -Tesoro, vuoi
proprio che ti dica tutto io?- chiese quasi sconcertata -Beh, mi sembra logico: quale migliore
occasione di un servizio fotografico per fare un po’ la gatta morta, strusciati
un po’… insomma provocalo! È pur sempre un uomo, dovrà reagire in qualche modo,
no?- non potei fare altro che annuire, -Eh
sì, dovrà reagire in qualche modo...-forse era arrivato il momento di
capirci qualcosa.
Ma
sì, pensai, “in fondo sono un’attrice, no? Posso interpretare la parte della
gatta morta, che ci vuole a strusciarsi un po’”... ma subito dopo mi fermai ad
osservare Jackson intento a giocare con Kellan, era così bello vestito
semplicemente con una camicia scura e un paio di jeans neri, eppure così dannatamente
sexy … e poi sorrideva e quel sorriso così luminoso alle volte era capace di
lasciarmi senza parole.
Deglutii
rumorosamente e Nikki al mio fianco sbuffò, poi mi diede una pacca su una
spalla avvicinandomi a lei, poggiai la testa sulla sua spalla e sospirai -Dai devi solo pensare che stai recitando. Pensa
che sia una scena del film in cui devi sedurre tuo marito, no?- annuii, -Ok,
posso farcela- dissi alzando gli occhi verso di lei -Bene, perché tra poco tocca a noi!- rispose sorridendomi.
Per
la prima volta dall’inizio di quell’avventura, invece di calarmi nei panni del
folletto onnisciente, alias Alice Cullen, avrei dovuto essere la gatta morta
seduttrice, potevo farcela … forse.
Dopo
un paio di minuti Kris ci raggiunse, -Ehi
ragazze, che ne dite?- chiese riferendosi alle foto che avevano appena
finito di scattare lei e Rob, -Dico che
se le vede Michael minimo ti uccide, sembrava che non aspettassi altro che Rob
ti stendesse su quel prato e ti facesse un bel servizietto - rispose Nikki lasciando me e Kris a bocca
aperta. Kris riuscì a riprendersi prima di me -Oh, Nikki! Smettila di dire queste cose!- scoppiammo a ridere tutte
insieme, ci mettemmo a braccetto ancora
ridendo e con disinvoltura andammo verso il tavolo con caffè e brioches.