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Autore: Clive Danbrough    16/10/2009    1 recensioni
In una terra profondamente segnata da un conflitto millenario, viene narrata la storia di Deuchalion, potente e schivo eremita appartenente alla setta dei Necromanti, costretto da un vile ricatto a servire il suo peggior nemico, e a condurlo all'antico rifugio del Principe dei Morti, maestro della setta, al fine di consumare un'antica vendetta. Una storia avvincente ricca di colpi di scena, creature e ambienti terrificanti, personaggi dal passato misterioso e oscuri intrighi.
Genere: Dark, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il corpo di Gianis ancora si muoveva, ma si trattava di spasmi scoordinati e bruschi, che preannunciavano il trapasso. Durante il brevissimo scontro non aveva emesso alcun suono, nemmeno quando gli era stata posta la mano rovente sopra la faccia. Alessia osservò la mano dell’uomo che aveva sconfitto con tanta facilità un Rinnegato: il guanto di ferro era davvero arroventato, incandescente al punto da farlo apparire fiammeggiante. Pareva addirittura che il guanto stesse per fondersi e colare dalla mano che lo indossava. Eppure, non vi erano dubbi sul fatto che pochi istanti prima quel metallo fosse stato freddo.

«Aveva ragione» disse l’uomo incappucciato, fissando Gianis. «C’è voluto solo un minuto».

Prima che un’altra parola venisse pronunciata, fece un passo in avanti e si incamminò lentamente verso il resto del gruppo. Contemporaneamente, il mercenario dai capelli rossi si scagliò furente contro di lui, estraendo la spada e impugnandola con entrambe le mani. L’individuo misterioso scostò il mantello e si preparò a fermare l’attacco. Il mercenario si arrestò bruscamente a pochi centimetri dal nemico e, sollevando l’arma più in alto che poteva, si apprestò a farla precipitare sul cranio dell’avversario. Questi tuttavia lo bloccò prima che la micidiale lama fosse a metà strada, cingendo con la mano rovente le dita che impugnavano saldamente l’elsa della spada. Un urlo straziante esplose riecheggiando nei dintorni.

Il Rinnegato dai capelli rossi lasciò cadere la spada sull’umido terreno erboso, mentre le sue dita erano ancora intrappolate nella morsa dell’uomo vestito di nero. Alessia e gli altri due guerrieri rimasti videro con raccapriccio le mani del compagno subire la stessa sorte del viso di Gianis, bruciandosi e ustionandosi come carne sulla brace.

Lo strazio della vittima durò tuttavia poco. Con rapidità il forestiero estrasse dal mantello un pugnale lucente dal manico elaborato, e con freddezza pose fine alle sofferenze del Rinnegato, che ricadde sulla schiena, mostrando così il profondo taglio in cui era penetrata la lama. Il terrore degli ultimi due criminali rimasti era decisamente palpabile, scatenato dalla vista del pugnale che si era fatto strada attraverso una spessa corazza di ferro come se fosse stata di burro.

«Lasciate la ragazza, per favore» disse all’improvviso, rinfoderando la propria arma.

Solo allora i due Rinnegati si ricordarono di avere un ostaggio. Per il terrore, erano indietreggiati sino a toccare i bizzarri tronchi della recinzione. L’uomo in nero si avvicinò ancora.

«Non ti avvicinare!» urlò il mercenario giovane. «Lasciaci andare, o la uccido!» Detto questo, estrasse un coltello dentellato e lo puntò alla gola di Alessia.

La ragazza cominciò a sentirsi davvero disperata. Non era facile intravedere una via d’uscita. Si chiese come avrebbe potuto quel cupo soccorritore venirle in aiuto, questa volta. E anche se ci fosse riuscito, chi le assicurava che finire nelle sue mani non fosse peggio che rimanere in quelle dei Rinnegati?

Alessia non indugiò a lungo su tali pensieri, perché il forestiero diede segno di essere pronto a fare la sua mossa. I due Rinnegati rimanenti scrutavano con occhio vigile ogni minimo movimento di quell’uomo, attendendo la sua risposta. Che in costui fossero presenti molti lati assai sospetti, era stato lampante sin dal primo istante in cui lo avevano incrociato. Ora, egli si apprestava a mostrare loro qualcosa che non avrebbero più avuto modo di vedere, poiché sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbero visto in vita.

EHI CIAO A TUTTI!!!! Spero vi sia piaciuto quanto avete letto finora :) Se avete letto tutto, vi ringrazio per la vostra attenzione :) mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate del mio lavoro, basta anche un semplice commento, un'impressione... va bene tutto! Non siate timidi! Io ci conto, eh? Sto cercando di migliorare il mio stile, perciò ho bisogno di tante recensioni!! Non fatele mancare!!!
  
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