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Autore: DeaEris    18/10/2009    4 recensioni
E' un giorno di festa al Grande Tempio.
Nell'ombra due figure tramano per impossessarsi di un tesoro prezioso:
Shaka è in pericolo, ma non si accorge di niente se non
quando è troppo tardi.
Due figure perverse, ma unite da un amore vero.
Le Coppie sono tutte crack-pairing.
I due personaggi da me indicati sono i protagonisti nell'ombra.
Capitolo Due: 
Una missione per portare la pace diventerà un pericolo per
il bel guerriero dei ghiacci, Camus di Aquarius. Cosa
succederà a Pisces?
Capitolo Tre:
Un appuntamento alla Spiaggia sotto i magnifici Templi di Athene, si tramuterà in un crudele inganno per lo Scorpione d'Oro.
Capitolo Quattro:
Cosa succede quando si riceve una lettera da un vecchio nemico? Il povero Shun lo scoprirà ben presto, ma molte cose vanno storte...
Capitolo Cinque:
Aphrodite disperato racconta una versione dei fatti, ma dov'è la verità? Come il velo di Maya, a volte una spiegazione è data per celare il vero...
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Cancer DeathMask, Pisces Aphrodite
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Salve a tutti, voi che avete letto con passione.
Scusate se ci ho messo così tanto per aggiornare, ma con l'università è complicato star dietro alle mie storie e chiaramente preferisco seguire i corsi.
In ogni caso in questo capitolo Death Mask praticamente non comparirà: la motivazione è molto semplice.
Queste storie trattano solo una coppia alla volta.

La coppia fortunata è...AphroditeXCamus.
Avete capito benissimo due uomini, che normalmente fanno gli uke saranno impegnati nella danza dell'amore o meglio del sesso.
Come sempre, il capitolo e la raccolta in sè è dedicata alla mia cara Tsu-Chan e a Cam-Chan.
Saluti ed alla prossima!

Era una giornata calda ed assolata.
Il cielo terso d'Athene era di una tale tonalità d'azzurro, che difficilmente l'occhio umano poteva tollerare.
Nelle Case le persone attendevano con una certa apprensione il passaggio del forte calore e della temperatura sì alta ed intensa.
In un luogo nascosto agli occhi dei comuni mortali vi eran dodici Templi senza dubbio di origine greca ed antichi di secoli.
Sulla scalinata chilometrica che portava ai templi, un giovane dalla particolare bellezza camminava lentamente a causa del grande calore.
I corti capelli scarmigliati di colore argento eran appiccicati alla fronte, il passo era sicuro e cadenzato, la pelle era scura ed abbronzata, i muscoli eran perfetti, visibili e ben delineati, due occhi color della passione guardavan attorno al giovane, mentre un ghigno perfido aleggiava sulle labbra sublimi.
La bocca era socchiusa in un ansito stanco ed accaldato, mentre stille di sudore cristallino cadevan sulla fronte e sulla schiena ampia e virile.
Bello senza ombra di dubbio era dotato di una bellezza strana ed inquitante, che quel ghigno perverso gli alleggiava sulle labbra.
Il giovane era diretto alle Stanze del Grande Sacerdote, ben sapendo un'importante verità.
Aveva attraversato le Scale che dalla Quarta Casa portavano al Tredicesimo Tempio per compiere una missione.
Aveva saputo da Shura, il quale lo aveva saputo da Milo, che la recente ossessione di Aphrodite era stata convocata da Athena-Sama quella mattina di buon'ora e che quindi l'algido e bellissimo Camus era nella Sala del consiglio.

Entrò nella Stanza, senza curarsi di niente e nessuno, ove i tre eran riuniti a consiglio.
La figura di Camus nella sua splendente Gold Cloth, attirò immancabilmente la sua attenzione, bello senza ombra di dubbio: i lisci, lucenti, lunghi capelli rossi eran come sempre sciolti sulle spalle robuste, seppur sottili, l'espressione era seria ed impenetrabile, come ogni giorno quell'espressione, che Death Mask di Cancer sapeva che Aphrodite trovava dolce, i modi eleganti e glaciali la pelle candida e gli occhi di un bel color nocciola eran in qualche modo contrariati nel vederlo in quel luogo, sorpresa che aumentò nel sentir la voce di Athena-Sama parlare.
*Death Mask di Cancer, qual buon vento ti porta? Sono spiacente di informarti che questo è un momento delicato..sto affidando un incarico della massima urgenza a Camus di Aquarius e quindi sei pregato di uscire.*
Death Mask voleva già spaccarle la faccia per quel modo di fare così arrogante.
I pugni si strinsero e i danti morsicarono la lingua fino a quando il sapore ferroso del sangue non gli invase la bocca.
Quanto avrebbe voluto sputare a terra il liquido vermiglio, ma non potè in quanto in quel luogo doveva avere un certo contegno.
Chinò il capo in un goffo inchino e spiegò.
*Mi chiedevo se un compito tanto importante non sia troppo impegnativo per un solo guerriero anche se del valore di Camus di Aquarius.*
Disse il giovane, seppur il suo pensiero esprimesse tutt'altro.
"Tsk...ti piacerebbe che io venissi qui per questo, ragazzina idiota!"
Un inchino ed un sorriso disponibile, più simile ad un ghigno, accompagnarono quelle parole e soprattutto quei ben poco nobili pensieri.
Il rosso ghiacciolo assunse un'aria oltraggiata, che senz'altro fu un incentivo a sfotterlo, almeno secondo Death Mask.
*Mia signora, io non necessito di alcun tipo d'aiuto. Ritengo, infatti, che la mia forza sia più che sufficiente a riportare la pace a Creta. Tuttavia, se lei dovesse mai ordinarmi, benchè io sia contrariato, partirei alla volta dell'Isola in compagnia di Death Mask di Cancer.*
Death Mask dovette spiegarsi meglio e disse.
*Io sono impegnato, mia Dea.*
"Che minchia...il pavimento mica si sporca da solo."
Pensò, invece, riprese immediatamente.
*Proporrei per questo il mio Caro Amico, Gold Saint dei Pesci, Aphrodite.*
Athena guardò il giovane dai capelli d'argento e il giovane dai capelli rossi, fiera dell'unità che distingueva i suoi beneamati cavalieri.
Un sorriso le illuminò il viso infantile, mentre parlava.
*Ringrazia Aphrodite di Pisces per questo pensiero delizioso, Death Mask di Cancer. Ero già dell'idea di inviare Camus di Aquarius con un compagno e, visto che si è proposto, andrà lui. Siete congedati, Camus di Aquarius, nel rientrare, spiega ad Aphrodite di Pisces la missione.*
Un ghigno perfido si delineò sulle labbra di Death Mask, mentre si inchinava e Camus, anch'ello inchinandosi, sbuffava sonoramente e decisamente contrariato.
Si incamminarono entrambi al caldo sole di Athene.
Camus, offeso per quell'intrusione, non rivolse la parola al compagno.
Death Mask ghignò perfido e se ne andò, lasciando l'altro da Aphrodite a spiegare la missione.

Aphrodite di Pisces si stava specchiando nel momento in cui entrarono nella sua Casa Camus, la sua recente ossessione, e Death Mask.
Sorrise felice, ben capendo cos'era successo poco prima.
Ascoltò distrattamente Camus parlare, mentre Death Mask si allontanava.
Ritornò a specchiarsi, appena il rosso usciva.
Aphrodite sapeva che Death Mask aveva inviato una lettera da Creta poco tempo prima, dichiarando uno stato d'allarme non reale e tutto per permettere al suo amato amante di passare qualche tempo con l'oggetto della sue fantasie erotiche.
Quando sarebbe tornato, il biondo svedese avrebbe fatto ogni cosa per il suo amante e per ogni cosa intendeva che per premio il granchietto poteva fare di lui ciò che più preferiva.

Il mattino dopo, un jet della fondazione Kido portò a Creta un ignaro e seccato Camus ed un sogghignante e sadicamente divertito Aphrodite.
Il bellissimo svedese era riuscito con l'alta velocità, nell'arco della notte, a ricoprire di Royal Demon Rose un campo in cui sarebbe passato il bellissimo rosso.
Tutti sapevan che le rose eran sua preoragativa, aveva preparato una sorpresa.
Quando Camus giunse sul posto si stupì non poco, invero, di ritrovare in ogni dove quei profumati fiori e si volse verso il compagno, interrogandolo con lo sguardo glaciale e penetrante.
Aphrodite fissò quegli occhi di un nocciola caldo, così discordanti con il bagliore sempre freddo che emanavan, e con la sua voce meravigliosa e musicale disse solamente.
*Che stranezza! Rose rosse e sembran disposte per accoglierci. Senza dubbio, non sono opera mia. Vedi..sono piuttosto brutte per essere rose sublimi, regine di ogni fiore.*
Spiegò, chinandosi e prendendo una rosa rossa tra le candide dita, incurante delle spine.
La rosa, colta dall'angelico guerriero, non era ancora nel pieno della propria bellezza.
Era ancora tenero bocciolo, seppur di un color stupendo.
Per non insospettire il compagno aveva messo a terra rose di comune bellezza, così diverse da quelle che lui amava utilizzare in combattimento.
Eran rose prive di reale bellezza, ideale da lui stimato e tenuto in grande considerazione: boccioli, rose prive di alcuni petali, di colore spento e alcune quasi appassite.
Sembravan anche innocue.
Mosse, poi, con sicurezza i propri piedi divini in quel giardino profumato, pungendosi incurante con le spine.
Si volse, ostentando un fastidio che lui non poteva provare.
*Vieni tranquillo, mio caro Fratello. Vi sono solo spine che donano fastidio, ma null'altro.*
Sorrise, passandosi una mano tra i morbidi ricci biondi.
Camus entrò nel giardino, pungendosi ed inspirando il buon profumo delicato.
Aphrodite attendeva fiducioso il compagno nel mezzo di quell'orribile giardino stregato incurante: in pochi eran a conoscenza che il Gold di Pisces era immune al veleno, sprigionato da quei fiori vermigli, avendo il suo stesso sangue imbevuto di veleno e velenoso.
Camus, d'altro canto, era sempre più indebolito: l'odore e le spine iniettavan nella sua linfa vitale veleno.
Fu con gioia che Aphrodite vide il bel francese vacillare e lo prese al volo, mentre cadeva al suolo dapprima intontito e in seguito privo di sensi.
Aphrodite aveva tra le sue braccia candide il corpo caldo, benchè il potere dei ghiacci, di Camus.
Ora poteva disporre dell'amico a suo piacere ed assecondando i propri egoistici desideri.
"Lui è bellissimo..divino ed ogni cosa di sublime bellezza dev'essere mia. Io che sono il più bello tra i nobili Gold Saint ed amo circondarmi di ogni sublime e divina bellezza, non posso resistere ad un uomo che racchiude in sè sì tante meraviglie. Labbra sottili, capelli del colore delle Royal Demon Rose, pelle candida e nobiltà, purezza come la Bloody Rose. Lui è splendido...è la fusione delle mie rose in un unico corpo sublime."
Pensò, posando le labbra carnose su quelle morbide labbra di Camus e baciando una prima volta.
Le labbra si spostò, così, sul collo candido lambendo la giugulare e leccando quella morbida pelle.
Aphrodite portò quel corpo in una casa, lui stesso si era assicurato dell'assenza del proprietario per poter disporre del giovane dalla splendida chioma color del tramonto secondo i propri desideri.

Aphrodite spogliò delle vesti il bel guerriero, re dei ghiacci.
Era una fortuna, che essendo quella una missione esplorativa, i due eran privi di Gold Cloth.
Aphrodite legò il corpo di Camus al letto e bendò con preziosa seta quegli occhi nocciola.
Il corpo nudo di Camus si rivelò nella sua perfezione ai bramosi occhi del biondo svedese: le carni candide come una Bloody Rose, da cui proveniva senza dubbio un profumo dolce e delicato, proprio come quello della splendida rosa, i capelli sparsi sul cuscino del medesimo colore della Royal Demon Rose possedevan la stessa morbidezza di quei petali profumati; avrebbe tanto desiderato ammirare gli occhi, solitamente freddi e privi di emozione, stravolti dal piacere, ma non poteva.
Camus aveva un corpo liscio e privo di imperfezioni, che sprigionava una sinuosità mista a potenza, che ebbero il potere di eccitare in modo quasi eccelso il biondino.
"L'aurora boreale è meno affascinante. Comprendo la gelosia di Milo per questo corpo. E' bellissimo...no...è incantevole. Io so sempre apprezzare la bellezza e Camus è ancor più bello dell'effimera bellezza."
Pensò il biondo, mentre una rosa rossa compariva nella sua mano.
La rosa era innocua, ma non era innocuo l'uso che il guerriero dalla bellezza androgina era intenzionato ad usare.
Con quella rosa profumata, il biondo svedese passeggiò sul corpo nudo dell'altro guerriero, cominciando dalla giugulare, finendo sul ventre liscio e piatto, dai muscoli perfetti.
Camus nell'inconscienza mugugnò infastidito.
Aphrodite piano spostò la rosa sul pene candido del rosso, cominciando a percorrerlo su e giù, avanti ed indietro, velocità e studiata lentezza.
Camus borbottò qualcosa.
Sentendo quelle parole, il viso dello svedese si deformò per un ghigno crudele.
*Milo...sai che non mi piace. Sii più deciso.*
La mano candida dalle lunghe dita affusolato avvolse quella parte bollente.
Cominciò a masturbare l'ignaro francese con movimenti veloci.
Camus venne in poco tempo imbrattando la mano di Aphrodite, che assaggiò quel liquido perlaceo dal sapore pungente.
Il viso di Camus era impagabile: le gote rosse per il piacere, le labbra socchiuse per i gemiti, il respiro accellerato per l'orgasmo, la fronte sudata per quella stimolazione.
Aphrodite leccò via quelle stille di sudore cristallino, mentre gettava via quella rosa e ne faceva apparire un'altra.

La mente di Camus era in preda a forte conflitto.
Era ancora in parte sotto l'incanto delle rose di Pisces, ma una parte sempre più predominante in lui riprendeva coscienza di sè stesso.
Non sospettava ancora quello che stava succedendo, pensava fosse uno di quei sogni, in cui lui e Milo eran impegnati in ben altre attività rispetto al lottare per nobili cause e per la giustizia.
Sogni che poi venivan raccontati all'affascinante greco e messi in pratica.
Eppure, qualcosa gli diceva che quello non era uno dei soliti sogni, sembrava decisamente reale.
"Chi osa mettermi le mani adosso in codesto modo?"
Fu il suo primo pensiero, seguito subito da molti altri pensieri.
Dov'era Aphrodite?
Camus sapeva bene che Aphrodite era splendido come un'Aurora Boreale, una forte preoccupazione si risvegliò in lui.
Vista la grande bellezza del Compagno, cosa stava subendo in quel momento?
Era suo dovere salvarlo ed aiutarlo, ma come fare?
Provò a richiamare a sè il proprio glaciale Cosmo, ma una forza misteriosa gli impedì la difesa.
Aveva pensato anche che quella situazione potesse essere un'illusione crudele.
Tesi avvalorata dalla consapevolezza che le illusioni hanno fondamento nelle debolezze dell'inconscio umano: lui detestava il contatto umano e fisico con chiunque.
Chissà quali orribili torture stava subendo il bel compagno, Aphrodite?
Maledizione a Death Mask che aveva proposto come suo compagno il biondo, ora era in pericolo e lui non poteva aiutarlo.

Aphrodite, ignaro di quei pensieri, aveva violato quel corpo candido con il gambo della rosa, incurante delle spine, che graffiavan la tenera pelle di Camus.
Si rese conto che il rosso ormai era sempre più cosciente.
Tolse e buttò nel mezzo della stanza la rosa.
Si posizionò tra le gambe del francese e, conscio del fatto che non fosse più vergine, penetrò in lui con un solo colpo.
Un dolore familiare esplose nel basso ventre di Camus.
Un solo gemito di fastidio sfuggì alle sottili labbra.
Aphrodite cominciò a spingere immediatamente e risvegliò con sapienti tocchi il membro di Camus.
Camus gemeva e si muoveva al ritmo della stimolazione e dell'amplesso, mentre un caldo piacere, conosciuto, aveva sostituito il dolore.
Era strano: quell'illusione era troppo reale.
Le sensazioni, quali dolore e piacere, eran troppo vivide.
Inoltre, ormai era quasi del tutto cosciente e sentiva fin troppo bene delle mani sul suo pene.
All'improvviso, qualcuno con un gemito lasciò in lui una sostanza calda, mentre usciva da lui.
Avvertì il rumore di una serratura che scattava.
Il Cosmo glaciale del rosso riuscì a svilupparsi e riuscì a spezzare i legacci, che lo immobilizzavan al letto.
Uno scatto frettoloso e riuscì a liberarsi dalla benda sul viso.
Si trovò in una casa, in una stanza, nudo e su un letto sfatto, che odorava di sesso.
Si rivestì in fretta, il bellissimo Camus, privo di emozioni come sempre.
Mentre ancora vagava per la stanza spoglia, il suo sguardo freddo venne attirato da qualcosa di un vivace color cremisi: una rosa era abbandonata sul pavimento di legno.
Un'unica soluzione era possibile per spiegare la presenza di quella rosa: Aphrodite aveva cercato di aiutarlo, ma qualcuno glielo aveva impedito e lo aveva trascinato via.
Camus ora sapeva cosa fare: doveva trovare l'amico, aiutarlo, proteggerlo e riportarlo a casa.
Con passo malfermo uscì dalla casa e cominciò a cercare il bel biondino in ogni dove.
Dopo ben pochi minuti, lo trovò immerso in una fonte.
Corse verso di lui e la sua voce fredda si levò alta.
*Aphrodite, sei salvo. Io mi sono appena ripreso in una Casa misteriosa. Cosa ti hanno fatto?*
Aphrodite guardò il giovane ed ascoltò ogni cosa, ben capendo quello che il rosso aveva compreso della situazione.
Era il caso di volgere a proprio vantaggio quella situazione.
*Meno male...sei riuscito a fuggire. Sei qui..sano e salvo. Sono stato vittima di un comportamento indecoroso ed indegno, di cui non ho voglia di disquisire. Penserà Death Mask ad allievare la mia sofferenza. Sono riuscito da poco ad uccidere il fautore di quelle azioni. Perdonami..avrei voluto aiutarti, invece...*
Camus scrollò le spalle, indifferente come sempre ad ogni notizia.
Entrò nell'acqua ed afferrò un braccio candido al compagno, facendolo alzare ed aiutandolo ad uscire dall'acqua.
"Povero Aphrodite..."
Pensò solamente.
Aphrodite lo condusse in una grotta, ove giaceva il corpo di un uomo.
*Era il capo della rivolta, quindi la missione è compiuta con successo.*
Disse il giovane, accarezzandosi una ciocca di capelli biondissimi.
Una splendida rosa bianca svettava nel mezzo del petto dell'uomo.
Il liquido cremisi tingeva i candidi petali.
*Dovremo comunicare ad Athena-Sama ciò che è accaduto?*
Chiese il rosso con curiosità.
Aphrodite negò con il capo.
*Non so...ma io non ho alcuna intenzione di sviluppare nei cuori dei nostri compagni un sentimento di pietà. La compassione è per gli esseri orrendi e deboli, non per la bellezza e la forza. Racconterò l'accaduto a Death Mask e se fossi in te lo direi a Milo.*
Rispose il biondino, annusando una rosa rossa, appena apparsa nella sua mano.
Camus annuì, mentre immaginava come dirlo a Milo, senza fargli uccidere ogni singolo Cretese.

I due giovani tornarono ad Athene e corsero a fare rapporto, omettendo alcuni particolari.
Si separarono all'Ottava Casa, mentre Aphrodite proseguiva la sua corsa fino alla Quarta Casa.
Death Mask accolse il biondo sulla soglia del suo Templio.
Sul bel viso virile ed abbronzato vi era il solito ghigno, il suo bel sorriso sghembo.
I due entrarono nella Casa e poco dopo si udì una risatina.
*E' convinto che io abbia avuto il suo medesimo destino. Il proprietario della casa è divenuto un ottimo capo espiatorio.*
La risata di Death Mask risuonò nell'aria.
Death Mask baciò quell'uomo geniale: adorava l'intelletto perverso di Aphrodite, quel modo sublime di ingannare chiunque con la sua ambiguità e la sua avvenenza, lo rendevan speciale ai suoi occhi ed assolutamente perfetto.
*Ora bisogna provvedere al povero Milo. Non so se esiste lo Scorpione Cornuto.*
Un'altra risata seguì quelle parole, mentre Death Mask allungava le mani ed afferrava un braccio candido dell'amante.
Lo trascinò in camera da letto.
Aveva bisogno di godere e far godere Aphrodite.
I due giovani eran impegnati nella passionale danza dell'amore sfrenato, quando un urlo ruppe il silenzio nei Dodici Templi.
*COOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAA?????!!!!!*
La voce di Milo era alta e si era sentita probabilmente fino a Luxor.
Una risata perfida uscì in risposta nel medesimo tempo dai due Demoni, che ripresero la loro danza folle, sfrenata e lussuriosa.

Note dell'Autrice:
Eccomi qua con un nuovo capitolo.
Mi spiace per l'attesa snervante.
Ora vi devo dare una cattiva notizia: il prossimo capitolo non so ancora come sarà, in quanto vi comunico con tristezza che non so come fare con Death Mask e Milo (non è facile, visto che non solo sono due Seme, ma Milo lo vedo così Seme che non riesco ad immaginarlo Uke) per questo chiedo aiuto a voi.
Consigliatemi pure liberamente le vostre idee, solo una regola: Milo non deve sapere chi sarà a fargli del male, perchè solo la coppia finale saprà.
Grazie a coloro che leggono e coloro che hanno messo la storia tra i preferiti e le seguite.
Veniamo alle Risposte delle Recensioni:
Tsukuyomi: Figurati carissima, ma del resto è merito tuo se questa storia è stata pubblicata. Sì...ti conosco e so della tua passione per Death Mask ed Aphrodite...solo una cosa..Death Mask è IC, vero? Dimmi la verità mi raccomando...è venuto bene? Del tuo parere mi fido un sacco e so che conosci bene il granchietto...ho scritto bene? E' importante per me che sia IC, nel caso mi potresti consigliare un modo per farlo venire più IC possibile?
Grazie mille, anche per avermi consigliato un possibile svolgimento con Milo. Apprezzo infinitamente il tuo aiuto.
Milo doveva spezzare un capitolo troppo pesante altrimenti, per questo ho optato per uno Scorpione di Pezza, lui era l'unico talmente scemo da poter fare una cosa simile*_*!
Sai che lo amo vero? Milo è in assoluto colui che adoro più di ogni altro zizi! Grazie per i tuoi complimenti ed eccoti il secondo capitolo! Un bacione a te!
Ai91: Ciao Cara! Quanto tempo! Mi mancavan le tue recensioni! Eccoti accontentata! La prossima vittima è stata Camus, povero ghiacciolo! Grazie mille per avermi avvisato del raiting inappropriato, effettivamente è stato un errore di distrazione. Un bacio a te!
Camus: Figurati Carissima. Dopo che mi hai inserito tra le preferite era il minimo che potessi fare. Bhe Death Mask ed Aphrodite sinceramente non so se sono i più cattivi oppure no, sicuramente sono tra i più egoisti e credo i più lontani alla figura di eroe, nonostante abbiano entrambi un bell'aspetto.
Almeno secondo me è così.
Per quanto riguarda i sentimenti, anche in questo mio scritto vi sono, però non sono sentimenti positivi, son tutti negativi: gelosia, rabbia, ira, odio, lussuria, ossessione, cupidigia...sono tutti sentimenti, ma non sono i classici. Volevo scrivere qualcosa di diverso rispetto al solito ed ho optato per una raccolta ove regnano sentimenti più egoistici.
Ti ringrazio per il consiglio, ma temo che per questa volta non potrò seguirlo, in quanto se ci fossero sentimenti positivi questa raccolta perderebbe la sua ragione di essere.
Grazie...mi fa piacere che le mie storie ed il mio modo di scrivere ti piacciano tanto, spero che nonostante la stranezza di questo racconto sia di tuo gradimento lo stesso.
Un bacio.
Al prossimo Capitolo e Saluti!
Buon Halloween e Buon LuccaComics a tutti!
  
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