-Diciamo che si, la conoscevamo.-, affermò poco convinto Claude, chinando il capo di lato.
-La incontrammo circa trecento anni fa, stava girovagando da queste parti e rimase con noi per meno di una settimana.-, concordò
George imitando il compagno.
-Non l'avete più vista, poi?-, chiese Katie con una foga controllata ma comunque non da lei.
-Si, certo... quanto tempo fa?-, chiese George socchiudendo gli occhi.
-Centodue anni fa, se non ricordo male.-, rispose Claude.
-Non potete evitare il palco?-, chiesi un po' irritato ai due.
Com'era solito a loro fare, avevano già imbastito il teatrino romantico.
Katie mi lanciò uno sguardo mi assenso: a quanto pare ci avevo visto giusto, anche lei riteneva superflua la farsa.
-Vi disse per caso che era in vacanza, l'ultima volta che v'incontrò?-
-Qualcosa del genere. Parlò di una visitina ad una persona più a est, una vecchia conoscenza...-
Kate era tesissima, le mani le sfrigolavano, percorse da piccole scariche elettriche.
-George, possiamo...?-, chiesi significativo.
Annuì con un'espressione studiata e si appoggiò ad un tronco d'albero lì vicino, girandosi per fissare con sguardo critico il retro della giacca.
Claude gli appoggiò una mano sulla spalla, in modo da sorreggerlo.
Era impressionante George quando non veniva controllato nell'uso del suo potere.
-Dimmi.-
-Per piacere... chi doveva visitare Sasha? Dove si trova quella persona, perchè doveva andarci...-, gli chiese implorante Kate.
George sorrise raggiante, prima di rovesciare gli occhi.

Li avevamo salutati in grande stile, con abbracci e strette di mano... Claude in particolare mi era parso più espansivo del solito.
Kate aveva chiamato Tanya, e noi avevamo già recuperato gli zaini dall'auto.
Raggiungemmo in poche ore la costa scozzese.
Il nostro obbiettivo? La Russia!
Secondo George, Sergei attualmente si trovava in Siberia, vicino alle isole più a nord.
E noi eravamo intenzionati a cercare questo Sergei, il vampiro che la madre di Katie era andata cercando anni prima.
Ma, come ci aveva detto il nostro amico, questo Sergei era solo un tramite, un sottoposto di un vampiro più potente del quale George non era
riuscito a dirci il nome.
Doveva usare un appellativo diverso per ogni sottoposto... Sergei lo conosceva con il nome in codice di "Discover".
Scoperta, che strano...
Avevo espresso i miei dubbi a Kate:
Sergei, il sottoposto di un altro vampiro?
Era quindi uno scalino di una piramide gerarchica come quella dei Volturi?
E poi, perchè il nome inglese del capo di un russo?
Non era quindi una realtà locale, forse era qualcosa di più grande...
Come potevano i Volturi permettere a qualcun'altro di imitarli?
L'ultima domanda aveva facile risposta: bastava essere dotati di tanti piccoli Claude, devoti alla causa, che occultassero tutti i membri...
Ma allora, quanto doveva essere grande quel gruppo? Sergei non aveva un partner, era solo...
E poi, quando Aro aveva interrogato Sasha e sentito il suo flusso vitale di pensieri...
-Potrebbero averle rimosso la memoria o parzialmente modificata... conoscevo una di Dehli con un potere simile...-, suggerii a più o meno metà
della nostra traversata marina.
Katie emise uno sbuffo infastidito.
Lei, vampira giovane e sedentaria qual'era, non aveva mai visto tutti i posti che io conoscevo, e non aveva certo girato il mondo e conosciuto
tutta la gente con i quelli io stringevo più o meno rapporti...
E questo la infastidiva.
Eh già, solo pochi possono tuttora vantare la mia rete di conoscenze mondiali... forse Carlisle, forse...

Ci fermammo in Finlandia per qualche giorno, giusto per nutrirci un po' e non trovarci impreparati.
Muoversi nella neve senza lasciare tracce era praticamente impossibile: ci arrivava alla vita ed era ghiacciata.
Anche se la fendavamo come burro, era fastidiosamente rumorosa...
Per smaltire un po' in modo costruttivo la tensione che avevamo accumulato...
finimmo per fare pupazzi di neve.
Dopo circa un minuto di accuratissimo lavoro ci trovammo davanti tre baby Renesmee che giocavano candide tra loro.
Cura perfetta, moltissimi dettagli. Modestamente...
Kate scattò una foto alla scultura e poi si mise a farne un'altro.
Il suo raffigurava una donna altissima e perfetta, con i capelli lisci come i suoi e le mani giunte al petto.
-Sasha, mia madre.-, rispose dolce alla mia muta domanda.
Con un sorriso mi misi all'opera.
Con la neve formai una piccola figura incappucciata, l'espressione astuta e dei boccoli che spuntavano davanti.
-Selene, mia madre.-
Ci divertimmo ancora un po' con quelle splendide sculture di neve che Kate fotografò sorridente.
Neve... così rumorosa, così divertente.
Ripartimmo allo spuntare del sole.
-Siberia, arriviamo!-

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Ciao!
Capitolo ricco di domande... alle quali non so ancora le risposte! xD Esatto, elaboro la trama di capitolo in capitolo, buttando idee per quelli
successivi solo pochissime volte.
Che donna complicata! xD
Ringrazio la fantastica Miki87, che mi ha resa orgogliosa del mio lavoro con il suo prezioso commento, grazie!!

E ringrazio in anticipo che recensirà, aggiungerà la storia a preferite/seguite o leggerà e basta!
Bacioni!
Nyappy