19/10/2009
5 recensioniLunedì pomeriggio
Dedicata con affetto a yaya_sana.
Quel lunedì pomeriggio tutto sembrava diverso.
Non solo il fatto che quello stesso giorno, tutti i suoi subordinati sembravano indaffarati a lasciarlo da solo nel suo ufficio;
A sorprendere Roy Mustang, un uomo fatto e finito, fu la faccia del tenente quella sera.
La mattina era trascorsa normalmente, tra scartoffie da compilare, rapporti da leggere... Uno strazio.
Havoc era entrato un paio di volte nel suo ufficio lamentandosi delle troppe ore di lavoro, o della poca avventura che c'era ultimamente.
Roy aveva mostrato i suoi guanti, biascicando un: "Se non esci di qui entro tre secondi, te la faccio vivere io un avventura!" Nessuna risposta arrivò alle sue orecchie.
Sentì solo la porta del suo ufficio chiudersi, un secondo e mezzo dopo.
Il colonello odiava tutto della sua giornata. L'arrivo in ufficio, litigare con i suoi dipendenti, gli ordini del tenente.
Solo una cosa, aspettava con infinita impazienza: il tramonto.
No tranquille, non era diventato un romanticone. Ma nell'esatto istante in cui il sole tramontava, il colonello si girava a contemplare quel cielo variopinto.
Il solito commento gli usciva dalle fini labbra: "Il tramonto mi affascina sempre."
E subito gli arrivava la risposta pronta del tenente, che era un:"Torni al lavoro", oppure "La finisca con queste scemenze e continui quello che deve fare."
Quel lunedì pomeriggio, fu tutto diverso.
Oh, si. Si era girato a vedere il tramonto, e si, aveva anche commentato con la solita frase.
Ma stavolta non udì nessun commento negativo, nessuno sbuffo, nessun caricamento di pistola. Solo un flebile "Si" Arrivò alle sue orecchie.
Si? Si chiese? Dove sono le frasi minacciose? Il brivido di paura che mi percorre la schiena?.
Completamente spaesato, Roy si girò per guardare in faccia quella donna tanto fredda che ormai era diventata la sua ombra da anni.
In quel momento, anche il tenente stava guandando il tramonto e la luce flebile del rosso le illuminava il viso e i grandi occhi nocciola che luccicavano appena, grazie a quel gioco di luci.
Non la vide come un tenente, un militare. A dire il vero, non la vide nemmeno come una donna. Vide una bambina che sola, guardava il tramonto e abbandonava tutti i suoi sogni;
Perchè diventare un cane dell' esercito, non può di certo essere l'aspirazione di una bambina.
"Cosa ha da guardare?"
Finita la magia. Si disse appena la voce del tenente raggiunse le sue orecchie. Ed eccola, la solita donna fredda che accompagnava le sue giornate. Ma, senza quella donna, lui non sarebbe diventato quello che è.
"Niente. Mi era parso che un tenente di mia conoscenza avesse un cuore, per un minuto ovvio." Sogghignò sotto i baffi. Sogghigno che durò alcuni secondi, visto che sentì il caricatore di una pistola e un brivido -maggiore del solito- gli percorse la schiena.
Da lì, si fermò di botto. "T-Tenente?"
"Continui a lavorare colonello, invece di perdere tempo." Si sentì pronunciare con voce fredda e suadente, ancora più minacciosa.
L'uomo annuì con vigore, pensando al brutto quarto d'ora -se non di più- che avrebbe passato se non eseguito l'ordine.
Si mise di nuovo a lavoro, sospirando pesantemente, mentre con la coda nell'occhio osservava Riza riordinare i cassetti di scartoffie.
Probabilmente non si sarebbe più ripetuta una cosa del genere, conoscendo il tenente.
Oggi però ne aveva conosciuti molti aspetti, solamente guardandola per pochi secondi.
Piano, con la sedia, si girò di nuovo per ammirare il tramonto, sorrise pensando agli occhi di quella donna tanto fredda, ma forse tanto fragile.
"Colonello che cosa sta facendo?"
Appunto...
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Prima fan fiction su Roy e Riza senza pretese. Spero solamente che sia di vostro gradimento. ^_^
Dedicata a yaya_sana, con tutto il mio affetto, spero tanto ti sia piaciuta!
Bhè, un salutone! Ciau ^^