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Autore: Rei Murai    19/10/2009    1 recensioni
Questa fic è arrivata 4^ al concorso Anime Contest indetto da ValeHina.
Premetto che è ambientata nel mondo di Conan quindi risulterà un po' assurda XD Una sorta di CrossOver dove i personaggi di Naruto interpretano quelli di Case Closed (Detective Conan)
- Hey piccolo…che fai qui? – Il bambino si piegò sulle ginocchia, mettendo in mostra un sorriso intelligente e facendo partire il primo botto. - Faccio i fuochi d’artificio! – Il ladro rimase interdetto per qualche istante prima di voltarsi verso il blu scuro del cielo, su cui spiccava il primo elicottero della polizia - Guarda! Si sono accorti di noi! – Il moccioso sorrise più apertamente, indicando con un dito l’elicottero e riattirando su di se l’attenzione dell’altro - Tu…non sei un bambino qualunque – Il vento procurato dalle eliche dell’elicottero scompigliò i capelli di entrambi, il rumore coprì appena le parole del suo interlocutore. - Sono Arthur Nakamura – Un sorriso sicuro –Detective –
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Sakura Haruno, Shikamaru Nara
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Black Star
Anime scelto:
Conan
Personaggi e Pairing:
Shikamaru, Sakura, Kiba  
Genere: Generale, introspettivo (a tratti)
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno.


Introduzione:

- Hey piccolo…che fai qui? –

Il bambino si piegò sulle ginocchia, mettendo in mostra un sorriso intelligente e facendo partire il primo botto.

- Faccio i fuochi d’artificio! –

Il ladro rimase interdetto per qualche istante prima di voltarsi verso il blu scuro del cielo, su cui spiccava il primo elicottero della polizia

- Guarda! Si sono accorti di noi!

Il moccioso sorrise più apertamente, indicando con un dito l’elicottero e riattirando su di se l’attenzione dell’altro

- Tu…non sei un bambino qualunque

Il vento procurato dalle eliche dell’elicottero scompigliò i capelli di entrambi, il rumore coprì appena le parole del suo interlocutore.

- Sono Arthur Nakamura – Un sorriso sicuro –Detective 


Note dell'Autore:

Attenzione: le note potrebbero risultare chilometriche XDD

 

Eccoci qui.
Se devo essere sincera scrivere questa fic non è affatto semplice.
Tanto per cominciare la scelta dell’episodio da riscrivere: mi allettava 100.000 volte di più quello dove compaiono i membri dell’organizzazione e gli agenti dell’FBI quindi quasi sicuramente la mia scelta verteva verso quello incentrato su Jody e Vermouth solo che quasi sicuramente avrei dovuto rileggere anche tutti i volumi precedenti in cui apparivano per inquadrare bene i caratteri dei personaggi e ciò significava anche prendere un discorso più lungo e riscrivere TUTTO il manga in chiave “Narutese”.

Dato che i personaggi di Conan sono quasi il triplo di quelli di Naruto era infattibile =O=’
Poi mi è venuta l’illuminazione: Chi, seguendo Conan non conosce Kaitou Kid? E, Chi meglio di Kiba non ci starebbe bene *-*
Sono andata a ricercare il primo ep dell’incontro tra Shinichi e Kaitou ma rimanevano delle belle incongruenze con i personaggi e, ovviamente, non tutti quelli che leggono Conan hanno letto Magic Kaito quindi molti personaggi (come Akako e Aoko) fondamentali ai fini della storia non sono conosciuti e allora lì ho avuto l’ennesima illuminazione:
L’episodio della Black Star, ovvero la prima volta nel manga (volume 16) in cui appare Kaitou Kid.
Detto questo suppongo si sia capito alla fine su cosa verterà la shot.

Purtroppo non tutti i personaggi saranno perfetti per i ruoli a loro assegnati, AoyamaSensei e KishimotoSensei hanno una certa divergenza di caratteri tra i protagonisti e gli antagonisti (Non sia mai mettere Sasuke o Naruto come Shinichi, dio c’è ne scampi!)

Beh, spero di essere stata abbastanza esauriente nelle spiegazioni XD
Buona lettura.

 

Rei

 

P.s: I titoletti, le frasi in corsivo ad inizio fic, le spiegazioni su Kaito, Parti delle discussioni, la soluzione del messaggio in codice sono state scopiazzate direttamente dal 16 volume di Case Closed (Detective Conan) per motivi di fic.

 

Personaggi:

Shinichi Kudo/Conan Edogawa: Shikamaru Nara/Arthur Nakamura
Kaitou Kid/Kaito Kuroba: Kiba Inuzuka
Ran Mori: Sakura Haruno
Sonoko Suzuki: Ino Yamanaka
Kogoro Mori: Jiraya
Shiro Suzuki: Inoichi Yamanaka
Tomoko Suzuki: Tsuki Yamanaka (nome inventato)
Ginzo NakamoriKebu: Maito Gai

Shintaro Chaki: Ibiki Morino

 

Ti passo brevemente a spiegare la scelta dei personaggi comunque, perché mi pare che, bene o male, di carattere ci siano;

Shikamaru:
Shinichi è un personaggio con un intelligenza non poco indifferente ma che, a parte quando si impegna per i casi o nella sua passione (il calcio) è un personaggio pigro e abbastanza svogliato.

Ho trovato molte riscontrante con Shika e sinceramente non avrei visto bene nessun altro in questo ruolo…così però mi sono venute fuori due coppie crack (ovviamente le coppie qui dentro le ho viste solo IO. Ho cercato di mantenere la fic sul più neutrale possibie).

 

Kiba:
Se mai ti capiterà di leggere Magic Kaito, ti renderai conto che Kaito Kuroba è un esagitato °__°

Non stà un attimo fermo, la sua mente lavora in continuazione ed è un personaggio molto legato alla figura genitoriale del padre, quasi quanto Kiba è attaccato ad Akamaru (in fatti sceglie di fare il ladro proprio per scoprire chi lo ha ucciso).

Poi fisicamente sono quasi identici ù.ù’’’

 

Sakura:
Piagnucolona.

Ran passa i tre quarti del manga a dire: “Shinichi, dove sei..perchè non mi chiami…ti amo…mi manchi…”…in sintesi è quella rompi coglioni della Sakura della prima serie (che io odio). È un personaggio inguardabile sotto ogni punto di vista che ha avuto una caduta di stile da metà serie in poi. Capisco l’amore ma che un personaggio forte mi si trasformi una mammoletta no. In sintesi ha fatto il percorso inverso all’Haruno XD

 

Ino:
Sonoko è sua sorella °O° ne sono certa!

Fissate con i ragazzi, i bei vestiti e qualsiasi altra cosa faccia tendenza.

Sono due oche con un senso dell’amicizia molto forte (perché nonostante tutto Ino ci tiene a Sakura)…in sintesi sono uguali!

 

Jiraya:
Kogoro è un maniaco, Jiraya anche.

Kogoro va avanti a birra, Jiraya a sakè.

Kogoro ha le mani bucate, Jiraya si spende i soldi di Naruto (XD)

Kogoro è sposato con una donna che è un mostro (bella, intelligente e irascibilissima), Jiraya stà con Tsunade….
Ho detto tutto credo XD

 

Maito Gai:
è stata una dura scelta per il personaggio di Nakamori ma, a conti fatti, era quello che ci somigliava di più caratterialmente dopo Naruto.

 

Ibiki Morino:
C’è lo vedo a fare il poliziotto e dare ordini a destra e manca.

Per i personaggi secondari mi sono attenuta alla regola del: tanto si muovono solo per sentito parlare e quindi non li vedrete mai (genitori di Ino a parte) però per farti una scaletta veloce:

Agasa: Asuma
Aoko Nakamori (è la figlia dell’ispettore e la “ragazza” di Kaito): TenTen

Heiji Hattori: Naruto Uzumaki

Indiziati: Tema/Neji/Chouji

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Black Star

 

“Senza turbare la pace della notte…

Lui scese silenziosamente davanti ai miei occhi…

Con un sorriso spavaldo…

Come se avesse già previsto tutto…”

(Shinichi - Case Closed volume 16)

 

Beika: La notte del furto.

 

“Mantello e cappello a cilindro…

Passo sicuro…

Il monocolo e il volto in controluce non si vede bene ma…

È più giovane di quanto pensassi.

Sulla trentina…

No, sui venti…

No, di meno…”

 

- Hey piccolo…che fai qui? –

Il bambino si piegò sulle ginocchia, mettendo in mostra un sorriso intelligente e facendo partire il primo botto.

- Faccio i fuochi d’artificio! –

Il ladro rimase interdetto per qualche istante prima di voltarsi verso il blu scuro del cielo, su cui spiccava il primo elicottero della polizia

- Guarda! Si sono accorti di noi!

Il moccioso sorrise più apertamente, indicando con un dito l’elicottero e riattirando su di se l’attenzione dell’altro

- Tu…non sei un bambino qualunque

Il vento procurato dalle eliche dell’elicottero scompigliò i capelli di entrambi, il rumore coprì appena le parole del suo interlocutore.

- Sono Arthur Nakamura – Un sorriso sicuro –Detective  (…)

 

File 1: Incontro casuale.

 

Shibuya: due giorni prima…

 

- Kaitou1412? –

La ragazza chiuse l’ombrello, scrollandolo dall’acqua in eccesso, prima di entrare all’interno del bar, seguita dall’amica.

- Si, Sakura! Ma com’è possibile che sei la figlia di uno dei detective più famosi di tutto il Giappone e non ne hai mai sentito parlare?! – La bionda prese posto al primo tavolo disponibile, ridando un colpo di rossetto alle labbra rosee prima di chiudere lo specchietto con un colpo deciso – è molto in voga tra le ragazze della nostra età. Si dice sia un ragazzo veramente carino. Pensa ha già compiuto furti in tutto il mondo, è ricercato dall’FBI e dalla CIA eppure non l’hanno ancora preso! È formidabile, non trovi? –

La rosa storse le labbra, poco convinta dall’affermazione dell’amica, per poi annuire debolmente.

Ino Yamanaka era la figlia di uno dei più grandi imprenditori del Giappone.

Una ragazza frivola, ottusa e un po’ stupida, abituata a curare l’apparenza prima di qualsiasi altra cosa ma con un forte senso dell’amicizia.

Lei, Shikamaru e Ino erano cresciuti assieme, avevano frequentato le stesse scuole e la stessa gente fino a qualche mese prima, quando, trascinato da un caso, il suo amico, nonché il ragazzo di cui era innamorata, era sparito di punto in bianco per seguire un caso in capo al mondo.

Nonostante fosse la mansione di suo padre, Sakura odiava i detective

- e me ne stai parlando perché…? –

Chiese fintamente interessata dopo aver ordinato un succo alla pesca.

La bionda scostò un ciuffo da davanti agli occhi e sorrise tirando fuori dalla tasca della giacca un biglietto spiegazzato, umido e pieno di scotch.

- Ieri sera, davanti al portatile di mio padre, abbiamo trovato questo – la rosa afferrò il bigliettino fissandolo attentamente – Kaitou1412 ha annunciato che… -

 

- …Andrà a rubare la perla nera dalla mostra di gioielli della famiglia Yamanaka! –

Sakura afferrò il telecomando spegnendo la tv con aria furiosa

- Nooo! La mia dolce Kurenai! Sakura, ridammi il telecomando! –

- Papà ti stò parlando di un caso importante! –

L’uomo sbuffò, incrociando le braccia al petto e fissando il malo modo la figlia

- Non c’è niente di più importante in questo momento della voce della mia dolce Kurenai alla tv! –

La rosa sospirò, poggiando l’aggeggio nel punto più lontano dalle mani del padre e fissandolo intensamente.

- è una famiglia facoltosa che stà chiedendo il TUO aiuto per catturare un famigerato ladro –

- Non mi interessano i ladruncoli da quattro soldi! Io sono un Detective! Mi occupo di OMICIDI non di ragazzini che vanno a fare furtarelli nelle case degli altri! –

Il bambino seduto accanto a loro inarcò un sopracciglio infastidito.

Quante arie si dava l’uomo, da quando era diventato famoso e pensare che se non fosse stato per lui…

Shikamaru Nara si alzò dalla posizione scomoda in cui era rimasto seduto quando Jiraya, il padre della sua compagna di classe e amica d’infanzia l’aveva buttato giù dal divano, stiracchiandosi la schiena.

Non si era ancora abituato a quella situazione.

Aveva scoperto un traffico di droga gestito da un politico con una forte influenza nel campo finanziario del loro paese e da un uomo vestito completamente di nero. Quando si era voltato per andare ad avvertire la polizia, il complice del secondo l’aveva colpito con una spranga di ferro e costretto ad ingerire un veleno, a suo dire, mortale.

Quando si era risvegliato, attorniato dalla polizia, si era ritrovato sotto forma di un bambino di sei anni.

Una volta al distretto aveva fatto il numero di telefono della prima persona che gli era venuta in mente, non chè suo mentore e buon amico.

AsumaSensei era un uomo di mezza età, con folti capelli neri e l’aria da genio pazzo.

Quando gli aveva spiegato la situazione, l’uomo gli aveva proibito di dire a chiunque la sua vera identità e, quando Sakura, era andato a cercarlo a casa del “professore” si era presentato come con il nome di Arthur Nakamura, in onore del grande Arthur Conan Doyle.

Alla fine aveva deciso di trasferirsi a casa della ragazza, data la fama di Detective del padre, per fare ricerche su quegli uomini ma, nonostante i sei mesi passati lì, non era ancora arrivato a capo di nulla.

- Dai Sakura, fammi vedere la tv ora! –

- Non ti interessa nemmeno vedere il biglietto che mi ha dato Ino? Quando l’ha letto, suo padre ha perso le staffe e l’ha fatto a pezzettini. Ci hanno messo qualche ora a rimontarlo…sembrerebbe un codice –

Il bimbo si voltò verso la compagna interessato.

Quale semplice ladruncolo avrebbe dovuto avvertire precedentemente con un messaggio, del proprio furto e per di più in codice?

Si avvicinò alla ragazza rubando il fogliettino e leggendolo attentamente.

Quello poteva essere un ottimo e stimolante passatempo.

 

 

“APRIL FOOL”

“Quando la luna divide i due,

Sotto il nome della Stella Nera,

Invitato dall’onda, verrò”

 

Beika: il giorno prima del furto.

 

Shikamaru sbadigliò sonoramente fissando il fogliettino per cui non aveva chiuso occhio tutta la notte.

Non era riuscito a venirne a capo.

Ogni volta che credeva di essere vicino alla soluzione, qualcos’altro lo distraeva facendogli perdere il filo così, per la seconda volta da quando si era ritrovato in quella condizione, si era ritrovato ad ammettere che, la persona con cui si stava confrontando, era intelligente quanto lui.

Alla fine era stato quasi tentato di chiamare l’Uzumaki, durante la notte, per chiedergli consiglio ma, qualcosa di simile al suo orgoglio – tra l’altro già calpestato diverse volte durante la soluzione dei casi svolti assieme al detective biondo di Osaka – gli aveva impedito di farlo.

Non avrebbe sopportato di essere preso in giro dall’altro per un bel po’ di tempo se mai fosse arrivato alla soluzione prima di lui.

Ormai era diventata una questione personale.

- Sakura! Lo sapevo che sareste venuti! –

Lo sguardo del detective cadde sulla gonna decisamente troppo corta che la bionda indossava, facendolo sospirare.

Ino si fermò davanti all’amica, sfiorandole le guance con le dita smaltate di rosso, prima di lasciarle due sonori baci sulla guancia.

- Ci ho messo un po’ a convincere mio padre –

Ammise la rosa scuotendo il capo in direzione dell’uomo che, con aria ancora mezza addormentata, scese dalla macchina chiudendo le porte.

- JirayaSan! –

L’uomo si voltò verso il coetaneo con un sorriso tirato

- YamanakaSan! –

Rispose avviandosi verso di lui e afferrando la mano che gli veniva porta.

- Sono così contento che abbia accettato la proposta di mia figlia. Per prendere qualcuno come quel Kaitou1412 ci vuole solo una persona come lei! Altro che tutti i poliziotti che circondano il museo! – l’uomo si grattò il capo con un mezzo sorriso – e mi dica…ha già risolto il codice? –

L’ex poliziotto si fissò attorno in cerca del foglietto, prendendolo poi dalle  mani di Shikamaru

- Ovvio che si! –

- DAL FIUME! KAITOU1412 HA INTENZIONE DI ENTRARE NEL MUSEO DAL FIUME TEIMUZU CHE SCORRE QUI VICINO! VOGLIO UOMINI SU ENTRAMBE LE SPONDE DEL FIUME! –

Sakura si voltò verso la voce imperiosa che arrivava alle loro spalle, rivolgendosi poi all’amica

- Chi è quello? –

Ino chiuse per qualche secondo gli occhi, come a voler ricordarne il nome per poi sorridere

- Ah, si! Quello è Ibiki Morino, il commissario del secondo reparto di investigazione della questura di Beika –

- Dice che verrà dal fiume? -
Inoichi Yamanaka si avvicinò all’uomo compresso nella giacca nera e con il viso rosso che annuì fortemente

-  Assolutamente, YamanakaSan. Nel messaggio parla di onde, quindi si riferisce di sicuro alla  corrente del fiume Teimuzu che lo porterà fin qui – Morino prese un respiro profondo con sguardo crucciato  - Nei dintorni il fiume è l’unico posto in cui si possano formare delle onde

Con l’uscita dello spiegamento delle forze di polizia la stanza si fece immediatamente silenziosa per essere poi riempita dalla risata del detective alle loro spalle

- c’è qualcosa che non va, JirayaSan? Forse la deduzione del commissario è differente dalla sua? –

Il Nara alzò lo sguardo dal gioiello posto nella bacheca di vetro al centro della stanza, una collana in argento con all’interno una perla nera a cui avevano dato il nome “Black Star”, per fissarlo sull’uomo che aveva attirato l’attenzione di tutti.

- E’ troppo ingenuo lei, commissario – Jiraya mosse un dito sotto il naso dell’uomo

- Me lei è Jiraya il poliziotto del primo reparto investigativo che ora si finge un detective?! –

- Quando si dice onda si dice mare – l’uomo continuò ignorando la domanda dell’altro - e quando si parla di mare…è mare aperto ovvero “Umi”, la stella è Star quindi..si riferisce al concerto che la grande e dolce Kurenai, detta “La voce del mare” per via della sua nascita ad Okinawa, darà domani sera! – Shikamaru sgranò gli occhi – Per di più l’ultima canzone che lei canta ad ogni suo concerto è “Moon Lady”. Questo significa che quel ladruncolo da quattro soldi, alle nove, quando il concerto finirà arriverà dalla direzione della sala concerti! –

- In effetti quello che stà dicendo potrebbe essere vero –

Sussurrò Morino grattandosi il mento.

Shikamaru scosse il capo sospirando. Possibile che dovessere avere a che fare con due idioti simili?

“pensa, Shika, pensa” Si disse massaggiandosi le tempie “Quando la luna divide i duedella stella nerainvitato dall’onda…”

- Senta capo….visto che sono le due, perché non ci facciamo portare qualcosa da mangiare? –

Morino si voltò verso il suo sottoposto con aria truce;

- Mangiare? MANGIARE?! TORNA A LAVORARE RAZZA DI DECELEBRATO, SE NON VUOI CHE TI LICENZI SEDUTA STANTE! –

- S-SI, Capo!!! –

Sakura si avvicinò al bambino chinandosi sulle ginocchia per vederlo in viso

- E tu Arthur? Non hai fame? Se vuoi ti vado a prendere qualcosa da mettere sotto i denti –

- Mangiare…-

- Eh? –

Shikamaru si portò velocemente contro la finestra, fissando la posizione del sole ed alzando il braccio destro verso di esso

- Ma certo! Ora mi è tutto chiaro! – la ragazza inarcò un sopracciglio perplessa

- Che cosa? –

- Il sole! – rispose lui semplicemente, fissando l’Haruno, prima di correggersi e spiegarle quello che intendeva – Stò controllando la direzione del sole con l’orologio – disse poi tornando a fissare le lancette

- La direzione? – Sakura prese nuovamente posizione accanto a lui fissando prima il bambino e poi il quadrante – E a che ti serve? –

- Stavo solo controllando se è vero quello che mi ha detto Asumasensei…Basta puntare la lancetta delle ore verso il sole…il Giappone è nell’emisfero nord, quindi il sud risulta essere nella direzione indicata dalla linea presa a metà tra la lancetta più corta e il numero dodici del quadrante dell’orologio…secondo te è vero? –

La rosa rimase qualche secondo a pensare prima di annuire soddisfatta

- Se te l’ha detto il professore lo è sicuramente, certo che hai una memoria straordinaria tu…proprio come Shikamaru –

Sakura sorrise tornando verso Ino e lasciandolo così finalmente libero di pensare

“Per cui il sud è nella direzione dell’una…sud-ovest si trova verso le undici e trenta….” Shikamaru sorrise “Ora mi è tutto chiaro…Kaitou1412”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Un giovane scrittore,

divertito dal modo in cui Kaitou 1412 si prende gioco

della polizia di tutti i paesi con la leggerezza di un bambino

ha scherzosamente letto il suo numero di codice in

‘K’, ‘I’, ‘D’

Kaitou 1412 alias…

KAITOU KID”

(Agasa - Case Closed volume 16)

 

Beika: la notte del furto – Qualche ora prima.

 

“Se per ‘Quando la luna divide i due’ si riferisce a quando passa tra il sole e il satellite artificiale, ovvero al momento dell’eclisse…

Lui si farà vivo nell’arco di tempo in cui la trasmissione satellitare B.S. viene interrotta, ovvero tra la mezza notte e mezza e le quattro e trenta del mattino.”

Shikamaru correva per le strade isolate di Beika.

Era uscito sul tardi, aspettando che Sakura e Jiraya si fossero addormentati prima di imboccare le vie, generalmente piene di persone, diretto verso il museo.

Alla fine era riuscito a tradurre quel dannato messaggio e, di certo, non gli rimaneva molto tempo.

La stella nera è la Black Star e ha le stesse iniziali del satellite B.S.! Se per ‘Onde’ intende quelle della trasmissione satellitare, vuol dire che arriverà dalla direzione di quel satellite”

Svoltò a destra trovandosi di fronte a ciò che cercava e cercando di riprendere fiato

Le trasmissioni del satellite arrivano dalla direzione 45 gradi sud-ovest, 42.3 gradi sopra la linea dell’orizzonte e il luogo che risulta calcolando dal museo di Beika…” Sorrise “È  L’Haido Hotel City”

File 2: La scomparsa.

 

- Ispettore, un bambino è entrato in questo momento nell’hotel…dobbiamo fermarlo? –

L’uomo sorrise, passando una mano sulla ricetrasmittente prima di voltarsi verso il punto in cui aveva visto sparire il moccioso di cui il suo sottoposto gli aveva appena parlato

- Non dire sciocchezze. Per quanto bravo con i trucchi di magia, nemmeno lui sarebbe in grado di travestirsi da bambino –

Maito Gai era entrato nella polizia all’età di 20 anni solo ed esclusivamente per catturare Kaitou Kid.

Aveva dedicato tutta la sua vita alla caccia al ladro.

Gli era scappato molte volte, certo, ma non per questo aveva smesso di credere che, un giorno o l’altro, l’avrebbe catturato.

La ricetrasmittente emise un piccolo sibilo acuto prima che, la voce di uno dei suoi colleghi, squillasse potente da dentro di essa.

- AH! Sono Morino! L’abbiamo trovato! È sul tetto dell’ Haido City Hotel! Messaggio a tutte le pattuglie che si trovano in zona e a tutti gli elicotteri che sorvolano Beikacho! Recatevi immediatamente sul posto e catturate Kid! –

Si sporse leggermente dal finestrino dell’auto, fissando tutte le macchine che, da ogni parte della strada, si stavano dirigendo verso di loro per raggiungere e bloccare il famigerato ladro

- Hem, sono io, Maito! Messaggio a tutti gli uomini che si trovano all’interno dell’Hotel. Kaitou Kid è sul tetto! Ripeto, Kaitou Kid è sul tetto, PRENDETELO! –

Il Poliziotto scattò fuori dalla macchina, correndo verso l’Hotel in cui aveva appostato i propri uomini appena dopo aver tradotto il messaggio.

L’avrebbe preso! Quel dannato ladruncolo aveva osato usare la sua voce per attirare tutti gli uomini all’interno dell’Hotel…lo avrebbe acciuffato sicuramente!

- PER LA FORZA DELLA GIOVINEZZA IO TI PRENDERÒ  KAITOU KID! -

 

(…)

Era rimasto affascinato a fissare la tecnica dell’altro senza proferire parola.

Kaito Kid era planato di fronte a lui arrivano dal cielo, aveva spiegato le sue enormi ali bianche e poi, solo con la propria voce ed una ricetrasmittente, aveva attirato verso di loro l’intero corpo di polizia, senza la ben che minima paura.

Si riscosse velocemente da quello stato di stupore quando le parole dell’altro lo raggiunsero divertite:

- Sei contento ora, piccolo detective? –

Il ladro sorrise, aprendo le braccia con la luce di un elicottero puntato dietro le spalle.

Stava giusto per dire qualcosa quando la porta del tetto si spalancò lasciando entrare i poliziotti, pronte per acciuffarlo

- Kaitou Kid! –

- Ah, MaitoKebu – il ragazzo sorrise facendo un breve inchino – non pensavo avrebbe decifrato il mio messaggio così presto –

- Maledetto! Lo sai che vivo solo per catturarti! Immaginavo che avresti usato un deltaplano per volare via! Ho controllato tutte le persone all’interno dell’Hotel e ho messo guardie all’entrata ma non immaginavo arrivassi dalla torre di Toto – il detective digrignò i denti puntando la pistola verso il ragazzo – Non ti resta che rinunciare alla Black Star, arrenditi e metti le mani dietro la testa

Il ragazzo vestito di bianco fece un passo indietro con aria divertita.

- Questa era solo una prova ispettore, non ho alcuna intenzione di prendere la perla e poi…ho fatto un incontro interessante –

La mano scivolò sotto il mantello afferrando qualcosa di non ben decifrabile

- Che cosa? –

- eddai! Era scritto anche nel messaggio…che era un’ April fool! –

Il mantello si aprì alle sue spalle lasciando intravedere il deltaplano sotto di esso, qualche istante per creare il casino dovuto, attirare i poliziotti verso di se, per poi lasciar cadere una bomba abbagliante come diversivo.

Quando poté tornare a vedere il ladro era sparito, al suo posto era rimasto solo un biglietto:

 

“Verrò a prendere la perla nera

Sulla nave Quuen Elisabeth

Che partirà dal porto di Yokohama

Il 19 Aprile”

                                         Kaitou Kid.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Hey, lo sai piccolo;

Un ladro è un artista che, solo con la fantasia

E l’abilità agguanta la sua preda

I detective non fanno che guardare e criticare

Sono inutile...

Inutili critici, niente di più”

(Kaitou Kid - Case Closed volume 16)

 

Porto di Yokohama – 19 aprile

 

- MorinoSan! Non possiamo lasciare salire tutte quelle persone senza un controllo appropriato sulla Queen Elisabeth! Non mi interessa se si tratta del sessantesimo anniversario della Yamanaka Zaibatsu! Stiamo parlando di Kaitou Kid –

- Si calmi MaitoKebu! Stiamo parlando di persone ricche, famose e che potrebbero farci saltare il posto con una sola parola, anzi con un solo dito. Non possiamo farci nulla. E poi se anche Kid dovesse riuscire a salire su quella nave…beh sarebbe una prigione di ferro per lui, durante il tragitto da Yokohama a Tokyo. Lo prenderemo certamente. –

 

File 3: La presenza.

 

- E così questa è la Queen Elisabet, eh? – Jiraya si rigirò la coppa di champagne tra le dita prima di buttarne giù un lungo sorso – Non immaginavo che la tua amica Ino fosse davvero così ricca…chissà quante belle ragazze ci saranno a bordo! –

- Papà ti prego! – Sakura sistemò la spilla con la perla nera che le avevano consegnato appena salita sull’imbarcazione, facendo poi lo stesso,  con quella del genitore – siamo qui per Kaitou Kid, ricordi? –

Una donna dai lunghi capelli neri si avvicinò a loro, sorridendo maliziosamente, prima di porgere la mano al detective

- ah, lei deve essere JirayaSama…ho sentito molto parlare delle sue grandi doti di detective –

L’uomo ricacciò a forza la bavetta che aveva cominciato a scendergli dal lato destro della bocca allungando una mano verso quella della donna e gli occhi nell’abbondante scollatura che lasciava intravedere i seni sodi, scivolando lungo la gonna corta che metteva in mostra le gambe lunghe e snelle

- Il piacere è mio signorina…-

- Yamanaka Tsuki – Inoichi passò una mano sui fianchi della donna sorridendo amabilmente al detective – è mia moglie, non la consumi troppo con lo sguardo –

La donna si lasciò andare ad una breve risata – da cui si poteva facilmente intendere da chi avesse preso la figlia – prima di tirare indietro con una mano una delle lunghe ciocche brune.

- Sakura! – Ino corse in contro all’amica mettendo in bella mostra la perla che, sul vestito violaceo che indossava, sembrava quasi sparire – mia madre ha avuto un’ottima idea, non trovi? Consegnare una copia perfetta dell’originale “Black Star” così da poter confondere anche il famigerato Kaito 1412! –

La rosa annuì poco convinta, per poi allungarsi verso l’orecchio del padre

- Secondo te chi indossa la pietra originale? –

L’uomo fece spallucce prendendo un altro bicchiere.

- Solo la persona più adatta, o così ha detto mia madre…però… -

Ino si morse il labbro inferiore pensierosa.

- che succede Inochan? –

La rosa tornò ad accostarsi all’amica, seguita da Shikamaru che non aveva smesso un solo istante di fissarsi attorno.

- Mio fratello…non lo vedo in giro. Provo a chiamarlo –

La Yamanaka accostò l’apparecchio all’orecchio, rimanendo in silenzio qualche secondo.

- Pronto?

- Deidara? Dove sei finito? Siamo tutti nella Hall della Nave e papà stà facendo il discorso di apertura –

Qualche secondo di silenzio dall’altra parte

- Ma che cavolo dici Ino? Papà è qui con me e Sasori…gli abbiamo detto oggi del nostro…Beh, sai di che parlo, comunque non l’ha presa bene. Abbiamo perso la partenza proprio per quello! -

La ragazza rimase perplessa per qualche secondo, prima di voltarsi verso la figura del padre che, a passo lento, stava scendendo dal palco e si stava dirigendo verso l’uscita

- Ma se papà è lì allora lui…-

Il Nara non si fece ripete il concetto due volte.

Passando tra le gambe della gente, attento a seguire il ladro.

Fu la distrazione di un secondo, per colpa di una ragazza che, al suo passaggio, era rovinata a terra, a farglielo perdere di vista.

Tutto ciò che trovò, nel primo bagno aperto appena fuori dalla Hall, fu il travestimento perfettamente rifatto del padre di Ino, con la maschera poggiata sui vestiti neri che lo fissava con le sue pupille vuote.

 

- COSA?! Kaitou 1412 è già salito sulla nave? Ma è impossibile! –

- Le ho detto che si chiama KAITOU KID! Non me lo faccia ripetere. –

Maito Gai si allungò verso Jiraya con il chiaro intento di afferrargli il viso e tirarne la pelle, convinto che sarebbe venuta via  - e sono certo che sia lei! Assolutamente! –

- le ho già detto che si è preso un abbaglio! Io non sono quello stupido ladro! –

Shinichi sospirò, spostando il proprio sguardo da lui alle persone presenti all’interno della sala.

Cinquanta.

Nonostante l’avviso mandato dal ladro, la Yamanaka corporation aveva deciso di dare la festa per il sessantesimo anniversario proprio quella sera e la madre della sua compagna di classe aveva insistito perché fossero presenti tutte le persone che lei stessa aveva invitato.

Solo tre i suoi sospettati.

Il primo, Neji Hyuuga, figlio del presidente della Hyuuga Elettronic e tra i primi nella lista di bei ragazzi stillata da Ino.

Un tipo silenzioso e schivo, che, una volta entrato, era corso a fare i suoi saluti alla signora e ne aveva baciato la perla, che lei portava al dito, prima di allontanarsi per la sala.

Akimichi Chouji era il secondo.

Il giovane ragazzo era proprietario di una collana di ristoranti sparsi per tutto il Giappone grazie alla famiglia Yamanka ed in particolar modo alla madre di Ino.

Qualche mese prima la madre si era presentata nell’agenzia investigativa gestita da Jiraya per la soluzione di un caso, quanto mai bizzarro, che vedeva protagonisti il marito e la fidanzata del figlio.

Il terzo sospettato era una ragazza che, la stessa Ino, aveva ingaggiato come illusionista per la festa di quella sera.

Sabaku no Temari, era la ragazza che, per qualche anno, le aveva dato ripetizioni di Giapponese e che ora, per arrotondare con i soldi, si esibiva come maga d’eccezione nelle feste dell’alta società.

- Signori e signore vorrei un attimo di attenzione –

Ibiki Morino salì sul palco, accostando le labbra al microfono e fissando tutti con la sua aria corrucciata – Voglio che ognuno di voi formi una coppia con la persona che ha accanto, Kaitou Kid ha il vizio di assumere le sembianze di una persona per poi cambiarsi velocemente, in modo da far perdere le proprie tracce. Per evitare ciò vi chiedo di scegliere una parola in codice con il vostro compagno e di non dirla a nessun altro per evitare spiacevoli confusioni, grazie –

Intravide Maito Gai afferrare con forza il braccio del padre di Sakura, ormai convinto nelle sue affermazioni, sobbalzando quando la mano della ragazza si poggiò sulla sua spalla

- Allora, noi quale parola scegliamo? –

Il moro ci pensò su qualche secondo prima di sorridere

- Se io dico Holmes

- Io rispondo Lupin

Sentenziò immediatamente la bionda con un ghigno prima di venire nuovamente trascinata via da Ino.

Anche se gli sembrava assurdo, c’era qualcosa che non andava in Sakura.

Ne era quasi certo.

 

La serata scorreva senza intoppi e, dopo la scomparsa del padre di Ino, Kaitou Kid non si era più fatto vedere

- Facci un gioco di magia Temari! –

L’illusionista fece un sorriso tirato poi, con maestria sorprendente, fece apparire un mazzo di carte nella mano destra porgendole alle ragazze.

- in cosa consiste? –

Chiese l’Haruno passando le dita sulle carte poste di fronte a lei.

- voi prendete una carta, la guardate senza dirmi che carta è e poi la rimettete nel mazzo. Possiamo scommettere quanto volete che riuscirò ad individuare la carta che avete scelto –

La bionda sorrise allungando leggermente il braccio, in un chiaro gesto d’invito, facendo scivolare in avanti la spallina del vestito blu che indossava.

- Dai Sakura, scegli, non ti mordono mica le carte –

Rincarò Ino, probabilmente già a conoscenza del trucco all’interno del gioco.

Sakura allungò una mano, afferrando una delle carte e portandola di fronte al viso per poi sbiancare

- Sakura? Tutto bene? –

- È… di Kid…-

Shikamaru corse verso di lei afferrando il cartoncino

 

“Come Cesare

Ammaliato da Cleopatra

Io sono già di fianco a te”

 

Quello non poteva che essere il momento migliore.

Cercò con attenzione i tre sospettati trovandoli accerchiati attorno a loro, con l’intento di  non perderli mai di vista.

Se Kid aveva fatto quella mossa era perché, ormai, aveva capito dove si trovava la perla.

Non gli restava che rubarla.

O provarci.

Strinse il foglietto in attesa del prossimo gesto, sobbalzando al rumore del primo scoppio.

Nel giro di pochi istanti tutte le perle che gli invitati portavano attaccate ai vestiti presero a scoppiare portando il panico all’interno della sala fino a che, la voce della madre di Ino, non sovrastò le altre in un urlo:
- LA BLACK STAR! DANNATO KID! MI HA RUBATO LA BLACK STAAAAR! –

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Quasi tutti i grandi artisti

Diventano famosi dopo la morte.

…Mentre io farò in modo che tu diventi un grande

Kaito Kid…

In quella tomba chiamata cella”

(Shinichi - Case Closed volume 16)

 

Queen Elisabeth – In mezzo al mare.

 

- Non fatelo scappare! Kid è tra quelli usciti! –

Maito Gai si buttò per primo all’inseguimento della folla che aveva già lasciato la sala mentre Morino si occupava di quelli ancora all’interno.

Un caos.

La gente in preda al panico correva da una parte all’altra della nave, in cerca di un posto in cui nascondersi, per evitare le piccole bombe nere che continuavano a scoppiare sparse sopra al pavimento.

- Sakura andiamo! Catturiamo Kaitou Kid! –

Il bambino prese per mano la compagna di classe strattonandola

- Eh?! –

Shinichi si voltò sorridendo

- l’ho capito! So da chi si è travestito! -

 

File 4: Finale.

 

“Dopo di che fu trovato il deltaplano che Kid

Aveva preparato per la fuga.

O almeno così fù interpretato.

…Lui invece,

sparì nel nulla.”

 

- Arthur…qui sotto c’è solo la sala macchine, perché siamo qui? –

Sakura mosse qualche passo dietro la figura del bambino, fissandosi attorno.

Poteva sentire quasi l’odore del mare, salire attraverso gli oblò chiusi e il dondolare più forte del mezzo di trasporto su cui erano saliti nel tardo pomeriggio.

Magari se si fosse voltata avrebbe visto qualche pesce.

- Sakura, tu lo conosci il significato delle pietre preziose? –

La rosa inclinò il capo fermandosi in un punto tra le scale e il telefono d’emergenza mentre il bimbo si voltava verso di lei

- Nelle pietre il significato della perla è Luna e Donna.  Tra gli invitati l’unica persona che porta Luna all’interno del proprio nome era, per l’appunto, la madre di Ino, Tsuki Yamanaka. Ciò vuol dire che, quella vera, l’aveva lei –

- Cosa c’entra questo con il travestimento di… -

- Le carte… – Shikamaru tirò fuori un pallone con la cintura che il professore gli aveva regalato qualche mese prima cominciando a palleggiare – Sulla carta che hai pescato c’era il messaggio di Kid, no? –

- S-si… -

Sentiva la voce della ragazza sempre più interdetta e confusa

- Ino conosceva bene quel gioco ed è per questo che, mentre Temari cambiava le carte con il mazzo secondario che teneva nella manica del vestito, lei ti ha distratto con quella battuta. In questo modo qualsiasi carta la persona peschi, sarà sempre quella che il mazziere vuole fargli prendere. –

- Allora…se su quella carta si trovava incollato il messaggio vuol dire che la Sabaku è in realtà Kaito Kid? Perché siamo qui a discutere! –

- perché l’ho controllata – il ragazzo poggiò il pallone a terra poggiandoci il piede – nessuno si è avvicinato alla signora Yamanaka…a parte te. Quando hai preso la carta dal mazzo, in realtà non hai pescato ma hai fatto finta, mostrando a tutti quella che tenevi nascosta sotto la mano destra, per attirare l’attenzione e crearti un alibi…non è così, Kid? –

La ragazza si mise sulla difensiva

- Come avrei potuto sapere che di perla c’è ne sarebbe stata più di una e che, proprio quella vera era posta addosso alla signora quando non mi sono mai allontanata da voi? Non lo sapeva nemmeno Ino! –

- te lo sei fatto dire quando hai preso le sembianze del padre della Yamanaka. Solo un ladro professionista poteva sapere che la perla originale era quella opaca e non quelle lucide che tutti avevano addosso, per non contare che le persone che trattavano il gioiello con i guanti erano solo due: Neji Hyuuga e Tsuki Yamanaka. Restava solo da capire CHI dei due avesse la perla originale –

L’Haruno si spostò sulla destra, adirata dal comportamento dell’altro, afferrando la cornetta del telefono

- Ok, dato che insisti tanto con questa storia priva di fondamenta, chiamiamo la polizia e vediamo chi ha ragione! – La mano si spostò a comporre il numero della polizia, venendo bloccata dal pallone che, calciato con forza, andò a colpire l’apparecchio telefonico distruggendolo – MA SEI DIVENTATO SCEMO! –

- Non ti permetterò di compiere lo stesso gesto dell’ultima volta! – la voce di Shikamaru era ferma, perentoria – quando sul tetto dell’hotel hai chiamao la polizia non l’hai fatto per dimostrarmi qualcosa…ma per creare un diversivo e confonderti tra la folla. –

Le braccia del ragazzo si alzarono verso l’alto tenendo tra le dita il fazzoletto dentro cui spiccava la pietra nera che era stata rubata

- Va bene, mi arrendo, chiisana maitanteikun(*) – sorrise lanciandola verso di lui – porgi le mie scuse alla padrona di casa per averle rovinato la festa e anche alla tua amica…l’ho lasciata addormentata su una delle scialuppe ai lati del ponte della nave – fece un passo indietro, diretto verso la scaletta

- Non ti muovere Kid! – Shikamaru alzò il braccio verso di lui, puntando l’orologio nella traiettoria ideale per colpirlo con un ago soporifero al collo

-  Solo una cosa… - il ladro infilò una mano all’interno del vestito  Dille che l’abito le stava davvero bene prima che lo prendessi in prestito…sono un perfezionista io, sai? – sorrise tirando fuori un reggiseno.

- Piccolo bastard-

La luce lo accecò per l’ennesima volta, lasciandolo stordito per qualche istante ma permettendogli di intravedere la figura del ladro che si allontanava in fretta e furia per le scale.

Si mosse per seguirlo quando l’abito, il reggiseno e l’intimo che, in teoria, dovevano appartenere a Sakura, caddero a terra in un frusciare indistinto

Fu la questione di un momento tra il scegliere di inseguire il ladro o il salvare la purezza della sua compagna di classe.

Afferrò i vestiti correndo verso il ponte, sbiancando quando, nel posto in cui si trovava la ragazza, notò tre uomini piegati sulla scialuppa.

La prima cosa che vide, una volta che Sakura fu riportata sull’imbarcazione,fu il vestito rosso che la ragazza portava ad inizio serata, ancora intatto su di lei e con un appunto all’altezza del petto

 

Questo vestito rosso che mi hai consegnato da portare in lavanderia ti sta d’incanto.

Kaitou Kid

 

Beika – Un paio di giorni dopo

 

- WOW! C’è addirittura la foto! –

Ino spiegò il giornale di fronte agli occhi dell’amica e sotto il naso del mini detective

- Moccioso sei stato formidabile, mia madre ti sarà eternamente grata per questo! –

Shikamaru sorrise, rimirando la fotografia che il giornalista gli aveva scattato a tradimento quando era sceso dalla nave mano nella mano con la madre della Yamanaka

- Ho fatto solo il mio lavoro – rispose poi laconico stiracchiandosi.

- Senti Sakura, piuttosto…che faccia aveva? –

- eh? –

La rosa piegò il giornale prendendo le chiavi di casa pronta ad uscire

- Dai! Kaitou Kid…l’avrai visto in faccia no? Che tipo di uomo è? –

- Ah…io…-

- Io l’ho vista, anche se per poco –

La bionda tirò su il Nara con occhi pieni di ammirazione e curiosità

- E allora? Com’è? Dimmelo dai!! –

- Beh..la sua faccia… -

Una coppia di ragazzi li superò di fretta, diretti verso la direzione opposta alla loro

- Etchù! –

- Certo che sei proprio stupido Kiba! –

Shikamaru si voltò verso i due preso da una strana sensazione allo stomaco

- che vuoi, Tenten! –

- Esci per andare a vedere la Queen Elisabeth e ti prendi il raffreddore dopo essere caduto in mare! –

Il ragazzo mise su un leggero broncio, gonfiando le guance

- Non mi prendere in giro!...se non fosse stato per quel moccioso… -

Shikamaru sorrise voltandosi verso la bionda

- No, in faccia non l’ho visto bene ma, sicuramente, è uno stupido senza eguali che viaggia a colpi di fortuna –

 

 

(*) Piccolo detective.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note di fine fic:

Eh! Non ci credo! Finita anche questa.

Ci ho messo un pomeriggio intero per concluderla anche se sono stra convinta che l’IC di molti personaggi sia sforato molto.

Speriamo che bene o male comunque possano rientrare e ti sia piaciuta.

E comunque si: per mia libera interpretazione Shinichi ha sempre saputo chi è Kaitou Kid quindi, alla fine, anche Shikamaru ha capito che era Kiba quando gli è passato accanto

Grazie per essere arrivata fin qui.

Baci.

Rei Murai

   
 
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