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Autore: Nefer    20/10/2009    3 recensioni
FANFIC AU SOSPESA. ANNO IN CUI E' STATA INIZIATA: 2007
Medioevo. James e Lily sono figli di maghi molto influenti della loro società. I loro genitori organizzano il loro matrimonio fin da quando sono bambini, peccato che i due non si sopportino affatto e stiano sempre a litigare, se poi si aggiunge Sirius, cugino di James, guai con feste di compleanno, per non parlare della fuga prima di Sirius e poi di James (che costringe Lily ad andare promessa sposa a Lucius Malfoy)… allora sarà un gran caos!! Ma Lily non si perde d'animo e parte alla ricerca di James, preferendo di gran lunga il malandrino viziato, piuttosto che quel damerino di Lucius Malfoy! Le cose torneranno a posto? Lily e James si sposeranno superando ogni avversità??
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Altro contesto
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Ringrazio tantissimo per aver commentato lo scorso capitolo:
Lulu Cullen
Angel Texas Ranger
Malandrina4ever


CAPITOLO 11
Cercasi soluzione al più presto!

Doveva essere impazzita!
Aveva detto a Kate che poteva prendersi James e non solo, ora si preparava anche per tornare a casa e accettare il suo destino…
 - Sei proprio sicura di quello che fai? – le chiese Remus.
Lily annuì – Sì…
Era l’unico al quale aveva raccontato tutta la verità.
 - Sì… è meglio così, Remus. Sposerò Malfoy, non mi resta altro da fare. James non vuole tornare alla sua vecchia vita e non vuole sposarmi.
Perché dire quelle parole l’affliggeva così tanto? Si sentiva così strana… così male.
Remus annuì, anche se leggeva la tristezza sul suo volto. – Buon viaggio, Lily, fai attenzione – le disse.
Lily sorrise – Grazie, Remus, sei un buon amico… spero che tu possa essere sempre felice con Alice.
Remus arrossì – G-grazie…
Era così evidente che tra lui e Alice ci fosse qualcosa?
Lily salì sul cavallo che il ragazzo le aveva procurato e si mise in cammino.

James aveva girato tutto l’accampamento ma di Lily non vi era traccia. Dove si era cacciata?!
Incrociò Remus lungo il cammino – Ehi, Rem, hai visto Lily?
Remus sospirò – E’ partita poco fa per tornare a casa.
 - Cosa?! Stai scherzando?! Quella… quella stupida! Così sarà costretta a sposare Malfoy!
E provò una forte rabbia al solo pensiero. – Non può andarsene!
Remus gli lanciò uno sguardo eloquente – Allora cosa fai qui impalato?! Dovresti correre a fermarla in teoria! – alzò gli occhi al cielo.
James annuì. Si trasformò in Ramoso e si lanciò all’inseguimento della ragazza.
Non si era ancora allontanata troppo.
Quando la raggiunse parandosi davanti a lei, la fece sussultare e il cavallo si fermò, impuntandosi per un attimo sulle zampe posteriori.
Lily si aggrappò alla criniera per non cadere. Poi guardò James.
 - Ma sei impazzito? – urlò – Stavo per sfracellarmi a terra!
James riprese le proprie sembianze – La solita esagerata! – disse con un ghigno – Dove stai andando?
 - Me ne torno a casa! Ormai è inutile per me rimanere!
 - Te ne vai senza nemmeno salutare?
Lily guardò da un’altra parte. Sì… stava praticamente fuggendo.
Non sapeva che rispondergli. Cosa avrebbe dovuto dirgli? Che aveva detto a quella Kate che poteva tenerselo? Sposarlo e farci anche dei bambini, magari? Bambini che lei avrebbe preferito avere con lui piuttosto che con Malfoy-damerino biondo!
 - Sì, me ne vado senza salutare – mormorò – Vado a sposare Malfoy… a fare dei bambini uguali a lui: biondi e con la puzza sotto il naso!
“Magari invece avrebbero potuto somigliare a te, James Potter! Con i capelli spettinati, lo sguardo fiero e ribelle…” pensò poi.
Accidenti… si era innamorata di James senza quasi accorgersene.
Ora non poteva che ammetterlo. Prima il volerlo sposare implicava liberarsi di Malfoy. Adesso invece era seriamente innamorata di James. Una cosa che avrebbe evitato volentieri visto che non c’era futuro per loro: lui non voleva tornare a vivere tra i nobili e lei non aveva alcuna intenzione di lasciare la sua famiglia e vivere tra i ribelli.
 - Senti… rimani ancora un po’ all’accampamento… magari troveremo una soluzione per evitare che tu sposi Malfoy… - disse James.
 - Non posso, è passato troppo tempo da quando manco da casa – fece Lily guardando avanti a sé, altezzosa. – Non mi importa più di trovare soluzioni per non sposare Malfoy.
 - Allora… resta per me – disse lui e Lily si voltò a guardarlo, sorpresa.
Sentiva il cuore batterle galoppante nel petto. Non diceva sul serio… non poteva dire veramente.
Poi vide lo sguardo determinato del ragazzo.
 - No, James. Ho detto a Kate che mi farò da parte, che può averti tutto per sé.
James ridacchiò – Hai detto che ti farai da parte? Che significa, che volevi corteggiarmi?!
Lily arrossì – Non credo proprio! Non ho intenzione di corteggiarti! Non è una cosa da ragazze!
 - Ho già parlato con Kate… le ho detto che non posso stare con lei perché mi piace un’altra ragazza e vorrei provare a corteggiarla…
 - Allora mi farò da parte per quell’altra ragazza – disse Lily e fece per spronare il cavallo a rimettersi in cammino, ma James l’afferrò e la tirò giù, prendendola in braccio.
 - Sei tu quella ragazza, sciocca – le disse guardandola negli occhi.
Lily sentì il proprio cuore mancare di un battito. Aveva sentito bene?
Era lei la ragazza che piaceva a James.
 - Non posso crederci… - sussurrò – Mi prendevi sempre in giro! Dicevi che non ero per niente carina!
 - Eravamo bambini, Lily, ed io ero un “ragazzino viziato”. Ma ora mi piaci da matti e sei bellissima… - fece James abbassando la voce.
 - Io… James… non so che dire…
 - Dì che rimarrai qui con me…
Lily sospirò – Non posso. Non posso allontanarmi dalla mia famiglia.
 - Allora sarò io a venire da te, Lily Evans e mi prenderò la responsabilità che non ho preso anni fa, preferendo fuggire.
Lily si divincolò e scese dalle sue braccia – Non puoi! A te non piace la vita dei nobili! È questo il tuo posto, James, come puoi credere che io possa permetterti di separartene? – esclamò.
 - Lily, non mi importa! La sola idea che tu possa sposare Malfoy mi fa impazzire! – disse James – Non puoi sposare quel idiota! E poi non eri tu quella che voleva convincermi a tornare a casa?
 - Bé ho cambiato idea! Non voglio vederti sofferente in un contesto che non ti appartiene!
 - Non sarò sofferente, Lily! Sono capace di prendere le mie scelte da solo!
Lily scosse la testa, intestardita.
 - Tornerò a casa da sola, James Potter, e non azzardarti a seguirmi!
Risalì sul cavallo – Mi dispiace, ma io e te siamo troppo diversi… lo siamo sempre stati! – disse, prima di spronare il cavallo a partire al galoppo.
James la guardò allontanarsi.
Poteva davvero lasciarla andare così? Lasciarle sposare Malfoy… lasciare che soffrisse per tutta la vita accanto a quel idiota.
In fondo lei le aveva detto di non seguirla, e non di non tornare a casa dai conti Potter, dalla propria famiglia.

James scavalcò il muro e si introdusse furtivo nel giardino. Non poteva crederci. Stava entrando di nascosto nella tenuta dei suoi genitori! Lui, James Potter che entrava di nascosto a Villa Potter.
Sirius avrebbe riso sguaiatamente di lui se lo avesse saputo.
Camminò quatto verso una finestra aperta e in quel momento Incantesimi Rivelatori misero in allerta le guardie, che gli furono addosso in un attimo.
 - Piccolo furfante! Che intenzioni avevi, eh? – fece un uomo grosso trascinandolo via.
 - Un ladro, eh? – fece un altro.
 - No, un momento! – esclamò James divincolandosi – Sono James Potter! Sono il figlio dei conti!
 - Sì, con questi vestiti da straccione! – fece il primo ridendo – Forza, via di qui! Qualche giorno nella prigione del paese non ti farà male.
Merda! Se lo portavano via, non avrebbe potuto vedere i suoi genitori… nessuno gli avrebbe creduto a parte loro.
Mollò una ginocchiata alla guardia che lo tratteneva e iniziò a correre verso il portone d’ingresso.
 - Padre! – chiamò aprendolo con una spallata.
Una cameriera che stava passando nell’ingresso in quel momento urlò terrorizzata e fuggì via.
James si guardò attorno. Dove diavolo erano i suoi genitori?
Fece per correre su per le scale, ma la guardia lo afferrò di nuovo.
 - Sei davvero testardo, eh? Forza muoviti, moccioso!
Lo stava per trascinare via quando uno strillo lo bloccò.
 - James!
La contessa Potter corse verso il ragazzo e gli gettò le braccia al collo – James! Sei davvero tu! Piccolo mio non posso crederci! – fece piangendo disperata.
La guardia lasciò andare James, sbalordita.
Il ragazzo ricambiò l’abbraccio della madre, un po’ a disagio.
 - Oh Merlino, non ci credo! – esclamò la donna prendendogli il volto tra le mani e osservandolo – Come ti sei fatto grande! Come sei bello, tesoro mio!
Poi iniziò a piangere più forte contro il petto di James.
 - Hannah! – fece una voce concitata – Che succede?
Un uomo alto e robusto fece la sua comparsa nell’ingresso. Poi senza parole osservò la moglie piangere abbracciata a James.
 - James… - sussurrò il conte Potter.
 - Emh… salve padre – fece James cercando di rimanere impettito e serio, cosa ardua visto che la madre continuava a strapazzarlo senza sosta.
 - Hannah, smettila – disse l’uomo afferrandola per il braccio e trascinandola via.
 - Ma Jenson sono così felice! Il nostro James! – disse la donna emozionata.
 - Non c’è più nessun “nostro James”, Hannah, lo hai dimenticato? – fece l’uomo freddo.
A quelle parole James si irrigidì. – Cosa? – disse senza fiato e lo stesso fece sua madre.
 - Non c’è più da quando è fuggito di casa.
 - Non dire idiozie, Jenson! – urlò Hannah – Smettila! Lo hai cercato per tanto tempo ed ora che lui è qui dici queste cose! Non ti permetterò di mandare via mio figlio!
Tornò ad abbracciare James – Vieni, tesoro! Fai un bel bagno e indossa vestiti puliti.
 - Fai come vuoi, Hannah, per me è morto – disse il conte e senza degnare di uno sguardo James, si ritirò nella sua stanza.
Quelle parole non avrebbero dovuto ferire James, in fondo era stato via per tanti anni senza mai chiedersi come stessero i suoi genitori. Eppure sentì una dolorosa stretta al cuore. Cosa aveva combinato?
Suo padre non era mai stato così… era stato lui a farlo cambiare a quel modo?
Dopo il bagno e dopo aver indossato dei vestiti puliti il ragazzo scese in salotto dove la madre lo attendeva.
Sapeva che la donna aveva una miriade di domande da porgli, ma al momento non aveva voglia di ascoltarle e di rispondere.
Voleva solo arrivare al sodo. Parlarle di ciò che aveva intenzione di fare.
 - Madre – disse sedendosi su una poltrona – Io ho intenzione di sposare Lily Evans.
La madre lo guardò turbata – James… - disse – Vedi, Lily è stata promessa sposa a Lucius Malfoy quando sei fuggito. I baroni Evans si sono sentiti molto disonorati dal tuo rifiuto nei confronti della loro figlia. Non so se accetteranno mai… e poi tuo padre… non credo lo permetterebbe.
James si alzò in piedi. – Va bene, allora andrò a riprendere da solo ciò che mi appartiene di diritto.
Hannah lo guardò e ricordò le parole del marito. “Non farlo uscire per nessun motivo. Nessuno deve vederlo! Nessuno deve sapere che è qui! Sai che scandalo getterebbe sulla nostra famiglia! Abbiamo detto a tutti che era morto! Bisogna sistemare questa faccenda al più presto!”
La donna lo guardò addolorata. Ma come avrebbe potuto impedire al figlio di vivere come voleva.
Lo osservò mentre usciva e non se la sentì di fermarlo.
James prese un cavallo e partì al galoppo verso la tenuta degli Evans. A costo di lottare, Lily sarebbe stata sua.

Quando bussò alla porta, venne ad aprirle una cameriera dall’aspetto gentile e buono. James la riconobbe all’istante: era Juliana. Quando erano bambini giocava sempre con loro di nascosto ed era diventata una buona amica di Lily.
La ragazza lo guardò confusa.
 - Potete annunciarmi al barone e alla baronessa? Anche alla signorina Lily, se è possibile – disse James.
 - Chi devo annunciare? – chiese lei.
 - James Potter.
La ragazza spalancò gli occhi. James Potter? Quel James Potter.
Annuì con la bocca spalancata e lo fece entrare nell’ingresso, correndo poi a chiamare i signori Evans e la loro figlia più grande.
Quando i due arrivarono lo osservarono sorpresi, non credendo ai propri occhi, ma la più sorpresa di tutti era Lily.
 - Prego, accomodati – fece educatamente il signor Evans non riuscendo a mascherare la palese sorpresa.
James si sedette su un divano in salotto. Lily continuava a guardarlo confusa.
 - Barone Evans, Baronessa Evans – fece James – Sono qui per scusarmi del mio mancato rispetto nei vostri confronti e quelli della vostra deliziosa figlia Lily. Purtroppo ero un solo un bambino viziato e impulsivo quando fuggii di casa, ma mi sono reso conto dell’errore che ho fatto e sono pronto a riprendermi ogni mia responsabilità sposando vostra figlia.
Lily lo fissò con gli occhi sbarrati. Non poteva crederci… lo stava facendo sul serio. Poi il suo volto si fece raggiante. Oh Merlino! Voleva sposarla davvero!
I due Baroni si guardarono turbati.
 - Vedi, James, ormai Lily è promessa sposa a Lucius Malfoy – spiegò con tatto il barone. – Inoltre il tuo ritorno, rompere l’accordo con i Malfoy, sarebbe uno scandalo incredibile.
Lily si afflosciò sulla poltrona. Non poteva crederci…
 - Mi dispiace, James, ma non posso farti sposare mia figlia.
James scattò in piedi, dimenticando le buone maniere – Ma io… io amo Lily! – esclamò – Non potete lasciare che sposi Malfoy! Quella famiglia è immischiata nelle Arti Oscure, non potete permetterlo!
 - James, per favore. Gradirei che non insultassi una famiglia di così alto rango. Lily sposerà Malfoy il giorno del suo ventesimo compleanno, entro il tramonto (da qui il titolo della storia: Sunset. ndN)
Lily boccheggiò – Padre, io voglio sposare James! Per favore! – poi si voltò implorante verso la madre – Madre vi prego! Non lasciatemi sposare Malfoy, io lo detesto! – gli occhi le si riempirono di lacrime – Io… amo James…
 - Mi dispiace, Lily – fece il padre – La mia decisione è questa.
Lily scattò in piedi e corse via in lacrime, chiudendosi nella sua stanza.
James cercò di trattenere quel briciolo di educazione che gli era rimasta – Lotterò per avere Lily – disse prima di congedarsi dai baroni – Buona giornata.
Detto questo lasciò la casa.

Un singhiozzo ruppe il silenzio nella stanza di Lily. Il suo volto era affondato in un cuscino e i capelli le ricadevano disordinati sul letto.
Non poteva crederci.
Non poteva essere vero.
I suoi non le lasciavano sposare James.
Ma lei lo voleva così tanto! Voleva sposarlo a tutti i costi!
Quando lui aveva detto di amarla… si era sentita svenire! Si era dichiarato così apertamente davanti ai suoi genitori. Era così determinato a volerla sposare.
Per un attimo si era sentita così speranzosa.
Ogni speranza era stata vana però. Non poteva averlo…
Decise di uscire in giardino e di prendere un po’ d’aria per schiarirsi le idee.
Mentre scendeva le scale sentì il padre e la madre parlare sottovoce in salotto.
 - Trevor, come hai potuto – disse la donna – Non hai visto come piangeva Lily?!
 - Lo so Diana, ma non potevo fare altrimenti. Non posso lasciare che Lily sposi il figlio dei Potter e getti nello scandalo la nostra famiglia! Quando è scappato i Potter hanno raccontato in giro che era morto per non infangare il nostro nome!
Lily sbarrò gli occhi e si sedette su un gradino. Davvero avevano fatto questo? E perché lei non lo aveva mai saputo?
 - Cosa racconterei in giro, eh? Inoltre il ragazzo si è anche unito ai ribelli! Lo scrisse sei anni fa in una lettera al padre…
Diana si portò le mani alla bocca e scosse la testa – No… - sussurrò.
 - Già… - fece il marito – Capisci? Non possiamo lasciare che Lily sposi un ribelle… sarebbe uno scandalo grandissimo!
 - Ma hai sentito il ragazzo… ha detto che lotterà per avere Lily!! – fece Diana – E la nostra piccola sembrava così addolorata a doversi allontanare da lui… io non potrei mai vederla infelice accanto a qualcuno che non vuole!
 - Diana, non c’è nulla che possiamo fare, rassegnati! E impediremo con ogni mezzo che James Potter sposi Lily. Dispiace molto anche a me, tesoro, non fare quella faccia. Piuttosto, forse dovrei parlare con Abraxas Malfoy, metterlo in guardia. James potrebbe anche sfidare Lucius a duello. Quel ragazzo mi sembra così impulsivo… non voglio che qualcuno si faccia male.
Lily si alzò e tornò su in camera sua. Tutta quella situazione era davvero un gran casino. E suo padre sembrava davvero intenzionato a non fare avvicinare James a lei.
Perché era stata così stupida da tornare a casa? Sarebbe dovuta rimanere tra i ribelli! E sposare lì James!
Cielo che sciocca!
Si guardò attorno, pensierosa. Forse scappare di nuovo era l’unica soluzione.
Poi pensò a Lola, a come era stata contenta quando l’aveva vista tornare. A come entusiasta le aveva detto che i genitori l’avevano promessa sposa a Yanus Rodmister dicendo che Lily avrebbe dovuto essere la sua damigella d’onore al matrimonio…
Non poteva andarsene di nuovo.
Sua madre aveva anche sofferto molto.
Anche se non era la sua vera genitrice era così attaccata a lei.
In quel momento sentì un tonfo davanti la porta. Spaventata corse ad aprire e trovò Juliana a terra, svenuta.
 - Juliana! – esclamò scuotendola leggermente – Juliana!
La ragazza aprì piano gli occhi – Oh… Lily… scusa è stato un piccolo mancamento, mi dispiace. – disse piano. Si mise seduta debolmente.
 - Stai male? Hai la febbre? – chiese Lily preoccupata.
 - No io… io credo di essere incinta, Lily! – fece Juliana con le lacrime agli occhi – Ma non dirlo a tuo padre ti prego! Mi caccerebbe e io ho bisogno dei soldi per mandarli alla mia famiglia!
 - Non preoccuparti Juliana! Non dirò nulla a mio padre… ma non credo che potrebbe mai cacciarti! Ormai sei con noi da così tanto tempo!
 - Lo so… però Lily, per favore tienilo per te, d’accordo?
Lily annuì e aiutò la cameriera a rialzarsi. Le fece un sorriso di incoraggiamento e tornò in camera.
Si sedette sul letto e la sua attenzione fu attirata da un ticchettio sulla finestra! L’aprì e si affacciò curiosa. Il cuore le mancò di un battito.
James era lì sotto, rannicchiato tra due cespugli.
Lily sorrise raggiante.
Chiuse la finestra e corse giù per le scale.
 - Lily, tesoro, dove vai? – chiese sua madre vedendola sfrecciare verso la porta.
 - In giardino, a fare una passeggiata!
 - Ma è quasi buio!
 - Non importa! Mi piace vedere le fate quando brillano la sera! – disse Lily – E volevo starmene un po’ per conto mio – aggiunse mogia mogia.
Ah che attrice che era!
Sua madre ci abboccò subito.
 - D’accordo, torna in tempo per la cena!
 - Certo, madre! – disse Lily uscendo fuori.
Raggiunse James al suo nascondiglio. Non appena la vide il ragazzo l’afferrò e la strinse in un abbraccio mozzafiato.
 - James! – fece Lily sorpresa – Io non posso crederci! Tu… tu sei tornato a casa tua! Dai tuoi… solo per sposarmi!
 - Già… ma non è servito a molto – fece lui con un sospiro – Mio padre mi odia e i tuoi non mi permettono di sposarti…
 - Non mi importa se loro non vogliono! Voglio decidere io per la mia vita! Ti sposerò, James!
James sorrise – Com’è possibile che le cose tra noi siano cambiate così velocemente?
 - Oh… non è proprio così… io credo che sia già da un po’ che noi… bé che io ti amo…  e anche tu. Solo che non volevamo ammetterlo con noi stessi – disse lei.
Camminando si erano avvicinati al muro. James l’aiutò a scavalcare e la seguì. Silenziosi lasciarono la tenuta degli Evans.
Si inoltrarono nel bosco, passeggiando e tenendosi per mano.
 - Sono disposto a sposarti anche di nascosto, Lily – fece James – Solo io e te…
Lily sorrise. – Anche io, James…
James si fermò e le prese il volto tra le mani. Osservò gli occhi di Lily, perdendocisi. Erano meravigliosi. Così luminosi… così sinceri…
Piano posò le proprie labbra su quelle della ragazza e lei chiuse gli occhi, assaporando quel momento, assaporando le labbra calde di James.
La baciò lentamente, ma con passione.
I loro cuori battevano all’unisono, emozionati.
Si guardarono ancora negli occhi e si presero nuovamente per mano, continuando la loro passeggiata.
Lily tornò in tempo per la cena e nessuno seppe della sua passeggiata serale con James.
CONTINUA
  
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