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Autore: ross_ana    20/10/2009    6 recensioni
(Dal capitolo quattro)
- Stai attento, Lautner. Robert sputò il cognome di Tay con disprezzo. - Vale anche per te, Pattinson. O porca miseria. La sua voce era intrisa di rabbia. - Devo ricordarti chi vince, lupetto? - Questa è la realtà, vampiro dei miei stivali. Lasciami in pace. Lasciala in pace. Lupetto? Vampiro dei miei stivali? Ma erano impazziti tutti e due? Ma le rivalità non iniziavano in New Moon? Queste erano ancora le riprese di Twilight... e comunque, come aveva detto Taylor, questa era la realtà. Possibile che oltre a Edward e Jacob fossero in guerra anche Robert e Taylor? Ma poi per cosa? Nei libri, ad essere contesa era Bella. Ma nella realtà? Kristen non c'era nemmeno... *Oddio... stanno litigando per me. Per me. Per me. Sono la Bella di Vancouver...*
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson, Taylor Lautner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quinto capitolo. Pov Mary

Dedico questo capitolo (che è di passaggio, ma mi serviva!) a bea_s, la psicologa di Robert... :P

Buona lettura :)

 

 

 

 

Rimasi sconvolta.
E rimasi immobile.
Le parole di Taylor continuavano a rimbombarmi nella testa.
"Sei tu il perchè."
Io? Io?
E perchè?
 
Oddio mio.
Stavo diventando monotona. Mi facevo sempre le stesse domande: Io? E perchè io?
Ci voleva un pò di fantasia... anche se, in realtà, di fantasie ne stavo facendo parecchie adesso.
 
Si era messo a piovere, ma io non accennavo a muovermi dal centro della strada.
Per fortuna non era aperta al traffico, altrimenti qualcuno mi avrebbe già messo sotto.
Una piccola parte del mio cervello, era allarmata, e mi consigliava di andarmene nella roulotte ad asciugarmi e cambiarmi visto che ero bagnata fradicia.
 
*Ma va? Questo succede a chi sta impalato sotto la pioggia come un deficiente. E per di più senza motivo.*
 
La vocina che inalterita urlava nella mia mente aveva quasi completamente ragione.
Come mai quasi completamente?
Bè, facile: un motivo c'era eccome!
A prescindere dalle reazioni sconsiderate di Taylor e Robert, i miei muscoli erano completamente, assolutamente, totalmente bloccati.
Non erano in grado di muoversi.
Io ci stavo provando, davvero, a muovere le gambe, per mettere un piede davanti all'altro, ma non ci riuscivo.
Non ero padrona dei miei arti inferiori.
In verità, neanche di quelli superiori.
Il mio cervello era momentaneamente andato in stand by, almeno per quanto riguarda le funzioni motorie.
Perchè quelle "intellettive" - se così si possono chiamare - funzionavano benissimo. Era come se i meccanismi all'interno del mio cervello avessero cominciato a muoversi a velocità massima, contemporaneamente, e stavano creando un rumore infernale.

Maledetto mal di testa. Non aiutava per niente.

Immaginavo che all'interno del mio cranio ci fosse uno zoo in miniatura, dove tanti criceti correvano sulle ruote, e ad ogni pensiero, aumentavano l'andatura...


*Ma. Che. Diavolo. Sto. Pensando? È palese ormai. Sono da manicomio. Urge un ricovero immediato... argh...*


L'ho detto che mi rimbombavano in testa le parole di Tay.
E giuro, giuro su ciò che mi è più caro al mondo, che quelle parole rimbombanti creavano tanto, tanto trambusto.
E non solo nel cervello.
Il trambusto lo creavano soprattutto nel cuore.
Infatti sentivo una strana ansia. Forse emozione. Non so quale sia il giusto nome... ma i miei battiti erano altamente accelerati, e nonostante stessi cercando di regolarizzare il respiro, i miei sforzi si dimostravano tutti vani.
 
- Per caso non funziona la doccia della tua roulotte? Guarda che puoi farla da me, se vuoi...
 
Non feci in tempo a capire a chi appartenesse quella voce, che un ombrello impedì ad altra pioggia di raggiungermi.
Per non sembrare una demente bisognosa di essere rinchiusa in manicomio, mi costrinsi a girare il viso, e a fare un cenno di riconoscimento a quell'anima pia che era venuta a salvarmi da me stessa.
 
- C-ciao K-Kellan...
Il sorriso che aveva stampato in volto, in seguito anche alla sua battuta, scomparì dal suo volto, lasciando il posto a un'espressione alquanto preoccupata. Probabilmente dovuta al mio balbettamento.
Sicuramente stava pensando fossi una squilibrata.
- Mary... sei sicura di stare bene??
- Io... io...
Possibile che fossi scossa a tal punto da non riuscire a formulare una frase di senso compiuto?
Però... valutando gli ultimi avvenimenti... era concepibile reagire così, no!?
Poi un'altra parte del mio cervello - quella già disconnessa da tempo - cominciò a chiedersi come avrebbe reagito Bella in twilight.
Al che, quel poco di razionalità che mi era rimasta, mi impose categoricamente di smetterla di farmi questi film, perchè peggioravo soltanto la situazione... e la mia salute mentale.
- Perchè sei qui fuori sotto la pioggia?
Fissai Kellan incapace di rispondere.
E già... perchè? Perchè io?
La domanda era sempre la stessa.
Non mi spiegai il perchè, e forse nemmeno me lo domandai in quel momento, ma scoppiai a ridere.
Anzi no... mi scappò una risata isterica.
Ero davvero esaurita. Ne avevo appena avuto la prova.
 
Kellan rimase basito per qualche secondo, poi mi trascinò verso la sua roulotte.
Mi resi conto vagamente che stavo muovendo dei passi.
 
*Ma brava Mary... questo si chiama camminare. Camminare, capito!?*
 
Le mie speculazioni mentali cominciavano ad irritarmi.
C'era qualcosa che non andava.
Qualche dettaglio che mi sfuggiva... ma quale???
Nello stesso momento in cui mi posi questa domanda, mi resi conto che c'era qualcuno in grado di aiutarmi, ed era proprio la persona che mi stava accanto.
Kellan.
Lui poteva aiutarmi.
Lui doveva aiutarmi.
Gli rivolsi un sorriso, e cercando di apparire meno pazza possibile, mi sforzai di parlare.
 
- Kellan ti devo parlare. E' importante.
- Chiamo anche gli altri?
- Gli altri chi?
- Ashley, Kristen, Nikki, Jackson e Robert.
- Nooooo. Robert no. Ti prego.
Il mio urlo improvviso aveva quasi spaventato Kellan, ma la mia espressione gli impedì di urlarmi contro o di fare qualsiasi altra cosa.
Solo annuì, e aprendomi la porta della sua roulotte, mi guardò con lo sguardo di chi la sapeva lunga, sussurrando - No, Robert no.
E andò a chiamare gli altri.

Non appena Kellan si allontanò, mi chiusi la porta alle spalle, e mi guardai intorno.
Senza accendere la luce, ma guidata da quella proveniente dal lampione esterno che filtrava attraverso le tendine aperte della finestrella, mi avvicinai al piccolo tavolino, sul quale era poggiato un grosso malloppo di fogli - che dedussi, fosse il copione - e mi accoccolai sulla poltroncina adiacente.
Mi sentivo infreddolita, e bagnata.
Ovvio. Ero stata per non so quanto tempo sotto la pioggia scrosciante ad attendere non so nemmeno io cosa...
Per fortuna era arrivato Kellan.
Non ero mai stata una ragazza eccessivamente pazza.
E non avevo mai preso scelte avventate, come per esempio quella di restare inerme sotto un acquazzone.
Perciò, per l'ennesima volta mi domandai il perchè.
Stavolta però, ero decisa a darmi una risposta.
 
Tutto era dovuto a quello che era successo poco prima: Robert e Taylor che litigavano. E litigavano per me.
Per me.
L'aveva detto Tay. Il motivo ero io.
E nonostante fossi leggermente preoccupata dalla piega che aveva appena preso questa situazione - preoccupata più che altro che J rimanesse deluso dal mio comportamento, in fondo gli avevo promesso di non creare casini - ero alquanto... lusingata.
Insomma... Robert Pattinson e Taylor Lautner avevano appena litigato per me. Per me.
Non ci potevo credere. Era assurdo.
Mi vergognai un pò per essere "contenta", ma non potevo farci niente.
E infatti, un sorriso involontario si dipinse sul mio volto.
D'altronde, il set era pieno, pienissimo, stracolmo, di belle ragazze. Ragazze-attrici per giunta.
Eppure loro erano attratti da me. Da me.
Ero una ragazza normale, come tante altre... quindi... chi non si sarebbe sentito lusingato al mio posto?
 
Persa nei miei pensieri, e soprattutto persa nelle giustificazioni che provavo a dare al mio comportamento, non mi ero accorta che era caduta in una sorta di dormiveglia.
Aprii gli occhi di soprassalto, svegliata dalla luce che era stata appena accesa.
 
- Oddio, Mary. Ma come sei ridotta? Sei tutta bagnata... così ti prenderà un raffreddore.
- Kellan come hai fatto a lasciarla sola così?
 
Ashley e Nikki parlarono contemporaneamente, e contemporaneamente si diressero verso di me.
Intanto Jackson stava prendendo una coperta, e Kristen era andata direttamente in bagno.
Mi obbligarono a farmi una doccia calda. Fui tenuta d'occhio da Ashley, che non credeva fossi capace di restare in piedi da sola.
Mi fecero indossare degli abiti asciutti... di Kellan. A nulla valsero le mie proteste di andare a prendere i miei vestiti. Così adesso avevo una felpa che mi arrivava alle ginocchia, un pantalone di tuta arrotolato cento volte, e un paio di calzini di spugna numero 42.
 
Mi asciugai i capelli con scrupolo, sorvegliata ancora  a vista da Ashley, e finalmente mi lasciarono libera di accomodarmi su una sedia.
- Ragazzi, davvero, sto bene. Non c'era bisogno di tutto questo.
- E' per questo che Kellan ti ha trovato sotto la pioggia!?
No. Anche Jackson no.
- Mary, dicci cos'è successo. Per favore.
Kristen mi guardava con un espressione dolce, ma allo stesso tempo decisa.
Ma cosa dovevo dirgli?
Che ero una stupida ragazzina che si era lasciata prendere dall'emozione per quello che era successo tra Taylor e Robert?
Non volevo fare la parte della stupida.
Ma non potevo nemmeno continuare a starmene zitta...
 
- Ero con Tay, stavamo parlando, poi è arrivato Robert, e hanno cominciato a litigare.
- Perchè?
- Non lo so. No l'ho capito. Poi quando Robert è andato via, l'ho chiesto a Taylor e lui mi ha risposto che la causa ero io. Se n'è andato lasciandomi lì da sola. E io sorpresa e... sconvolta... dalle sue parole, sono rimasta sotto la pioggia paralizzata.
 
Mi aspettavo sguardi di compassione. Ero certa che mi avrebbero mandato all'altro paese. E magari qualcuno mi avrebbe pure tirato uno scappellotto.
Invece niente di tutto ciò accadde.
Si guardarono per un momento silenziosi, e poi scoppiarono a ridere.
Ridevano senza pudore. Senza preoccuparsi che io ero più paralizzata di prima adesso.
Li fissai con sguardo interrogativo almeno per un minuto intero prima di parlare.
 
- Ehm... mi... mi dispiace interrompere questo momento d'allegria, ma... mi potete spiegare perchè state ridendo?
Kellan, che era il più vicino a me, mi strinse in un abbraccio stritolacostole, e poi mi frizionò i capelli.
Senza smettere di ridere, mi disse: - Cos'è Mary, adesso devo chiamarti Isabella?
 
Sconvolta, anzi no, di più... da quella frase, spalancai gli occhi incredula.
Avevano davvero fatto lo stesso mio pensiero??
Scuotendo la testa, e cercando di liberarmi da quella macchina stritolatrice quali erano le braccia di Kellan, mi misi a ridere anch'io...
- Veramente io mi sono definita la Bella di Vancouver.
 
E dopo un secondo di pausa, le risate ricominciarono più forti di prima.

 

 

 

 

Miei tesori :) grazie, come sempre per il supporto che mi date. Grazie ai 14 preferiti, ai 9 seguiti, e ai 7 meravigliosi angeli che mi hanno inserito tra gli autori preferiti. Grazie a chi legge soltanto, e SUPERGRAZIE a chi recensisce.

_zafry_ hahaha: poppante! :P però hai ragione!!!hihihihi!!!:D comunque si, anche Kellan non è da buttare, ma d'altronde... chi, in quella saga, lo è?? :P 

lindathedancer Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!:P

MaryCullenL Signorina Ceppa... buonasera!:D :D :D wow, hai capito quasi tutto... hihihi!! quella frase era "anche se poi non volevi farmi andare a dormire!" hahahaha!!:D tesoro, penso che stasera su msn non entro proprio, o al massimo verso le undici-mezzanotte... se vuoi pubblicare la one shot, però, mandamela tramite email, così la correggo e te la mando!:)

lasimo77 tesoroooooo... ma è possibile che non riusciamo più a sentirci su fb o msn? :( è che sono a casa all'università con ragazze che non conoscevo, e quindi, quel poco tempo che resto in casa, lo passo con loro, almeno per conoscerci un pò visto che viviamo insieme... perdonami! :)

bea_s M.P.D.F. traduzione: mia psicologa di fiducia!:D Oddio, non puoi capire quanto ho riso quando ho letto la tua recensione... hahaha!!Ti prego, ti imploro, fai un'altra seduta. A Robert, a Mary, a Taylor, a chi vuoi... ma ti prego... mi hai fatto MORIRE... so che dedicarti un capitolo è TROPPO POCO, ma non so come ringraziarti!Forse il modo più semplice è dirlo: GRAZIE. INFINITAMENTE GRAZIE. Coooooooooomunque... la fic "Il calzino rosa con i pallini gialli" mi è venuta così, mentre stavo davvero stendendo il bucato... però è una cosa del momento, non ponderata... magari poi mi ci metto di impegno e la continuo, ma prima finisco questa...e se lo faccio, giuro che sarai la prima a saperlo!:D

 

 

_stasera pizza! bacini_

 



   
 
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