Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: serpeinseno    20/10/2009    2 recensioni
"Comincia a piovere, i suoi capelli si riempiono di gocce brillanti alla luce del lampione e i nostri sguardi non si spostano di un centimetro, imprigionandosi e facendosi milioni di domande silenziose che forse mai avranno risposta."
Genere: Thriller, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Umh… *disapprovazione verso me stessa* so di aver messo Leah dove era meglio lasciarla fuori, ma dovevo appioppare a qualcuna il fardello, e Tanya veramente non la sopporto quindi l’ho direttamente fatta fuori dalla ff.
@samy88 i Cullen non sono vampiri, ma c’è qualcosa che Edward tiene nascosto agli altri… per ora non vi dico niente, lo scoprirete presto eheheheh
Grazie a chi recensisce, a chi legge, a chi ha inserito Light nei preferiti e a chi la segue.

Bella
Lucky man . The Verve

Non ci posso credere. Sto girando da mezz’ora e ancora non ho trovato un buco di parcheggio, sicuramente dovrò rimangiarmi le mie stesse parole, niente dopo un’ora vado via. Arriverò quando praticamente Jasper sarà già squagliato su una qualche poltrona e gran parte degli ospiti-infiltrati se ne saranno andati.
Oppure… “Scusi sta andando via?”
“No”
Che. Scocciatura.
“Grazie lo stesso” si ricomincia la ricerca…
Riesco a trovare un parcheggio praticamente sulla luna e quando arrivo davanti al locale resto letteralmente a bocca aperta: una meraviglia.
Un cortile esterno si apre su quello che una volta era un agglomerato di vecchi palazzi e tantissimi tavolini lo ricoprono quasi a far scomparire il mosaico formato sulla pavimentazione perlata che termina davanti ad una gigantesca vetrata. Da qui all’entrata ci saranno si e no venti metri e già da qui riesco a vedere l’affollamento davanti al bar e sulle scalinate situate agli angoli del gigantesco salone.
Jasper ormai posso dimenticarmelo.
Ai lati dell’entrata ci sono due salottini perfetti per prendere comodamente il tè delle tre e mezza ed alzando lo sguardo mi rendo conto delle enormi balconate che circondano l’intero locale. Che roba.
“Ehi Bella!” mi risveglia di soprassalto la voce di Jasper. Neanche la fatica di doverlo cercare.
“Ma che razza di posto è questo?” ho ancora la bocca spalancata
“Eheh, ti avevo detto che sarebbe stato unico. Però parlando di cose serie, lei c’è. Ho sentito qualcuno che parlava del suo abbigliamento poco da sera, ma chi se ne frega, lei starebbe bene anche con uno straccio addosso”
“E ancora non l’hai vista?” Mmh, strano.
“No… aiutami a cercarla”
Mi guardo un po’ intorno e non faccio che notare la gente che riempie il salone e maledico mentalmente l’ideatore di quella serata. Troppa gente. Decisamente troppa.
Una chioma castano scuro e la riconosco. Pantaloni di pelle nera, un semplice top nero e delicatezza. Jasper ha assolutamente ragione, lei sta bene con tutto.
“Ehi…” mi basta toccargli la spalla per fargli capire che l’ho trovata, vedo praticamente tutta la scena.
Lui si volta, spalanca gli occhi e la mascella gli cade a terra. Potrei anche abbandonarlo qui e venirlo a riprendere tra un anno. Dovrei dire qualcosa, incoraggiarlo, ma non so da dove cominciare.
“Senti, io vado a prendermi qualcosa al bar, tu che fai?”
“I-io…lei… splendore… bar… arrivo” Non ho capito molto, ho solo visto il suo soffermarsi sulle sillabe di splendore, ma a quanto pare preferisce essere lasciato da solo per un po’.
Lui e la sua visione celestiale.
Scendo giù e mi prendo un analcolico al bancone. Resto un po’ lì fin quando non adocchio Angela tra la folla. È una delle mie colleghe d’ufficio, sa sempre dove trovare uno spunto nuovo quando la creatività viene a mancare, e anche in una redazione seria e grigia come la nostra si ha bisogno di creatività.
Lascio il bancone e busso alla sua spalla “Angela!”
Si volta lentamente, ha un vestito attira-attenzione rosso accecante e non mi meraviglio di vederla in compagnia del nostro capo. Ogni volta che siamo tutti e tre nella stessa stanza mi sento talmente in imbarazzo che vorrei fuggire, è attenta ad ogni suo movimento, ogni sua decisione, ogni suo cambiamento di umore. E non riesco a capire se lui prova la stessa cosa per lei. Viene spontaneo pensare che lei farebbe qualsiasi cosa per Benjamin Cheney.
“Bella! Come mai qui?”
“Ho accompagnato Jasper, ti ricordi di lui?”
“Oh, certo, il tipo del bagno di mezzanotte…” mi sorride e come non imitarla? Jasper sembrava impazzito quella sera, forse era l’alcol che aveva in circolo, eravamo sulle rive della Senna e lui voleva farsi un bagno a tutti i costi, per di più con -5°.
“Già, l’ho lasciato di sopra ma sinceramente sono un po’ stanca e vorrei tanto poter tornare a casa…” Non lo sto facendo volontariamente, non voglio trovare un passaggio per tornare a casa, ma se sarà lei a propormelo…
“Se devo dirti la verità anch’io sono un bel po’ stanca…” mi accorgo del suo sguardo rivolto a Cheney, non credevo fossero arrivati a tanto… “ti va se torniamo assieme?”
“Va benissimo! Puoi aspettarmi? Vado ad avvisare Jasper” ringrazio mentalmente Angela e corro alla ricerca del bell’imbambolato che, non posso credere ai miei occhi, sta parlando con una tipa che non è Alice, ma è quasi al suo pari.
Mi dispiace ma io devo andare “Jasper…” gli sfioro la camicia e lui si volta completamente quasi dimenticando la modella da urlo, vuol dire che sta magheggiando qualcosa.
“B, dove eri finita?” Uhumh, e ora chi glielo dice?
“Ero di sotto al bar ed ho incontrato Angela, e siccome è un bel po’ tardi pensavo di tornare a casa con lei… non ti dispiace?” Non me lo perdonerà.
“Oh, ok. Ci sentiamo domani, ciao” e mi lascia un bacio sulla guancia.
Oh? Domani? Ciao? Ma che cavolo…
“Marie, il tavolo si è liberato potete venire!” una melodia dolce ed acuta allo stesso tempo mi rende più chiara la situazione. Sarà lui a dovermi spiegazioni domani.
Scendo e trovo Angela ad aspettarmi assieme a Benjamin, il quale è riuscito a rivolgermi solamente un cenno di saluto in tutto il tempo. Bah.
Abbasso lo sguardo sulle mie scarpe. Perché l’amore è così frastornante? Jasper mi ha praticamente cancellata quando credevo di avergli fatto un torto. E Angela, Angela non sembra neanche lei con quel pezzo di stoffa addosso, ma c’è Cheney e so che è per lui che si concia in questo modo.
Oh, sulla mia strada incontro un paio di piedi e non faccio in tempo a realizzare che li sto per pestare quando due mani mi tengono per non farmi cadere all’indietro.
Imbarazzo Totale.
Vorrei cadere e sprofondare giù, mi sento una bambina che non guarda dove mette i piedi, mi sento un’idiota che al posto di chiedere scusa continua a dire “ohohohohoooooooops!”
Quando finalmente mi sento stabile e riprendo il controllo del mio corpo alzo lo sguardo e davanti a me c’è un angelo dai capelli color del bronzo e due occhi verdi in cui perdersi completamente, per non parlare del posto in cui sono poggiate le mie mani: Due. Solidi. Pettorali. E rimango quasi senza parole. Perché ovviamente qualche parola senza senso dovrà pur uscire dalla mia bocca.
“Stavo camminando senza pensare, cioè, stavo pensando senza camminare. Ohmiodio, voglio dire stavo pensando senza guardare dove mettere i piedi” Ora basta. Chiudo la bocca perché quel che ho davanti non sembra neanche reale. Se fossi in lui mi farei due belle risate davanti alla mia faccia da demente.
“Non si preoccupi, non mi ha fatto niente” e mi sorride, sorride a me, il ragazzo dagli occhi verdi e dal sorriso smagliante. Aiuto, mi sento mancare, ho bisogno di aria, aria, ari….a.
Tutto diventa improvvisamente appannato, ho bisogno di continuare a vedere, voglio poter guardare ancora quegli occhi, quelle labbra piene, riportatemi indietro!

Edward

Blablabla. L’amica di Alice non fa che parlare, mi sta facendo venire il mal di testa. Aveva attaccato bottone con il buon intento di farmi da Cicerone, ma poi dai monumenti è passata a “tizio che va a letto con pallina e caio che se la fa con sempronio”. Oddio. Neanche le conosco queste persone e già so più cose dei loro partner. Forse qui funziona così, solo cinque giorni e poi non sentirò più pettegolezzi affatto interessanti su chissà chi. Mi distraggo con la città al di fuori del finestrino, è così morbida l’atmosfera. Vorrei poter passeggiare per godermi la città appieno. Di certo non con un’amica di Alice.
La macchina si ferma. “Edward siamo arrivati, sicuramente troverai Alice al piano di sopra, le avevano tenuto un tavolo” scendo dalla macchina senza farmi scrupoli lasciandola sola nell’intento di trovare un parcheggio. Non è stato carino, ma avevo bisogno di aria.
Il posto è grande e affollato, non faccio in tempo a mettere un piede davanti all’entrata che ne sento due sopra i miei, prendendo al volo la ragazza che con niente perde l’equilibrio. Alza lo sguardo e due occhioni color nocciola mi travolgono in pieno, sembra di vederci una foresta d’autunno e perdersi tra tutte quelle sfumature come se fosse un enorme tappeto di foglie di un marrone arancione graduato, e le sue guance arrossate sono così colorate da sembrare due fragole messe in risalto dai suoi zigomi alti.
Nel momento in cui ha appoggiato le sue mani su di me ho sentito qualcosa, come se mi avesse passato una scossa elettrica con un solo tocco. Apre la sua piccola bocca e dice qualcosa senza senso
“Stavo camminando senza pensare, cioè, stavo pensando senza camminare. Ohmiodio, voglio dire stavo pensando senza guardare dove mettere i piedi”.
“Non si preoccupi, non mi ha fatto niente” le sorrido, magari riesco a tranquillizzarla un po’.
Sembra improvvisamente pallida, le guance non sono più colorate e si aggrappa alla mia felpa prima di chiudere gli occhi. Oddio è svenuta. La prendo in braccio e mi guardo un attimo intorno, possibile che nessuno la conosca?
“Bella!” Oh grazie al cielo. “Cosa le è successo?” La ragazza dal vestito rosso si rivolge a me, come se le avessi fatto qualcosa…
“Veramente non l’ho ben capito, credo non si sentisse molto bene, era pallida” intanto la sistemo su una panchina lì vicino all’entrata e mi rivolgo a quella che sembra essere una sua amica
“Non sono esperto in materia, ma mio padre è un dottore e so bene che quando si sviene bisogna alzare le gambe per permettere al sangue di riprendere la giusta circolazione e…” indico con un cenno il suo vestito “beh, io non posso farlo, ma intanto potrei procurarmi un po’ d’acqua per bagnarle i polsi”
“Ah, si, certo”
Mi allontano e mi chiedo come sia possibile una cosa del genere.
È svenuta per me? No, non posso essere così egocentrico. Potrebbe essere vero quel che ho detto alla sua amica, è venuta alla festa nonostante non si sentisse molto bene, perché no?
Vado al bar e chiedo una pezza bagnata con un bicchiere d’acqua.
Quando ritorno la ragazza svenuta sembra aver quasi ripreso totalmente i sensi anche se ha gli occhi chiusi.
La sua amica alza lo sguardo sorridendomi “Grazie, effettivamente Bella non stava molto bene, sembra avere la febbre”
Mi avvicino e le metto una mano sulla fronte, è calda.
”Stavate tornando a casa? Avete un passaggio? Dovrebbe riposare” ma perché mi preoccupo così tanto di una persona che neanche conosco? Edward, ritorna in te.
”Si, stavamo giusto andando… grazie di tutto”
”Oh, non c’è di che…” qualcosa mi dice di rimanere lì, ma poi riesco a sconfiggere questo istinto e voltandomi porto le mie gambe verso Alice.


L’abbigliamento di Alice ed Edward
L’abbigliamento di Angela

Ho scritto tanto… calcolando le 12.000 ed oltre battute, ma era anche per farmi perdonare.
Il prossimo capitolo arriverà presto, ma non prima di venerdì perché giovedì andrò all’anteprima di New Moon al Roma Film Festival e so già che mi prenderà tutta la giornata (qualcuna di voi ci sarà???).

Piccolo particolare: Bella lavora nella redazione di un quotidiano locale, il quale capo è Benjamin Cheney, lo stesso Ben di Twilight, solo che Benjamin mi sembrava più professionale (e poi ho anche una cotta per il personaggio Benjamin Button, quindi volevo mettercelo in qualche modo xD)
Il locale NON esiste, ma me ne sono fatto un disegnino sul mio taccuino, tanto per passare il tempo! Magari con un po’ di coraggio (e ce ne vuole solo a guardarlo) più in là lo posterò :D
A venerdì!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: serpeinseno