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Autore: Mapi    21/10/2009    1 recensioni
Nuova città, nuova vita, nuovi incontri per la piccola Renesmee che ormai è un adolescente. Questa è la mia seconda ff. Ve la propongo con la speranza che vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anime gemelle'
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battaglia.... Renesmee:

Il mio destino camminava verso di me,verso di noi,verso tutta la mia famiglia.Tutti noi osservavamo quei due vampiri avanzare lentamente,molto lentamente,strisciando come due serpenti. Erano due creature bellissime, la loro altezza li rendeva ancora più spaventosi, biondi con i lineamenti del volto perfetti la pelle pallida e due occhi color rubino, sicuramente avevano da poco spento qualche vita.E poi erano due gocce d'acqua, identici e perfettamente indistinguibili. Ci squadravano e studiavano,le nostre posizioni, i nostri punti deboli, e soprattutto mi guardavano. Ero io quella da abbattere,la mezza vampira che li aveva lasciato senza una guida.
Una guida altrettanto pazza quanto loro,fissata con la superiorità e il potere.Sarebbe stato difficile fargli cambiare idea e altrettanto difficile evitare la lotta.
Il mare era lo specchio del mio umore,le onde si infrangevano sulla battigia e sulla scogliera producendo un rumore fragoroso. Dalla posizione che avevamo scelto per affrontare quei vampiri riuscivo a vedere quello spettacolo,mi sarei persa nell'osservarlo se la mia attenzione non gravitasse altrove. Alle nostre spalle la vegetazione era rigogliosa e ci proteggeva le spalle lasciando una via di fuga,non per me,io avrei affrontato il pericolo,ma i miei figli no,loro dovevano avere una scappatoia.
< Ci rivediamo! > ghignò il vampiro di nome Mark.
< Si! > risposi e Maria strinse la presa sul mio collo.
< Sarà l'ultima. > continuò e osservò suo fratello per scambiarsi uno sguardo d'intesa.
< Già > promisi io. Sarebbe stata l'ultima volta che mi avrebbero vista perché sarebbero morti,o sarei anche morta io ma loro non sarebbero sopravvissuti.
I due vampiri si fermarono difronte a noi irti nella loro superbia.
< Ciao Renesmee ,noi non ci conosciamo,io sono Rupert. > disse con finto piacere.
< Hai intenzione di fare del male a me e alla mia famiglia? > chiesi.
< Si,io ti odio. >
< E allora non mi interessa il tuo nome,non fingere con me. Basta con i sotterfugi ,inganni trucchi. Ne ho abbastanza. Siate onesti una volta nella vostra vita. > ero realmente esasperata.
Inizialmente restarono in silenzio, si scambiarono uno sguardo fugace.
< Bene. Si,hai ragione,non ho piacere nel conoscerti,ma di sicuro ce lo avrò nell'ucciderti. > rise sadico.
< Apprezzo. > dissi sarcastica. < Anche se ancora non capisco perché... non ho ucciso io il vostro creatore, ma i volturi. >
< E invece sei tu...il problema sei tu....Non avrebbero scoperto niente se non fosse stato per te. > rispose Mark.
< E allora perché avete preso i miei figli? >
< Ma come ancora non ci sei arrivata. Volevamo farti provare lo stesso dolore che tu hai fatto provare a noi. I volturi dovevano ucciderli ,ma purtroppo sono codardi,vecchi vampiri che vantano fama,avevano l'occasione di decimarvi e non l' hanno sfruttata.Uccidendo i tuoi preziosi figli avrebbero fatto molto peggio che porre fine alla vostra esistenza.Vi avrebbero uccisi dentro.Non avreste avuto la forza di continuare a vivere. >
Avevano fatto un piano perfetto.
< Peccato non aver considerato la tua forza. E' stato un piccolo neo nel nostro progetto.Ma tranquilla rimedieremo di persona. >aggiunse Mark dopo la lunga spiegazione di suo fratello.
< I volturi volevano uccidere anche me...l'intervento della mia famiglia e dei loro amici mentre ero poco più di una bambina mi ha salvato. > spiegai.
< Nostro padre non aveva nessuno! > ringhiò Rupert.
< Aveva voi..o no? > il loro occhi si gelarono.Lanciai una occhiata a mio padre anche se sapevo benissimo cosa stessero pensando...
< Adesso capisco > continuai calma < Voi siete fuggiti. Non lo avete aiutato. >
< E sarebbero i volturi i codardi.... > zio Emmett non pota far a meno di fare una battutina. Ma sicuramente dava voce a tutti i nostri pensieri.
< Zitti... voi non potete sapere cosa sono capace di fare quei vampiri. > urlò Rupert.
< Ma certo che lo sappiamo, tutti qui siamo al corrente di come realmente siano. > rispose mia madre. E i suoi ricordi ne erano la prova. Lei stessa,persino da umana aveva saggiato la loro crudeltà.
< La verità e che siete dei codardi e siete gelosi di quello che noi Cullen siamo. Noi si che possiamo definirci una famiglia. Non come voi che avete abbandonato vostro padre proprio nel momento del bisogno. > dissi disgustata.
< E cosa potevamo fare,morire con lui? >continuò Mark.
< Esattamente. Loro morirebbero per me e io per ognuno di loro. Forse sarà proprio questo il mio destino. > ero convinta che fosse una delle più profonde verità.
< Bene adesso vedremo. > Rupert si avvicinò a Mark con l'intento di prenderlo per mano. Quello che dovevamo evitare. Dei ringhi iniziarono a farsi strada nel petto dei miei famigliari.
< Lele ordinagli di non farlo! > sussurrai.
< Ci sto provando ma la sono molto tenaci. > mi rispose.
Zio Jasper iniziò a muoversi.
< Aspetta. > lo fermò mio padre.
< Cosa? > gli chiese mamma.
< Non è un potere offensivo. E' lo stesso di Lele. Si sono traditi ci hanno pensato per un piccolissimo istante. >
< Non possiamo rischiare che ci provino. Se lo scudo di Bella non funzionasse? >
< Si hai ragione. Provochiamoli. > disse mio padre.
< Come? > chiesi.
Ma mio padre non mi rispose e iniziò. < Rupert, subito il vostro super potere. Non vuoi un corpo a corpo con me? o sei ...come dire...codardo? > mia mamma sbiancò in viso,più pallida del solito. E io ero sicura di essere il suo riflesso." Papà no" pensai. Ma lui diede un bacio alla mamma < Resta fuori dai combattimento e reggi al massimo lo scudo su me e gli altri. > lo sguardo intenso che si scambiarono ci costrinse a distogliere lo sguardo da loro,poi papà si avvicinò a me e mi baciò la fronte,si sistemò davanti a me dandomi le spalle e continuò. < Io lo so che sei stato tu il primo a scappare,io so che sei stato nascosto per giorni prima di uscire da quel buco per poter ricominciare a correre senza una meta.L'importante era correre.Lontano da lì.... > pronunciò le ultime due parole più lentamente.Sicuramente erano i pensieri del vampiro. La risposta di Rupert fu immediata. Un ringhio gli nacque nel petto e subito scattò verso mio padre.
< No,stupido vieni qui. > urlò Mark. Ma era troppo tardi mio padre e suo fratello avevano già cominciato a lottare. L'eleganza di mio padre era incredibile. Mark era molto più feroce,non mandava un colpo a fondo,mio padre ne anticipava sempre le mosse veloce e letale.
Mark fece per aiutare il fratello ma subito Lele,lasciandomi Anthony tra le braccia, e zio Emmett lo bloccarono.
< E no. Non vuoi combattere un pò? > zio Emmett era capace d scherzare anche in momenti come quelli. E anche loro iniziarono la loro danza. Zio Jasper e Carlisle si avvicinarono a papà ma non intervenivano,anche se la loro attenzione era per quel combattimento.Velocemente mi guardai intorno,alle mie spalle vi era una roccia sporgente, feci un balzo e appoggiai i bambini su quella roccia.
< No, mamma! > Maria non voleva scendere dalla mia schiena.
< Si, Maria lasciami,potrebbero avere bisogno di aiuto. >
< No,Mamma ho paura. > continuava lei.
< Tranquilla amore lasciami. Ti giuro che non correte rischi. > poi mi rivolsi a Anthony che era molto più controllato della sorellina ma anche lui spaventato. < Fai volare qualsiasi cosa si avvicini a voi. Pietre, rami, i due vampiri...mi hai capito tesoro lo farai per mamma e papà? >
< Posso usare il mio potere? >
< Si ,amore puoi usarlo proteggi te stesso e tua sorella sempre. > diedi un lungo bacio ai miei bambini.Non sapevo se quello fosse stato l'ultimo ma adesso dirgli addio era la cosa giusta da fare.
Rispiccai un salto e poi dissi < Mamma Nonna,state con i bambini per favore. >
< Renesmee... >
< Mamma per favore,tu non puoi combattere,usa lo scudo da lì e nonna solo tu puoi evitare che si spaventò a morte. Proteggeteli. >
< Si. > dissero insieme e scomparvero vicino la roccia.
Mi avvicinai a mio padre e in un attimo iniziai a combattere con lui.
< Ma bene la signorina si è decisa a combattere... > Rupert si era accorto di tutti i miei spostamenti.
< Si > lo guardai truce < e signora prego. > e mi scagliai contro di lui.
< Renesmee no... > urlò mio padre.
Ma ormai era tardi,continuavo a muovermi ed a sottrarmi ai suoi colpi. Era molto veloce, ma io ero anche allenata,anche zia Alice era molto veloce.
I miei denti cercavano sempre di addentargli il suo collo, ma appena lo riuscivo a puntare subito mi sfuggiva. Allora una lampadina mi si accese nel cervello ripensai a uno dei miei allenamenti con zio Jasper:
Era pomeriggio nella fredda forks, eravamo nel giardino della villa bianca che per tanti anni era stata la mia seconda casa. Il sole mai spuntato,poichè coperto dalle nuvole, stava tramontando.
< Renesmee per i vampiri che sembrano fragili perchè minuti la miglior difesa è l'attacco. Tu sei piccola tesoro,attacca con intelligenza, non puntare sulla forza ma sulla velocità e scaltrezza. >
< E come zio? >
< Guarda come faccio io! >

Le sue mosse tornarono a galla,quindi, balzi in aria e poi mi abbassai di colpo,gli afferrai le gambe e lo strattonai ,lui preso alla sprovvista cadde a terra. Con un ringhio gli morsi il collo quel tanto che bastava per renderlo inoffensivo, a finirlo ci avrebbero pensato gli altri adesso volevo solo correre verso Lele e sapere cosa stesse succedendo a lui. Lo lasciai a terra mi rialzai e commisi l'errore più grande che un combattente potesse fare:diedi le spalle a quel vampiro,al mio avversario.
Lui ne approfittò subito,mi saltò al collo e affondò i suoi canini nella mia carne,mi aveva morso, e io non sentivo più niente solo dolore.
< RENESMEE... > qualcuno urlò.
Nei pochi istanti di lucidità, visti zia Alice mio padre e mio nonno chini su di me.C'erano anche altre sagome ma io non riuscivo a distinguerle. Ma che facevano,non potevano pensare a me, i vampiri , i bambini, l'altro combattimento. No,c'erano così tante cose a cui pensare e loro erano su di me?
< Adesso mentre sono distratti! > poi non udii più nulla e l'incoscienza e il buio presero il sopravvento. Stavo morendo? addio Lele amore mio.Addio bambini miei. Addio mamma papà,grazie di avermi voluta. Addio famiglia grazie di avermi amata.



Angolo scrittrice:
Allora lo so non uccidetemi per favore. Altrimenti non saprete come finisce.
Vi giuro che merito di sopravvivere....lo scoprirete.Spero che commentiate...Sono a 89 recensioni, il mio sogno,oltre al fatto che la mia storia vi piaccia fino alla fine,sarebbe arrivare a 100 recensioni.....Mi accontenterete?Spero di si....
Bacini Mapi.
   
 
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