PER IL BENE DI
TUTTI
I suoi occhi rossi lo fissavano pieni di gioia maligna. La
vendetta aveva un dolce sapore dopo tutti quegli anni.
-Ti toglierò tutto quello che hai di più caro al mondo, Potter…e allora mi pregherai di ucciderti per porre fine
alle tue sofferenze- la voce di Voldemort era così
crudele che Harry ebbe un brivido.
-Non te lo permetterò…tu non farai
più del male a nessuno!
-E chi me lo impedirà? Tu forse? Povero piccolo sciocco!- Voldemort agitò la bacchetta e Harry vide comparire davanti
a lui Ginny in fin di vita. Probabilmente i Mangiamorte l’avevano torturata fino a ridurla in quelle
condizioni. I suoi capelli rossi nascondevano a malapena il volto coperto di
sangue ma ancora poteva intravedere quegli occhi cioccolato che lo fissavano
senza più energia. Erano vuoti e spenti.
-LASCIALA STARE!- urlò Harry. Ma Voldemort
rise. La stessa risata che fece prima di uccidere Lily Potter.
-Guarda come è ridotta la tua amata Traditrice del suo sangue…ed è tutta colpa tua. Se tu non la amassi
probabilmente non mi sarei nemmeno accorto della sua esistenza…e
invece…
-Tu…non ti devi permettere di toccarla…- disse Harry
sentendosi improvvisamente in colpa per quello che stava accadendo a Ginny.
-Ora, Potter, guarderai la tua amata Ginevra morire…AVADA KEDAVRA!
-NOOOOOO!!!
Harry si svegliò
urlando nel suo letto a Hogwarts. Era solo un sogno.
Solo un sogno. Eppure era così maledettamente reale! Si guardò intorno, ma per
fortuna non c’era nessuno nel dormitorio. Prese l’orologio e vide che erano già
le nove.
-Saranno già tutti a
far colazione in Sala Grande- mormorò Harry alzandosi dal letto. Ma il ricordo
dell’incubo che aveva fatto continuava a perseguitarlo. E Harry non tardò a
capirne il motivo…in fondo quello che aveva sognato
era la sua più grande paura. Che potesse accadere qualcosa a Ginny e che fosse per colpa sua. Che cosa sarebbe successo
se Voldemort avesse scoperto il profondo sentimento
che provava per Ginny? L’avrebbe di certo usata
contro di lui, le avrebbe fatto del male solo per poter far soffrire Harry. Non
poteva sopportare l’idea che Ginny fosse di nuovo
nelle mani di Voldemort come due anni prima.
Ricordava benissimo i suoi occhi cioccolato quando aveva capito quello che era
accaduto, quanto aveva sofferto. Non voleva che accadesse di nuovo!
Immerso nei suoi
pensieri Harry era arrivato camminando fino alle sponde del Lago Nero. E lì
comprese che aveva una sola possibilità per proteggerla. Lasciarla andare. Ma
quanto sarebbe stato difficile? Quanto ne avrebbe sofferto? Avrebbe dovuto
lasciare andare la cosa più bella e più importante per lui…non
era pronto per questo.
-Pensieri, Potter?
Una voce parlò alle
spalle del moro che sussultò e si voltò per vedere chi fosse.
-Malfoy…che ci fai qui?
-Quello che ci fai tu,
presumo…posso parlarti?
Lo sguardo di Draco era incredibilmente serio e determinato. Harry annuì
invitando Draco ad avvicinarsi con un cenno della
mano.
-No, non qui! Vieni
con me…
Harry seguì il
biondino fino a un angolo molto nascosto del parco di Hogwarts.
Il giovane Grifondoro era ansioso di conoscere il
motivo che spingeva Draco a parlargli di nascosto.
Cercò di scrutare il suo volto e vide che era insolitamente teso. Draco si fermò di
colpo e cominciò a parlare.
-Quello che sto per
dirti deve rimanere tra di noi. Non lo dovrà sapere nessuno,mi sono spiegato?
-Nemmeno…- fece per dire Harry, ma Draco lo bloccò.
-No! Soprattutto Hermione non dovrà sapere nulla!
Harry rivolse uno
sguardo più che interrogativo a Draco. Che diavolo
stava succedendo?
-Le cose sono cambiate…- cominciò il serpeverde.
-Tra te e Hermione?
-Lasciami finire,
Harry! dicevo che le cose sono cambiate…come ben sai
l’Oscuro Signore è tornato…e siamo tutti in pericolo.
Harry avrebbe voluto
dire qualcosa per replicare ma sapere che persino Draco
considerava Voldemort un pericolo in un certo senso
lo rincuorava. Ma ancora non capiva che cosa c’entrasse Hermione
in tutto questo.
-Sai meglio di me,
Harry, che Voldemort non può essere sconfitto con
qualche incantesimo da quattro soldi. Sarà dura e ci vorranno anni. Anni i cui
lui si nasconderà e si rafforzerà progettando il momento migliore per ucciderti
e tornare agli antichi splendori. E noi possiamo solo restare a guardare…
-Noi possiamo
combattere!- ribattè Harry con forza.
-Non essere ingenuo…possiamo organizzarci per combattere quando sarà il
momento opportuno! Ma per ora possiamo solo aspettare- Draco
si massaggiava le mani per nascondere l’ansia che lo portava a confidarsi con
Harry.
Dal canto suo Harry
strinse i denti:non voleva ammetterlo, ma Draco aveva
ragione. Doveva aspettare che Voldemort facesse la
prima mossa e questo lo faceva impazzire di rabbia. Come poteva sperare di
combattere contro il mago più potente del mondo? A quattordici anni…era una impresa suicida.
-Ma noi abbiamo un vantaggio…- continuò Draco.
-E sarebbe?
-Voi avete me-
concluse il Serpeverde con apparente tranquillità.
-Cosa vorresti dire
con questo?
-Che io posso fare il
doppio gioco per voi…potrò fornirvi tutte le
informazioni di cui avrete bisogno nella lotta contro Voldemort!
-STAI SCHERZANDO!-
urlò Harry guardando Malfoy fisso negli occhi. Draco era così tranquillo da dare sui nervi a Harry.
-Non sto scherzando!
Saprete sempre cosa sta facendo prima ancora che lo faccia…e
io sono il solo che può darti questo aiuto!
-Piton…c’è Piton…immagino
che anche lui ora farà il doppio gioco per Silente!- Harry si sorprese essere
preoccupato per Draco. Non poteva permettere che
rischiasse la propria vita per…per lui. E piuttosto
che vedere Draco di nuovo tra i Mangiamorte
preferiva crede che Piton fosse davvero fedele a
Silente.
-Piton? Andiamo, Harry! Da quando sei un
suo fan? Sei davvero convinto che Piton sia dei
nostri? Io onestamente non ci metterei la mano sul fuoco…
-Ma…perché lo fai? Tu…tu…
-Per Hermione…- rispose sincero Draco.
E Harry intravide un ombra di dolore attraversare quegli occhi di ghiaccio.
-Hermione? e come farai con lei? Dovrai tornare
dai tuoi…lasciarla…- all’improvviso Harry capì il
motivo per cui Draco gli aveva chiesto di mantenere
il più assoluto silenzio su quella conversazione.
-Esatto. Devo
lasciarla, anche se non vorrei, ma è per il suo bene. Così posso fare il doppio
gioco…
-Ma, Draco, i tuoi come potranno accoglierti di nuovo?
-Mio padre mi ha
scritto ieri…dice che se torno con loro senza fare
storie e senza Hermione il Signore Oscuro saprà ricompensarmi…
-E’ orribile!- disse
Harry in un soffio.
-Lo so…ma è l’unico modo per proteggerla! I miei mi detestano
ora e sono sicuro che se mi allontanassi da lei la potrei tenere lontana dai Mangiamorte che vogliono vederla morta…
La voce di Draco era piena di tristezza ma era convinto che quella
fosse la soluzione migliore per tutti. Anche se in cuor suo non avrebbe mai
voluto prendere quella decisione.
-Ma perché non le
racconti la verità? Hermione può capire!- protestò
Harry.
-Hermione? Cercherebbe di farmi cambiare idea!
E non mi permetterebbe di certo di fare quello che ho in mente. Confido che tu
manterrai il silenzio…
-Certo…come vuoi…ma
perché io e non Silente? Sarebbe molto meglio…
-No! Ho bisogno di
qualcuno con cui posso incontrarmi facilmente! Con te ci possiamo incontrare
per caso nei corridoi, fingere di odiarci come sempre e in realtà…
-Ho capito…
Calò un silenzio
imbarazzante tra i due. Non erano mai stati così vicini come in quel momento…e anche se Draco non lo
sapeva, Harry poteva capirlo più di quanto credesse.
-Grazie…per quello che hai intenzione di fare…
Draco ghignò come al suo solito.
-E di cosa? Tu hai
fatto molto di più…- ammise senza problemi.
-Quando…come pensi di lasciare Hermione?
-Questa è un’altra
delle cose che richiederà la tua collaborazione…
-In che senso?
-La mollerò al
Banchetto Finale davanti a tutti, baciando Pansy Parkinson…
-Non ci sarebbe un
modo meno doloroso?- chiese Harry pensando alla sofferenza che attendeva la sua
migliore amica.
-NO! Lei deve odiarmi
il più possibile, non deve provare a cercarmi, ad allacciare un rapporto con me…solo così io potrò resistere…altrimenti…beh,
credo che tu abbia capito cosa intendo…
Harry sorrise per la
prima volta e giurò di aver notato le guance di Draco
arrossire un poco.
-Capisco… E io cosa dovrei fare?
-Consolala per me!
stalle vicino- di nuovo la voce di Draco si fece
incredibilmente triste. Probabilmente lasciare Hermione
era la cosa più difficile che avesse mai dovuto fare ma era per il bene di
tutti. A Harry sembrò che una lacrima si fosse affacciata negli occhi di Draco, che però la ricacciò prontamente da dove era venuta.
-Lo farò…le starò vicino…
-Grazie…tu conti molto per lei…
-Mai quanto te!-
commentò Harry accennando a un vago sorriso.
-Sì…beh…quando tutto sarà finito mi farò perdonare
se lei mi vorrà ancora…
-Perché non dovrebbe
essere così? Finirà presto, Draco. E tornerà tutto
come è ora!- lo sguardo di Harry era serio e deciso. La sua non era una frase
fatta. Credeva davvero a quello che diceva. E Draco
lo comprese.
-Ci conto, Potter!
Quindi non ti far uccidere durante l’estate…
-Cercherò…ma non prometto nulla!- Harry si
sforzava di essere ironico, ma la sua voce tradiva una certa preoccupazione per
quello che sarebbe accaduto nei mesi successivi.
-Un’ultima cosa…non
è necessario che tu faccia lo stesso con Ginny- disse
Draco.
-Che vuoi dire?
-Lasciarla per proteggerla…con lei non servirà…
-Non è vero. Se io…se lei sarà libera Voldemort
non si accorgerà di lei!- rispose Harry con forza. Stava cercando di convincere
Draco o se stesso?
Ma il biondino rise
freddamente. Una risata senza allegria.
-Lei è comunque
spacciata, Harry! Se anche tu dovessi lasciarla e perdere contro Voldemort lei sarà tra le prime vittime. È una Weasley, una traditrice del suo sangue! E per Voldemort questa è una colpa orribile quasi quanto essere
un Mezzosangue! Il mio sacrificio almeno avrebbe un senso…passare
informazioni preziose. Il tuo invece sarebbe totalmente inutile!
-Ma forse…forse Ginny ce la farebbe a
superare il dolore per la fine della nostra storia…
-Credi che Ginny preferisca vivere una sola settimana felice con te o
una vita intera da sola? Prova a rispondere a questo! In tempi come questi
dobbiamo attaccarci a tutto ciò che di buono ci rimane…e
tu hai Ginny! Aggrappati a lei…sarà
la tua forza nei prossimi anni! E poi non è così sprovveduta come credi!
Harry sorrise. Le
parole di Draco avevano alleviato il ricordo
dell’incubo che lo aveva svegliato quella mattina.
-E Hermione
aiuterà te ad andare avanti…
-Già…
-Io non so cosa ci aspetta
nei prossimi mesi…ma qualunque cosa sia Draco…in qualunque momento…potrai
tornare indietro. Noi ci siamo…
Harry tese la mano
verso Draco che la strinse con un sorriso triste.
-Bene…allora ci si vede, Potter!
-Certo…ci si vede, Malfoy!
Harry guardò il
ragazzo allontanarsi. All’improvviso gli sembrava più cresciuto e più ingobbito
del solito. Poche settimane con Hermione avevano
sconvolto il cuore e la vita di Draco. Avrebbe voluto
che tra loro ci fosse un ultimo saluto…un ultimo
addio. Ma Harry era consapevole che non poteva essere così.
Si mosse verso il
castello che si ergeva accarezzato dai raggi del sole. I preparativi per il
Banchetto Finale erano iniziati e Harry si chiese come avrebbe fatto a tenere
nascosta ad Hermione la verità su Draco
per così tanto tempo. L’unica cosa che lo consolava era che quando tutto
sarebbe finito, Hermione avrebbe potuto ritrovare Draco. Forse…sempre se il
biondino sarebbe riuscito a sopravvivere… Sospirò
profondamente.
-Harry!- Ginny
gli stava correndo incontro sorridente. I capelli rossi al vento e gli occhi
che lo scrutavano da lontano. Luminosi come sempre.
-Ti ho cercato
dovunque!- protestò la ragazza fingendosi arrabbiata.
Harry non rispose ma
la baciò con forza e passione. Con disperazione e dolore. Con la gioia che
almeno lui poteva assaporare. Quell’oblio che solo le braccia di Ginny gli donavano. Quando la lasciò andare, Ginny lo guardo sorpresa e rossa in volto. Quel bacio le
aveva tolto il respiro.
-A cosa devo…- ma non riuscì a finire la frase. Harry le posò un
dito sulle labbra morbide accarezzandole con desiderio.
-Non dir niente, Gin.
Baciami. Ne ho bisogno.
La ragazza lo guardò
dritta negli occhi. Comprese che qualcosa non andava in lui ma assecondò la sua
richiesta. Si lasciò trasportare sul soffice prato di Hogwarts
da Harry e lì restarono per quelle che sembrarono ore.
-C’è qualcosa che non va…Harry, lo so, ti conosco…
-Vorrei potertene
parlare, ma…
-Non voglio sapere….voglio solo poterti stare accanto…promettimi
che qualunque cosa succeda tu non mi allontanerai. Anche perché non ci
riusciresti!
Harry sorrise
accarezzandole i capelli rossi e profumati.
-Grazie…è quello di cui ho bisogno. Averti accanto…sarai il mio sostegno nei momenti difficili…
La ragazza lo fissò
serena. La sua più grande paura era che Harry la abbandonasse ora che Voldemort era tornato. Temeva che Harry la considerasse un
peso nella sua lotta contro il Signore Oscuro…ma non
era così. Harry non la voleva lasciare.
-Si è fatto tardi. Che
ne dici di tornare al castello? Il Banchetto Finale starà per cominciare…non me lo voglio perdere!- disse Ginny trascinando Harry con sé.
Harry si alzò con un
enorme peso al cuore e insieme si incamminarono verso la loro ultima giornata a
Hogwarts per quell’anno. Ma solo Harry era
immensamente triste in quella Grande Sala. Davanti a lui si prospettavano anni
orribili. Solo guardando Ginny comprese che in fondo
lui avrebbe avuto sempre un appiglio.
Il suo pensiero andò a
Draco e Hermione. Loro
questo appiglio non l’avrebbero avuto.
Ciao a tutti! Eccomi tornata con un
capitolo molto triste, lo ammetto.
Il prossimo capitolo invece sarà
ambientato ben 5 anni più tardi, a guerra ormai conclusa. Ovviamente gli eventi
non raccontati saranno gli stessi descritti nei libri della Rowling…
Vi aspetto al prossimo capitolo ‘Cinque
anni dopo’ e…recensite!!!
A presto!