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Autore: potterfanlalla17    21/10/2009    5 recensioni
Ciao a tutti...questa è la mia prima DRaco/Hermione. Scritta e dedicata a Hily, la mia sorellinadolce che per prima mi ha fatto scoprire questa coppia inedita. Essendo la mia prima storia su questa coppia vi chiedo un po' di clemenza...non conosco molto bene questo pairing e ho cercato di rendere la storia più credibile possibile. Siamo al quarto anno, durante il Torneo Tremaghi. Ron ha appena chiesto a Hermione di accompagnarlo al Ballo del Ceppo, ma lo ha fatto nel modo maldestro che tutti conosciamo. Come reagirà Hermione? In questa storia c'è anche la coppia Harry/Ginny...anche loro alle prese con il loro amore che nasce. Come è evidente non seguirò gli avvenimenti della Rowling...spero mi perdonerà per questo! Buona lettura e...recensite. Grazie.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Ron
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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PER IL BENE DI TUTTI

 

I suoi occhi rossi lo fissavano pieni di gioia maligna. La vendetta aveva un dolce sapore dopo tutti quegli anni.

-Ti toglierò tutto quello che hai di più caro al mondo, Potter…e allora mi pregherai di ucciderti per porre fine alle tue sofferenze- la voce di Voldemort era così crudele che Harry ebbe un brivido.

-Non te lo permetterò…tu non farai più del male a nessuno!

-E chi me lo impedirà? Tu forse? Povero piccolo sciocco!- Voldemort agitò la bacchetta e Harry vide comparire davanti a lui Ginny in fin di vita. Probabilmente i Mangiamorte l’avevano torturata fino a ridurla in quelle condizioni. I suoi capelli rossi nascondevano a malapena il volto coperto di sangue ma ancora poteva intravedere quegli occhi cioccolato che lo fissavano senza più energia. Erano vuoti e spenti.

-LASCIALA STARE!- urlò Harry. Ma Voldemort rise. La stessa risata che fece prima di uccidere Lily Potter.

-Guarda come è ridotta la tua amata Traditrice del suo sangue…ed è tutta colpa tua. Se tu non la amassi probabilmente non mi sarei nemmeno accorto della sua esistenza…e invece…

-Tu…non ti devi permettere di toccarla…- disse Harry sentendosi improvvisamente in colpa per quello che stava accadendo a Ginny.

-Ora, Potter, guarderai la tua amata Ginevra morire…AVADA KEDAVRA!

-NOOOOOO!!!

 

 

Harry si svegliò urlando nel suo letto a Hogwarts. Era solo un sogno. Solo un sogno. Eppure era così maledettamente reale! Si guardò intorno, ma per fortuna non c’era nessuno nel dormitorio. Prese l’orologio e vide che erano già le nove.

-Saranno già tutti a far colazione in Sala Grande- mormorò Harry alzandosi dal letto. Ma il ricordo dell’incubo che aveva fatto continuava a perseguitarlo. E Harry non tardò a capirne il motivo…in fondo quello che aveva sognato era la sua più grande paura. Che potesse accadere qualcosa a Ginny e che fosse per colpa sua. Che cosa sarebbe successo se Voldemort avesse scoperto il profondo sentimento che provava per Ginny? L’avrebbe di certo usata contro di lui, le avrebbe fatto del male solo per poter far soffrire Harry. Non poteva sopportare l’idea che Ginny fosse di nuovo nelle mani di Voldemort come due anni prima. Ricordava benissimo i suoi occhi cioccolato quando aveva capito quello che era accaduto, quanto aveva sofferto. Non voleva che accadesse di nuovo!

Immerso nei suoi pensieri Harry era arrivato camminando fino alle sponde del Lago Nero. E lì comprese che aveva una sola possibilità per proteggerla. Lasciarla andare. Ma quanto sarebbe stato difficile? Quanto ne avrebbe sofferto? Avrebbe dovuto lasciare andare la cosa più bella e più importante per lui…non era pronto per questo.

-Pensieri, Potter?

Una voce parlò alle spalle del moro che sussultò e si voltò per vedere chi fosse.

-Malfoy…che ci fai qui?

-Quello che ci fai tu, presumo…posso parlarti?

Lo sguardo di Draco era incredibilmente serio e determinato. Harry annuì invitando Draco ad avvicinarsi con un cenno della mano.

-No, non qui! Vieni con me…

Harry seguì il biondino fino a un angolo molto nascosto del parco di Hogwarts. Il giovane Grifondoro era ansioso di conoscere il motivo che spingeva Draco a parlargli di nascosto. Cercò di scrutare il suo volto e vide che era insolitamente teso.  Draco si fermò di colpo e cominciò a parlare.

-Quello che sto per dirti deve rimanere tra di noi. Non lo dovrà sapere nessuno,mi sono spiegato?

-Nemmeno…- fece per dire Harry, ma Draco lo bloccò.

-No! Soprattutto Hermione non dovrà sapere nulla!

Harry rivolse uno sguardo più che interrogativo a Draco. Che diavolo stava succedendo?

-Le cose sono cambiate…- cominciò il serpeverde.

-Tra te e Hermione?

-Lasciami finire, Harry! dicevo che le cose sono cambiate…come ben sai l’Oscuro Signore è tornato…e siamo tutti in pericolo.

Harry avrebbe voluto dire qualcosa per replicare ma sapere che persino Draco considerava Voldemort un pericolo in un certo senso lo rincuorava. Ma ancora non capiva che cosa c’entrasse Hermione in tutto questo.

-Sai meglio di me, Harry, che Voldemort non può essere sconfitto con qualche incantesimo da quattro soldi. Sarà dura e ci vorranno anni. Anni i cui lui si nasconderà e si rafforzerà progettando il momento migliore per ucciderti e tornare agli antichi splendori. E noi possiamo solo restare a guardare…

-Noi possiamo combattere!- ribattè Harry con forza.

-Non essere ingenuo…possiamo organizzarci per combattere quando sarà il momento opportuno! Ma per ora possiamo solo aspettare- Draco si massaggiava le mani per nascondere l’ansia che lo portava a confidarsi con Harry.

Dal canto suo Harry strinse i denti:non voleva ammetterlo, ma Draco aveva ragione. Doveva aspettare che Voldemort facesse la prima mossa e questo lo faceva impazzire di rabbia. Come poteva sperare di combattere contro il mago più potente del mondo? A quattordici anni…era una impresa suicida.

-Ma noi abbiamo un vantaggio…- continuò Draco.

-E sarebbe?

-Voi avete me- concluse il Serpeverde con apparente tranquillità.

-Cosa vorresti dire con questo?

-Che io posso fare il doppio gioco per voi…potrò fornirvi tutte le informazioni di cui avrete bisogno nella lotta contro Voldemort!

-STAI SCHERZANDO!- urlò Harry guardando Malfoy fisso negli occhi. Draco era così tranquillo da dare sui nervi a Harry.

-Non sto scherzando! Saprete sempre cosa sta facendo prima ancora che lo faccia…e io sono il solo che può darti questo aiuto!

-Piton…c’è Piton…immagino che anche lui ora farà il doppio gioco per Silente!- Harry si sorprese essere preoccupato per Draco. Non poteva permettere che rischiasse la propria vita per…per lui. E piuttosto che vedere Draco di nuovo tra i Mangiamorte preferiva crede che Piton fosse davvero fedele a Silente.

-Piton? Andiamo, Harry! Da quando sei un suo fan? Sei davvero convinto che Piton sia dei nostri? Io onestamente non ci metterei la mano sul fuoco…

-Ma…perché lo fai? Tu…tu…

-Per Hermione…- rispose sincero Draco. E Harry intravide un ombra di dolore attraversare quegli occhi di ghiaccio.

-Hermione? e come farai con lei? Dovrai tornare dai tuoi…lasciarla…- all’improvviso Harry capì il motivo per cui Draco gli aveva chiesto di mantenere il più assoluto silenzio su quella conversazione.

-Esatto. Devo lasciarla, anche se non vorrei, ma è per il suo bene. Così posso fare il doppio gioco…

-Ma, Draco, i tuoi come potranno accoglierti di nuovo?

-Mio padre mi ha scritto ieri…dice che se torno con loro senza fare storie e senza Hermione il Signore Oscuro saprà ricompensarmi…

-E’ orribile!- disse Harry in un soffio.

-Lo so…ma è l’unico modo per proteggerla! I miei mi detestano ora e sono sicuro che se mi allontanassi da lei la potrei tenere lontana dai Mangiamorte che vogliono vederla morta…

La voce di Draco era piena di tristezza ma era convinto che quella fosse la soluzione migliore per tutti. Anche se in cuor suo non avrebbe mai voluto prendere quella decisione.

-Ma perché non le racconti la verità? Hermione può capire!- protestò Harry.

-Hermione? Cercherebbe di farmi cambiare idea! E non mi permetterebbe di certo di fare quello che ho in mente. Confido che tu manterrai il silenzio…

-Certo…come vuoi…ma perché io e non Silente? Sarebbe molto meglio…

-No! Ho bisogno di qualcuno con cui posso incontrarmi facilmente! Con te ci possiamo incontrare per caso nei corridoi, fingere di odiarci come sempre e in realtà…

-Ho capito…

Calò un silenzio imbarazzante tra i due. Non erano mai stati così vicini come in quel momento…e anche se Draco non lo sapeva, Harry poteva capirlo più di quanto credesse.

-Grazie…per quello che hai intenzione di fare…

Draco ghignò come al suo solito.

-E di cosa? Tu hai fatto molto di più…- ammise senza problemi.

-Quando…come pensi di lasciare Hermione?

-Questa è un’altra delle cose che richiederà la tua collaborazione…

-In che senso?

-La mollerò al Banchetto Finale davanti a tutti, baciando Pansy Parkinson…

-Non ci sarebbe un modo meno doloroso?- chiese Harry pensando alla sofferenza che attendeva la sua migliore amica.

-NO! Lei deve odiarmi il più possibile, non deve provare a cercarmi, ad allacciare un rapporto con me…solo così io potrò resistere…altrimenti…beh, credo che tu abbia capito cosa intendo…

Harry sorrise per la prima volta e giurò di aver notato le guance di Draco arrossire un poco.

-Capisco… E io cosa dovrei fare?

-Consolala per me! stalle vicino- di nuovo la voce di Draco si fece incredibilmente triste. Probabilmente lasciare Hermione era la cosa più difficile che avesse mai dovuto fare ma era per il bene di tutti. A Harry sembrò che una lacrima si fosse affacciata negli occhi di Draco, che però la ricacciò prontamente da dove era venuta.

-Lo farò…le starò vicino…

-Grazie…tu conti molto per lei…

-Mai quanto te!- commentò Harry accennando a un vago sorriso.

-Sì…beh…quando tutto sarà finito mi farò perdonare se lei mi vorrà ancora…

-Perché non dovrebbe essere così? Finirà presto, Draco. E tornerà tutto come è ora!- lo sguardo di Harry era serio e deciso. La sua non era una frase fatta. Credeva davvero a quello che diceva. E Draco lo comprese.

-Ci conto, Potter! Quindi non ti far uccidere durante l’estate…

-Cercherò…ma non prometto nulla!- Harry si sforzava di essere ironico, ma la sua voce tradiva una certa preoccupazione per quello che sarebbe accaduto nei mesi successivi.

-Un’ultima cosa…non è necessario che tu faccia lo stesso con Ginny- disse Draco.

-Che vuoi dire?

-Lasciarla per proteggerla…con lei non servirà…

-Non è vero. Se io…se lei sarà libera Voldemort non si accorgerà di lei!- rispose Harry con forza. Stava cercando di convincere Draco o se stesso?

Ma il biondino rise freddamente. Una risata senza allegria.

-Lei è comunque spacciata, Harry! Se anche tu dovessi lasciarla e perdere contro Voldemort lei sarà tra le prime vittime. È una Weasley, una traditrice del suo sangue! E per Voldemort questa è una colpa orribile quasi quanto essere un Mezzosangue! Il mio sacrificio almeno avrebbe un senso…passare informazioni preziose. Il tuo invece sarebbe totalmente inutile!

-Ma forse…forse Ginny ce la farebbe a superare il dolore per la fine della nostra storia…

-Credi che Ginny preferisca vivere una sola settimana felice con te o una vita intera da sola? Prova a rispondere a questo! In tempi come questi dobbiamo attaccarci a tutto ciò che di buono ci rimane…e tu hai Ginny! Aggrappati a lei…sarà la tua forza nei prossimi anni! E poi non è così sprovveduta come credi!

Harry sorrise. Le parole di Draco avevano alleviato il ricordo dell’incubo che lo aveva svegliato quella mattina.

-E Hermione aiuterà te ad andare avanti…

-Già…

-Io non so cosa ci aspetta nei prossimi mesi…ma qualunque cosa sia Draco…in qualunque momento…potrai tornare indietro. Noi ci siamo…

Harry tese la mano verso Draco che la strinse con un sorriso triste.

-Bene…allora ci si vede, Potter!

-Certo…ci si vede, Malfoy!

Harry guardò il ragazzo allontanarsi. All’improvviso gli sembrava più cresciuto e più ingobbito del solito. Poche settimane con Hermione avevano sconvolto il cuore e la vita di Draco. Avrebbe voluto che tra loro ci fosse un ultimo saluto…un ultimo addio. Ma Harry era consapevole che non poteva essere così.

Si mosse verso il castello che si ergeva accarezzato dai raggi del sole. I preparativi per il Banchetto Finale erano iniziati e Harry si chiese come avrebbe fatto a tenere nascosta ad Hermione la verità su Draco per così tanto tempo. L’unica cosa che lo consolava era che quando tutto sarebbe finito, Hermione avrebbe potuto ritrovare Draco. Forse…sempre se il biondino sarebbe riuscito a sopravvivere… Sospirò profondamente.

-Harry!- Ginny gli stava correndo incontro sorridente. I capelli rossi al vento e gli occhi che lo scrutavano da lontano. Luminosi come sempre.

-Ti ho cercato dovunque!- protestò la ragazza fingendosi arrabbiata.

Harry non rispose ma la baciò con forza e passione. Con disperazione e dolore. Con la gioia che almeno lui poteva assaporare. Quell’oblio che solo le braccia di Ginny gli donavano. Quando la lasciò andare, Ginny lo guardo sorpresa e rossa in volto. Quel bacio le aveva tolto il respiro.

-A cosa devo…- ma non riuscì a finire la frase. Harry le posò un dito sulle labbra morbide accarezzandole con desiderio.

-Non dir niente, Gin. Baciami. Ne ho bisogno.

La ragazza lo guardò dritta negli occhi. Comprese che qualcosa non andava in lui ma assecondò la sua richiesta. Si lasciò trasportare sul soffice prato di Hogwarts da Harry e lì restarono per quelle che sembrarono ore.

-C’è qualcosa che non va…Harry, lo so, ti conosco…

-Vorrei potertene parlare, ma…

-Non voglio sapere….voglio solo poterti stare accanto…promettimi che qualunque cosa succeda tu non mi allontanerai. Anche perché non ci riusciresti!

Harry sorrise accarezzandole i capelli rossi e profumati.

-Grazie…è quello di cui ho bisogno. Averti accanto…sarai il mio sostegno nei momenti difficili…

La ragazza lo fissò serena. La sua più grande paura era che Harry la abbandonasse ora che Voldemort era tornato. Temeva che Harry la considerasse un peso nella sua lotta contro il Signore Oscuro…ma non era così. Harry non la voleva lasciare.

-Si è fatto tardi. Che ne dici di tornare al castello? Il Banchetto Finale starà per cominciare…non me lo voglio perdere!- disse Ginny trascinando Harry con sé.

Harry si alzò con un enorme peso al cuore e insieme si incamminarono verso la loro ultima giornata a Hogwarts per quell’anno. Ma solo Harry era immensamente triste in quella Grande Sala. Davanti a lui si prospettavano anni orribili. Solo guardando Ginny comprese che in fondo lui avrebbe avuto sempre un appiglio.

Il suo pensiero andò a Draco e Hermione. Loro questo appiglio non l’avrebbero avuto.

 

 

 

 

Ciao a tutti! Eccomi tornata con un capitolo molto triste, lo ammetto.

Il prossimo capitolo invece sarà ambientato ben 5 anni più tardi, a guerra ormai conclusa. Ovviamente gli eventi non raccontati saranno gli stessi descritti nei libri della Rowling…

 

Vi aspetto al prossimo capitolo ‘Cinque anni dopo’ e…recensite!!!

 

A presto!

   
 
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