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Autore: Catherine Heathcliff    22/10/2009    1 recensioni
Draco aveva sempre pensato che,se mai,la sua famiglia l'avesse abbandonato,sarebbe stato solo. Adesso Draco aveva imparato che,con la persona giusta al proprio fianco,ci si poteva anche permettere di cadere,tanto ci sarebbe sempre stata la persona che ti amava pronta a rialzarti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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draco7 ehi ciao!
allora.....sono tipo due settimane che non aggiorno e mi dispiace..la verità è che non ho avuto molto tempo,ho dovuto studiare tantissimo!tecnicamente avrei dovuto aggiornare la settimana prossima perchè questa sono in gita,ma,ahimè,ho la febbre a 39 e quindi sono a casa,sotto le coperte e posso dedicarmi a voi!!intanto grazie mille per i 5 "seguita" e i 4 "preferiti"!!in ogni caso..rispondendo alla mia fedelissima babibabi che non perde un capitolo..hai perfettamente ragione!!Fortune avrebbe dovuto pretendere delle spiegazioni ma bisogna partire dal presupposto che Draco è pur sempre Draco Malfoy e perciò non deve spiegazioni a nessuno.E sono perfettamente d'accordo con te,
Hiba Kaulitz emogirl,Draco fa proprio una vita ingiusta!adesso però vi lascio alla lettura del capitolo,spero vi piaccia e spero che la febbre non mi abbia fatto scrivere un capitolo orrendo o illeggibile.....commentate,baci,
Lulu(con la febbre)


Capitolo 7

Theres no chance for us
Its all decided for us
This world has only one sweet moment set aside for us






Si dice che ci sia chi aspetta la pioggia per non piangere da solo.
Draco non aveva mai pianto,non aveva mai poggiato la testa sulla spalla di un amico e neppure si era mai confidato con nessuno.
Non avrebbe iniziato per una babbana.
Cosa avrebbe detto la gente se avesse saputo che la prima lacrima di Draco Malfoy era scesa per una ragazza di Londra?
Draco sapeva fin troppo bene che doveva restare in piedi,per sopravvivere.Se fosse caduto non si sarebbe più rialzato,mai più.
Socchiuse gli occhi,facendosi forza.
Fino a quando la sua famiglia l’avrebbe aiutato non sarebbe mai stato solo,mai.
Malfoy si alzò pesantemente dalla poltrona e si mise al centro della stanza.
Era rischioso,andarsene dal mondo Babbano per tornare a Casa.
Era pericoloso,avrebbero potuto trovarlo e prenderlo.
Draco cercò la bacchetta nascosta nella credenza e la strinse nel pugno destro,sfiorando il legno levigato.La testa già cominciava a girargli mentre tutto intorno a lui diventava nebbia e scompariva.

PUM.
L’atterraggio era stato molto scarso,a Draco non piaceva smaterializzarsi.
Preferiva di gran lunga volare oltre i confini,afferrare la propria scopa e sentire il vento fra i capelli.
Quello era il suo momento,nessuno poteva rubarglielo,nemmeno Harry Potter.
A Draco Malfoy sarebbe piaciuto al primo anno diventare amico di Potter.Averlo al proprio fianco gli avrebbe garantito notorietà,fama e una certa importanza col Signore Oscuro.Non avrebbe dovuto affrontare prove per dimostrargli che era degno di essere un Mangiamorte,aver portato Potter al Lato Oscuro sarebbe stato sufficiente.
Draco inspirò l’aria intensamente.
Casa.
Malfoy poteva sentire l’odore del grano che si celava sul dietro del suo maniero e poteva avvertire il battere costante della pioggia sul terreno bagnato.
Sfiorò l’erba per qualche secondo,cercando quel coraggio che proprio non riusciva a trovare.
Affrontare Lucius Malfoy non era cosa da poco.
L’aveva fatto solo una volta ed era stato così terribile che aveva giurato a se stesso che non l’avrebbe mai più fatto.

Tredici anni prima.
Draco era sul divano,fra le braccia di Narcissa che lo coccolava con dolcezza.Draco si apoggiò al suo seno caldo e restò lì,fermo,a contemplare gli occhi della madre.Avrebbe voluto che questo momento durasse per sempre;si sentiva al sicuro,protetto,credeva che niente l’avrebbe potuto ferire da lì.
Un rumore proveniente dal giardino lo svegliò proprio mentre stava scendendo in un sonno profondo.Draco socchiuse i profondi occhi grigi malinconici e si strinse ancora di più al seno della madre.
Lucius entrò,barcollando,nella stanza.
Biascicò qualcosa di incomprensibile mentre si sedeva al tavolo,picchiando il pugno sul legno con forza.
Afferrò con rabbia un enorme bicchiere e cominciò a sbaterlo contro il tavolo,esigendo da bere.
Narcissa sapeva che cosa stava chiedendo il marito.Ogni volta che tornava da una missione indetta dal Signore Oscuro esigeva la stessa bevanda:l’Anima nera.Narcissa odiava vedere Lucius Malfoy in quello stato e odiava ancora di più che qusto,tornando a casa,volesse ancora bere e chiedesse di ubriacarsi fino allo svenimento.
L‘anima nera era un medicinale,per Lucius Malfoy.Costituita da liquirizia pura, acqua,zucchero e alcool a 95°,gli permetteva di perdersi in un sonno tormentato da incubi per poi risvegliarsi e vomitare allegramente nella cucina,lasciando alla mogliettina il compito ingrato di pulire tutto e fargli trovare una casa limpida.
Draco detestava il padre quando trattava Narcissa così.Avrebbe voluto che si svegliasse,era troppo piccolo per capire che spesso le persone preferiscono una mente annebbiata alla realtà.
Era troppo innocente per concepire il male e troppo ingenuo per capire la sua famiglia,i Malfoy.
La madre lo depositò sul divano con delicatezza,accorrendo dal marito e ordinando a un Dobby sporco e malmesso di preparare dell’Anima Nera.
Draco agitò le manine,richiamando la madre e gridando il suo nome.
La madre accorreva sempre quando lui la chiamava ma quando il padre era a casa non aveva più tempo per il piccolo Draco,doveva dedicarsi completamente all’alcolizzato Lucius Malfoy,povera marionetta del Signore Oscuro.
Il padre si tappò le orecchie con le mani,per scacciare le urla del figlio,per scacciare il rumore e tornare nell’oblio.
Draco continuò ad urlare,agitando le manine.
Lucius si alzò di scatto,con rabbia,e si avventò su Draco.
Lo fferrò per i capelli e con un sibilo gli intimò:
“chiudi subito la bocca,marmocchio.Dimostrami che non ho dato alla luce un imbecille.Inizia a darmi delle soddisfazioni,piccolo idiota”
Draco si strinse al divano,chiudendo gli occhi e tappandosi il naso,per allontanare il tanfo dell’alcool.
Lucius Malfoy si alzò,lanciandogli un’occhiata sprezzante e si sistemò al tavolo.Narcissa gli portò una tazza fumante di Anima Nera e gliela porse lentamente.Lucius l’afferrò con forza e ringhiò alla moglie:
“insegna a Draco cosa vuol dire essere un uomo.Voglio fargli capire cosa succede a chi non fa ciò che deve fare”
Narcissa singhiozzò qualche parole sconnessa,implorando il marito di non fare nulla.
Draco osservava la scena,con occhi aperti,incapace di capire cosa stesse facendo,cosa volesse il padre e perché lui non aveva mai ricevuto una carezza da lui come gli altri bambini purosangue.
“fallo,brutta cagna!”gridò,assestandole un sonoro schiaffo.
Draco gridò mentre la mano del padre colpiva quella della madre e si alzò per proteggerla,mettendosi in mezzo.
Lucius lo osservò per qualche secondo,facendo tremare la mano in aria.
“spostati”gli intimò con un sibilo
“no”
“ora”
“no”
Quello che successe dopo,Draco  non lo ricorda più
Ricorda solo che il dolore era arrivato subito e che non aveva saputo reagire.
La madre a terra,fra le lacrime.
E il suo sangue sparso a terra,con le risate del padre che gli rimbombavano nelle orecchie.

                                                                              *


 Theres no time for us
Theres no place for us
What is this thing that builds our dreams yet slips away
From us
Who wants to live forever
Who wants to live forever....?

Draco si appoggiò alla porta,premendo la mano contro il legno scuro.Tutto profumava,tutto era così diverso dalla pensione nella quale era stato costretto a vivere negli ultimi mesi.Anche quella era stata una scelta esclusivamente del padre.Lui non aveva avuto scelta,non aveva scelta nemmeno adesso che era un adulto.

Theres no chance for us
Its all decided for us
This world has only one sweet moment set aside for us
Who wants to live forever
Who wants to live forever?

Drao chiuse gli occhi mentre bussava il battente.
Rivide per un attimo Fortune,in tutta la sua bellezza,mentre gli accarezzava i capelli.
Poteva ancora sentire il suo fiato caldo sulle sue labbra e le sue mani sul suo collo.Draco aveva sentito un calore talmente forte al suo fianco che avrebbe voluto rimanere accanto a lei per sempre.
Ma non poteva buttare al vento tutta la sua vita per amore.Lucius Malfoy non glielo avrebbe mai permesso,ogni singolo Malfoy non l’avrebbe più accettato.
Draco doveva solo fingere che Fortune non fosse mai esistita.
Si sarebbe sentito totalmente solo ma almeno sarebbe rimasto in piedi.


Who dares to love forever?
When love must die
But touch my tears with your lips
Touch my world with your fingertips
And we can have forever
And we can love forever
Forever is our today

La porta si aprì,lentamente e una donna fece capolino.
Era Narcissa.
Draco restò immobile,sorridendole imbarazzato e distogliendo lo sguardo.Narcissa lo scrutò per qualche minuto,poi,lentamente,abbracciò il figlio e lo strinse al suo seno,come quando Draco era un bambino.Draco allungò le braccia lungo la schiena della madre e le baciò i capelli.
Questa lasciò cadere una lacrima fra i capelli di Draco e si fece avvolgere dal calore del figlio amato.

Who wants to live forever
Who wants to live forever?
Forever is our today

Narcissa si scostò dal figlio e lo sospinse verso il soggiorno,con delicatezza,tenendolo sotto braccio.Draco avrebbe voluto tornare bambino per non capire ciò che succedeva.Si strinse alla madre ed entrò nella cucina.
Il padre era fermo,al tavolo,con un grosso bicchiere di burrobirra nella mano destra.La smorfia disgustata che gli dipinse il volto non appena vide il figlio,confuse Draco.
Questo studiò attentamente il padre e solo quando Lucius si fu alzato ed ebbe estratto dalla tasca sinistra una lettera di Azkaban,Draco capì che fuggire non era servito a niente.
Si scostò dalla madre e spostò lo sguardo sul padre.
Aveva sempre pensato che,se mai,la sua famiglia l'avesse abbandonato,sarebbe stato solo.
Adesso Draco aveva imparato che,con la persona giusta al proprio fianco,ci si poteva anche permettere di cadere,tanto ci sarebbe sempre stata la persona che ti amava pronta a rialzarti.

Who waits forever anyway?







































  
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