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Autore: Veggie12775    23/10/2009    7 recensioni
Storia ambientata dopo il quinto romanzo. Non tiene conto degli avvenimenti del sesto e del settimo libro ma ci sono alcuni riferimenti. Harry è disperato per la morte del suo amato padrino Sirius Black e Hermione, desiderando aiutare l'amico decide di tornare indietro nel tempo di quattro mesi per evitare che ciò avvenga ed utilizza un incantesimo trovato in un libro antico nella sezione proibita della biblioteca ma commette un errore e finisce vent'anni indietro nel tempo dove fa la conoscenza del giovane Severus Piton di cui s'innamora. I personaggi potrebbero risultare un po' OOC
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DICIOTTO



Per tre giorni Hermione fu tenuta sotto stretta sorveglianza da Madama Chips, preoccupata per la sua salute fisica e mentale, poi visto che almeno apparentemente sembrava aver assorbito il duro colpo, venne rimandata nella Torre di Grifondoro con raccomandazione ai suoi amici di tenerla d’occhio.
Hermione era disperata perché aveva perduto per sempre l’uomo che amava e si era resa conto che fino a quel momento aveva segretamente sperato che lui potesse uscire di prigione e tornare da lei e dal loro bambino.
I dissenatori, invece, gli avevano prosciugato l’anima e Severus se n’era andato via per sempre.
Altri giorni passarono e quella mattina avevano inizio gli esami di fine anno.
Non erano importanti come i GUFO del quinto anno o i MAGO del settimo ma Hermione ci aveva sempre tenuto ad avere i migliori risultati possibili ora invece seguiva Harry e Ron con arriva assente verso l’aula di pozioni.
“Fatti forza, Hermione! Non vorrai mica fallire gli esami, spero! Tu sei la numero uno!” le disse Harry.
“Già, non vorrai mica farti superare da quello stupido furetto di Malfoy, spero!” aggiunse Ron.
Proprio in quel momento raggiunsero i sotterranei ed entrarono nell’aula di pozioni dove diversi studenti erano già ai propri posti.
Tra di essi c’era anche Draco che li guardò con disprezzo e un sorrisetto di scherno.
Hermione incrociò il suo sguardo e improvvisamente una gran rabbia e determinazione s’impossessò di lei spazzando via l’apatia che l’aveva circondata dall’arresto di Severus.
Era colpa di Draco se il suo unico amore ora era perduto per sempre e lei doveva dimostrargli che non l’avrebbe mai distrutta, che nonostante le sue origini babbane era migliore di lui che proveniva da un’antica casata di maghi purosangue.
Avrebbe iniziato la sua rivincita quel giorno con l’esame di pozioni, la materia di Severus.
Poco dopo arrivò il professor Lumacorno che dopo aver dato le istruzioni diede inizio all’esame.
Hermione s’impegnò al massimo sia quel giorno che in quelli successivi e i suoi amici erano felici di vedere che almeno apparentemente era tornata quella di un tempo.
Al termine degli esami, come di consueto, molti studenti tornarono a casa ma non Hermione e i suoi amici che rimasero a Hogwarts dove vennero raggiunti dai membri dell’Ordine della Fenice riunitisi per elaborare le strategie contro Voldemort e i Mangiamorte che ormai avevano conquistato parecchie città della Comunità Magica e avevano diversi infiltrati all’interno del Ministero.
“Ormai ci siamo, credo proprio che Voldemort attaccherà Hogwarts per ottenere il pieno controllo sui luoghi magici più importanti. E’ chiaro ormai che il Ministero è sotto il suo controllo, dico bene Arthur?” chiese Silente durante una delle riunioni dell’Ordine della Fenice rivolgendosi al padre di Ron.
“Purtroppo sì, Albus. Infatti, proprio questa mattina Caramell è stato ucciso dai Mangiamorte che si sono infiltrati al Ministero.”
Tutti i presenti rimasero in silenzio alcuni istanti assorbendo la notizia della morte del poco amato e apprezzato Ministro della Magia Cornelius Caramell.
Nessuno poteva dirsi dispiaciuto per la sua morte ma il fatto in sé era molto preoccupante perché dimostrava che Voldemort ormai era il padrone incontrastato del Mondo Magico.
“Ora Voldemort si è auto eletto Ministro della Magia?” chiese Harry.
“No, Lucius Malfoy è il nuovo Ministro. Per ora Tu Sai Chi è rimasto nell’ombra e naturalmente Lucius deve agire su suo ordine” rispose il signor Weasley.
“Ma perché?” chiese Ron.
“Immagino che lo abbia fatto per creare ancora più panico e confusione fra la gente comune. Tom Ridde è cresciuto in un orfanotrofio babbano ed è stato Hogwarts il primo luogo importante per lui dove ha scoperto le sue enormi potenzialità di mago, quindi, uscirà allo scoperto solo quando la scuola sarà nelle sue mani. Ora che il ministero è in mano sua è questione di pochi giorni, al massimo un paio di settimane, prima che si presenti qui con i suoi Mangiamorte” spiegò Albus.
“E noi saremo qui pronti a riceverlo e a combattere per difendere Hogwarts e liberare il Mondo Magico dalla sua oscura presenza una volta per tutte” dichiarò Harry e tutti acconsentirono, consapevoli della difficile prova che li attendeva ma disposti a sacrificarsi per il bene comune.
“Ben detto, giovane Harry. Ora dovremo prepararci alla difesa del castello e tu, ragazzo mio, dovrai affinare le tue tecniche di duello perché come tutti sappiamo grazie alla Profezia, solo tu potrai ucciderlo” disse il preside.
“Naturalmente, signore. Chi mi allenerà?”
“Ci vuol una persona con grande esperienza nelle Arti Oscure e capacità magiche. Ti confesso che avevo già pensato a qualcuno che aveva tutte queste caratteristiche ed era una persona che stimavo e di cui mi fidavo ciecamente ma purtroppo… comunque Moody sarà in grado di ricoprire perfettamente questo compito. Cosa ne pensi, Alastor? Te la senti di allenare Harry in vista dello scontro finale?” chiese il preside cercando di nascondere la tristezza per la perdità del suo uomo di fiducia che tutti capirono trattarsi di Severus Piton.
“Sì, certo, Albus, puoi contare su di me” rispose Moody con prontezza.
“Grazie, Alastor. Comunque, oltre a Harry, sarà bene che anche gli altri giovani si preparino perché anche se non dovranno affrontare Voldemort avere a che fare con i suoi Mangiamorte non sarà certo una passeggiata. Remus, te la senti?”
"Non c’è nemmeno bisogno di chiederlo, Albus” rispose Lupin.
Nei minuti successivi vennero affidati i compiti ai vari membri presenti e naturalmente Hermione, date le sue delicate condizioni, venne esclusa dagli allenamenti, ma le fu affidato il compito di aiutare Madama Chips nell’infermeria nella cura dei feriti che purtroppo ci sarebbero sicuramente stati quando Voldemort e i suoi Mangiamorte avrebbe attaccato il castello.
Un’altra esclusa dalla battaglia e relegata in infermeria fu Ginny Weasley che però non tardò a far sentire la sua protesta.
“Non voglio starmene nelle retrovie! Voglio combattere anch’io!”
“Non se ne parla nemmeno, signorina! Hai appena compiuto sedici anni, sei troppo giovane per rischiare la vita!” l’ammonì sua madre.
“Ma tutti voi sarete in prima linea! Non posso starmene in disparte mentre la mia famiglia e il ragazzo che amo rischiano la vita!” insistette la ragazza.
Seguì una gran discussione fra Ginny e i genitori che venne terminata dall’intervento del preside.
“Ginny, tu resterai in infermeria con Madama Chips e ti occuperai dei feriti dato che questa è un’occupazione altrettanto importante che la partecipazione attiva alla battaglia e nel contempo i tuoi familiari potranno combattere senza doversi preoccupare della tua incolumità, intesi?”
La testarda ragazzina avrebbe voluto protestare ancora ma davanti all’espressione ferma e decisa del preside fu costretta a cedere.
Circa mezz’ora dopo la riunione fu sciolta e ciascuno iniziò ad occuparsi degli incarichi che gli erano stati assegnati.


Quella sera stessa i ragazzi si riunirono nella Sala Comune di Grifondoro per chiacchierare e rilassarsi un po’.
Ginny era ancora risentita per essere stata esclusa dagli allenamenti ma grazie alle coccole del suo Harry si ammorbidì.
“Il preside ha ragione, Ginny, occuparsi dei feriti è un’occupazione altrettanto importante e ti confesso che sapendoti al sicuro potrò concentrarmi meglio sul mio scontro con Voldemort.”
“Già, mentre io morirò d’angoscia sapendo che tu, i miei genitori e i miei fratelli state correndo un rischio mortale.”
“Ginny, sarà uno scontro durissimo è vero, ma il mio amore per te mi darà la forza di vincere e sopravvivere. Ciò che più desidero è una vita felice con te e i nostri amici in un mondo sereno senza più quel terribile mago oscuro a minacciarla e vedrai che ce la farò.”
“Sì, certo, Harry, ne sono sicura. Io ho piena fiducia in te.”
I due fidanzatini smisero di parlare ma si diressero nella stanza della ragazza tenendosi per mano per avere un po’ d’intimità.
Hermione e Ron li videro e quest’ultimo stava per aprir bocca e protestare ma la ragazza lo fermò.
“Lasciali stare un po’ da soli, Ron. Si amano ed è giusto che trascorrano insieme più tempo possibile, non si sa mai quando il tuo amore può esserti strappato dalle braccia” disse Hermione con tono sconsolato.
Ron si voltò a guardarla e disse: “Hermione, in questi giorni ci ho riflettuto molto e… ecco io volevo chiederti se vuoi sposarmi.”
“Che cosa? Sposarti? Ma Ron io sto per avere il bambino di un altro. Io ti voglio bene ma è Severus l’uomo che amo.”
“Piton ormai è morto, Hermione, ha perduto l’anima e non potrà più tornare da te e da vostro figlio nemmeno volendolo. Hermione, io ti voglio bene e ne vorrò anche a tuo figlio, lo tratterò come se fosse mio, te lo giuro!”
“Ron, apprezzo molto la tua offerta, ma credo di poter crescere mio figlio anche da sola e tu meriti di trovare una persona che ti ami davvero, non una che pensa ad un altro.”
Ron le prese la mano e disse: “Hermione, io ho sempre pensato che la nostra amicizia potesse trasformarsi in qualcosa di più e lo penso ancora. Lo so, tu mi dirai che nei tuoi pensieri c’è ancora Piton ma sei ancora molto giovane e non puoi sacrificare la tua vita ad un ricordo. Per tuo figlio, so bene che saresti in grado di crescerlo anche da sola ma merita una famiglia, un padre che gli voglia bene. Guarda il nostro amico Harry quanto ha sofferto dai suoi odiosi zii e per anni ha sognato di avere una mamma e un papà che lo amassero.”
Il suo riferimento alla sofferenza di Harry colpì Hermione che rispose: “Io… io ci penserò Ron, poi ti farò sapere.”
Ron capì che non era il momento d’insistere e le permise di andare in camera sua senza protestare.
“Buonanotte, Ron.”
“Buonanotte, Hermione.”


Sola nella propria stanza, Hermione si stese a letto ma non riuscì ad addormentarsi perché pensava sempre all’inattesa proposta di Ron.
Pensare di sposarlo le sembrava una follia perché non lo amava ma era anche vero che il suo bambino aveva bisogno anche dell’affetto di un padre, quindi, se il suo vero padre era perduto per sempre, chi meglio del suo caro amico Ron poteva sostituirlo?
“Oh, Severus, come posso solo pensare di sostituirti con un altro?” si chiese la ragazza.
Incapace sia di dormire che di prendere una decisione, si anzò dal letto e si avvicinò alla scrivania dove aveva lasciato un libro che stava leggendo.
Sulla scrivania c’erano diversi appunti sugli argomenti che aveva studiato per gli esami appena dati e li raccolse per metterli in un cassetto.
Nel cassetto trovò un foglio e prendendolo in mano riconobbe la scrittura di Severus.
Con mano tremante lo aprì e lo rilesse: era la lettera che le aveva fatto avere tramite il preside in cui la esortava a rifarsi una vita con qualcuno che si prendesse cura di lei e del loro bambino.
Quando l’aveva letta la prima volta non aveva neanche voluto prendere in considerazione una simile eventualità ma ora sembrava che averla ritrovata proprio in quel momento fosse un segno del destino che le indicava la scelta da compiere per il futuro di se stessa e del piccolo.


La mattina seguente Hermione si alzò più tardi del solito poiché era riuscita ad addormentarsi all’alba dopo aver preso la decisione che avrebbe dato una svolta alla sua vita.
La Sala Comune di Grifondoro era deserta, quindi, uscì e raggiunse la Sala Grande dove trovò i suoi amici che stavano finendo di fare colazione.
I ragazzi l’accolsero con calore poi le fecero posto e iniziò a mangiare.
Aveva quasi terminato di fare colazione quando vide i suoi amici alzarsi e accingersi ad andare ad allenarsi con Alastor Moody e Remus Lupin.
“Ron, aspetta!”
“Sì?”
“Ecco avrei bisogno di parlarti riguardo… riguardò a ciò che mi hai chiesto ieri sera.”
Harry, Neville e gli altri li osservarono stupiti poi Ron disse: “Ragazzi, andate pure avanti, vi raggiungerò più tardi.”
Sia pur incuriositi, gli amici si allontanarono lasciandoli soli.
Ron si riavvicinò al tavolo e si risedette accanto a lei attendendo che gli dicesse cosa aveva deciso.
“Ron, ho riflettuto molto stanotte sulla tua proposta e… ho deciso di accettare. Ti prometto che farò di tutto per essere una buona moglie per te ed imparare ad amarti come una donna deve amare il proprio compagno, ti chiedo solo di avere pazienza e di voler bene al mio bambino.”
“Questo non hai nemmeno bisogno di chiederlo, Hermione. Sai bene che lo amerò come se fosse mio e sono certo che un giorno tu ed io saremo una vera coppia come eravamo destinati fin dal nostro primo incontro.”
Ron poi l’abbracciò e la tenne stretta a sé per diversi istanti guardandola intensamente.
Le mise una mano sulla guancia per una tenera carezza e le attrasse il viso verso il suo per baciarla.
Hermione chiuse gli occhi e ricambiò il suo bacio immaginando che al posto del suo amico ci fosse un altro uomo, un uomo con cui aveva scambiato mille baci e mille carezze che avevano prodotto la piccola creatura che portava in grembo.
Severus, il suo adorato Severus che amava più della sua stessa vita.
Riaprì gli occhi e trattenne un sussultò quando si ritrovò a guardare i limpidi occhi azzurri di Ron al posto di quelli neri del suo amato professore.
“Vieni Hermione, andiamo a dare agli altri la notizia del nostro matrimonio” disse il ragazzo prendendola per mano.
Hermione non poté far altro che seguirlo chiedendosi se aveva preso la decisione giusta o se si sarebbe trattato del più grande errore della sua vita.



COME SEMPRE RINGRAZIO I MIEI FEDELI LETTORI AUGURANDOMI CHE QUESTO NUOVO CAPITOLO VI PIACCIA.
NEL PROSSIMO SIETE TUTTI INVITATI AD UN MATRIMONIO CHE SI FARA’… OPPURE NO?
NON VI RESTA CHE ATTENDERE IL PROSSIMO AGGIORNAMENTO PER SAPERLO!
CONTINUATE A SEGUIRMI MI RACCOMANDO!
PER ALLISON91: IL NOME DEL BAMBINO L’HO GIA’ PENSATO PERO’ SE MI VUOI DARE QUALCHE SUGGERIMENTO DA UTILIZZARE PER FUTURE FANFICTION NON HO NIENTE IN CONTRARIO! .
  
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