Ed eccovi il primo capitolo...mi auguro possa piacervi.
Ci sto mettendo anima e cuore nel proseguire in modo decente, ho scritto un bel pò...
Fatemi sapere cosa ne pensate, se fa schifo lo elimino...
bacio
Giravo e rigiravo per la cucina, non trovando il modo di dirgli quello
che era successo…”Mi sembra così brutto
dirglielo per telefono…ma d’altronde come posso fare? Non posso volare in
America, a lavoro hanno bisogno di una mano e ora non posso proprio lasciare”…il
trillo del mio cellulare, mi scosse “Pronto?”
“Amore…auguri per il nostro primo
anno da sposati” rise, il suono della sua risata aveva sempre lo
stesso effetto
su di me, non avrei interrotto quel momento se non fosse che dovevo
assolutamente dargli quella notizia…”Grazie Signor
Pattinson” risi “Auguri
anche a Lei. Allora come procedono le riprese?” “Siamo di
buon umore stamane,
eh? Ti faccio un buon effetto. Comunque le riprese stanno andando molto
bene,
sto lavorando molto sul mio ruolo, speriamo che il regista sia
soddisfatto”
“Come potrebbe non esserlo, tu sei eccezionale! Ma non
abituiamoci a tutti
questi complimenti, sono solo per oggi…” rise, mi
bloccai…era arrivato il
momento…”Ehi Piccola, cos’hai? È successo
qualcosa?” “No, no…niente di
grave…anzi…”
silenzio…ero in panico…tremavo “E però
parla, non so ancora interpretare i
silenzi…guarda che fare Edward non mi ha certo aiutato a
sviluppare una dote
sovrannaturale, sai?” “Scemo, lo so…solo che non
trovo le parole giuste per
dirti questa cosa…” “Ohi devo venire
lì?” “Sarebbe magnifico, ma lo sai che non
ti chiederei mai di abbandonare il set” “Si, conosco la tua
testardaggine…guarda dove ti ha portato…” rise
ancora, Rob era dell’idea che un
giorno mi sarei pentita di averlo sposato, perché era noioso e
pesante, ma non
era assolutamente così “Ma la smetti di dire stupidaggini?
Sono maggiorenne e
vaccinata, so quello che faccio. Ok, basta con i
convenevoli…tieniti
forte…Rob…io…aspetto un bambino…”
pensai che dirlo tutto d’un botto, sarebbe
stato meglio, almeno non avrei pensato a cosa stavo dicendo,
però il silenzio
dall’altro cavo del telefono, mi spaventò
parecchio…che fosse scappato per la
paura? Iniziai involontariamente a piangere…”Rob? Tutto
bene?” chiesi timorosa
“No…” “Che significa no…”
“Che non va affatto bene” disse serio…ecco…lo
sapevo…forse non voleva ancora un figlio, non si sentiva
pronto…mi sentii
piccola, piccola...”Ah…” riuscii a mormorare
piangendo “Marghe…ma che hai
capito? Non va bene, perchè in un giorno così importante,
con una notizia così
strepitosa, io non sono là vicino a te. Io diventerò
padre, ma ci pensi…io?
Robert Pattinson padre…assurdo!” la mia bocca si
aprì in un sorriso e il cuore
iniziò a scalpitare, come suo solito “Ma allora sei
felice?” “Felice? Di
più…sono euforico…Marghe, ti ho mai detto quanto
ti amo?” “Sempre…ma se lo
ripeti, ne sarò felice” “Da morire!” “Ehi
Rob tocca a te, vieni!” disse una voce esterna “Devi andare?” “Si, mi
spiace. Riposati, non permetterti di uscire, se hai bisogno di qualcosa chiama
Simona o mia sorella Lizzy, saranno felici di aiutarti. Non strafare come al
tuo solito” “Hai finito con le raccomandazioni?” “Non scherzare, un figlio è
una cosa seria, sai?” “Detto da te, sembra una barzelletta” risi di gusto “Ehi
signorina, guarda che vengo lì eh?” “Ti aspetto…” “Ci sentiamo stasera. Ti
Amo…” “Anche io…”.
Avevo tenuto quel piccolo segreto per me, volevo che il primo a saperlo
fosse lui, quel pomeriggio poi mi sarei vista con Simona, Edward, Stephanie e
Tom, che nel frattempo avevano consolidato le loro relazioni, e avrei
comunicato loro la splendida notizia e ovviamente avrei telefonato alla mia
Dany e alla mia famiglia, quella italiana e quella inglese. Eh si, la famiglia
di Rob, mi adorava, mi riempivano di attenzioni, la madre mi telefonava spesso
ed io andavo volentieri a trovarla, infondo vivevamo nella stessa città.
Ridevo immaginando la reazione di tutti a quella notizia, ero entusiasta
e fremevo, non vedevo l’ora di gridarlo al mondo intero. Quanto avevo
desiderato un figlio e ora che la cosa era reale, non stavo più nella pelle.
Finii di sistemare casa e pranzai, mi stesi sul divano e feci un po’ di
zapping, costantemente con la mano sul mio ventre “Piccolo mio o piccola
mia…sei felice? Il tuo papà è stato contento di sapere della tua esistenza. Sai
che hai un papà speciale? Presto lo conoscerai” sorrisi tra me e me, sentivo
già completamente parte di me quella piccola creatura, nonostante fosse ancora
minuscola come un fagiolo…ero incinta da un mese e mezzo, ma l’avevo scoperto
solo qualche giorno prima…
Mi addormentai con il telecomando tra le mani, quando il campanello
bussò, saltai in piedi e corsi ad aprire, non mi ero accorta del tempo che era
passato “Ehi Margheeeeeeeeeeee” “Simooooooo che bello avervi tutti qui, prego
entrare” “Ti abbiamo disturbata?” “Ma che dici Edward, forza su venite, non
restate sulla porta” “Ti abbiamo portato questo” “Steph ma non dovevate
disturbarvi. Grazie avevo proprio voglia di cioccolato”. Li feci accomodare nel
salotto, avevo lasciato sul tavolo l’ album fotografico e quando Simo lo vide
sorrise “Marghe è quell’album?” annuii “Posso?” “E me lo chiedi pure, certo!”
il fotografo ci aveva messo mesi per realizzare le foto e il video e quindi i
miei amici non avevano ancora visto niente di ciò che ritraeva quel favoloso
giorno.
“Oddio Marghe…ma queste foto sono spettacolari, siete bellissimi” “Wa
guardate la faccia di Rob, non sembra lui, sembra posseduto. Ma che gli hai
fatto Marghe?” intervenne Tom e tutti ridemmo e ripensai a quando Rob mi pose
questa domanda, eravamo nel teatro di Los Angeles e da poco ci eravamo ripresi
da un momento di pura passione
<< Era
stato tutto…diverso…fuori da ogni
schema, ci eravamo voluti con più prepotenza del
solito…ci stendemmo sfiniti
sul palco e ci guardammo, ancora affannati, Rob mi sorrise, io
incredula gli
presi la mano e la poggiai sul mio cuore, il suo battito non voleva
decelerare,
lui rise “Che ti ridi? Sono distrutta…e poi questa parte
non c’era nel
musical!” sospirai “Eheh…un po’ di movimento
fa sempre bene” strizzò l’occhio “
Ma brutto approfittatore…” mi lanciai su di lui e feci
finta di
schiaffeggiarlo, lui fermò la mia mano, eravamo a pochi
centimetri l’uno
dall’altro “Ma cosa mi hai fatto?” mi chiese
esterrefatto “Io non ho fatto
niente” “Non ora. Che magia hai fatto per farmi perdere in
questo modo assurdo
la testa per te?” era serio “Non conosco magie…sono
stata semplicemente me
stessa…” “E allora sei proprio tu la pozione magica
che porta alla follia,
assaggiare anche solo il tuo profumo, mi manda in estasi e non mi
è mai
capitato prima. Non ho amato tanto nella mia vita, ma con
te…tutto ha un sapore
nuovo, più vero…” “Posso dire lo stesso di
te. Da quando ti ho visto la prima
volta ho capito che niente sarebbe stato più come prima. Caro
mio, siamo proprio
fusi” e scoppiammo a ridere entrambi.>> sorrisi e mi
lasciai cullare da quel ricordo così vivido nella mia mente mentre mi dirigevo
in cucina per preparare il caffè. Fui seguita a ruota da Simona e Stephanie,
ora mi toccava dare a loro la notizia
“Marghe che ci
racconti? Tutto ok a lavoro?” “Si, tutto ok. Siamo parecchio indaffarate, sono
arrivati dei bambini nuovi, che tenerezza che mi fanno, sono così spaventati ed
è difficile instaurare con loro un rapporto” “Ci vuole tempo e poi tu coi
bambini ci hai sempre saputo fare, ti piacciono” sorrisi, ma il mio sorriso si
dipinse di una consapevolezza in più: presto quell’amore che avevo verso i
bambini, si sarebbe focalizzato su una piccola creaturina che giorno dopo
giorno, cresceva dentro di me
“Ragazze sedetevi,
devo dirvi una cosa” cambiarono espressione “Ci dobbiamo preoccupare?” feci
cenno di no con la testa “Tutti pensate che debba dirvi qualcosa di brutto…ma
quello che invece voglio comunicarvi è una delle cose più belle che possa
capitare in una coppia…” e delicatamente mi toccai il ventre osservando
amorevolmente il mio gesto, quando alzai la testa, Simo aveva le lacrime agli
occhi e Steph le mani sulla bocca per la meraviglia…non ci fu bisogno di
aggiungere altro, si alzarono e corsero ad abbracciarmi. Piangemmo come tre
stupide e sentire le loro mani sulla mia pancia, fu davvero strano “Da quanto?”
“Da un mese e mezzo, ma l’ho scoperto solo qualche giorno fa” “E Rob lo sa?”
“Si, glielo ho detto stamane per telefono” mi guardarono, capii la loro domanda
silenziosa “E’ felice come una Pasqua, lo rattrista solo il fatto che non può
essere qui con me. Proprio per questo volevo chiedere a voi una cosa…” “Tutto
quello che vuoi” dissero in coro “Domani pomeriggio ho la prima
ecografia…verrete con me?” si fissarono e sorrisero “Ma certo!”
Tornammo in
salotto col caffè, tutte sorridenti e ancora con gli occhi arrossati,
spaventando i due baldi giovani seduti sul divano “Ehi ragazze che succede?” si
alzò Edward venendoci incontro “Oh ma pensate sempre in negativo” rispose
ridendo Simona, ripensando a quello che avevo detto poco prima io “Marghe ci ha
dato una bella notizia” “Oh si e quale?” chiese incuriosito Tom “Hai finalmente
capito, quanto è stupido Rob?” rise, lo guardai male “Dai scherzo, lo sai che
mi piace prendervi in giro” sorrisi “Tutt’altro” rispose con tono Simona
“Marghe è incinta!!!” ci fu nuovamente silenzio, ma perché queste notizie
dovevano lasciare questo vuoto? “Oh mamma mia!” disse Edward correndo ad
abbracciarmi “Non ci credo” disse Tom ”Quel poco di buono di Rob ha centrato
l’obiettivo” e rise, io avvampai per il rossore “Tom!” lo ammonì Steph “Eh ma
come ve la prendete, io scherzavo…come sempre” poi rivolgendosi a me, disse
”Sono felice per voi, è una notizia bellissima. Auguri. Dobbiamo brindare,
dov’è lo spumante?” “Bravo Tom” rispose Simona che non riusciva a staccare gli
occhi da me “Corro a prenderlo, aspettate”. Presi i bicchieri del servizio
buono, avuto come regalo al matrimonio e il vassoio d’argento donatomi da mia
nonna; giunta in salotto, trovai i miei amici in trepidante attesa “Brindo con
voi in questo giorno così particolare, in ricordo di ciò che è successo un anno
fa e di quello che ora aspetta me e Rob. Un grazie anche da parte sua, fate
conto che sia qua…è dentro di me…” mi toccai ancora una volta il ventre, un
gesto che ormai mi veniva naturale e tutti puntarono gli occhi su quel punto
del mio corpo, Simo e Steph avevano di nuovo le lacrime agli occhi ed io ero
pronta per raggiungerle “…grazie per esserci sempre, grazie per avermi guidato
e aiutato in questi anni. È anche merito vostro se ora sono qui a condividere
con voi le gioie della mia vita. In alto i calici…” alzammo i bicchieri
“Auguri!!!” pronunciammo all’unisono “E figli maschi” disse ridendo Tom
“Eeeeeeeeee!” rispondemmo noi donne e ci lasciammo andare ad una grassa risata,
mentre io, nuovamente, mi toccai la pancia e un pensiero volò verso l’America, dal mio amore…
Quando
si era in
compagnia, il tempo passava troppo velocemente e troppo presto venne
sera, ero
nel mio letto enorme, vuoto senza Rob, quando il cellulare
squillò “Amore!”
“Ehi Piccola, come va?” “Bene, sono a letto. Oggi i
nostri amici sono stati
qua, ti salutano” “Vi siete divertiti?” “Si,
moltissimo. Ricordare i vecchi
tempi è sempre piacevole” “Sono
contento…beh…hai annunciato loro dell’arrivo di
nostro figlio?” “O figlia! Si comunque…”
“Beh certo, era per generalizzare…e
che hanno detto?” “A parte il dubbio di Tom che tu sia
riuscito a…beh hai
capito, no?” “Quel Tom che ci tiene, non cambia mai”
ridemmo “Infatti. Comunque
sono stati contenti, abbiamo anche brindato con lo spumante”
“Ah mi fa piacere
che in mia assenza fate i festini e vi ubriacate. Signorina, anzi
Signora, lei
non dovrebbe bere, lo sa?” “Ma un goccetto non può
farmi male…e poi Rob parli proprio
tu che bevi solo birra e coca cola?” “Si, ma io non sono
gravido” risi a quelle
parole, immaginando Rob col pancione…”Che ridi?”
“No, nulla. Rob…” “Si?”
“Domani ho la prima ecografia…”
“Ah…” “Ho chiesto a Simona e Steph di
accompagnarmi” “A che ora vai?” “Ho la visita
prenotata per le 18:00, subito
dopo il lavoro” “Ok, mi raccomando, sta attenta…mi
spiace non esserci” mi si
fermò il cuore “Verrai con me alla prossima…”
“Ma questa è la prima ed è la più
importante” era triste ed io non potevo sopportarlo “Ah
Rob, non fare così ti
prego, è già difficile, poi ti ci metti anche tu! Presto
sarai di nuovo qui
con…noi” “Noi…” ripetè “Si…noi…”.