Ok.
Alan Taylor
sa dove siamo e sta venendo qua
praticamente con un esercito per portarmi via il ragazzo che amo,
nonché padre
di mia figlia. Eh no caro mio, mi hai già rovinato anche
troppo la vita.
-Matias, ci
puoi prestare la macchina?- domando io.
-Ma quale
macchina Anto, vi prenderebbero subito. I
miei hanno di meglio in questa villa.- mi dice con un sorriso furbetto.
Non
capisco ma decido di fidarmi.
Mezz’ora
dopo siamo sullo yatch privato dei
Beltran. Non ho parole, devo l’anima a Patty e Matias. Siamo
a circa quindici
chilometri dalla costa e stiamo risalendo a tutta velocità
verso nord.
Elisabeth si è addormentata nella sala sottocoperta dove vi
è un divano. Mi
appoggio alla ringhiera e mi godo il vento fresco che mi passa tra i
capelli,
mi dà un senso di libertà, cosa che purtroppo per
il momento non abbiamo. Sento
due mani poggiarsi sui miei fianchi, e non prendo paura
perché le riconosco
subito.
-Ti amo.-
mi sussurra così dal nulla. Ed io non
posso fare a meno di sorridere.
-Anch’io
Nicolas, ma dove andremo adesso?- gli
domando.
-Dobbiamo
parlare, ho detto a Matias di portarci in
un posto.-
-Dove?- gli
chiedo.
-New York.-
mi risponde. E mi trattengo dal fare i
salti di gioia, New York, la città più in del
mondo, fantastico questa fuga si
sta rivelando proprio piacevole, ma perché Nicolas ha quella
faccia?
-New York
dove esattamente?- domando.
-Ecco vedi,
due persone a me care hanno un
appartamento a Brooklyn, li ho sentiti prima al telefono, ci ospitano
volentieri, abbiamo tanto da raccontargli.-
-Abbiamo?-
domando io confusa, non riesco a capire
chi possa essere, non mi viene proprio in mente nessuno che conosco che
ha un
appartamento a Brooklyn.
-Si
Antonella. Stiamo andando da mio padre e tuo
padre.-
Crack.
Il mio
cuore si è spezzato, questa notizia mi ha
sconvolto. Mio padre. Mio padre che non vedo da quando avevo 4 anni,
mio padre
che ci ha abbandonato, mio padre che mi hanno fatto credere fosse
morto, mio
padre che è un truffatore, mio padre che è sempre
e comunque mio padre, mio
padre a cui voglio bene con tutto il cuore e se il pensiero di
rivederlo mi
spaventa e la rabbia verso di lui tende a bloccarmi, quello con la
gioia di
poterlo riabbracciare sovrasta gli altri due. Faccio un respiro
profondo e
sento le braccia di Nicolas stringermi più forte, mi posa un
bacio dolce sulla
fronte.
-Ce la
farai, io sono qua.- mi sussurri, e dopo
queste parole non posso fare a meno di scoppiare a piangere, cullata
dalle tue
braccia.
-Mio padre
lo sa che stiamo andando là?- domando.
-Sa solo di
me e quattro miei amici, i nostri
genitori non sanno di noi due, né di Elisabeth, è
giusto che glielo diciamo
insieme.-
-Hai
ragione. Non vorrei che mio padre la prendesse
male però il fatto di trovarmi là
all’improvviso.-
-Fidati di
me, lo farai l’uomo più contento del
mondo.- mi dice Nicolas sorridendo.
-Va bene,
adesso abbracciami di nuovo però per
favore.- dico io cedendo. Nicolas scoppia a ridere e mi stringe a
sé di nuovo.
Sono circa
5 ore che stiamo navigando, fortuna che
i Beltran avevano una scorta di carburante nello yatch che ci permette
di
arrivare tranquillamente a New York. Avrei proprio voluto vedere la
faccia di
Taylor quando non ci ha trovati. Sospiro e indosso gli occhiali da
sole. Sono
sul ponte a prendere il sole in costume, quando siamo andati via dalla
casa di
Pinamar ne abbiamo presi un po’ di quelli di Giusy io e
Patty.
-Mamyyy.-
La mia
piccola arriva zampettando da sottocoperta,
indossa un costumino a mutandina rosa adorabile, seguita da Patty. Si
siedono
accanto a me.
-Allora
come va? È da un po’ che non parliamo sole
io e te.- mi dice la mia amica.
-Bene, ma
in questi giorni diciamo che non ce ne è
stato il tempo, non siamo proprio in una bella situazione.- dico io.
Avevo
voglia di una chiacchierata con Patty.
-Guarda, se
non fosse che abbiamo un pazzo che ci
insegue e vuole farci fuori ha tutta l’aria di una vacanza,
mi sto pure
divertendo, non ti senti una vip su questo yatch?-
Scoppiamo a
ridere, com’è cambiata la mia amica
Patty. La storia con Matias l’ha resa più forte,
più decisa e anche l’amicizia
con me ha contribuito credo. Poi c’è il fatto che
finalmente ha una famiglia,
sono proprio contenta per lei, un tempo in una situazione come questa
sarebbe
scoppiata a piangere. Sorrido e mi godo i raggi caldi del sole.
Siamo
finalmente arrivati a Brooklyn. Una volta
arrivati al porto di New York abbiamo lasciato custodito lo yatch e
preso un
taxi. Finalmente siamo davanti l’indirizzo che ci ha indicato
Nicolas. Davanti
a noi si erge un grande palazzo marrone, giù
c’è parcheggiata una macchina
della polizia, Nicolas mi ha spiegato che sono ancora agli arresti
domiciliari,
ma possono ricevere visite.
Entriamo e
iniziamo a salire le scale, il loro
appartamento è all’undicesimo piano. Inizio a
tremare, i miei piedi sono combattuti
tra la voglia di salire più velocemente le scale e quella di
girarmi e
andarmene. Nicolas mi prende per mano, nell’altra ha stretta
Elisabeth.
-Va tutto
bene.- mi sussurra. E io gli credo, mi
faccio coraggio e continuo a salire. Le scale mi sembrano infinite.
Finalmente
bussiamo alla porta. Chiudo gli occhi,
sono dietro Nicolas. Patty mi appoggia una mano sulla spalla.
-Nicolas!-
Apro gli
occhi, un uomo sulla cinquantina passata
abbraccia forte il mio ragazzo. Ha gli occhi verdi come i suoi, si
assomigliano
tantissimo, se non fosse per i capelli bianchi. Sorrido, è
bello rivederli
insieme.
-Ciao
Nic…-
Dietro
l’uomo compare un altro signore. Lo
riconosco…è
mio padre.
-Antonella.-
Tutti si
bloccano immediatamente in silenzio, non
sanno che fare. Io rimango ferma in silenzio, immobile. I miei occhi
iniziano a
lacrimare, che strano effetto rivederlo dopo tanto tempo. Non ce la
faccio più,
mi butto tra le sue braccia e scoppio a piangere a dirotto.
-Ciao
papà.-
Fine
capitolo.
Ciao a
tutte. Chiedo umilmente perdono, ma causa
manca ispirazione questa fiction non è stata portata avanti
per un po’. Adesso
però sono tornata e perdonatemi, ma ho tre fiction in
sospeso. I miei programmi
sono questi: la mia nuova fiction “scary trip” mi
ha preso particolarmente
quindi penso di continuarla costantemente, per quanto riguarda le altre
due,di
questa fic dopo questo capitolo ce ne saranno altri tre prima della
fine,
quindi nelle prossime settimane concluderò anche questa. Una
volta terminata
questa continuerò “Resta e combatti, io
combatterò insieme a te” e “scary
trip”.
Mi scuso ancora per il ritardo.
Grazie
mille per le recensioni a:Ashleyily95,
Ilary_Divina, bulma4ever,Asietta80, miss miyu 91, GiuLy93 e Ela90.
Un bacione.
Gaia