Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: 883    27/10/2009    7 recensioni
" Tu esisti dentro me...
sei da difendere...
con grazia semplice..."
4 anni sono passati da quando Nicolas se ne è andato lasciando Antonella sola.
Tante cose sono successe, ma una in particolare ha cambiato completamente la vita alla divina per eccellenza.
Perchè l'amore vero non si può dimenticare e anche quando ci si sente traditi da questa persona, noi continuiamo ad amarla sempre e comunque.
Questo è successo ad Antonella che non è mai riuscita a capire il perchè Nicolas l'abbia lasciata per andare in Spagna con Emma dopo avere giurato di amarla come non aveva mai fatto prima.
Ma una spiegazione c'è, solo che lei non la sa.
E se Nicolas dopo 4 anni tornasse?
SEGUITO DI "UNA NOTTE FUORI DAL MONDO"
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le pagine della nostra vita!'
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Ok.

Alan Taylor sa dove siamo e sta venendo qua praticamente con un esercito per portarmi via il ragazzo che amo, nonché padre di mia figlia. Eh no caro mio, mi hai già rovinato anche troppo la vita.

-Matias, ci puoi prestare la macchina?- domando io.

-Ma quale macchina Anto, vi prenderebbero subito. I miei hanno di meglio in questa villa.- mi dice con un sorriso furbetto. Non capisco ma decido di fidarmi.

 

Mezz’ora dopo siamo sullo yatch privato dei Beltran. Non ho parole, devo l’anima a Patty e Matias. Siamo a circa quindici chilometri dalla costa e stiamo risalendo a tutta velocità verso nord. Elisabeth si è addormentata nella sala sottocoperta dove vi è un divano. Mi appoggio alla ringhiera e mi godo il vento fresco che mi passa tra i capelli, mi dà un senso di libertà, cosa che purtroppo per il momento non abbiamo. Sento due mani poggiarsi sui miei fianchi, e non prendo paura perché le riconosco subito.

-Ti amo.- mi sussurra così dal nulla. Ed io non posso fare a meno di sorridere.

-Anch’io Nicolas, ma dove andremo adesso?- gli domando.

-Dobbiamo parlare, ho detto a Matias di portarci in un posto.-

-Dove?- gli chiedo.

-New York.- mi risponde. E mi trattengo dal fare i salti di gioia, New York, la città più in del mondo, fantastico questa fuga si sta rivelando proprio piacevole, ma perché Nicolas ha quella faccia?

-New York dove esattamente?- domando.

-Ecco vedi, due persone a me care hanno un appartamento a Brooklyn, li ho sentiti prima al telefono, ci ospitano volentieri, abbiamo tanto da raccontargli.-

-Abbiamo?- domando io confusa, non riesco a capire chi possa essere, non mi viene proprio in mente nessuno che conosco che ha un appartamento a Brooklyn.

-Si Antonella. Stiamo andando da mio padre e tuo padre.-

Crack.

Il mio cuore si è spezzato, questa notizia mi ha sconvolto. Mio padre. Mio padre che non vedo da quando avevo 4 anni, mio padre che ci ha abbandonato, mio padre che mi hanno fatto credere fosse morto, mio padre che è un truffatore, mio padre che è sempre e comunque mio padre, mio padre a cui voglio bene con tutto il cuore e se il pensiero di rivederlo mi spaventa e la rabbia verso di lui tende a bloccarmi, quello con la gioia di poterlo riabbracciare sovrasta gli altri due. Faccio un respiro profondo e sento le braccia di Nicolas stringermi più forte, mi posa un bacio dolce sulla fronte.

-Ce la farai, io sono qua.- mi sussurri, e dopo queste parole non posso fare a meno di scoppiare a piangere, cullata dalle tue braccia.

-Mio padre lo sa che stiamo andando là?- domando.

-Sa solo di me e quattro miei amici, i nostri genitori non sanno di noi due, né di Elisabeth, è giusto che glielo diciamo insieme.-

-Hai ragione. Non vorrei che mio padre la prendesse male però il fatto di trovarmi là all’improvviso.-

-Fidati di me, lo farai l’uomo più contento del mondo.- mi dice Nicolas sorridendo.

-Va bene, adesso abbracciami di nuovo però per favore.- dico io cedendo. Nicolas scoppia a ridere e mi stringe a sé di nuovo.

 

Sono circa 5 ore che stiamo navigando, fortuna che i Beltran avevano una scorta di carburante nello yatch che ci permette di arrivare tranquillamente a New York. Avrei proprio voluto vedere la faccia di Taylor quando non ci ha trovati. Sospiro e indosso gli occhiali da sole. Sono sul ponte a prendere il sole in costume, quando siamo andati via dalla casa di Pinamar ne abbiamo presi un po’ di quelli di Giusy io e Patty.

-Mamyyy.-

La mia piccola arriva zampettando da sottocoperta, indossa un costumino a mutandina rosa adorabile, seguita da Patty. Si siedono accanto a me.

-Allora come va? È da un po’ che non parliamo sole io e te.- mi dice la mia amica.

-Bene, ma in questi giorni diciamo che non ce ne è stato il tempo, non siamo proprio in una bella situazione.- dico io. Avevo voglia di una chiacchierata con Patty.

-Guarda, se non fosse che abbiamo un pazzo che ci insegue e vuole farci fuori ha tutta l’aria di una vacanza, mi sto pure divertendo, non ti senti una vip su questo yatch?-

Scoppiamo a ridere, com’è cambiata la mia amica Patty. La storia con Matias l’ha resa più forte, più decisa e anche l’amicizia con me ha contribuito credo. Poi c’è il fatto che finalmente ha una famiglia, sono proprio contenta per lei, un tempo in una situazione come questa sarebbe scoppiata a piangere. Sorrido e mi godo i raggi caldi del sole.

 

Siamo finalmente arrivati a Brooklyn. Una volta arrivati al porto di New York abbiamo lasciato custodito lo yatch e preso un taxi. Finalmente siamo davanti l’indirizzo che ci ha indicato Nicolas. Davanti a noi si erge un grande palazzo marrone, giù c’è parcheggiata una macchina della polizia, Nicolas mi ha spiegato che sono ancora agli arresti domiciliari, ma possono ricevere visite.

Entriamo e iniziamo a salire le scale, il loro appartamento è all’undicesimo piano. Inizio a tremare, i miei piedi sono combattuti tra la voglia di salire più velocemente le scale e quella di girarmi e andarmene. Nicolas mi prende per mano, nell’altra ha stretta Elisabeth.

-Va tutto bene.- mi sussurra. E io gli credo, mi faccio coraggio e continuo a salire. Le scale mi sembrano infinite.

Finalmente bussiamo alla porta. Chiudo gli occhi, sono dietro Nicolas. Patty mi appoggia una mano sulla spalla.

-Nicolas!-

Apro gli occhi, un uomo sulla cinquantina passata abbraccia forte il mio ragazzo. Ha gli occhi verdi come i suoi, si assomigliano tantissimo, se non fosse per i capelli bianchi. Sorrido, è bello rivederli insieme.

-Ciao Nic…-

Dietro l’uomo compare un altro signore. Lo riconosco…è mio padre.

-Antonella.-

Tutti si bloccano immediatamente in silenzio, non sanno che fare. Io rimango ferma in silenzio, immobile. I miei occhi iniziano a lacrimare, che strano effetto rivederlo dopo tanto tempo. Non ce la faccio più, mi butto tra le sue braccia e scoppio a piangere a dirotto.

-Ciao papà.-

 

 

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutte. Chiedo umilmente perdono, ma causa manca ispirazione questa fiction non è stata portata avanti per un po’. Adesso però sono tornata e perdonatemi, ma ho tre fiction in sospeso. I miei programmi sono questi: la mia nuova fiction “scary trip” mi ha preso particolarmente quindi penso di continuarla costantemente, per quanto riguarda le altre due,di questa fic dopo questo capitolo ce ne saranno altri tre prima della fine, quindi nelle prossime settimane concluderò anche questa. Una volta terminata questa continuerò “Resta e combatti, io combatterò insieme a te” e “scary trip”. Mi scuso ancora per il ritardo.

Grazie mille per le recensioni a:Ashleyily95, Ilary_Divina, bulma4ever,Asietta80, miss miyu 91, GiuLy93 e Ela90.

Un bacione.

Gaia

  
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