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Autore: Kisshou    29/10/2009    4 recensioni
Mentre mi dirigo verso la cucina, qualcosa mi colpisce al viso, facendomi cadere a terra.
Una scopa brandita da Mello.
- Ah… Mel, ma che cazzo fai?-  Gemo, massaggiandomi la guancia lesa.
Lui ansima per lo sforzo. – Mi dai sui nervi, Matt! Tu non fai Mi niente tutti il giorno, niente! L’unica volta che ti avevo chiesto di spiare qualcuno te lo sei fatto scappare come un idiota! Dì, stavi giocando ai videogiochi o eri troppo occupato a imputtanarti i polmoni con le tue sigarette?-
Mi alzo in piedi, avventandomi a mia volta su di lui.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Nero su Bianco


Dai diamanti non nasce niente,

dal letame nascono i fior…

(Fabrizio De Andrè)

 

 

 

 

- Matt, spegni quel cazzo di Game Boy e schioda il culo da quel divano! –

 

Sbuffo sonoramente. Dio, che palle!

- Buongiorno anche a te, Mello!- Esclamo, sarcastico.

Lui impreca, sbattendo la porta di casa. Oddio, chiamarla casa è un complimento di lusso… anche definirla “baracca” sarebbe un complimento per questa topaia dove mi tocca vivere per parare il culo al mio migliore amico.

- Come è… - Socchiudo gli occhi... meglio articolare la domanda in modo differente:  – E' andato tutto bene stanotte?-

Si volta verso di me. Trattengo un gemito: ha tagli e sangue ovunque.

Scatto in piedi, correndo verso di lui.

- Mello! Ma chi diavolo… - Mi blocca spingendomi lontano da lui.

- Chi vuoi che sia stato, Matt? Uno di quei porci con cui devo andare per portare in questo schifo di posto la pagnotta! Mi ha anche baciato, lo stronzo!- Si passa una mano sulle labbra, disgustato.

- Che schifo…- Commento.

Poi mi getto a terra con le mani sulla testa per evitare il vaso che Mello mi ha lanciato e che si schianta contro il muro, finendo in frantumi, tanti piccolo pezzi taglienti che scivolano desolati sul pavimento.

-GIÀ! CHE SCHIFO! L’HO PENSATO ANCH’IO, SAI, MATT?- Grida.

Poi tira fuori dalla manica alcuni spiccioli e me li lancia addosso.

- Per questo ora tu vai a fare la spesa, mentre io vado a spiare quell’oca del secondo Kira!-

Mi lascia lì, a terra, il cuore che batte all’impazzata, la paura di averlo ferito… raccolgo gli spiccioli e li stringo forte.

Sento la porta del bagno sbattere chiudersi a chiave (ha paura di me?)  e l’acqua della doccia scorrere.

Esco di casa, non desiderando altro che essere una di quelle piccole gocce di calore che carezzano a puliscono il corpo di Mello.

 

Rientro poco dopo.

Mentre mi dirigo verso la cucina, qualcosa mi colpisce al viso, facendomi cadere a terra.

Una scopa brandita da Mello.

- Ah… Mel, ma che cazzo fai?-  Gemo, massaggiandomi la guancia lesa.

Lui ansima per lo sforzo. – Mi dai sui nervi, Matt! Tu non fai Mi niente tutti il giorno, niente! L’unica volta che ti avevo chiesto di spiare qualcuno te lo sei fatto scappare come un idiota! Dì, stavi giocando ai videogiochi o eri troppo occupato a imputtanarti i polmoni con le tue sigarette?-

Mi alzo in piedi, avventandomi a mia volta su di lui.

- Ah, sì? Beh, non mi pare che la mia presenza ti avesse dato così fastidio quando ho lasciato la Wammy’s House per venirti a cercare, o quando ti ho trovato mezzo morto e ustionato! Non mi pare di farti così schifo quando siamo nello stesso letto, o sbaglio?-

Altro pugno in faccia.

- Sbagli, povera vittima! In entrambi i casi, nessuno ti ha chiesto niente, hai fatto tutto da solo!-

Gli mollo un ceffone. Lui mi calcia allo stomaco.

In poco tempo ci rotoliamo sul pavimento graffiando, mordendo e calciando tutte le parti dei nostri corpi che riusciamo a raggiungere.

- Sei solo uno stronzo, Matt! Ti odio!- Grida Mello.

Mi blocco,  la mano stretta a pugno a pochissimi centimetri dal suo volto.

 

- Ehi, tu sei quello nuovo?-

Un bimbo dai capelli rossicci annuisce, intimidito dallo sguardo da leader del biondino che gli sta di fronte.

- S-sono Mail…-

Il biondo scoppia a ridere. – No, sei Matt… è questo il nome che ti hanno dato qui, e perciò da oggi ti chiami così.-

L’altro annuisce.

- Io sono Mello…-

si interrompe perché il rosso è scoppiato in lacrime. Gli si avvicina.

- Su, dai… non è niente…-

Fissa quegli occhioni verdi cosparsi di lacrime.

-Vuoi un po’ di cioccolata?-

Matt non sapeva che non l’aveva mai offerta a nessun altro.

 

 

- Mello… mi dispiace…-

sussurro, accarezzandogli quel volto arrogante.

- S-se avessi il tuo corpo… vorrei che facessero a me tutto ciò che invece sei costretto a subire tu.-

Vedo che socchiude gli occhi.

- Ora non fare il lecca culo, con me non attacca!-

Mi trattengo dal dargli un altro ceffone.

- No… dico sul serio, Mello. E quello che facciamo noi è amore… non è sesso. Il sesso è violento, è sporco… e noi stiamo bene quando lo facciamo, vero?- Chiedo, preoccupato di avergli fatto male, qualche volta, involontariamente.

Lui annuisce.

- Però… per un po’ vorrei non farlo… ti dispiace?-

Sorrido, stringendolo forte a me.

- Mello, io voglio solo che tu stia bene. Non sai quanto sto male al pensiero che il tuo corpo… - Percorro i suoi zigomi con le dita.

- Il tuo corpo è sfruttato così… li ammazzerei, Mello… uno dopo l’altro…-

Finalmente, anche lui sorride.

- Appena Kira sarà morto, uccideremo anche loro.-

Lo bacio con trasporto.

- Ti amo… -

Lui non mi risponde. Non lo fa mai. Però sorrido, perché io lo amo abbastanza per entrambi, e quel freddo pavimento avvolge i nostri corpi e vincola le nostre parole.

- Dai... andiamo, alzati, che ti disinfetto quei tagli...-

- Tsk...-

 

 

 

 26 Gennaio 2010

Sono in piedi, le mai sollevate,

una sigaretta in bilico sulle labbra.

- Immagino vogliate chiedermi un po’ di cose…-

Urlo alle scorte di Takada.

E intanto penso:

“Cristo, Mello! È la volta buona che ci lasciamo le penne!”

Ma infondo lo sapevo già…

Io ti conosco, Mello.

Sono l'unico in questo schifo di mondo a sapere qualcosa di te.

- Quindi non vi convie…-

Un calore improvviso al petto.

Uno alla testa, allo stomaco.

Accidenti a te, Mello!

Mi scappa un sorriso, solo un breve attimo, mentre cado.

Vorrei che  mi avessi risposto, quel giorno.

 

 

 

Anch’io, Matt… anch’io

 

 

 

 

 

Perché la vita è un brivido che vola via…

È tutto un equilibrio sopra la follia…

                                                                                     (Sally)

 

 

 

 

 

 

 

Allora, dunque…questa fanfiction è dedicata a Mariko Uchiha, che è arrivata a farmi sognare la notte Matt e Mello!

Mi rendo conto che sono originalità 0, ma è la prima MXM con un dialogo decente che scrivo.

Grazie in anticipo ai commentatori (perché commenterete, vero?)

Un bacio da Sasori!

  
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