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Autore: Irimi    29/10/2009    5 recensioni
Naruto osservava stupefatto la grandezza della casa ora ribattezzata da lui castello.
Era una villa gigantesca, circondata da un giardino talmente esteso che pareva un mare verde sconfinato.
Deglutì prima di suonare il campanello di villa Uchiha...

[SasuNaru]
Auguri Senpai!
Genere: Triste, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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What i've done










Naruto aveva deciso di non parlare più su nessun argomento che c'entrasse in qualche modo la
carrozzina. Aveva capito che era un tasto molto dolente. Aspettava fiducioso il giorno in cui fosse
stato proprio Sasuke a parlargliene di sua spontanea volontà, però i giorni erano decisamente
volati e sembrava che la discussione di venerdì scorso non fosse mai accaduta.



Mercoledì terza settimana...



Naruto puliva con un certo nervosismo i vetri della finestra della camera di Sasuke. Era in piedi su
una scaletta mentre li strofinava per togliere varie macchie e l'avere di fronte il viso di profilo del
moro, con quello sguardo un pò assente un pò ardente di desiderio, fisso e immobile sul prato
sottostante lo faceva veramente alterare.
Si era deciso che avrebbe pazientemente aspettato la confessione spontanea del moro sul perché
fosse finito sulla sedia a rotelle, ma di aspettare anche per quest'altra sua curiosità non ne aveva
proprio voglia. Quasi non cadde all'indietro nel scendere in fretta dalla scaletta.
Appoggiò poco delicatamente straccetto e spruzzino sulla scrivania lì di fianco e con forza girò
la sedia costringendo il moro a guardalo negli occhi.
-ma che ti prende?- domandò lievemente irritato dal gesto brusco.
-si può sapere perché continui a fissare quel dannato prato?- chiese alterato Naruto.
-osservare il paesaggio è vietato adesso?-
-non prendermi in giro Sasuke, ho visto come lo guardi, ho visto come lo fissi! Sembri un'anima
in pena che non vede l'ora di correrci dentro. Vorresti andare giù, vero?-
L'Uchiha rimase in silenzio a fissare Naruto.
-non sono affari che ti riguardano- se ne uscì infine riducendo gli occhi a due fessure.
L'Uzumaki aggrottò la fronte.
-tu vorresti... poter accarezzare... quell'erba, dico bene?-
Fu a quel punto che Sasuke perse un pò di baldanza, sussultando un pochino e quella piccola
reazione bastò a Naruto. Gli si portò dietro in un attimo e con forza prese a spingere la sedia
a rotelle uscendo da quella stanza, senza chiedere nemmeno il permesso di farlo,ovviamente.
-riportami subito in camera- aveva intimato l'Uchiha.
Percorreva a ritroso il corridoio senza ascoltare le lamentele crescenti.
-ho detto di riportarmi indietro razza di usuratonkachi- inveì.
Se non ci dava peso la voce del teme gli arrivava anche ovattata.
-Naruto!- sbraitò al limite.
Se non ci dava peso, si ripeté giustamente.
-giuro che questa volta ti faccio licenziare sul serio- disse furibondo.
-stai zitto teme! Piantala di lamentarti per una buona volta- sbottò il biondino sull'orlo di una
crisi di nervi, come il moro del resto.
Arrivati alla fine del percorso si ritrovarono davanti alle scale. Sasuke dopo aver corrucciato la
fronte si era chiuso in totale mutismo, dato che le sue imprecazioni andavano a vuoto, Naruto
invece osservava gli scalini. Aumentò la presa sui manici della sedia a rotelle, e girandola con
poca grazia diede le spalle alle scale.
Stava per scendere all'incontrario quando una voce lo fermò sul posto.
-c'è un ascensore- disse flebile Sasuke -dall'altra parte del corridoio-
-ah, davvero?- chiese scettico Naruto.
La cresta mora annuì lievemente senza voltarsi.
-di certo non voglio morire giovane- aggiunse.
L'Uzumaki inarcò un sopracciglio.
-con questo cosa vorresti dire?- chiese indignato.
-quello che ho appena detto-
Naruto mugugnò qualcosa prima di riprendere a spingere. Di nuovo percorse il corridoio, passò
la stanza da letto e arrivato alla fine trovò un enorme porta con a fianco due piccoli pulsanti.
La squadrò un pochino prima di entrare in ascensore. Sulla cartina non lo aveva notato, e da
lontano sembrava una normale porta di una probabile stanza da letto. Durante la discesa i
due non si scambiarono nemmeno una parola. Uno fissava il pavimento, l'altro il soffitto.
Uno picchiettava il bracciolo destro, l'altro il manico sinistro della sedia.
Quando un tintinnio metallico annunciò la fine della discesa e il conseguente aprirsi delle porte
Naruto si fiondò fuori. Una volta entrato nel salone principale parcheggiò Sasuke di fianco ad
una delle ampie porte finestre della stanza e con decisione ne spalancò una. Tutto questo sotto
lo sguardo sbigottito della signora Mikoto, seduta comodamente su una poltrona.
-Naruto-kun posso sapere cosa stai facendo?- chiese un pochino allarmata.
Sasuke notata la madre arrossì lievemente per la "bella" figura che stava facendo in quel
momento, e si portò una mano in faccia, sopprimendo qualche lamento.
-non si preoccupi signora Mikoto, lo porto solo a prendere una boccata d'aria fresca-
Detto questo impugnò di nuovo la sedia rotelle e portò l'Uchiha fuori spingendolo verso l'immenso
prato. Arrivati in mezzo Naruto finalmente si fermò.
-eccoci qui- annunciò sorridente.
-tsk- rispose Sasuke in maniera piuttosto scocciata.
-quindi non siamo ancora soddisfatti, eh!?-
Nemmeno il tempo di rispondere che l'Uchiha si ritrovò in aria. Naruto gli si era portato davanti e,
ovviamente di nuovo senza chiedere il permesso, lo aveva preso malamente in braccio.
-che diavolo stai facendo? Mettimi subito giù!- sbraitò rosso in viso.
-stai fermo teme! Altrimenti cadiamo- sbottò cercando di schivare qualche gomitata.
Quasi non lo buttò a terra talmente si dimenava, e dire che usava solo con la parte superiore del
corpo. Sospirando di sollievo Naruto si sedette di fianco a Sasuke il quale appena avuto
contatto con l'erba era divenuto improvvisamente muto.
-contento adesso?- chiese ormai esasperato.
Silenzio.
Forse bastava quello come risposta.

Passarono quel pomeriggio nella calma, senza parlarsi, insultarsi e altro. Sasuke ogni tanto
accarezzava i fili d'erba con gesti lenti e dolci della mano e Naruto osservava e notava, mentre da
dietro la finestra Mikoto Uchiha piangeva dalla gioia.



Sabato terza settimana...



-tutto bene Naruto-kun?-
Mikoto si chinò veloce sul ragazzo biondo, ritrovatosi improvvisamente sommerso da qualche
scatolone, aiutandolo a scostarli.
-sto bene signora, non si preoccupi- la tranquillizzò sorridente.
L'Uzumaki si alzò spolverandosi i vestiti bianchi un tempo arancioni.
-non avrei dovuto chiederti di prendermi quei libri- disse dispiaciuta.
Naruto aveva finito di mangiare e di pulire ciò che aveva di conseguenza sporcato quando la
signora Mikoto era entrata in cucina chiedendogli se aveva un attimo da dedicarle.
L'aveva seguita in uno dei due ripostigli e lei gli aveva gentilmente chiesto se poteva prendergli
dei libri in alto, sullo scaffale. Non aveva saputo dire di no e quando aveva provato a prenderli si
era sbilanciato troppo, attaccandosi alla prima cosa che gli era capitata tra le mani.
Così si era ritrovato sommerso da scatoloni impolverati e tutti i suoi oggetti all'interno erano sparpagliati per terra.
-si figuri- ridacchiò cominciando a raccattare il tutto.
Mentre metteva a posto tra le mani di Naruto capitarono due piccole foto un pò consumate ai
bordi. Una ritraeva un Sasuke decisamente più giovane, impossibile non riconoscerlo grazie a
quella cresta di capelli fin troppo familiare, vestito con pantaloncini corti bianchi e una maglietta
del medesimo colore. Teneva in un mano un piccolo trofeo, peccato l'inquadratura della foto fosse
lontana da non permettergli di leggere la posizione in cui era arrivato, e tanto meno in che cosa si
fosse classificato. Poi c'era di strano che sorrideva. Il teme sapeva sorridere?
Ma cosa ancora più strana o forse no era il fatto che fosse in piedi sulle sue stesse gambe.
Naruto osservò meglio la foto, all'incirca Sasuke doveva avere undici, dodici anni al massimo, non
di più. Sospirò pensando a partire da quando il moro si fosse ritrovato su quella sedia e perchè.
Un qualsiasi incidente?
Una qualsiasi malattia?
Decise di passare alla seconda foto. Questa invece ritraeva più persone, quattro in tutto, tra le
quali riconobbe subito il teme e la signora Mikoto, che a detta sua erano praticamente identici
a come li conosceva adesso ed anche qui Sasuke era in piedi.
Quindi il perché e il percome doveva essere un fatto piuttosto recente.
La osservò per bene partendo da sinistra dove c'era la signora Mikoto che sorrideva dolce,
stringendo a sé il braccio di quello che probabilmente doveva essere suo marito.
Capelli neri come gli occhi, il mento marcato. Aveva uno sguardo piuttosto severo e un pò freddo
insieme ad un portamento autoritario. Poco distaccati Sasuke con una faccia irritata fissava un
ragazzo praticamente identico a lui. Si differenziava per i capelli lisci raccolti in una morbida
coda, per il viso solcato da due profonde occhiaie e per il fatto che fosse più grande di cinque, sei
anni. Questo ragazzo era poggiato sopra alla testa di Sasuke, ignorandolo bellamente, tramite un
gomito e sorrideva lievemente verso l'obbiettivo, come a volersi prendere beffa del fratellino.
Naruto rimase un pò a fissare i due, dargli del fratellino gli era venuto spontaneo e dubitava fosse
altro, così come per il marito. Quella doveva essere proprio una foto di famiglia, e ora che ci
pensava tutte le volte che era venuto per pulire la villa non aveva mai visto in giro gli altri due
componenti. Il padre di Sasuke a vederlo così sembrava un importante uomo d'affari, quindi
poteva azzardare che fosse fuori per lavoro. Ma il fratello? Che fosse in vacanza con i suoi amici?
dopotutto era agosto. Rimuginò un attimo scervellandosi un pochino prima di decidersi a chiederlo
a chi sicuramente ne sapeva qualcosa di più.
-signora Mikoto questa è una foto di famiglia vero?-
La donna guardò prima il ragazzo e poi la foto sorridendo a questa tristemente.
Si alzò da terra con calma dirigendosi alla porta dello sgabuzzino.
-vieni con me Naruto-kun- disse prima di uscire.



La donna adagiò entrambe le foto sul tavolo della cucina, prima di sedersi su una sedia.
Con un gesto della mano indusse il ragazzo a fare altrettanto.
-penso sia giusto raccontarti qualcosa, dopotutto stai facendo molto per mio figlio- parlò
tranquilla. L'Uzumaki annuì soltanto.
-Sasuke praticava atletica leggera dall'età di otto anni. Si allenava in svariate discipline come il
salto in alto e in lungo, il lancio del peso o del giavellotto, una volta ha fatto anche la maratona.
Cercava di essere il migliore in tutte solo ed esclusivamente per farsi notare dal padre-
Puntò con il dito l'uomo nella foto di famiglia.
-Devi sapere che mio marito, Fugaku, non ha mai prestato molte attenzioni a Sasuke.
Negandogli quell'affetto paterno che ogni bambino era solito ricevere. Aveva occhi solo per il
nostro primogenito, Itachi-
Questa volta indicò il ragazzo appoggiato a Sasuke. Naruto ci aveva preso in pieno.
-era un ragazzo veramente straordinario, un vero e proprio genio come dimostra il fatto che abbia
finito la scuola superiore a soli undici anni. Fugaku lo aveva scelto come erede della sua grossa
azienda e passava tutto il tempo con lui per insegnarli il mestiere. Sasuke voleva farsi notare dal
padre, gli bastava anche una sola volta, ma sapeva che attraverso lo studio non avrebbe ottenuto
niente. Così decise di dedicarsi nell'unico settore in cui Itachi non eccelleva, lo sport. In particolar
modo si specializzò nella corsa di velocità dei cento metri scovando così una vera e propria
passione, gli piaceva molto correre e sopratutto gli piaceva allenarsi nel nostro giardino. Si
dedicava a quella disciplina ogni giorno, finendo per allontanare le persone che cercavano di
diventare suoi amici. Pensava che fossero una sorta di distrazione, un ostacolo dall'ottenere
l'attenzione del padre. Non sono stata mai in grado di fare niente per lui ma quella pesante
situazione familiare si risolse da sola un giorno, quasi per miracolo-
Fece vagare gli occhi neri da punto all'altro come per ricordare.
-sei mesi fa circa Sasuke avrebbe dovuto partecipare ad una gara regionale, dove i migliori tra i
vincitori sarebbero stati scelti per poter gareggiare al campionato delle cinque terre, come
rappresentanti del proprio paese-
Naruto rimase a dir poco stupito. Il campionato delle cinque terre era un evento mondiale di
grandissima importanza.
-Chiese a suo padre di accompagnarlo ricevendo oltre al consenso anche svariati complimenti
e Itachi si aggregò a loro-
La voce della signora Mikoto tremò leggermente.
-solo che durante il viaggio di andata scoppiò improvvisamente una gomma della loro macchina.
Sbandò andando ad occupare l'altra corsia e fecero un bruttissimo frontale con un'altra macchina.
Mio marito e Itachi morirono sul colpo. L'unico a salvarsi fu Sasuke...-
Singhiozzò più volte mentre Naruto sgranava gli occhi incredulo.
-Entrambe le gambe erano fratturate seriamente in più punti ma i dottori assicurarono che con una
costante e severa riabilitazione Sasuke sarebbe potuto tornare quanto meno a camminare ma non
la fece, mio figlio non fece nessuna cura... Io, io non capisco il perché si sia distrutto a quella
maniera, ancora oggi non riesco a capirlo, vorrei tanto che tornasse a correre-
A quel punto la donna si lasciò andare ad un pianto liberatorio, coprendosi il volto con entrambe
le mani mentre Naruto la guardava in silenzio.
Dopo svariati secondi il ragazzo si alzò dalla sedia con calma.
-grazie per avermi raccontato tutto signora Mikoto- disse flebile.
Senza aggiungere altro uscì di corsa dalla cucina imboccando subito le scale per i piani superiori.
Mikoto Uchiha continuava a singhiozzare.
-grazie... Naruto grazie-



Pioveva...



Poco dopo aveva iniziato a piovere. Sasuke sbuffò osservando le goccioline d'acqua infrangersi
contro il vetro. Oggi niente prato a causa di quel dobe ritardatario. Era da mercoledì che lo portava
sempre in giardino. Si chiedeva dove si fosse cacciato. Di solito alle due di pomeriggio era già in
stanza ma quell'orario era passato ormai da un bel pezzo. Sarebbe anche potuto andarci da solo e
farsi trovare lì, ma di sicuro Naruto lo avrebbe preso in giro per questo, come il fatto che fosse
rimasto in camera. Non doveva significare per forza che lo stesse aspettando, no?
Da fuori si sentirono dei passi frenetici. L'Uchiha ghignò. Parli del diavolo e...
La porta venne spalancata violentemente.
-Sasuke smettila di fare l'egoista!- urlò Naruto piuttosto furente.
Il ragazzo in questione non sapeva quale espressione assumere talmente era rimasto spiazzato
dall'entrata e dalla sparata del biondo. Fece per aprire bocca ma...
-ti senti in colpa, vero?- chiese l'Uzumaki senza dargli il tempo di dire qualcosa.
-co...cosa stai- cercò di parlare ma ancora una volta fu interrotto.
-è per la loro morte che non hai fatto la riabilitazione, vero?- intanto si avvicinò a lui.
Sasuke a quella domanda dilatò all'invero simile gli occhi. Il labbro inferiore gli tremò
leggermente. Le mani si chiusero a pugno con rabbia e ben presto tramutò lo stupore in odio.
-hai ficcanasato...- disse più a se stesso che al ragazzo di fronte.
Assottigliò gli occhi e lo fissò con astio.
-chi ti ha dato il permesso di farlo?- chiese con tono crescente della voce
Silenzio.
-chi ti ha dato il permesso di farlo eh? NARUTO!?!-
Sbatté i pugni con forza sui braccioli facendo tremare il ferro della sedia.
-io- rispose semplicemente senza farsi intimorire.
A quella sorta di presa in giro Sasuke digrignò i denti.
-esci da questa stanza, ora- intimò freddo.
-razza di teme, reagendo così non fai altro che darmi ragione!- gli gridò contro il biondo.
Erano vicini, erano uno di fronte all'altro.
-non me ne frega niente se hai ragione o meno, l'importante è che tu sparisca adesso! Non ti
azzardare a venire domani e nemmeno dopodomani, tu in questa stanza non ci devi mettere
più piede, chiaro?- sputò acido.
-perchè ti comporti a questo modo? non capisci che così facendo ferisci solo le persone che ti
stanno intorno?- domandò tristemente Naruto.
-no, non vedo perché dovrei dato che voi siete i primi a non capirmi-
-ma io ti capisco Sasuke- gli disse ormai esasperato.
A quel punto l'Uchiha serrò la mandibola ed esplose.
-no invece, dannazione! Se quel giorno non avessi chiesto a mio padre di accompagnarmi e ci fossi
andato da solo con un maledettissimo treno a quest'ora sarebbe ancora vivo... Sarebbero ancora
vivi, lui e Itachi! Se non mi fossi dedicato a quella stupida corsa, se non avessi cominciato a
praticare atletica leggera a quest'ora sarebbe tutto diverso! Lo capisci adesso Naruto?
Sono io il loro assassino. Quindi non mi chiedere di cominciare la riabilitazione perché non lo farò,
ne adesso ne in futuro. Restare seduto su questa sedia a rotelle per il resto dei miei giorni è il
minimo che possa fare per pagare la mia colpa. Con che coraggio poi potrei tornare a correre
come se non fosse successo niente? Non posso farlo, non voglio farlo anche perché...
io odio correre!-

La testa tirata con forza verso l'alto.
Parole interrotte bruscamente.
Labbra scontrate ferocemente.

Naruto aveva agito d'istinto. Non ne poteva più di sentir parlare Sasuke, di sentirgli dire
quelle cose. Cose non vere. Per zittirlo aveva premuto velocemente le labbra contro le sue, sbattendo
addirittura i denti. Un semplice appoggiarsi di labbra che bastò per accendere di rosso le guance
dell'Uchiha. Quando poi Naruto si decise a staccarsi dopo quello che parve un tempo infinito il
moro abbassò lo sguardo. Il biondo premette delicatamente la sua fronte contro quella del ragazzo.
-tu non hai colpa Sasuke! Purtroppo è accaduto quell'incidente perché così doveva andare ma non
puoi addossarti il peso della loro morte, non è colpa tua. Come potevi sapere che la gomma
sarebbe scoppiata? Non lo potevi sapere, come non potevi sapere cosa sarebbe accaduto se fossi
andato in treno... restando su questa sedia a rotelle non solo fai soffrire chi cerca di aiutarti ma
anche te stesso e poi non è vero che odi correre... tu-

La testa tirata con forza verso il basso.
Parole interrotte bruscamente.
Labbra scontrate ferocemente.

Questa volta fu Sasuke ad agire usando lo stesso metodo di Naruto. Ancora una volta fu un
semplice appoggiarsi delle labbra alle quali il biondo avvampò d'improvviso. L'Uchiha si staccò di
pochi centimetri toccando questa volta lui la fronte del ragazzo con la sua, il quale imbarazzato
non sapeva proprio dove guardare.
-usuratonkachi- disse flebile.
Non se la prese restando in silenzio ad ascoltare.
-va a casa...-
Gli occhi blu sgranarono veloci. Il busto si raddrizzò subito.
-....e non tornare più, per favore- continuò fissandolo.
Naruto un pò confuso, un pò scombussolato indietreggiò di qualche passo prima di girarsi e
correre forte fuori da quella stanza. Sasuke invece mise le mani sulle ruote fredde della sua
carrozzina e si girò verso la finestra, osservando come la pioggia al dì fuori fosse peggiorata...














Hello!!!!!!!!!!! sono tornata e vi dico : che fatica!!!
Come dissi nel primo capitolo questa storia mi ha fatto penare in tutto e per tutto
Sia per scriverla la prima volta e sia per la seconda volta XD
Sopratutto questo terzo capitolo per i vari dialoghi che hanno avuto i personaggi
e per come ho dovuto fargli sputare ciò che sentivano
Devo dire che quando naruto chiede nel modo tutto suo a sasuke di andare in giardino
sarebbe stato meglio se avessi scritto la frase :
-tu vorresti... poter accarezzare... quell'erba, dico bene?-
in questo modo:
-tu vorresti... poter toccare... quei fili d'erba, dico bene?-
Sarebbe stato ...come dire...più musicale per le orecchie XD Però mi sono detta : "Naruto sarebbe stato in grado di dire una cosa così?"
penso che in un momento del genere uno non si metta a pensare sulle parole da usare
e poi qui stiamo parlando di naruto XD lui agisce! non pensa XD
Detto questo vi saluto XD ci sentiamo col prossimo ed ultimo capitolo.
Quando... non sò ehheeh bye!!!


Risposta a tutte le recensioni con sentiti ringraziamenti XD


yahoithebest : ya ho riscritto il terzo, manca l'ultimo e poi stappo di bottiglia XD
e con questo capitolo si è svelato il perché sulla sedia eheheh forse sono stata un pò cattiva.
L'anti sasuke per eccellenza? °-° *stringe di nuovo mano* dammi il cinque compare XD
yao!

ryanforever : il secondo non è stato un dramma sono stata piuttosto veloce...ma questo
è stato un vero inferno...spero che anche il prossimo non lo sia XD ecco qua entrambe le risposte agli
interrogativi XD Bye

Capitatapercaso : Penso di esser stata più cattiva con questo finale XD
I loro siparietti hanno fatto ridere molto anche, quando li ho pensati ridevo come una scema
Sakura così piace anche a me! ciao e alla prossima

Quistis18 : senpai!!! *-* ecco qui altro pezzo di regalo, il prossimo sarà l'ultimo.
Naruto e Sasuke si devono far riconoscere ovunque indipendentemente dalla situazioni
in cui si trovano XD ehheh yao senpai!!!

YUKO CHAN : nyah me contenta che ti sia piaciuta! Effettivamente hai ragione..anche se
alcune cose che avevo scritto non me le ricordo più XD chissà magari questo è venuto anche male
rispetto all'originale...e va bè XD ci si risente con l'ultimo capitolo, bye!
  
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