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Autore: artemide88    30/10/2009    2 recensioni
Tratto dal primo capitolo. "Correvo, correvo. Nei boschi dei druidi, correvo. Libera come non mi sentivo da tempo, libera per una volta di essere me stessa e non la signora di Avalon. Corsi spensierata senza una meta precisa. Mia madre mi stringeva forte la mano e mi guardava sorridente. Mia madre? È morta tanti anni fa, lo so bene, ero con lei quando...mi sorrise ancora e mi indicò un punto davanti a sé. Guardai ma il sole mi colpì gli occhi. Distinsi solo una figura prima di coprirmi il volto con una mano. Strano, io non avevo mai avuto paura del sole, mio padre, e dei suoi raggi miei fratelli. Pregai le forze della natura mie sorelle perché mi permettessero di vedere. La figura in controluce si volse verso di me. Gli alberi gli chiusero ogni via di fuga e i loro rami allontanarono anche i raggi del sole. L’uomo mi guardò con intensi occhi dorati. Sorrise, sporgendo denti affilati..." Ispirato al romanzo "Le nebbie di Avalon" di M.Z.Bradley. Per conoscere il resto, leggete!!!
Genere: Sovrannaturale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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cap 10 avalon Salve!!! lo so sono imperdonabile!!! non aggiorno da una vita, ma proprio questo storia non va come vorrei. è stata la prima che ho scritto su Twilight ma mi aspettavo che fosse migliore...quindi devo rivederla da capo, si lo devo proprio fare ma non ho tempo, come non ho tempo per scrivere il nuovo capitolo, quindi il prossimo aggionamento sarà tra un mesetto circa...non ucccidetemi per favore... XD buona lettura!!!

CAPITOLO 10 – IL CERCHIO DI PIETRE
POV BELLA
Il potere di Avalon non era mai stato così potente come quando mi ero arrabbiata con Jacob. Attorno a me si era creata una sorta di bolla d’aria che lo aveva allontanato da me. Più lui tentava di avvicinarsi, più veniva respinto. E proprio come una bolla di sapone il campo di energia che mi proteggeva era esploso, scagliando il mio migliore amico verso la scuola. La nebbia inconsciamente richiamata da Avalon mi aveva avvolto e trasportato nella radura di quel pomeriggio, nella nostra radura. Il potere era ancora così forte in me che mi sentivo quasi sopraffare e soffocare. L’antica magia che governava il mondo, le sue leggi conosciute e nascoste, mi scorreva nella vene aveva predisposto indipendentemente da una mia chiara e razionale volontà un cerchio di pietre al centro dello spiazzo. Sempre in quello stato di semi-incoscienza irrazionale e senza avere il pieno controllo del mio corpo e della mia mente mi sedetti guidata da una forza sconosciuta, nel cerchio. Solo ora capivo cosa intendeva mia madre quando diceva che il potere di Avalon aveva un lato dolce e sensuale, armonioso e bello e uno potente e terrificante, difficile da controllare, che si manifestava raramente ma che rischiava di farti agire senza coscienza delle tue azioni. Lasciai che questo lato mi guidasse ma cercai di mantenere un minimo controllo mentale sulla situazione, perché niente mi sfuggisse di mano. Ero seduta da pochissimo tempo che mi sentii trasportare in un altro luogo, in un altro tempo e attesi il suo arrivo.

POV EDWARD
La stavo cercando due volte in meno di ventiquattrore. Va bene essere un vampiro centenario, ma la mia pazienza diminuiva al crescere dell’ansia. Mi fermai cercando di riprendere il controllo dei miei nervi. Alice mi chiamava dispiaciuta perché non riusciva a vedere dove fosse la mia Bella, sentivo un filo di isteria nei suoi pensieri. Odiava essere cieca. I miei sviluppati sensi non mi davano indizi utili e a sentire Jacob erano ricorsi a noi perché se aveva deciso di non farsi trovare dai licantropi era inutile che loro continuassero a cercarla. Seth aveva aggiunto che forse Bella non aveva pensato di proteggersi dallo sguardo dei vampiri, ecco il motivo della loro richiesta. A cui naturalmente non potevano sottrarci, dovendo ripagarli della loro fiducia in noi. Anche se non ci fosse di mezzo un patto io sarei andato subito a cercarla. La mia ossessione verso di lei stava aumentando in modo esponenziale. Respirai a fondo cercando il suo dolce odore. Ripresi a correre e come quel pomeriggio mi lasciai guidare solo dall’istinto. arrivai nella nostra radura e la vidi seduta in un cerchio di pietre. Mi tese la mano invitandomi a sedermi con lei. Mi sorrise dolcemente ma il suo sguardo era lontano, perso chissà dove. Sorpreso che volesse veramente quel contatto mi avvicinai lentamente. Le presi la mano e mi sedetti anche io nel cerchio. Mi sentì trasportare lontano, in un latro luogo, in un altro tempo ma almeno, pensai, ero con lei.

“ti stavo aspettando.” Le parole le uscirono da sole. Guidata dallo stesso potere che l’aveva condotta in quel luogo stava risvegliando la sua coscienza antica.
“perdonami il ritardo.” Edward le baciò la mano che ancora stringeva nella sua. Bella vide solo allora i draghi d’oro ai suoi polsi che risplendevano alla luce di fiaccole lontane. Lo stesso simbolo di saggezza era tatuato in azzurro ai polsi del ragazzo. Simbolo del popolo antico, degli abitanti di...
“Atlantide...” sospirò Edward. Il potere iniziava a fluire anche in lui. “avremo delle risposte, qui?” Bella si riscosse. Distolse lo sguardo da quegli intensi occhi verdi. “siamo qui per questo.”
“sei stata tu?” Edward era completamente a suo agio nonostante la situazione del tutto particolare, forse perché tra le sue mani stringeva quelle di lei.
“no. O almeno non direttamente. Il potere di Avalon deriva da quello di Atlantide e se ha deciso di farci riscoprire il nostro passato un motivo ci deve essere.” Bella iniziava a capire. Loro due erano stati i sovrani dell’isola sommersa, some testimoniavano i draghi. Loro, anime elette, legate nell’eternità, erano destinati ad amarsi per sempre. “questo è il luogo dove ci siamo scambiati il primo bacio.” Disse Edward all’improvviso colpito dal ricordo. Bella rise. “ci siamo dichiarati anche per la prima volta qui. Ma quel momento è adesso. Non è passato, non è futuro. È presente. Siamo in un altro luogo, in un altro tempo, ma niente è sogno, niente ricordo. Lo ricordi perché lo hai già vissuto molte volte nella tua vita ma ora lo dovrai rivivere.” E lo attirò a sé.
“Bella, io...” le paure di Edward lo stavano per sopraffare pur avendo la consapevolezza dell’esattezza e dell’ineluttabilità di quel momento, dei sentimenti che gli scaldavano il cuore. Lei gli accarezzò dolcemente il viso e cercò di trasmettergli il suo senso di sicurezza.
“cosa ti spaventa così tanto?”
“Bella! Come puoi non capire! So che le nostre anime si appartengono, lo sento. Ma non vedi come è tutto sbagliato? Quando la magia finirà io tornerò ad essere il mostro mentre tu la Signora di Avalon che fugge dai vampiri.”
“il potere di Avalon è misterioso anche per me che ne sono la sacerdotessa. Se ci troviamo qua è perché dobbiamo affrontare e superare le nostre paure. E capire lo strano sentimento che ci attraeva. Noi siamo due anime elette! L’amore è un vortice eterno a cui tu non puoi sottrarti. Lasciati prendere. Non possiamo continuare ad evitarci. Fidati di me e di te stesso.” Gli accarezzò ancora una volta lentamente il volto.
“Bella, io ti amo.”
“Edward, io ti amo.” E si baciarono. Le loro labbra erano ancora incatenate quando si sentirono trasportare nella loro radura. Il sole si stava alzando all’orizzonte.

POV EDWARD
Il sole si stava alzando all’orizzonte. Avevo ancora le labbra incollate alle sue, calde, morbide. Mi accarezzò un’altra volto il viso lasciando una scia incandescente. Mi sorrise sicura e rappacificata con se stessa. Non volevo ma avevo promesso che non appena l’avessi trovata, l’avrei portata subito dai licantropi. L’attendeva una predica coi fiocchi. Lesse il disappunto sul mio volto e si rabbuiò.
“devi tornare a casa. Sono tutti molto preoccupati.” Cercai di sorridere. Non mi andava l’idea che stesse con quei cani pulciosi né che ci dovessimo separare.
“non ti ha mandato quell’essere privo di tatto che è Jacob, vero?” mi rivolse due occhi colmi di accusa. Sospirai. Era inutile cercare di tenerle qualcosa nascosto.

POV BELLA
Mi accompagnò fino al parcheggio della scuola. Era ancora molto presto e non c’era anima viva. Volsi lo sguardo verso l’edificio. Il muro presentava una crepa dove Jacob era atterrato. Aprì lentamente lo sportello dell’auto con la mente rivolta altrove. Nonostante la consapevolezza di appartenere ad Edward non erano poche le difficoltà che avremmo dovuto affrontare. Prima, il rito per il mio compleanno, seconda, mio padre e i druidi. Non so cosa mi facesse più paura. Sperai vivamente che il mio dolce vampiro potesse capirmi o si sarebbe sentito tradito. Abbassai lo scudo che proteggeva la mia mente.
“io...ti amo Edward. Ma...”
“Bella!” mi guardava stupito. Non gli avevo mai permesso questa intima intrusione, avevo bisogno che sentisse quanto fossi sincera e innamorata. “io...io ti sento!” in un attimo fu vicino a me e mi abbracciò. Questa nuova intimità mi stupiva ancora e mi imbarazzava ma mi sentivo così stranamente bene con lui. Lo allontanai cercando di riprendere la lucidità perduta.
“Edward...io voglio stare con te. Ma questo non basta. Tenteranno di impedircelo...” non potei continuare. I miei pensieri erano intrisi di lacrime e la mia voce mentale si spezzò . Un lungo dito freddo mi alzò il mento perché guardassi i suoi fantastici occhi dorati. Mi asciugò le lacrime che inconsapevolmente stavo versando e mi comunicò con i suoi occhi intensi tutto l’amore che provava per me. Lo abbracciai di scatto desiderosa di conforto e del contatto con il suo forte corpo.
“Bella...se c’è una cosa che Alice mi ha insegnato è che siamo noi con le nostre decisioni a scrivere il futuro. Se noi desideriamo intensamente stare insieme, niente e nessuno ce lo potrà impedire.” Era così sicuro delle sue parole che me ne lasciai convincere. Chiusi la mia mente prima che sentisse che la confessione appena fatta era solo la punta dell’iceberg che minacciava di far affondare la mia nave.

p.s. dell'autrice: lo so non è il massimo mettere così tanti e brevi pov diversi e addirittura un pezzo narrato in terza persona. non mi piace e so che risulta fastioso leggerlo. ma purtroppo ho provato in più e più modi a descrivere la scena, e l'unico che era apprezzabile è stato questo. spero piaccia comunque, fatemelo sapere!!! ah, l'altra mia storia sta avendo un discreto succcesso e mi piace molto, è Io, a Beverly Hills, spero che ci facciate un salto e che vi piaccia!! (io ne sono molto orgogliosa, sinceramente.... XD) ciao e alla prossima!!!
   
 
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