“Burattinaia d’emozioni.”
Luci
riflesse.
[È
questo che vedi?]
Emozioni
di legno.
[È
questo che provi?]
Esistenze
di carta.
[È
così che vivi?]
Rinchiusa.
Rinchiusa
in una bolla di quieta menzogna e fine recitazione.
Cercando.
Vivendo.
Provando.
Fingendo.
Provare a vivere cercando di
f i n g e r
e al
meglio.
La partita
si gioca, il gioco è il nostro, la partita siamo noi.
Prova a vincere, fingi
di giocare,
cerca di vivere.
Come? Non ti
diverti?
Ma il
mondo ride, tra luci e colori, si
consuma in fretta perché in
fretta è
vissuto.
Gli occhi
si illuminano di quieti sorrisi, le bocche si tirano e si stirano in
risolini
che scoprono denti
bianchi e perfetti.
Sembrano
quasi un solo mostrar di denti, una semplice ostentazione di bianco e
purezza,
quei sorrisi tirati e stirati in visi felici.
Ma non
c’è tempo, non
c’è tempo!
Il tempo
fugge e corre via, non si fa toccare né accarezzare, non ama
nessuno eppure tutti
lo cercano.
Vorrei avere il tempo, vorrei avere il tempo!
Ma non
c’è
mai il tempo per fermarsi ad
osservare,
tra le pieghe di sorrisi morti, le lacrime spente di incubi passati.
Non
c’è il
tempo per fermarsi ad abbracciare vecchi timori e stupide fantasie.
Non
c’è mai
il tempo di ascoltare la eco sempre presente – e
che si finge di dimenticare - di qualcosa che c’è
ma non si vede.
C’è,
c’è
sempre.
Vive
– almeno lui –
tra le luci di un luna park
e i fili delle marionette, cerca di
farsi sentire ma finge
di non esistere.
Rinchiusa,
in mondi inesistenti e flebili luci morenti, cerco qualcosa che non
c’è, cerco
qualcosa che forse non c’è mai stato ma di cui
sento la mancanza.
Fingendo
di ridere, fingendo d’esser allegri, fingendo di tirare le
mie labbra in quieti
sorrisi che altro non sono che un mostrar di
denti, un digrignare
d’anime.
Sembra che
lottino questi quieti sorrisi, sembra che vogliano e combattano
per la supremazia della propria falsa
felicità.
Ma il
mondo si capovolge, la maschera si volta.
Ed il
mondo piange, spaventato dall’ombra della notte e dalle paure
che la popolano,
spaventato da quel che sarà o che dovrà essere,
ciecamente terrorizzato da
questo qualcosa che c’è ma
non si
vede.
Ma il luna
park si accenderà di nuovo, la ruota panoramica
girerà di nuovo, le luci
illumineranno la notte e fantastici sorrisi riempiranno
il vuoto.
Ti diverti? Ti
diverti ora?
Schiacciata
da qualcosa che non si preoccupa di fingere – almeno
lui – pressata da un vuoto
che non se ne vuole andare.
Perché
i miei sorrisi non sono così
bianchi da riempirlo tutto.
Farò
un
giro sulla ruota di luci, cercando di consumarmi in fretta, cercando
d’esser un
volto felice in un mare di buio.
Raccoglierò
le emozioni scagliate in aria, come tanti
bei fuochi d’artificio, e legherò fili
invisibili di marionette ormai
morte.
Mi
piacerebbe diventare come i fuochi d’artificio: brillanti,
splendenti, eterni nel loro essere effimeri .
Mai dimenticati per sempre a
m a t
i.
Vorrei
bruciare in fretta, come quei fuochi fatati, nel rosso sospeso di un
giorno
qualunque, tra le luci per sempre uniche di un sole che muore
– almeno lui -.
E il fili
si muoveranno, li muoverò
io,
e lo spettacolo inizierà mentre la ruota, fiera assassina di
flebili luci,
girerà assorta.
Ti diverti?
“Da
morirne.”
Grazie a miss dark
e I n n e r Ebony
per aver commentato 'Who is the master'.
Grazie davvero, ragazze.
E anche a I n n e r Ebony, la mia sis, perché mi va. XD
Grazie.