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Autore: Avis    31/10/2009    2 recensioni
“E baciala, cretino! ” Urlò Kiba all’indirizzo del povero Naruto. Sakura alzò lo sguardo verso i quattro ragazzi, malamente nascosti su un albero, mentre il suo volto assumeva una tonalità tendente al porpora.
Shino Aburame non era mai stato un vigliacco, eppure decise di dileguarsi il più in fretta possibile.
Shikamaru Nara non ebbe bisogno del suo incredibile intelletto per comprendere che si trovavano in guai enormi.
Neji Hyuuga ponderò l’idea di darsi alla fuga come fatto da Shino, ma decise di evitarlo, fedele al suo orgoglio di famiglia.
Kiba Inuzuka tentò un sorriso conciliante verso la Kunoichi, prima di saltare su un ramo leggermente più lontano.
Sai non dovette cercare su un libro la motivazione del comportamento di Sakura: capì da solo che le emozioni della ragazza erano facilmente catalogabili in ira.
Naruto Uzumaki deglutì rumorosamente, per poi sbiancare vedendo la medic-ninja infilarsi i suoi guanti neri.
“S-Sakura-Chan, posso spiegare..”
“Shannarooo!”
{NaruSaku, SaiIno, ShikaTema, NejiTen}
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Misunderstanding '
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“E baciala, cretino

E baciala, cretino! ” Urlò Kiba all’indirizzo del povero Naruto. Sakura alzò lo sguardo verso i quattro ragazzi, malamente nascosti su un albero, mentre il suo volto assumeva una tonalità tendente al porpora.

Shino Aburame non era mai stato un vigliacco, eppure decise di dileguarsi il più in fretta possibile.

 Shikamaru Nara non ebbe bisogno del suo incredibile intelletto per comprendere che si trovavano in guai enormi.

Neji Hyuuga ponderò l’idea di darsi alla fuga come fatto da Shino, ma decise di evitarlo, fedele al suo orgoglio di famiglia.

Kiba Inuzuka tentò un sorriso conciliante verso la Kunoichi, prima di saltare su un ramo leggermente più lontano.

Sai non dovette cercare su un libro la motivazione del comportamento di Sakura: capì da solo che le emozioni della ragazza erano facilmente catalogabili in ira.

Naruto Uzumaki deglutì rumorosamente, per poi sbiancare vedendo la medic-ninja infilarsi i suoi guanti neri.

“ S-Sakura-Chan, posso spiegare..

“ Shannarooo!”

 

 

Pride and Sensibility

 

 

Atto I: Mai ferire la sensibilità di una donna

 

 

 

Tre giorni dopo, la situazione era critica. Neji era più intrattabile del solito, a causa di una litigata con Tenten; la ragazza gli aveva detto che la loro relazione poteva ritenersi in pausa finché lo Hyuuga non si fosse scusato con Sakura. Sai, per farsi perdonare da Ino, le aveva regalato un enorme mazzo di rose gialle:  per motivi a lui sconosciuti, la ragazza aveva apprezzato ben poco il dono. L’Anbu da quel giorno passava tutto il suo tempo  in biblioteca, cercando di capire dove avesse sbagliato.

Shikamaru subiva perennemente l’ira di Temari, che, per sua somma sfortuna, era diventata grande amica di Sakura. Il povero Nara, dopo aver accompagnato Naruto in ospedale, era stato quasi ucciso dalla ninja di Suna con quel suo dannato ventaglio – ovviamente, lui non aveva potuto fare nulla, essendo presenti anche i due fratelli della ragazza.

Kiba aveva dovuto implorare perdono da Hinata; per sua fortuna, la giovane Hyuuga non era riuscita a trattarlo male per più di dieci minuti. Shino era stato l’unico a non subire ripercussioni dalla disgraziata giornata dell’appuntamento, dato che Shiho aveva chiaramente detto di voler rimanere fuori dalla faccenda.

Naruto si trovava ancora in ospedale, con buona parte delle costole fratturate. Tsunade aveva commentato qualcosa sul fatto che quei traumi erano incredibilmente simili a quelli di Jiraya, ma il biondo riteneva che l’Hokage avesse esagerato. Il giovane aveva tentato più volte di chiedere scusa a Sakura, con scarsi risultati.

Ma a che cosa era dovuta l’ira delle ragazze?

 

 

Shikamaru stava tranquillamente riflettendo su quanto fosse complicata la vita, sdraiato come al solito sotto un albero sulla sua collina preferita. Choji sosteneva che avrebbe dovuto inghiottire l’orgoglio e andare da Temari, per tornare ad una situazione più calma.

“ Ho il quoziente intellettivo più alto di Konoha e non riesco nemmeno a decidere che fare con la mia ragazza.. ” Sbottò il giovane, tirando su la schiena. Sapeva benissimo che la scelta migliore sarebbe stata chiedere scusa a Temari e Sakura, ma quel minimo di orgoglio maschile che aveva ancora non glielo permetteva. Nemmeno Ino gli parlava più, ma lui sapeva benissimo che si trattava di un gigantesco, stupido equivoco. Cercò per l’ennesima volta di riflettere su un altro argomento, quando l’oggetto dei suoi pensieri si parò direttamente davanti a lui, facendogli ombra.

“ Muoviti, pesaculo! ” Sbraitò Temari verso Shikamaru, agitando pericolosamente il ventaglio.

Che vuoi, seccatura? ” Sbottò il giovane Jonin di risposta, distogliendo appena lo sguardo dalle nuvole.

Dobbiamo andare dall’Hokage, ci deve affidare una missione. Così magari la pianterai di fare scommesse idiote. ” Sogghignò la Kunoichi, immediatamente fulminata dall’occhiataccia del Nara.

“ Mi sembrava di averti già detto che non era uno scherzo, siete voi seccature che avete frainteso. ” 

Dopo qualche battibecco, i due Jonin si diressero verso il palazzo dell’Hokage, evitando di parlarsi. Shikamaru comprese che la giornata sarebbe stata un’enorme seccatura.

 

 

Rock Lee conosceva i suoi compagni di squadra come le sue tasche, visto che si trovavano nello stesso Team da quasi cinque anni. Perciò comprese velocemente che c’era qualcosa che non andava tra Neji e Tenten, visto che il ragazzo era più silenzioso del solito – non che normalmente fosse molto loquace – e la Kunoichi si rivolgeva solo a Gai-sensei e allo stesso Rock Lee, ignorando completamente lo Hyuuga. L’allievo prediletto di Gai Maito non sapeva come comportarsi: quei due rischiavano di compromettere l’armonia dell’intero Team. Alla fine, Rock Lee decise di seguire il metodo che avrebbe usato Gai-sensei: “Se c’è un problema, bisogna parlarne! ”

“ Ehi, ragazzi, ma che avete? ” Chiese innocentemente verso i due. Non aveva idea della reazione che avrebbero avuto..

“ Niente! Che dovrebbe essere successo? ”  Rispose Tenten, con una voce stranamente stridula. Neji non rispose nemmeno, troppo perso nei suoi pensieri.

“ Beh, siete strani... Non parlate tra di voi, Neji è più freddo del solito e tu..”  Si interruppe, notando l’occhiata omicida scoccatagli dall’amico. Riprese un secondo dopo, decidendo di ignorarlo. “Insomma, siete una coppia, se avete dei problemi..

“ Io e lui una coppia? ” Rispose sarcastica Tenten. “ Non starei mai con una persona che non ha rispetto per le donne e la loro sensibilità! ”

“ Io cosa? Siete tu e le tue amiche che non avete capito assolutamente niente! ”

.. Tu e il tuo stupido orgoglio Hyuuga, finché non chiederai scusa a Sakura.. ”

“ Non ho alcuna intenzione di scusarmi per qualcosa che non ho fatto! Piuttosto sei tu che dovresti andare da Naruto e..

.. Con tutto il tempo che ci abbiamo messo per aiutarla, come minimo doveva essere tutto perfetto! ”

.. Lezioni di galateo a Naruto, tu non hai idea di che voglia dire, quella testa quadra.. ”

.. Giocare con i sentimenti di una povera ragazza, dovreste vergognarvi e.. ”

.. Troppo sciocche per capire che avete frainteso..”

“ Finché non  ti deciderai a scusarti, puoi scordarti di uscire con me! ” Concluse Tenten, mettendo fine a quella caotica discussione. La ragazza poi accelerò il passo, affiancando il maestro Gai. Rock Lee scoccò un’occhiata allo Hyuuga.

“ Sarà una giornata di merda. ” Sbottò Neji con aria funebre.

 

 

.. Se la vostra ragazza è arrabbiata con voi, è meglio evitare di discutere su chi abbia torto: è preferibile cercare di fare pace, magari donandole un mazzo di fiori (le rose sono estremamente gradite dalla maggior parte delle donne) o una scatola di cioccolatini. ” Ripeté Sai, corrugando la fronte. Non riusciva assolutamente a capire dove avesse sbagliato: il libro era ben chiaro e lui aveva seguito le istruzioni alla lettera.

Inizialmente non sapeva se regalare ad Ino dei fiori o dei cioccolatini, ma sapeva bene che la ragazza teneva moltissimo alla sua linea – in maniera quasi maniacale, a detta dell’Anbu – e perciò aveva optato per le rose.

Era andato dal fioraio sotto casa sua, e dopo lunghe riflessioni aveva optato per un enorme (e costosissimo) mazzo di rose gialle, notando che si intonavano in maniera perfetta ai capelli biondi della ragazza. Aveva chiesto che i fiori venissero spediti direttamente in ospedale e consegnati a Ino Yamanaka, ritenendo che lei sarebbe stata felice di potersi pavoneggiare con Sakura e gli altri medici del regalo ricevuto. Lui aveva aspettato la fine del turno della ragazza per ore, sicuro che lei sin sarebbe buttata tra le sue braccia sorridendo.

La realtà era stata decisamente più dura: Sakura doveva aver dato ad Ino qualche lezione di pugilato, visto che la bionda gli aveva tirato un pugno in pieno volto, buttandogli poi le rose accanto ed intimandogli di non farsi mai più vedere da lei.

Sai chiuse di scatto il libro, decidendo di chiedere direttamente al Capitano Yamato le motivazioni del comportamento di Ino. Prima, però, sarebbe passato da Naruto per chiedergli come stesse.

 

 

 

Naruto sospirò stancamente, cercando di allontanarsi da quel dannato lettino d’ospedale. Sakura lo aveva conciato decisamente male, vista la prognosi decisa dalla Baa-chan. Dieci giorni a riposo! Non poteva assolutamente permetterselo, dato che la compagna di squadra continuava ad ignorarlo.. Anche se quella mattina sembravano esserci stati dei miglioramenti.

A quanto aveva capito, Sakura aveva chiesto ad Ino, Tenten, Temari e  Hinata di aiutarla a prepararsi per l’appuntamento , esattamente come aveva fatto lui con i suoi amici. Il che aveva causato una reazione irata da parte di tutte le ragazze.. Così Shika, Neji e Sai si trovavano ora con lui nel mezzo del ciclone. Il biondo sbuffò ancora, riuscendo infine a camminare fino alla finestra. I suoi pensieri tornarono al momento dell’urlo di Kiba.

 

Tre giorni prima

“Shannarooo!” Urlò Sakura, concentrando una quantità enorme di chakra nella mano destra. Schizzò poi verso Naruto, colpendolo dopo un istante con un pugno di immensa potenza in pieno stomaco. Il ragazzo volò per una decina di metri, schiantandosi poi contro un albero. La Kunoichi si voltò immediatamente verso i colpevoli di quel disastro, iniziando a concentrare nuovamente il chakra nella mano.

“Sakura, giuro che c’è una spiegazione.. È che Naruto a questo punto avrebbe dovuto baciarti, come avevamo deciso, e non..” La frase di Kiba fu interrotta dalla gomitata infertagli da Neji (che nel frattempo aveva affiancato l’amico).

“Stai zitto, maledetto cretino..” Sibilò Shikamaru, prendendo poi un curioso colorito biancastro quando l’allieva di Tsunade saltò su un ramo poco lontano da lui. Ino gli aveva parlato della strana doppia personalità di Sakura, ma lui non aveva mai avuto modo di conoscere personalmente quella disgrazia.

“ Ah.. Quindi eravate d’accordo?” Chiese gelida la ragazza. Kiba annuì, illuminandosi. Commettendo probabilmente il più grave errore possibile.

“ Io vi ammazzo!”

 

Il futuro Hokage ridacchiò, sedendosi sul bordo della finestrella. Quando Sakura lo aveva colpito, era svenuto per un paio di secondi, riprendendo coscienza proprio mentre Kiba peggiorava la situazione. A ripensarci, la scena era quasi comica.. I suoi amici erano riusciti a salvarsi solo usando la Tecnica del Controllo dell’Ombra di Shikamaru, che aveva bloccato Sakura prima che potesse massacrarli.

“ Ehi, Naruto! “ Esclamò qualcuno dall’entrata. Il ragazzo si voltò terrorizzato, temendo che si trattasse di Tsunade. La Godaime gli aveva ordinato di riposarsi e basta, altrimenti gli avrebbe rotto qualche altro osso risparmiato dalla sua allieva. L’Uzumaki sospirò poi di sollievo, vedendo Kakashi sorridere dalla soglia.

“ Yo, Kakashi-sensei! ” L’uomo sorrise ancora, vedendo l’entusiasmo del suo (ormai ex) allievo.

“ Come stai, Naruto? Non dovevi rimanere a letto? “

“ Sensei, non ce la faccio più! Mi annoio. “

“ Sakura è ancora arrabbiata con te, vero? “ Anche l’osservatore meno acuto avrebbe compreso di aver toccato un tasto dolente, visto il repentino cambio d’umore del giovane.

“ Già. Eppure, ci ho provato a spiegarle che non era uno scherzo! Era tanto che volevo chiederle un appuntamento, così ho chiesto una mano ai ragazzi per non rovinare tutto, visto che loro hanno già la fidanzata. Ma quell’idiota di Kiba non è riuscito a trattenersi, quando ha visto che ci mettevo un po’ per dichiararmi. “ Concluse mogiamente il ragazzo.

Quindi, in realtà Sakura ha frainteso tutto? “

“ Sì! Era un vero appuntamento, solo che gli altri mi hanno seguito, per controllare che non rovinassi tutto.”

“ Capisco.. ”

“ Sensei.. Potrebbe passare da Sakura e spiegarle tutto? Sono sicuro che a lei darà ascolto. Stamattina mi è sembrata meno arrabbiata del solito, mi ha quasi salutato! Magari è dell’umore giusto per perdonarmi. ” L’uomo lo guardò, leggermente interdetto. Poi annuì, socchiudendo appena gli occhi e sorridendo. Il gesto non sfuggì a Naruto, che ridacchiò.

“ Sensei, Sakura-Chan l’ha influenzata alla fine! ”

“ Uh? Che intendi dire, Naruto?

“ Ha sorriso come fa lei.. ” Rispose il ragazzo, tornando lentamente verso il letto. Il Jonin rimase in silenzio per alcuni secondi, per poi avviarsi verso la porta.
“ Adesso vado, Naruto. A più tardi, vedi di riposarti. ”

Il Maestro Kakashi si dileguò nel corridoio dell’ospedale, mentre il Jinchuuriki si sdraiava sul lettino. Il biondo sbuffò, annoiato: non gli piaceva dover stare da solo. Qualche minuto dopo, uno strano volatile, che sembrava fatto d’inchiostro, entrò nella stanza dalla finestra.

“ Un messaggio da Sai? ” Si chiese Naruto, prendendo cautamente la pergamena legata alle zampette dell’uccello. Non aveva intenzione di farlo sciogliere..

 

“ Naruto, verso le cinque Shikamaru, Neji ed io verremo a trovarti. Nara sostiene che ci sia bisogno di una strategia per fronteggiare la situazione. A più tardi! ”

 

Naruto sollevò un sopracciglio, perplesso. C’era bisogno di una comunicazione scritta per dirgli che doveva aspettarsi visite? Sai non era cambiato proprio per niente.. Il biondo ridacchiò, sollevando poi un braccio – che ovviamente andò a colpire il volatile usato dall’amico, il quale esplose in un fiume d’inchiostro. Naruto Uzumaki soffocò un’imprecazione: la giornata si prospettava pessima.

 

 

 

 

 

Note dell’autrice

 

Ehilà! Come qualcuno potrebbe aver capito, questa storia è la continuazione della mia drabble, pubblicata nella raccolta Naruto’s songs, “Kiss the girl”. Non so nemmeno come mi sia venuto in mente, ma vabbé.

Qualche spiegazione sulle coppie: non poteva non esserci il NaruSaku, il pairing che preferisco. Le altre coppie centrali saranno la SaiIno, ShikaTema e NejiTen. Poi ci saranno accenni KibaHina e ShinoShiho. 

Il prossimo capitolo si intitolerà “Mai stuzzicare l’orgoglio di un uomo”. Commentate se vi va, alla prossima!

 

 

Ringraziamenti per “Chapter 469: Sakura’s Reaction!”

Ryanforever: ti ringrazio, nemmeno a me è piaciuto il modo in cui è stata resa Sakura. Spero ci sia una spiegazione logica dietro, perché altrimenti vado a cercare personalmente Kishimoto -.-‘ comunque, credo ci sia qualcosa sotto, quindi attenderò pazientemente il capitolo 470, sperando che Kishi-sensei non decida di lasciare in sospeso la questione fino al 500esimo capitolo xD

 

RinoaGirl89: Sono assolutamente d’accordo con te, credo che questo capitolo faccia schifo sia alle NaruSaku che alle SasuSaku, perché Kishi ha rovinato un personaggio e il suo percorso di crescita in 20 pagine. Spero davvero che quella dichiarazione venga chiarita, soprattutto per il modo in cui è stata detta! Per l’insalata, da brava sasusaku non puoi sprecare dei pomodori, il piatto preferito di Sasuke xD alla prossima!

 

Naruto e i suoi personaggi appartengono a Masashi Kishimoto. Questa fanfic non ha alcuno scopo di lucro.

   
 
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