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Autore: purpleblow    31/10/2009    2 recensioni
Ad ogni Fan Art la sua storia: ciò significa che ogni Fan Fiction di questa raccolta è ispirata ad una Fan Art -chiaramente non mia, ma appartente al loro rispettivo autore.
Può quindi riguardare un pairing o un personaggio specifico; dipende tutto dall'immagine che ho scelto.
E i generi e gli avvertimenti variano a seconda della Fan Fiction.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri personaggi, L, Matt, Mello, Near
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Genere: Comico, Introspettivo
Rating: Giallo
Avvertimenti: AU, Shonen Ai

Dediata a _BellaBlack_, per ricambiare la dedica alla sua splendida, nonchè geniale et divertente fanfic "
When in Ficcyland...".

Wedding time... WHAT?!



È tutto pronto: il cortile è gremito di gente. Si possono scorgere L, Light Yagami e la squadra investigativa, Watari, Roger, Linda, Misa Amane e un sacco di altre persone.
L'atmosfera è intrisa di serenità, mista ad allegria. C'è aria di festeggiamenti, lo si può notare dalle espressioni allegre dei presenti.
Sì, bene. Ma cos'hanno poi da festeggiare?
Chi aveva appena espresso quel pensiero era stato Mihael Keehl, altresì detto Mello -lo pseudonimo con cui era conosciuto da tutti- che se ne stava in piedi all'entrata del giardino ed era vestito di tutto punto.
Un bel completo bianco composto da giacca e pantaloni, il tutto allegato da un inusuale papillon dello stesso colore degli abiti.
Un momento! Io... vestito di bianco? Ma cosa sto facendo?
Era così stranamente diverso dal solito quel giorno, non riusciva proprio a ricordare cosa stesse accadendo.
Passi per la festa in corso, poteva essere qualche avvenimento poco importante che aveva rimosso dalla mente ma... che ci faceva lui vestito di bianco?
Eresia. Quel colore gli dava alla testa solo a guardarlo, mai e poi mai avrebbe indossato qualcosa di quell'insulso color Near. Peccato che l'aveva fatto.
Dovevo essere completamente sbronzo ieri sera, è sicuramente così.
Incrociò le braccia al petto, infastidito dalla piega che stava prendendo quell'assurda giornata e non si accorse di Misa Amane che gli stava andando incontro come una furia.
Eccola lì, la famosa idol con la faccia mezza imbronciata e mezza eccitata si era posizionata di fronte a lui con le mani sui fianchi.
"Mello! Si può sapere cosa stai facendo? Near sta aspettando te per cominciare, avanti!" esclamò prendendolo per un braccio e trascinandoselo dietro.
Cosa può volere quel nano malefico da me? Mi sta aspettando per fare cosa?
Proprio il ragazzo non capiva... cosa si era messa in testa quella sciocca biondina?
Guardando davanti a sé, notò che tutti i presenti erano seduti comodamente su delle sedie, che sembravano essere disposte in quell'ordine per uno scopo preciso.
C'erano quattro file da una parte e quattro dall'altra, messe in tal modo per creare una specie di passaggio al centro, proprio dove Misa e Mello stavano camminando sotto lo sguardo commosso di tutti.
Ma che sta succeden...?
E fu in quell'istante che Mello vide la cosa che lo inorridì più di tutte: Near. Ma non tanto perché era lui -ormai era abituato a vedere la sua brutta faccia- ma quanto per come era vestito.
Il giovane indossava un completo nero e stampato sul suo volto c'era un ghigno -cosa tra l'altro mai vista- che era indirizzato al biondo.
Siamo arrivati alla frutta.
Commentò mentalmente il giovane Mihael Keehl, ancora sconvolto da ciò che aveva visto. Non poteva -o non voleva?- crederci.
Troppo impegnato a squadrare male il rivale, non si accorse subito dei gridolini eccitati che provenivano da Amane, ma quando se ne rese era troppo tardi.
Si voltò seguendo lo sguardo divertito di Near, -che solo in quel momento, Mello notò che fosse vestito come un prete- e per poco non soffocò per lo shock.
Di fronte a lui, col sorriso più luminoso che avesse mai visto, c'era Matt. Ma non il solito nerd da strapazzo che accompagnava le sue giornate, oh no.
Era raggiante, infilato in un orrendo quanto imbarazzante vestito bianco tutto trine e pizzi. Le sue braccia fasciate da un paio di guanti che gli arrivavano sopra al gomito, al collo portava un'orribile collana di perle e la sua testa era coronata da un rivoltante velo da sposa.
Infine, tra le mani teneva un mazzo di rose bianche, che a quel punto Mello immaginò fosse un bouquet.
Ma cosa diavolo ci faceva Matt conciato a quella maniera? Cosa cavolo stava succedendo? A momenti sarebbe impazzito, se lo sentiva.
"Ma come Mello? È questo il modo di accogliere la tua sposa?" gridò Misa in preda alla rabbia.
La mia... sposa? LA MIA SPOSA?!
Sul volto di Mello comparve un'espressione sconvolta: era sbiancato e i suoi occhi si erano spalancati all'inverosimile.
Fu in quel momento che per la prima volta Mail aprì bocca, esibendo un tono infastidito.
"C'è qualcosa che non va?" in fondo, una sposa accolta così male aveva il diritto di arrabbiarsi no? Stava per coronare il suo sogno e il suo futuro marito pareva non essere dello stesso avviso.
"Eh? N-No..." la risposta che giunse era del tutto priva di sicurezza, detta meccanicamente e anche in quell'occasione Misa Amane non riuscì a star zitta.
"Mihael Keehl, insensibile che non sei altro! Così gli spezzi il cuore! Voglio vederti convinto, forza!" esclamò piena di rabbia, mentre raggiungeva una delle sedie a grandi falcate.
Ma che diavolo vuole questa?
"Insomma, vogliamo cominciare?" disse Near con il suo solito tono impassibile.
Almeno qualcosa è tornato normale...
Pensò, in preda alla disperazione, affermando ancora una volta di aver bevuto troppo la sera precedente.
Non era possibile che stesse succedendo una cosa del genere. Lui... sposare Matt? Certo, era il suo amante ma... quando mai avevano deciso di sposarsi? E soprattutto, com'era possibile che quella gente lo avesse saputo? Nessuno sapeva di loro.
Decisamente, niente era mai andato così storto in tutta la sua vita. Tutto ciò che gli restava da fare era rassegnarsi e assecondare quella pagliacciata.
Insomma, ormai c'era dentro no? E in fondo era innamorato di Matt, tanto valeva portare a termine quel matrimonio e andarsene finalmente a casa e perché no, consumare la prima (?) notte di matrimonio.
Forse non era così male... la situazione poteva volgersi a suo vantaggio.
Prese per mano Matt, senza nascondere un sorrisetto malizioso e lo portò all'altare, di fronte a Near che cominciò a recitare la solita solfa.
Non gli andava di ascoltarlo, tutto ciò che voleva era farla finita e scoparsi Matt, il che avrebbe potuto farlo anche senza un matrimonio in fin dei conti, ma le cose gli si erano presentate così e non poteva farci nulla.
"Vuoi tu Mihael Keehl prendere come tuo legittimo sposo Mail Jeevas e amarlo e onorarlo finché morte non vi separi?" suonava strana quella frase, ma Mello decise di passarci sopra.
"Sì."
Basta che arriviamo a stasera.
"E vuoi tu Mail Jeevas prendere come tuo legittimo sposo Mihael Keehl e amarlo e onorarlo finché morte non vi separi?"
"Sì!" disse entusiasta Matt, era la cosa che più desiderava in assoluto.
Ci fu un momento di ilarità generale, sovrastato dalle esclamazioni di Misa, forse la più eccitata di tutti.
"Potete baciarvi." e Mello non se lo fece ripetere due volte, alzò il velo che copriva il volto dell'altro e lo bacio, facendolo stendere sulla panca su cui erano seduti.
Altro che bacio casto in stile chiesa!
Quando si staccò dalle sue labbra, lo guardò maliziosamente, cercando di comunicargli mentalmente i suoi programmi per la serata.
"Bene, abbiamo fatto, adesso possiamo andare?" disse Mello in preda alla voglia di prendere Matt e lanciarlo su un maledettissimo letto.
"Non possiamo Mel, dobbiamo restare qui al rinfresco." asserì il rosso con aria seria.
"Chi se ne frega del rinfresco!" rispose irritato, come poteva quell'idiota pensare ad un dannatissimo rinfresco in quel momento?
"Non se ne parla." e detto questo Mail si allontanò, lasciando il povero Mihael a bocca aperta.
Ok, credo che resterò presto vedovo.
Pensò, cercando di trattenersi dall'uccidere il suo compagno che lo stava facendo aspettare troppo per i suoi gusti.
"Che c'è Mello? Non vai dalla tua sposina?" disse una voce alle sue spalle, ben conosciuta per altro anche se quel tono sarcastico non gli si s'addiceva affatto.
"Che vuoi maledetto nano bianco?" non era il caso che proprio Near gli si avvicinasse in quel momento, per di più sfottendolo.
Il ragazzo lo guardava tra il divertito e l'interessato e cominciò ad avvicinarsi al biondo.
"Te Mello." gli sussurrò sulle labbra, prima di baciarlo cogliendolo alla sprovvista.
La situazione stava diventando ancor più assurda, quel che è peggio è che a Mello non stava dando fastidio, anzi gli piaceva.
Cosa sto facendo? Perché non riesco a respingerlo?
E oltretutto, stava tradendo Matt il giorno stesso in cui lo aveva sposato e lui era pure nei dintorni.
Povero, povero Mail!
Ma in quel momento sembrava non importargli poi molto, anzi, sembrava completamente preso dal bacio passionale che si stava scambiando col suo rivale.
La voglia accumulata poco prima, la stava sfogando con Near e sinceramente gli sembrava più appagante.
Forse Matt non gli piaceva poi molto? Non riusciva a spiegarsi quell'incognita.
Pazienza, ci penserò più tardi.
Mentre donava tutto se stesso al piccolo albino, si sentì strattonare da dietro. Non aveva bisogno di voltarsi per capire chi fosse.
La sua vita era finita, lo sapeva perfettamente ed era pronto a prendere ciò che si meritava.
"Mello!"

Lentamente aprì gli occhi, trovandosi di fronte il volto sorridente di Matt che lo stava gentilmente strattonando, forse nel tentativo di svegliarlo.
"Nh?" dunque era tutto un sogno? Un orribile sogno oltre tutto.
"Ho visto che ti agitavi nel sonno. Brutto sogno?" chiese il rosso preoccupato, mentre si accendeva una sigaretta.
"Altroché. Non lo immagini neanche." sussurrò prendendosi la testa fra le mani.
Come cavolo aveva potuto sognare di... baciare Near?
Che schifo. CHE SCHIFO!
Non che in sogno lo avesse poi così schifato a dirla tutta, infatti quel pensiero era solo un modo per cercare di convinversi del fatto che Near lo schifava su tutti i fronti.
E poi, come aveva potuto quello stronzo di Matt in sogno, rifiutare le sue richieste? A parte che solitamente era lui a iniziare, ma questo non aveva importanza.
"Adesso prova a rifiutare e ti ammazzo sul serio, mogliettina dei miei stivali!" esclamò afferrando le spalle del ragazzo che osservava Mihael a bocca aperta.
"Cosa-?" Mail pensò che il compagno avesse qualche problema mentale. Rifiutare? MOGLIETTINA?
"Zitto e baciami. ORA!" richiesta semplice, come rifiutarla?
A Matt piaceva quella situazione, anche se si appuntò di fargli qualche domanda più tardi.
Sì, assolutamente. Voleva delle spiegazioni.

[Fine.]



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Note dell'autrice:
Questa fanfiction è stata partorita in un momento di pura follia! E non avete idea di quanto io mi sia divertita a scriverla XD
Quella fan art è sublime ed io... ho dovuto assolutamente ispirarmi ad essa! XD
   
 
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