SCUSATE MA NON HO
FATTO IN TEMPO PER I SINGOLI RINGRAZIAMENTI!!! PROVVEDERÓ NEL PROSSIMO
CAPITOLO!!! CIAO!
IL MIO PRINCIPE AZZURRO
Il nascondiglio
La voce narrante sarà Bulma
È
mattina. Mi sveglio e mi metto seduta sul letto, guardando poi fuori dalla
finestra. Nuvolo. Maledettamente nuvolo, come il mio umore. Mi passo
svogliatamente una mano tra i capelli per poi sbadigliare silenziosamente. Sto
per alzarmi per andare in cucina, ma sposto lo sguardo un’ultima volta su
Vegeta che, certe volte, fa delle smorfie di dolore nel sonno. Ho freddo e
cerco di scaldarmi strofinando le mani sulle braccia. Sospiro e mi dirigo in
bagno, chiudendo poi la porta a chiave.
Mi
fermo di fronte allo specchio e mi spunta un sorriso vedendo il mio pigiama con
gli orsetti e con le maniche decisamente troppo lunghe per le mie braccia. Apro
il rubinetto mettendo poi sotto il getto gelido dell’acqua le mani a conca,
sciacquandomi il viso. Richiudo il rubinetto e velocemente mi asciugo con il
morbido asciugamano appeso a lato del lavabo. Finisco ciò che devo fare in
bagno e poi esco, entrando finalmente in cucina. Narhal
è già in piedi a preparare una sostanziosa colazione
“Buongiorno
Narhal!” La saluto
“Oh,
ciao! Come mai in piedi così presto? Dovresti riposare!” Mi dice sorridendo
“Lo
so… Ma vedi, non riesco a dormire sapendo che Vegeta è in quelle condizioni” Lei
sospira e io mi avvicino porgendole mani per prendere un vassoio da appoggiare
sul tavolo
“Dallo
a me, lo metto io…”Dico
“No,
non se ne parla… Non ti disturbare… Sei una mia ospite…”Ma non cedo
“No,
dico davvero… Proprio per questo non voglio essere un peso…”
“Ah…
E va bene! Aiutami se ci tieni…”Ride e mi porge il vassoio che appoggio
delicatamente al centro del tavolo. Poi ritorno da lei e prendo le tazze e
degli strani cibi. Finito di sistemare mi siedo stancamente su una sedia,
puntando lo sguardo sul pavimento. Improvvisamente sento una mano appoggiarsi
sulla mia spalla.
“Hei… Pensi a Vegeta, non è vero?” Alzo gli occhi verso Narhal
“Già.
Sono preoccupata, avrebbe dovuto svegliarsi ormai…”Dico affranta
“Abbi
fede…”Sospira e poi riprende a parlare
“Nessuno
si alzerà tra meno di un’ora… Se ti fa piacere possiamo andare di là per cedere
come sta, vuoi?” Credo che i miei occhi si siano illuminati perché ha sorriso
soddisfatta. Imbocchiamo il corridoio entrando poi nella mia stanza. Faccio
scorrere lentamente il pannello che ha la funzione di porta, raggiungendo poi
il letto. Narhal è già vicino a Vegeta. Lo mette prono
e mi chiede di tenergli sollevata la maglia fino alle spalle affinchè non copra le ferite della schiena. Riprende quella
strana “cura”. Le sua mani si circondano nuovamente di una luce verde e le
ferite di Vegeta si rimarginano lentamente. Mi spunta un leggero sorriso. Dopo
un po’ interrompe.
“Per
oggi basta così… Se sarà necessario riprenderemo domani…”Annuisco e vedo che
poi, dopo aver rimesso Vegeta supino, appoggia una mano sul suo petto
“Cosa…
Cosa senti?” Chiedo preoccupata
“No,
niente… Tranquilla… Il cuore è apposto… Non è in pericolo di vita… Si
risveglierà, questo è certo” Si avvicina a me dopo aver rimboccato le coperte a
Vegeta
“Io
ritorno in cucina… Vi lascio soli, se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami,
ok?”
“Si,
grazie” Dopodichè esce e io mi metto sdraiato accanto
al mio principe. Mi accoccolo il più possibile a lui, nascondendo la faccia
nell’incavo del collo e della spalla. Mi si inumidiscono gli occhi. Cerco con
tutta me stessa di trattenere le lacrime, ma inesorabilmente fuoriescono dai
mie occhi. Trattengo il respiro con la vana speranza di attutire gli scossoni
che mi provocano i singhiozzi, ma inutilmente. Strizzo gli occhi per far uscire
le lacrime che me li fanno bruciare stringendo con le mano destra un lembo
della maglia di Vegeta.
“Ti
prego… Svegliati…”Sussurro. Un altro scossone causato dal pianto.
“Hei… Non piangere…”Sgrano gli occhi. Quella voce, no, non
può essere.
Mi
alzo velocemente sui gomiti per guardarlo in faccia e… Oddio è sveglio!!!!!!!!
Non ci posso credere!!!! Inizio a ridere e ciò è buffo perché ho ancora le
lacrime che mi scendono dagli occhi… Lui sorride e mi prende con entrambe la
mani il viso. Chiudo gli occhi per lasciarmi cullare dal calore delle sue dita
sulla mai pelle. Con i polici mi asciuga i solchi bagnati
sulle mie guance, appoggiandomi poi l’indice destro sulle labbra. Senza
pensarci su mi lascio cadere su di lui con un unico scopo: le sue labbra. L’ho
colto di sorpresa e, per qualche secondo, ha lasciato le mani sospese a
mezz’aria, come tra esse ci fosse ancora il mio viso, per poi avvolgermi nel
suo rassicurante abbraccio. Ci baciamo sempre con più foga. Siamo stati
separati da troppo tempo… Non ce la facevo più!!! Appoggio entrambe la mani
sulle sue guance, come per non far allontanare il suo viso dal mio neanche per
un secondo!! Improvvisamente lui rotola sul fianco sinistro, facendomi
scivolare su quello destro. Stranamente si ferma e non si mette sopra di me. Mi
tiene attirata a lui con il braccio destro, e mi si avvicina per poi fermarsi
non appena i nostri nasi si sfiorano. Noto che gli spunta un sorriso.
“Perché
ridi amore?” Sussurro per non rovinare l’atmosfera
“Il
tuo pigiama… È buffo…” Ride più divertito e cerca di soffocare la risata
baciandomi. Riprendiamo a baciarci e questa volta mi sale sopra. Riesco a
fermarlo appena in tempo
“No,
aspetta… Vegeta!” Lui si stacca non capendo
“Che
c’è? Non ne hai voglia?” Mi chiede perplesso
“No…
Non per quello. Avevo promesso a Trunks che non
appena ti saresti ripreso l’avrei avvertito… Era davvero preoccupato” Gli
spiego. Lui si sposta, lasciandomi così spazio per alzarmi
“Si,
hai ragione. Io aspetto qui, dai vai a chiamarlo” Mi alzo e sto per uscire
quando mi richiama
“Hei, aspetta!! Bra dov’è??”Mi giro e sorrido
“Non
l’hai vista?? È nella culla dietro di te!!!” Lui si gira e finalmente vede il
lettino della nostra bimba. Lo raggiungo tirando fuori Bra dalle calde coperte.
Me la stringo forte al petto, dandole poi un bacino sui capelli
“Hai
visto chi c’è Bra? C’è il tuo papà!!! Lo vedi?!!” La giro verso Vegeta
continuando a parlarle nell’orecchio
“Hai
vesto com’è bello il tuo papà?” Lei si mette a ridere e a battere gioiosamente
le manine, provocando a Vegeta un sorriso sincero, di quelli rari che lui
dedica solo a me, Trunks e Bra.
“Dai,
tienila un po’mentre vado a chiamare Trunks…” Gliela
porgo. All’inizio è imbarazzato, ma poi la prende nelle sue braccia,
stringendosela con affetto. Li lascio soli per andare a chiamare Trunks.
La voce narrante
sarò io
Vegeta
strinse delicatamente la piccola Bra al suo petto, guardandola teneramente.
Appoggiò l’indice destro sul suo nasino e se lo lasciò acchiappare dalla manina
della bimba. Sorrise. Bra rideva felice agitando i piedini che strisciavano
contro il petto di Vegeta. Percepì le aure della moglie e del figlio avvicinarsi e rimise la bimba nella culla, sedendosi
poi sul letto.
“PAPÀÀÀÀÀÀÀÀ!!”Gridò
Trunks che subito saltò nel lettone. Dopo aver fatto
ancora alcuni movimenti goffi a causa del materasso raggiunse il padre,
finendogli tra le braccia. Lui sorrise, leggermente imbarazzato dalla
dimostrazione d’affetto del figlio. Gli appoggiò una mano sui soffici capelli
“Sono
contento che ti sei svegliato papà!!!”Sorrise il bimbo. Vegeta non rispose,
limitandosi a rispondere al sorriso. Bulma li
raggiunse sul lettone, sedendosi accanto al marito tra le soffici lenzuola.
“Allora
papà! Li hai sconfitti tutti i sayian?”Chiese il
bimbo
“Beh,
non proprio. Alcuni…”Rispose il padre
“Ma
chi ti ha fatto tutti quei graffi sulla schiena?” Domandò nuovamente Trunks con aria innocente
“Ehm…Nessuno,
sono caduto mentre combattevo e sono scivolato in una discesa, ma non è nulla
di grave…”Disse fingendosi sereno. Restarono lì, tutti e tre, ancora un po’ finchè Narhal venne ad avvisarli
che la colazione era pronta. Appena aprì la porta e vide Vegeta seduto con il
figlio seduto sulle gambe del padre rimase a bocca aperta. Vegeta si voltò per
guardarla e i due rimasero a fissarsi per interminabili secondi senza proferire
parola.
“Vedo…
Che ti sei svegliato finalmente…”Interruppe il silenzio non sopportando il suo
sguardo.
Era una mattina
come tante, ma sentiva he non sarebbe successo niente di buono. Verso l’ora di
pranzo un terribile boato spaventò tutti quanti, spingendo gli abitanti di quel
tranquillo pianeta ad uscire in strada per vedere cosa fosse accaduto.
Navicelle. Bastò vedere alcune navicelle bianche e rotonde perché tutti
iniziarono ad urlare e scappare. Era appena iniziata la fine. I sayian erano lì. Il popolo guerriero più forte
dell’universo aveva preso di mira il loro povero pianeta e niente e nessuno
avrebbe potuto fermarli.
Da una della tante
navicelle uscì un ragazzo dalla strana capigliatura. Anche da una rapida
occhiata si capiva che non poteva avere più di diciotto anni. Da come gli altri
si rapportavano con lui si intuiva che dovesse essere il capo. Lui? Un
ragazzino che dava ordini a dei gorilla alti il doppio di lui? Esatto. Era
giovane, troppo giovane, ma era forte, IL più potente tra loro. A poco a poco
anche dalle altre navicelle uscirono sayian pronti a
far piazza pulita.
“Vegeta, signore,
quando iniziamo?” Chiese spavaldo uno. Non arrivò risposta alla sua domanda.
Vegeta leggeva attentamente i dati sullo scouter,
ignorando il soldato. Il sayian ripetè
ancora una volta la richiesta e velocemente Vegeta alzò il braccio sinistro
sparandogli contro una sfera d’energia, che lo trapassò da parte a parte.
L’uomo cadde a terra privo di vita sotto gli sguardi esterrefatti degli altri
“M-Ma Principe…
Perché l’ha eliminato? Era uno dei migliori!” Chiese coraggiosamente un sayian
“Non gli ho
risposto la prima volta e non lo avrei fatto nemmeno la seconda. Sto studiando
il territorio” Rispose il principe.
Da lontano qualcun
antro aveva assistito alla scena. Una donna di circa 28 anni aveva, per tutto
quel tempo, fissato il giovane guerriero dalla folta chioma. Il cuore le
batteva forte e credeva di sapere il motivo. Perché a lei?? Perché provava una
strana attrazione verso quell’individuo pericoloso? No, non poteva provare un
simile sentimento…
“CORAGGIO
RAGAZZI!!!!! FACCIAMO PIAZZA PULITAA!!!!!!”Gridò un sayian.
Senza pensarci due volte tutti gli altri gli andarono dietro.
“NO!!! FERMI!!!!
NON HO DATO L’ORDINE!!!!!!”Urlò Vegeta ma senza successo. Così con la super
velocità comparì davanti ai sayian che volavano verso
il villaggio più vicino.
“IO NON HO DETTO DI
INIZIARE A DISTRUGGERE TUTTO QANTO!!! VOI DOVTE OBBEDIRE AI MIEI ORDINI, SONO
STATO CHIARO???”Disse. Poi si avvicinò al sayian che
aveva dato l’ordine, sferrandogli un ougno in pieno
viso.
“HO DECISO CHE NON
DISTRUGGEREMO QUESTO PIANETA!!! È OSPITALE QUINDI OR TORNIAMO INDIETRO!!”
Lui. Si lui l’aveva
salvata. Non sapeva nulla sul suo conto, solo che si chiamava Vegeta… E lei se
ne era follemente innamorata.
CONTINUA…