Good morning guys and girls!
Prima
o poi
mi faranno chiudere con le mie storie… ma per il momento vi posto un altro
capitoletto!
Premessa: Troverete due POV uno della nostra Isa,
uno di Emmett (è la prima volta che scrivo
qualcosa dal suo punto di vista… siate clementi).
Premessa2: il POV di Emmett
è rosso/red/rouge soprattutto nel pezzo racchiuso in questo simbolo n quindi mi raccomando di saltarlo a pie pari se siete minori
(a tal proposito volevo chiedervi se è il caso di cambiare rating)
Ringrazio
la mia beta/consigliera barbyemarco che mi
ha corretto il capitolo ben due volte (povera) - GRAZIE TESORO.
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Bad Girl
[Isabella Swan]
Cap. Sixteen –
Who’s that girl?
< ‘Giorno > salutai con un sorriso un ominide di sesso
maschile che mi fissò per un attimo stupefatto. Probabilmente si chiedeva se
stessi salutando proprio lui, o se avesse avuto l’ennesima allucinazione
mattutina.
Oggi
era una di quelle giornate in cui niente e nessuno poteva essere in grado di
rovinarmi l’umore. Mi sentivo stranamente radiosa e … felice?
Ero
impazzita?
Gli
ormoni iniziavano a farmi brutti scherzi?
Era
l’aria di primavera?
O
semplicemente l’odore di erba fresca?
No.
Niente di tutto questo.
Semplicemente
oggi mi andava così.
E
tentare di capirmi era praticamente impossibile.
Era
più facile che stamattina inciampassi fortuitamente nel Sacro Graal e che
scoprissi il quarto segreto di Fatima piuttosto che cercare di capire cosa mi
passasse in mente.
Diciamo
che mi ero alzata col piede giusto… e basta.
Avevo
accantonato in un angolino remoto del mio cervello
tutte le sfighe dei giorni precedenti. Avevo deciso che non mi
importava nel mio nuovo abitino super-fashion, della confisca forzata
dei miei beni da parte di Charlie e neanche di quella cucciacazzi di
Jess… non mi importava di nulla, insomma.
Sorridi
e la vita ti sorride... no?
Ecco,
io avrei riso così tanto da farmi venire una paralisi facciale.
Avevo
dormito fantasticamente, mangiato un muffin cioccolatoso e poi… e poi tra poco
avrei visto quel gran-pezzo-di-gnocco di Edward
Cullen… Cosa avrei potuto chiedere di più? (n.d.a. un
amaro lucano J)
Mi
avviai con passo veloce verso l’entrata.
<
Lasciate ogni speranza voi che entrate > dissi
teatralmente varcando la soglia.
Alcuni
studenti risero della battuta e un professore mi guardò torvo.
Notai
che la mia allegria era contagiosa: più sorridevo e più gli altri studenti mi
sorridevano di rimando...
Un
sorriso a te. Uno a te, e uno a te strana forma di essere
vivente…
Mentre
ero intenta a dispensare sorrisi a tutti, riconobbi la chioma castana di Angela poco lontano.
<
Angie! > Chiamai la mia socia che si voltò e mi venne incontro.
<
Ciao Isa > mi salutò.
Le
sorrisi raggiante.
<
Che c’è? Perché ridi? >
Chiese titubante.
<
Niente. Non posso ridere? >
<
No... Sbaglio, o tuo padre ieri ti ha sequestrato telefono
e Internet? > Mi ricordò.
<
Esatto > risposi < ma mi va di ridere lo stesso
> sorrisi ancora di più, se possibile.
<
Chiunque tu sia > mi puntò minacciosa un indice in faccia < Esci dal corpo della mia amica > mi afferrò le braccia e
mi scosse avanti indietro ripetutamente.
<
Okay > strillai per farla smettere.
<
Ti sei ripresa? >.
<
Sì>.
Tirò
un sospiro di sollievo.
<
Ci vediamo dopo? > Mi chiese continuando a camminare verso la sua prossima
lezione.
Assentii
con un cenno della testa.
<
Vedi di non farti trovare di nuovo con quella strana paralisi della faccia. Non
è da te > vociò prima di sparire.
Aveva
proprio ragione.
Da
quanto tempo non sorridevo? Non sorridevo davvero... non
parlo dei sorrisi falsi di stamattina…
Da
quanto tempo non sorridevo spontaneamente ?
Da
tanto...
Da
troppo.
<
Hei Isa > trillò Alice con la sua solita energia.
<
Sì, satana? > Scherzai imitando alla perfezione la voce di
Ice Ventura (n.d.a. il
video).
Rise
e mi unii a lei.
<
Ti vedo… contenta > constatò.
Annuii
sorridente.
Poi
si sporse per guardare al di là delle mie spalle <
Credo stia arrivando E… > non le feci neanche terminare la frase facendole
segno di zittirsi con un dito.
Sapevo
già di chi stava parlando.
Certe
cose una donna le sente…
Decisi
di prendere la palla al balzo…
<
Alice, credo proprio che adesso mi volterò e bacerò il
primo ragazzo che mi troverò davanti > scandii bene le parole in modo che lui
mi sentisse.
Alice
mi fissò per un attimo stranita e poi fece spallucce.
Mi
voltai con il mio miglior sorriso.
E…E R I C
<
Eric? > Dissi disgustata.
Ammiccò
sorridente.
<
Sto aspettando > disse indicandosi con l’indice quella sottospecie di cavità
inesplorata posta in posizione “culo di gallina” quale
doveva essere la sua bocca.
< Sparisci > ordinai
bruscamente.
Bye
bye buonumore…
Alice
scoppiò a ridere divertita e la fulminai con uno sguardo assassino.
Niente.
La sfiga non voleva proprio mollarmi.
Forse
oggi era il caso di rifugiarmi in un posto sicuro e starmene ferma immobile
limitando al massimo i danni.
[Emmett Cullen]
Continuavo
a fissarle quelle gambe lunghe e lisce.
Mi
passai la lingua sulle labbra pregustando il momento di assaporare la sua pelle
ancora una volta.
Cazzo
Em, riprenditi!
Parlava
con le sue amiche, ma si vedeva lontano un miglio che non prestava loro la
minima attenzione.
Quando poteva mi lanciava delle occhiatine
eloquenti e io, di rimando, la guardavo con un ghigno divertito.
<
Ti devo parlare > lessi il suo labiale e sentii
nitidamente il suo bisbiglio, dopo qualche attimo si alzò.
Una
folata del suo delizioso odore mi investì.
Non
me lo feci ripetere due volte.
Aspettai
qualche minuto per non destare troppi sospetti e poi la seguii.
Vidi
che entrava in uno stanzino, mi guardai attorno per accettarmi che non ci fosse
nessuno, e le andai dietro.
<
Emmett > iniziò con tono fermo.
Il
suo sguardo era duro e le braccia erano intrecciate sotto il seno.
Sebbene la stanza fosse poco illuminata
riuscii a scorgere ogni singolo dettaglio del suo viso accigliato e come sempre
bellissimo.
<
è meglio che la finiamo qua > disse tutto d’un fiato come per volersi liberare da un peso.
Ressi
al suo sguardo di ghiaccio nonostante le sue parole bruciassero con più
intensità di una zampata di orso in piena schiena.
Appoggiai
le spalle contro il muro e adottai la sua stessa posizione allacciando le
braccia attorno al petto.
<
è quello che vuoi? > Chiesi
come se la cosa non mi sfiorasse minimamente.
Dio, se faceva male…
<
No > sospirò < è
solo la cosa più giusta >.
Risi
amaramente.
<
Proprio tu parli di giusto
o sbagliato? > Le scagliai addosso le mie
parole come fossero lame taglienti.
Proprio
lei che si divertiva a giocare contemporaneamente con i sentimenti di due
ragazzi?
Lei
che si scopava un altro – me - all’insaputa del suo fidanzato?
Lei
che manteneva in un equilibrio instabile due cuori contemporaneamente?
Immaginai
per un attimo di trovarmi in equilibrio su un filo di nylon sottilissimo.
<
Sai cosa penso? > Le chiesi retorico, e senza aspettare che parlasse
continuai < Sei solo un’ipocrita egoista >.
Il
solo pensiero che avesse scelto lui mi fece
gelare il poco sangue in circolo nelle vene.
Strinsi
le mani in pugni e cercai di controllarmi. Chiusi gli occhi in cerca di
quell’autocontrollo che però non sopravveniva.
Se avessi potuto avrei ridotto a
brandelli ogni cosa.
<
Basta > sibilò tra le labbra.
Come
se fosse sufficiente per cancellare quell’inspiegabile elettricità che non ci
permetteva di allontanarci l’uno dall’altra.
Anche lei lo sapeva...
Distolse
lo sguardo dal mio e fu proprio in quell’istante che intravidi
una possibilità.
Mi
avvicinai con uno scatto al suo corpo. Le posai entrambe le mani sul viso e le spostai i capelli biondi dalla fronte incollando i suoi
occhi ai miei.
<
Dimmi che non mi vuoi e io sparirò dalla tua vita > le soffiai sulle labbra deciso.
<
Dimmi che ami lui e non ti darò più fastidio. Dimmelo! > Continuai
inducendola a parlare.
Non
rispose ma non c’era silenzio più eloquente di questo.
Accarezzai
le sue labbra morbide che al contatto con il mio pollice freddo si schiusero, e
mi girai per andarmene sia da quel posto che dalla sua
vita.
<
Aspetta > mi fermò ma non mi voltai. Non volevo più
guardarla.
Afferrò
il mio braccio e mi lasciai trasportare.
I
nostri sguardi si trovarono nuovamente. Ghiaccio e miele fusi insieme.
<
No > disse solamente.
<
No, cosa? > scandii bene le parole.
<
Non lo amo > ammise e si lanciò tra le mie braccia
premendo il viso contro il mio petto.
Sentii
l’odore salino
delle sue lacrime e la maglietta bagnarsi.
All’apparenza
così forte e all’interno così fragile…
Presi
il suo mento tra le mani e la invitai ad alzare il suo viso.
Asciugai
i suoi occhi con le dita.
n
Era
un angelo e un diavolo combinati in un'unica persona.
Le
sorrisi dolce
e in risposta mi baciò leggero sulle labbra uno, due, tre… varie volte.
Mi
impadronii della
sua bocca e la baciai con passione, con urgenza.
Era
mia…
Le
nostre lingue si incontrarono ansiose e frenetiche
lasciandoci sporadiche occasione per prendere aria.
Mordicchiò
il labbro inferiore imprigionandolo tra le sue labbra. Se
fossi stato umano avrei quasi certamente sentito dolore.
Accarezzai
le sue gambe e lentamente risalii fino a sotto la gonna.
Sussultò
al contatto della mia pelle fredda.
Strinsi
le mie mani sul suo sedere sodo e massaggiai le natiche con un movimento
circolare spingendola verso di me.
Si
lasciò scappare dalle labbra un sospiro di piacere che mi eccitò oltre il
lecito.
Senza
smettere di baciarla scesi a sbottonarle la camicetta della divisa.
Mi
estasiai ancora una volta della visione del suo magnifico corpo. Non mi sarei
mai stancato di contemplarla.
Mi
sfilò la maglietta a maniche corte e tracciò i contorni dei miei addominali
scolpiti afferrandomi poi per la cintola dei pantaloni per spingermi ancora
verso di se.
Le
liberai i seni, lasciando che il reggiseno raggiungesse il pavimento, e scesi a
baciarglieli con impeto.
<
Emmett > gemette pronunciando il mio nome quando con la lingua giocai con
uno dei suoi capezzoli.
Presi
qualche secondo
per godermi l’espressione di godimento sul suo volto. Qualcosa di unico e indescrivibile: i capelli spettinati le donavano
un’aria quasi selvaggia, le labbra rosee e carnose leggermente dischiuse mi
lasciavano sprofondare nelle più indicibili fantasie erotiche…
Passò
una mano fra i miei capelli scompigliandone i ricci e mi condusse ancora verso
il suo petto. Ripresi a giocare con i capezzoli
mordicchiandoli delicatamente.
Accarezzai
lentamente la sua schiena nuda, la sua vita sottile, il suo collo così
invitante per noi vampiri e i suoi capelli morbidi beandomi dei suoi gemiti.
Riuscii
a percepire l’odore della sua eccitazione. L’aria oramai ne era
satura.
Mi
inebriai di quel
nettare pungente e così invitante che i miei istinti selvaggi presero il
sopravvento. Quasi certamente i miei occhi erano nero pece.
Scostai
la stoffa delle sue mutandine bagnate e accarezzai la sua femminilità
delicatamente.
Emise
un verso di piacere e si spinse con il bacino verso le mie dita.
Mi
liberai dei jeans e dei boxer con facilità mentre
anche il suo ultimo indumento veniva eliminato.
Con
un piccolo saltello si avvolse al mio corpo incrociando le gambe dietro la mia
schiena. Sebbene riuscissi a tenerla con facilità la feci
cozzare con la schiena contro il muro.
Le
nostre sessualità si toccarono appena.
Intenzionalmente
presi a sfiorarle il sesso con il mio membro più e più volte, giocando con la
sua parte più intima.
Mi
introdussi in lei
solo con l’estremità e di nuovo uscii velocemente.
Mugugnò
lagnandosi sempre più impaziente.
<
Dimmi che mi vuoi > le sussurrai all’orecchio.
Ho
bisogno di sentirtelo dire…
<
Sì > riuscì a sussurrare mentre continuavo la piacevole tortura.
Non
mi bastava...
<
Dì che mi desideri > continuai.
<
Emmett, ti voglio > Scandì con voce più acuta e
ferma < Ora >.
Entrai
finalmente in lei con tutto me stesso.
Completandoci.
Mi
mossi sempre con più vigore finché non sentii una fiammata di calore avvolgermi
totalmente e le sue labbra stringersi convulsamente attorno a me facendomi
letteralmente impazzire.
Il
suo cuore batteva all’impazzata e il suo respiro era ansante.
Ma non era ancora finita…
Entrai
ancora in lei con una spinta facendole ripetutamente
pronunciare il mio nome.
Prolungai
così la sua estasi e anche io finalmente mi lasciai andare dentro di lei beandomi
del suo calore.
Appoggiò
la sua testa nell’incavo del mio collo esausta e si calmò. Anche
i battiti del suo cuore tornarono gradualmente regolari.
Da
tigre a gattina…
n
<
Tutto bene? > Le sussurrai baciandole i capelli.
Si
voltò verso di me soffiandomi sul collo < mai stata meglio > mi sorrise
stringendosi di più al mio corpo.
Me
ne compiacqui. Lui non le faceva provare le stesse emozioni.
Sarei
potuto rimanere così per sempre. In questa posizione per l’eternità...
Io,
lei e nessun’altro.
Ma la realtà non era questa. La realtà
faceva dannatamente male.
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Mi
sa che siete ancora così O__O…
Scusate
ma io vi avevo avvertito…mi spiace ma quando si tratta di quel figo di Emmett non posso di certo restare troppo sul soft…(che
volete farci io me lo immagino così… anzi, in realtà me l’immagino anche peggio
hihiihihii).
Forse
il POV di Emmett vi sembrerà troppo riflessivo e
profondo per uno come lui ma secondo me quando si tratta di emozioni e
sentimenti anche il nostro Emmy-pooh sa essere dolce/romantico, no? Che ne pensate?
Sappiate
che all’inizio il POV di Isa ha un suo perché… ù.ù ma
non vi dico altro.
Area sondaggio |
1. le fotine nel capitolo vi piacciono o è meglio toglierle? (sempre che le vediate) 2. rinnovo la domanda fatta
sopra: devo cambiare rating? sinceramente non
so se metterò altri capitoli così hot ma mi dispiacerebbe togliere la
possibilità di leggere tutta la storia a molti/molte solo per alcuni
capitoli. |
A
proposito delle fotine, visto che sicuramente non
leggerete cosa c’è scritto, ve lo scrivo qui.
Nella
prima ho preso una frase del capitolo “Sorridi e la vita ti sorride...no?
Ecco, io avrei riso così tanto da farmi venire una paralisi facciale”; nell’altra
c’è un pezzo della canzone di Masini “Bella stronza” (ascoltatela).
Ringrazio
tantissimo le 11 tesore che hanno recensito lo scorso capitolo…
<3 GRAZIE SIETE
FANTASTICHE!
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Recensione di sweet_me
[Contatta] del 29/10/2009 - 02:04PM sul capitolo 1: Charlie’s
Angels - Sposta/Cancella |
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Certo che sono contenta che mi hai lasciato un commentino! Spero
continuerai a leggere e seguire la storia. Bacioni, Eli |
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Come sempre un GRAZIE a
chi ha inserito la ff tra le preferite/seguite e chi legge in silenzio.
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Statistiche:
90 preferiti
87 seguiti
630 letture
56 persone mi hanno aggiunta
tra gli autori preferiti.
Non posso ancora crederci…aumentano
sempre non so davvero come ringraziarvi.
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