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Autore: potterfanlalla17    02/11/2009    1 recensioni
Ciao a tutti...questa è la mia prima DRaco/Hermione. Scritta e dedicata a Hily, la mia sorellinadolce che per prima mi ha fatto scoprire questa coppia inedita. Essendo la mia prima storia su questa coppia vi chiedo un po' di clemenza...non conosco molto bene questo pairing e ho cercato di rendere la storia più credibile possibile. Siamo al quarto anno, durante il Torneo Tremaghi. Ron ha appena chiesto a Hermione di accompagnarlo al Ballo del Ceppo, ma lo ha fatto nel modo maldestro che tutti conosciamo. Come reagirà Hermione? In questa storia c'è anche la coppia Harry/Ginny...anche loro alle prese con il loro amore che nasce. Come è evidente non seguirò gli avvenimenti della Rowling...spero mi perdonerà per questo! Buona lettura e...recensite. Grazie.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Ron
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CINQUE ANNI DOPO

 

-Allora, Harry. Devi controfirmare anche tutti questi ordini di arresto…la squadra Auror non è mai stata tanto attiva come in questo periodo!

Hermione Granger era entrata nell’ufficio del suo vecchio amico e compagno di scuola Harry Potter, il più giovane capitano della squadra Auror che il ministero avesse mai avuto. Non erano cambiati molto dagli anni della scuola. Harry si era fatto più alto e muscoloso, i capelli neri sempre spettinati e quegli occhi verdi che ti scrutavano sempre con attenzione. Hermione dal canto suo si era fatto ancora più bella. I ricci erano aumentati e ora si adagiavano morbidamente sulle spalle fino a raggiungere e coprire la parte alta della schiena. Il suo sorriso era sempre luminoso, ma Harry non poteva essere ingannato. I suoi occhi dorati erano spenti e stanchi. Ed erano così da quando Draco l’aveva lasciata alla fine del Torneo Tremaghi. Superare il dolore di vedere il ragazzo che amava baciare un’altra con noncuranza davanti a lei l’aveva cambiata per sempre. Non era più stata la stessa. Fredda, cinica e disillusa. Sulla vita e sull’amore. Harry e Ginny credevano che non avrebbe mai più permesso ad un uomo di avvicinarsi a lei…e invece…

-E fai in fretta, Harry! Non ho intenzione di passare la vigilia del mio matrimonio qui al Ministero per cercare di finire un lavoro che spetterebbe a te!- disse la riccia con uno sguardo gelido.

-Andiamo, Herm! E’ troppo! Devo andare a casa da Ginny! Mi aspetta per portarla a fare spese per il matrimonio…

-Niente da fare! Muovi quel braccino e firma!- ma Hermione sorrise sotto i baffi. Ginny era l’unica persona al mondo che riusciva a far fare ad Harry qualunque cosa. Anche se il ragazzo non voleva alla fine finiva sempre per assecondare i caprici della neo signora Potter. Sì…Harry e Ginny si erano sposati non appena era finita la guerra, non avevano voluto sprecare nemmeno un secondo! Hermione ovviamente ne fu felice e fu proprio in quella occasione che incontrò il suo futuro marito. Jesse Forster. Era uno dei colleghi di Harry, un Auror. Alto, capelli biondi e occhi verdi. Insomma un tipo normale. Ma a quanto pareva aveva stregato il cuore di Hermione.

-Herm…- cominciò Harry mentre apponeva l’ultima delle firme. La sua voce era titubante come se quello che stava per dire lo spaventasse un po’. Ma una forza dentro di lui gli impediva di restarsene zitto.

-Che c’è?

-Vorrei…vorrei chiederti una cosa…

-Ti ascolto!- disse l’amica mentre raccoglieva le carte.

-Sei sicura di quello che stai facendo? Voglio dire…Jesse è un ragazzo fantastico! È gentile e simpatico…è bravo nel suo lavoro e sono sicuro che ti ama alla follia…ma tu? Tu lo ami, Herm?

Harry aveva pronunciato la parte finale della sua domanda quasi sussurrando. Si aspettava che Hermione urlasse per quelle parole idiote. Invece…

-Mi chiedevo quanto ci avresti messo a farmi questa domanda!- rispose sincera.

-Che vuoi dire?

-So benissimo quello che pensi, Harry. Credi che io non sia innamorata di lui…e che sia ancora innamorata di…- ma Hermione non pronunciò quel nome. Non ci riusciva. Non l’aveva più pronunciato da quel giorno.

-E non è così? Non riesci nemmeno a nominarlo…Draco. Draco Malfoy, Hermione. Ti ricordi? Quanto lo amavi? Quello era amore…

Hermione fissò Harry quasi con odio. Come aveva osato rivangare quel nome? Come?

-Tu non capisci…

-No! Hai ragione. Non capisco perché una persona che ha conosciuto l’amore vero ora si accontenti di un surrogato.

Hermione colpì in pieno volto Harry che barcollò per qualche istante.

-Lui ha scelto secoli fa, Harry, da che parte stare. E ha scelto di stare con la sua famiglia e con Voldemort! Non si è preoccupato nemmeno di dirmelo! Mi ha solo presa in giro per mesi!- la voce di Hermione era un soffio. La rabbia era talmente tanta che le aveva irrigidito tutti i muscoli e parlare era quasi un dolore.

-Non ti ha presa in giro, Herm!- urlò Harry che per un secondo pensò di rivelare tutta la verità alla ragazza. Ma non lo fece. Non lo fece per un semplice motivo: Draco era sparito nel nulla da quando Voldemort era stato sconfitto. Harry aveva provato a rintracciarlo ma nulla. E se gli fosse successo qualcosa? Che senso avrebbe avuto illudere Hermione per poi scoprire che magari Draco era morto chissà dove! E in più Draco era ufficialmente un ricercato dal Ministero…Harry non vedeva via di uscita per lui!

-Cosa vuoi dire?- chiese la ragazza questa volta con lo sguardo più attento. La reazione di Harry le era sembrata strana. Le stava nascondendo qualcosa! Ne era assolutamente certa.

-Niente…Herm…niente…

Hermione non credeva minimamente all’amico ma non aveva né il tempo né la voglia di obiettare.

-Allora se non hai nient’altro da dire me ne vado! Ho una montagna di cose da fare prima del mio matrimonio. Con Jesse.  E se vorrai esserci ne sarò felice, ma non voglio che tu dica più una sola parola su Draco Malfoy…mi sono spiegata, Harry?

-Perfettamente, Hermione!- rispose il ragazzo secco. Firmò l’ultimo foglio che la riccia gli pose e si smaterializzò davanti a lei, lasciandola senza parole.

 

 

-Harry, amore! È tardi…perché non vieni a dormire?- Ginny era scesa nel salotto della loro casa in Grimmauld Place. Erano le 3 del mattino e Harry non era nel suo letto.

-Sì…arrivo, tesoro! Ancora un attimo…- mormorò il moro senza prestare attenzione alla moglie.

Ginny guardò il marito accigliata. Ecco che di nuovo la escludeva dalla sua vita, dai suoi pensieri! Era un maledetto vizio! Ma la rossa non si diede per vinta e si sedette accanto a lui.

-Harry…perché non mi racconti cosa ti preoccupa! Forse non potrò aiutarti…ma almeno potrai finalmente sfogarti con qualcuno. Non ti fa bene tenerti tutto dentro.

Harry si voltò verso di lei e la guardò sorridendo.

-Non ti posso nascondere nulla, vero?- chiese il marito e dolcemente appoggiò la testa sulle sue gambe. Ginny cominciò ad accarezzargli i capelli con calma, cosa che rilassava sempre Harry nei momenti più difficili.

-Solo che…non so come la prenderai…

-Che vuoi dire, Harry?

-C’è una cosa che non ti ho detto per tutti questi anni…ma hai ragione,devo sfogarmi con qualcuno!

Ginny aveva una espressione curiosa dipinta sul viso.

-Cinque anni fa…cinque anni fa Draco lasciò Hermione…ricordi?

-E come potrei dimenticare? Da allora Hermione non è più la stessa. Ma come posso biasimarla? Anche io mi sono lasciata ingannare da quello stronzo di Draco. Aveva fatto di tutto per riconquistare Hermione! Pensavo che gli interessasse davvero. Che gli importasse di lei…e invece…e poi con la Parkinson! Merlino! Quanto era caduto in basso...

-Gin…le cose non sono andate proprio così…- disse Harry rimettendosi a sedere e guardando la moglie negli occhi.

-Cosa vuoi dire?

-Ricordi quando mi hai raggiunto nel parco il giorno dell’ultimo banchetto del quarto anno?

Ginny si limitò ad annuire. La sua mente era concentrata su quel lontano ricordo.

-Avevo appena parlato con Draco…era tutto costruito…

-Lo so…- disse la ragazza senza lasciare che Harry finisse il suo discorso.

-No, non lo sai! Il tradimento con la Parkinson, tornare dai suoi, diventare un Mangiamorte…faceva tutto parte del suo piano…e io lo sapevo…

-Un attimo…piano? Quale piano…e tu lo sapevi?- la voce di Ginny cominciava ad alterarsi. Cosa le aveva nascosto Harry per tutti quegli anni?

-Quel pomeriggio a Hogwarts Draco mi ha offerto il suo aiuto per lottare contro Voldemort…mi ha offerto di diventare una sorta di infiltrato…e io l’ho sempre saputo. Ci incontravamo regolarmente negli anni successivi. Lui mi riferiva quello che Voldemort progettava…e…

-E cosa aspettavi a dirmelo? Posso capire Hermione…hai voluto tenerla al sicuro e lo capisco. Ma io? A me non hai pensato? Harry..ero la tua fidanzata! Ora sono tua moglie…e ci sono ancora dei segreti tra noi?- il tono di Ginny era risentito. Era arrabbiata e offesa con il marito che le aveva nascosto un evento importante di quegli anni.

-Mi dispiace, Gin…tu non sai quante volte sono stato sul punto di dirti tutto. Poi pensavo che meno gente sapeva la verità meglio era per tutti. Saremmo stati tutti più al sicuro, soprattutto Draco.

Ginny sospirò con forza mantenendo lo sguardo fisso su Harry.

-Va bene! Non importa…capisco le tue ragioni….ma ora? Cosa facciamo ora?

-Cosa intendi?

-Andiamo! Hermione sta per fare l’errore più grosso della sua vita e solo per un maledetto equivoco! Draco la ama ancora ne sono sicura…

-Anche se fosse come possiamo sperare che le cose tornino come prima? Lui è sparito dopo la guerra…il Ministero lo ritiene colpevole di tutta una serie di crimini che difficilmente Draco potrà giustificare…

-Ma tu sai la verità!- disse Ginny risoluta.

-Ginny…- disse Harry stancamente. Come poteva dire una cosa simile? Nessuno gli avrebbe mai creduto!

-No! Questo lo devi a Draco e a Hermione! Non mi interessa cosa dovrai fare per far sì che la gente creda alla innocenza dell’ultimo Malfoy! Tu farai ogni cosa sia materialmente possibile!

-Hermione non la prenderà bene! Crede che a me non piaccia Jesse…ed è un miracolo che io sia ancra tra gli invitati a quel matrimonio!

-Hermione capirà! Come ho capito io…

Harry si avvicinò per baciare la moglie ma Ginny si scansò.

-Finchè non troverai il modo di sistemare le cose non mi sfiorerai nemmeno con un dito! Sono ancora arrabbiata con te, Potter!- disse la ragazza che però sorrise vedendo lo sguardo terrorizzato di Harry.

Un ticchettare improvviso attirò l’attenzione dei due ragazzi. Alla finestra un gufo picchiava il becco sul vetro.

-Chi può essere a quest’ora della notte?- chiese Ginny preoccupata. Ma la risposta non tardò ad arrivare. Harry prese il messaggio che il gufo portava e dopo averlo letto lo porse alla moglie.

-Lupus in fabula…- mormorò la rossa leggendo il testo.

 

 

Era dalla morte di Piton che Harry non metteva piede nella Stamberga Strillante. Ma la lettera che aveva ricevuto gli dava appuntamento in quel luogo per la notte seguente. E Harry non si era fatto pregare.

-Vedo che il mio gufo ti ha trovato. Non ero sicuro che avresti trovato il coraggio di andare a vivere a Grimmauld Place.

Draco Malfoy era apparso nell’ombra di quelle pareti davanti a Harry che lo attendeva da quasi un ora.

-Sei in ritardo- disse il moro.

-Ho avuto….dei piccoli contrattempi. I tuoi Auror mi stanno alle calcagna!- rispose il biondino avanzando verso Harry.

Fu in quel momento che il moro riuscì a vederlo alla tremula luce della Luna che entrava dalle finestre. Era profondamente cambiato. I suoi occhi color ghiaccio si erano spenti ancora di più, diventando specchi di un dolore muto. I capelli dorarti erano lunghi e non più pettinati con cura. E il viso si era fatto ancora più magro e scavato. Harry lo guardò quasi con timore, come se quello davanti a lui fosse un fantasma.

-Che c’è, Potter? Non mi saluti?

Ma Harry corse verso il ragazzo e lo abbracciò con forza. Draco non se lo aspettava di certo e rimase per qualche istante fermo senza fare nulla. Poi si sciolse e rispose all’abbraccio.

-Come stai, Dray?- chiese Harry guardando il ragazzo negli occhi.

-Potrei stare meglio…- rispose onestamente Draco.

-Dray….è ora che tu torni a casa! Dico sul serio! Dove sei stato tutti questi anni? Cosa hai fatto?

-Ho continuato a scappare dove potevo…te lo ripeto, i tuoi Auror sono maledettamente bravi!

Come poteva avere voglia di scherzare con quello che gli stava capitando?

-Tu piuttosto…vedo che ti sei sposato…- Draco indicò con un cenno del capo la mano sinistra di Harry.

-Oh…beh sì…

-Ginny?

-Sì…lei.

Cadde un silenzio imbarazzante. Entrambi i ragazzi stavano pensando alla stessa cosa. Hermione. Ma nessuno dei due aveva il coraggio di parlare.

-E…come sta? Lei…come sta?- alla fine era stato Draco a parlare per primo anche se la sua voce e il suo viso tradivano il dolore nel pronunciare quel nome.

-Dray…devi tornare…

-E’ successo qualcosa ad Hermione?- chiese Draco improvvisamente allarmato.

-No! Cioè..sì…e va bene…Hermione sta per sposarsi…questo sabato!

Harry si aspettava che Draco cominciasse ad urlare o che comunque avesse una qualche reazione invece nulla.

-Capisco…beh…è giusto…è andata avanti! In fondo era quello che volevo, no? Che lei andasse avanti anche senza di me!

-Non dire sciocchezze! Lei non sta andando avanti! Sta solo facendo l’errore più grande della sua vita! Lo sai lei e lo sai anche tu! Devi tornare.

-Per fare cosa? Se torno mi aspetta Azkaban!

-I tuoi non sono finiti ad Azkaban!- disse Harry nel vano tentativo di convincerlo.

-I miei sono sempre stati bravi a tirarsi fuori dai guai! Non credo che riserveranno lo stesso trattamento anche a me! In fondo io ho quasi ucciso Silente!

-Ma non l’hai fatto! E sono sicuro che i tuoi testimonieranno a tuo favore…e poi ci sono io…

Draco rise. Di nuovo quella risata senza allegria.

-Potter, Potter, Potter! Il solito ingenuo! Credi che basti la tua parola? Contro pile e pile di fascicoli contro di me? Credi che i miei mi aiuteranno? Quando hanno scoperto che facevo il doppio gioco mio padre mi voleva uccidere!

-Ma non l’ha fatto!

-Solo perché mia madre l’ha fermato dandomi il tempo di scappare!

-E allora chiederemo a lei di darti una mano!- Harry cercava in ogni modo un appiglio per aiutare un amico e non solo…voleva mettere a tacere la sua coscienza. Si sentiva tremendamente in colpa per aver lasciato che Draco affrontasse tutto quello, per aver lasciato che Hermione credesse che il ragazzo che amava l’avesse solo presa in giro! Doveva rimediare in qualche modo!

-Ci parlo io! Vado io da lei…però tu devi presentarti al Ministero e avere fiducia…

-In chi? Nel Ministro?

-NO! Dovresti fidarti di me! Fallo per Hermione! Lei ti ama e tui ami lei…non dovete buttare via tutto così! Potete essere felici…se solo mi dai la possibilità di fare un tentativo!- rispose Harry serio in volto come Draco non lo aveva mai visto.

Dopo un lungo minuto si assordante silenzio Draco parlò.

-Spero di non pentirmene, Potter!

 

 

 

Ciao a tutti!

Ecco un nuovo capitolo ambientato quando oramai la guerra è finita e tutto sembra tornato alla normalità…tranne che per Draco. Riuscirà Harry a convincere Narcissa a testimoniare per Draco? E Hermione si sposerà con Jesse?

A presto!

Il prossimo capitolo si intitolerà “Il matrimonio di Hermione”…

 

 

   
 
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