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Autore: Nami    24/09/2003    1 recensioni
Innanzitutto premetto una cosa. Reinserisco questa fic a richiesta di Asuka ma se devo essere sincera stavo già pensando di riscriverla… probabilmente molti di voi l'avranno già letta e credo che se vi è piaciuta sarete contenti di vedere il seguito. Per chi invece non l'avesse mai letta perché nuovo di questo sito, noterete sicuramente lo stesso personaggio che ho inserito nella fic "Al cuor non si comanda" che però ho deciso di togliere… lo so.. forse vi sembrerò una sciocca ma il fatto è che non ho mai avuto le idee ben chiare realizzando la fic in questione.., cmq era proprio a questa storia che mi riferivo quando vi parlavo del mio personaggio. Come vi ho già detto, l'ho creato io e ci sono molto affezionata, è più forte di me…quindi non me la sento proprio di non metterlo in alcune mie fic… beh…siate clementi dunque e… buona lettura. Nami ^__^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 11: Si riprende il mare. In seguito sopraggiunsero anche Zoro e Rufy con tutti i pacchi della ragazza che tra una cosa e l’altra si era completamente dimenticata di avere affidato a loro ormai sbuffanti e stanchi di portare quella roba in giro dovunque. RUFY: Finalmente! E’ tutto il tempo che vi cerchiamo! Ma cos’è successo? Perché siete tutti abbracciati…ah! Subito sopraggiunse anche Zoro. ZORO: Ania, potresti riprenderti i tuoi sacchetti pieni di vestiti e bianche….cioè…la tua roba? Ma… stai piangendo? Perché? Chiese lo spadaccino un po’ preoccupato ( ma è mai possibile che tu non voglia capire che sei innamorato stracotto di lei Zoro? N.d. Nami) SANJI: Torniamo sulla Going Merry, vi spiegheremo tutto! Così i giovani pirati si avviarono verso la loro nave mentre Ania non riusciva a fermare le lacrime pensando a quel verme schifoso che picchiava sua madre. La immaginava. Lei era una donna coraggiosa, combattiva e molto affezionata alla figlia. Da quando il padre era morto, come aveva detto Ania, sono rimaste da sole a contare l’una sull’altra. Immaginava la mamma minacciare l’uomo “Lascia stare mia figlia o ti uccido con le mie mani!” Immaginava Nelson che la schiaffeggiava e lei a terra dolorante, lui le tirava i calci nello stomaco. Quei pensieri la torturavano, Sua madre aveva cercato di proteggerla e lei cosa aveva fatto? Era scappata lasciandola sola in balia di quel pazzoide senza cervello. L’aveva abbandonata. In quel momento avrebbe potuto intervenire, mettersi davanti per proteggerla dai suoi colpi, fermare Nelson in qualche modo ma lei non era li. Era in giro con i suoi nuovi compagni di viaggio spensierata, la sera osservava le stelle con loro e nonostante il suo pensiero era indirettamente rivolto sempre alla madre, anche mentre si divertiva e rideva di gusto, mai aveva immaginato che lei potesse essere picchiata così. A bordo della Going Merry Sanji e Nami raccontarono agli altri due del mozzo, di Nelson e di quanto lui aveva detto loro. ZORO: Ora capisco! E’ per questo che non riesci a trattenere le lacrime, vero Ania? La ragazza riuscì solo ad annuire. RUFY: Quel Nelson mi sta facendo proprio infuriare! Come osa prendersela con una povera donna indifesa? Esclamò il gommoso sbattendo violentemente i pugni sul tavolo. ANIA: Vi chiedo scusa! Avevo promesso di non piangere più e di essere forte! Invece….. invece……ora vi sto di nuovo mostrando le mie lacrime e dovete sopportare il mio pianto! Sigh! (nota per i lettori: non voglio far apparire questa ragazza come una piagnona rompiballe quindi vi garantisco che questa è l’ultima volta che la sentirete piangere, solo in una fase critica come questa non potevo certo farla ridere. Vi dico già che per un pochino rimarrà travolta da un’ondata depressiva ma poi ne uscirà grazie all’aiuto della ciurma. N.d. Nami) Ci fu un attimo di silenzio. SANJI: Ehi ehi! Non ti preoccupare tesoruccio! Non potevi immaginare che le cose andassero in quel modo! La tranquillizzò il biondino. ZORO: Giusto e poi oggi sei stata molto più che forte! Ci hai quasi terrorizzati con il tuo rimprovero! Ghignò divertito Rolonoa. GASP! Scattò in piedi la rossina. RUFY: Beh che ti prende? NAMI: Perdonami Ania, ti prego! So che non è il momento adatto…ma non vorrei che questi due…la passassero liscia! SBONK! SBONK! La cartografa aveva appena dato un pugno in testa a Rufy e Zoro che si lamentavano per la testa dolorante sulla quale spiccava un grosso bernoccolo. ZORO: Ma sei matta? Ringhiò lo spadaccino. NAMI: Brutti traditori che non siete altro! Questo è niente in confronto a quello che avete fatto a me! Ho dovuto pagare ben 818 mila berry e ora me li dovete ridare e subito! Senza contare che quegli assetati di soldi mi hanno quasi scannata perché non volevo pagare per voi! Sbraitò la cartografa. SANJI: Coooosaaaaaaaa? Brutti insensibili! Come avete osato fare questo alla dolce Nami? Vi prendo a padellateee! Il cuoco afferrò una pentola. ZORO: Brutto idiota, che vuoi fare? RUFY: Mammaaaaaa! SANJI: Cominciate a correre razza di animaliiii! Li inseguì Sanji. RUFY: Aiutoooooo! Urlò Rufy con gli occhi in fuori. ZORO: Quello è impazzito! Avevamo paura di Ania ma….quello vuole farci fuori a padellatee! Sulla testa di Usop comparve un grosso gocciolone mentre Nami era ancora arrabbiata e Ania aveva ormai smesso di singhiozzare. Aveva il volto rigato dalle lacrime ma era immobile a fissare Rufy e Zoro che correvano per tutta la nave inseguiti da Sanji che brandiva una pentola d’acciaio. NAMI: Incorreggibili! Ma se sperano che gliela faccia passare liscia si sbagliano di grosso! Si risedette imbronciata Nami. ANIA: Nami….come ci riuscite? Chiese la ragazza. NAMI: Eh? A fare cosa? Si incuriosì la bella rossina. ANIA: A tirarmi sempre su il morale! Disse la castana mostrando un dolce sorriso e asciugandosi le lacrime. NAMI: Beh…loro sono degli sciocchi idioti senza cervello ma sono bravi a rallegrare la gente! Un tempo lo hanno fatto anche con me, sai? Usop si grattò il naso come per dire “ci sono anch’io!” NAMI: Sai, io capisco cosa significa essere prigioniera di qualcuno! Per otto anni ho fatto da schiava ad Arlong e i suoi uomini pesce finchè loro non mi hanno salvata restituendomi la libertà e regalando felicità e allegria al mio villaggio natale! Quindi puoi fidarti di noi! So che quello che Nelson ha fatto a tua madre è inconcepibile ma vedrai che la salveremo! Io sono sicura che finchè non ti rivedrà tua madre è salva! Ma puoi stare certa che nel momento stesso in cui Rufy si imbatterà in lui lo stenderà in pochi minuti! Sei in ottime mani Ania! Le fece l’occhiolino. ANIA: Lo so, grazie! Però… io non ho pianto solo perchèè ho saputo che Nelson le faceva del male… quello che mi ferisce di più e che nonostante io l’abbia lasciata sola al suo destino lei mi ha difesa in quel modo…. NAMI: Dai, su con la vita! Vedrai che la salveremo! Sorrise anche Usop. RUFY: Aiuuutooooooo! ZORO: Sanji smettilaaaaaa! Gridarono disperati i due “corridori”. SANJI: Chiedete subito scusa alla dolce Nami! I tre ansimanti tornarono in cucina. RUFY: Anf! Anf! Nami, scusa! Scusa, non volevo! Si fece piccolo il capitano. RUFY: E’ stato lui a trascinarmi nella sua assurda tattica! Cercò di accusare lo spadaccino. ZORO: Brutto vigliacco traditore che non sei altro! SBONK! Gli tirò un pugno sulla testa e lo fece sbattere per terra. NAMI: Bene! Vi perdono solo se mi restituite i soldi! In fondo ho pagato al vostro posto quello che vi siete ingurgitati senza ritegno! Si illuminò la navigatrice ghignando maliziosamente. ZORO: Va bene, hai vinto! Tieni, questo è l’anticipo! Lo spadaccino estrasse i soldi dalla tasca dei pantaloni e li posò sul tavolo. La ragazza li prese in mano e li contò. Subito dopo lanciò un’occhiata allo spadaccino che nel frattempo si era seduto accanto ad Ania. (chissà perché! N.d.) NAMI: Ehi Zoro! Mi vuoi prendere in giro per caso? Questi sono a malapena 28 mila berry! Me ne devi ancora 790 mila e ringrazia che non ti faccio pagare gli interessi! Il ragazzo assunse la sua solita faccia strafottente. ZORO: Tsk! Per ora ti dovrai accontentare! Non dispongo di una cifra così elevata e Rufy è al verde! NAMI: Ok! Vorrà dire che aspetterò ma mano a mano che accumuli soldi mi dovrai risarcire! Zoro annuì innervosito. ZORO: A proposito…. Spero che non ce l’abbia ancora con noi Ania! La ragazza rise. ANIA: Scusate, ho un po’ esagerato! E’ solo che vi renderete conto anche voi che vi siete comportati male con Nami! Zoro guardò ancora una volta il sorriso della ragazza che tanto gli piaceva e in quel momento cominciava a rendersi conto che forse provava davvero qualcosa per lei (solo qualcosa? N.d. Nami). Fin dal primo incontro sentiva un leggero sentimento e la cosa lo spaventava. Mai si era innamorato di una donna, era la prima volta che si sentiva attratto da qualcuno e la cosa non lo rendeva affatto tranquillo. Temeva di dimenticarsi della sua meta e di farsi trasportare troppo da Ania per questo decise di dimenticarsi dell’interesse che aveva nei suoi confronti anche se non sarebbe stato facile. Ania era bella, dolce e gentile ma sapeva anche essere combattiva ed energica. RUFY: Bene! Ora che tutto è a posto possiamo partire! Si salpaaaaa! Issare l’ancora Sanji! Urlò il pirata dal cappello di paglia massaggiandosi lievemente la testa dolorante.
  
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