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Autore: HarrynHermione    12/06/2005    8 recensioni
Un punto di vista del tutto particolare a narrare questa 'one shot' in 2 capitoli. Il mio tributo ad Harry Potter, con accenni (ma non fatevi ingannare, non occupano l'intera fic) a Harry/Hermione e Ron/Luna. Una visione d'insieme sull'eroe che salverà il mondo dall'Oscuro Signore. Leggete, INTERPRETATE e..recensite!
Genere: Poesia, Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Point of view*    - Act 2 –

 

 

E così, eccomi qua.

Dicembre, un freddo pungente, la neve che scende lentamente.

Mi nascondo meglio sotto la sciarpa mentre percorro gli ultimi metri con passo incerto.

Sono nervoso. Ancora una volta mi chiedo se saranno felici di vedermi, se vorranno di nuovo accogliermi. Io che li ho sempre vissuti e osservati ad una certa distanza, quasi spiati, ora mi trovo catapultato per magia tra di loro.

E dopo la visita ad Hogwarts, sono stato invitato alla loro festa di Natale.

 

Sono a Londra, una gelida Londra invernale. Strano, non è la stessa Londra che conoscevo, che ricordavo. Ha qualcosa di diverso, come se il tempo fosse sospeso e le case volessero nascondere qualcosa, un segreto invisibile a molti.

D’altronde, è proprio qualcosa di celato ed invisibile ai Babbani che io sto cercando. Perchè sì, io sono un Babbano, ma io SO. So dove guardare, so cosa cercare e so credere.

So bene dove sono diretto.

Grimmauld Place, numero 12.

‘Il Quartiere Generale dell’Ordine della Fenice si può trovare al numero dodici di Grimmauld Place, Londra’.

Sì, conosco anche le parole a memoria. Solo in questo modo avrei potuto vedere la casa, malconcia e decadente, incastrata quasi a forza tra i numeri 11 e 13.

Le gambe mi tremano, e non soltanto per il freddo. Sono teso, agitato. Felice di poter vivere una simile occasione, terrorizzato all’idea di mandare tutto all’aria. Rimango un estraneo, dopotutto. Uno dei tanti.

 

Però loro sono una parte di me, ormai. Mi hanno aperto innanzi agli occhi un mondo nuovo e irresistibile, dal quale non posso nè voglio più distaccarmi.

E’ il mondo dove regnano il Bene e il Male, dove le scelte degli uomini divengono la traccia indelebile che segnerà le loro vite.

E’ il mondo dove si può restare ammaliati dalla fama, dal potere, dall’ambizione e dal desiderio di primeggiare, ed essere attirati dall’ombra, da quella sete malvagia e viscida di dominare sugli altri e seminare morte, distruzione, terrore.

Il mondo che vive nell’insicurezza, che si regge su un filo sottile che potrebbe spezzarsi da un momento all’altro.

E’ il mondo in cui si tenta di insabbiare le prove che tutto questo stia davvero accadendo, che Colui che tutti temono sia tornato, è il mondo in cui si nega l’evidenza perchè paralizzati dalla paura.

Ma è anche il mondo in cui qualcuno ha deciso di combattere, in cui qualcuno non ci sta, e a costo di opporsi a Ministri ed Autorità, a costo di sembrare pazzo e rischiare Azkaban, a costo di esporsi al ridicolo e perdere credibilità, ha deciso di non farsi sottomettere, di gridare al mondo la verità sino ad essere creduto.

E’ il mondo in cui le persone sono morte e ancora muoiono in nome della battaglia che li tormenta da anni. E’ il mondo in cui molti ancora moriranno.

Ma è il mondo in cui un bambino è nato sull’estinguersi del settimo mese, l’unico bambino che ha il potere a Lui sconosciuto, il solo in grado di sconfiggere l’Oscuro Signore...e quel bambino ora è un ragazzo, dalle capacità infinite e destinato ad essere il mago più potente e coraggioso mai esistito.

 

Respiro profondamente, per trovare coraggio, e percorro gli ultimi passi che mi separano dalla porta. Suono il campanello.

Sento voci provenire dall’interno, gli strilli e le imprecazioni della signora Black, ma sento anche risate, rumore di molta gente in festa.

La porta si apre e un tepore m’investe.

Un uomo leggermente pallido, altro, magro e dall’espressione dolce mi accoglie. Remus Lupin. Mi invita ad entrare, chiude la porta dietro di me e mi porge la mano.

Sorrido lievemente imbarazzato e gliela stringo.

“Ti aspettavamo. Forza, andiamo in sala da pranzo, ormai ci siamo tutti”.

Dopo aver cosegnato il cappotto a Dobby, che con mille cerimonie ed inchini non mi avrebbe permesso di fare un passo senza potermi essere d’aiuto, seguo Lupin, titubante.

La casa palpita di atmosfera natalizia. In ogni angolo luccicano addobbi, vischio e agrifogli. Le stelle di Natale, poste su quasi ogni tavolino, intonano allegri canti di Natale e stelle filanti appese ai quadri e alle porte sembrano avere vita propria mentre ondeggiano creando graziose scenografie. Deve essere opera della signora Weasley...probabilmente ha voluto strafare, quest’anno, per tenere vivo quello spirito del Natale che tanto aveva entusiasmato Sirius, l’anno precedente.

Mi sembra chiaro che il quartier generale dell’Ordine della Fenice ormai è divenuto la sede fissa di molti suoi membri, in quanto ogni stanza che riesco ad intravedere mentre raggiungo il salotto è perfettamente pulita, spolverata, restituita al suo splendore e alla vita di un tempo.

 

Quando siamo davanti al salotto, Lupin si ferma per permettermi di entrare per primo. Cammino verso la luce e il rumore, e supero la soglia.

Un albero di Natale troneggia accanto al camino, con molti regali di ogni colore e grandezza appoggiati tutt’intorno. Il camino stesso è tutto decorato.

Nella stanza la luce è molta, vi sono candele sospese sopra le nostre teste.

Due persone sorridenti si avvicinano a me, Molly e Arthur Weasley, mi accompagnano verso l’interno della stanza.

“Avresti dovuto venire molto prima, sai quanto ti siamo affezionati...qui tutti non vedevano l’ora di averti tra noi, poterti salutare, stringere la mano...”

Fred e George mi danno a turno una pacca sulla spalla e mi chiedono come mi era parso il loro grande spettacolo durante il quinto anno. Mi assicurano poi che il loro negozio sta procedendo alla grande e di non preoccuparmi perchè continuerò ancora a sentire parlare di loro. Sorrido tra me e me a questa notizia..mi sarebbero davvero mancati, in effetti, senza averli più ad Hogwarts.

 

Guardo oltre, e Ron mi invita a farmi avanti. Sembra un po’ imbarazzato mentre mi dà una pacca sulla spalla e mi dice piano all’orecchio:

”Ehm..amico..lo so di aver combinato un gran casino con il Quidditch l’anno scorso- vidi che arrossiva fino alla punta delle orecchie- ma quest’anno non sarà così...insomma..sì..mi sono allenato..e ora non mi agito più...certo che se quel disgraziato di un Malfoy avesse evitato di creare quella stupida canzoncina...se ancora ci penso lo vorrei schiantare contro un muro...- strinse i pugni con aria minacciosa- ma..ops..dicevo..non farò più brutte figure! Oh beh, dimenticavo..benvenuto! Eh..ah..Buon Natale! Comunque ricordati, sono migliorato! Davvero! No, perchè sai..” ma non riesce a continuare perchè la sua attenzione viene attirata da qualcosa...anzi no, qualcun’altro.

Qualcuno che sa molto bene cosa Ron stava facendo. Poteva già immaginarselo mentre tentava di farsi pubblicità con chi credeva avrebbe potuto migliorare la terribile fama che si era fatto dopo il quinto anno col Quidditch...

Luna si avvicina a noi, con aria trasognata, ma un po’ sospettosa. Impossibile non notarla, vestita da Babbo Natale in versione femminile, con palline di Natale appese qua e là sul vestito e ancora quel piccolo albero di Natale luccicante a mo’ di cappello. Luna Lovegood, la stranissima Luna, ma che si è subito accaparrata la mia totale simpatia. Sono certo che in futuro avrà molto da dire e molto da fare. Sono sicuro che sarà importante.

Appena lei si avvicina, Ron sembra arrossire ancora più di quanto sia possibile a qualsiasi essere umano, più di quanto l’avessi mai visto fare. Balbetta confusamente “Oh..Luna..uhm..stavo..dando il benvenuto..”

Luna lo prende sottobraccio e gli dà un colpetto sul naso, poi dice: “Oh, Ronald, non dovresti dire bugie. Ho sentito dire che qualcuno dopo aver detto molte bugie è stato colto da un attacco di Fibrillite Prudens e ha iniziato a grattarsi senza riuscire più a smettere...mio padre ne ha parlato qualche mese fa in un articolo sul Cavillo...” Non riesco a decifrare l’espressione di Ron, che sembra paralizzato e terribilmente imbarazzato. Rimane così, immobile, e questa volta Luna si rivolge a me: “Non lo ascoltare, Ronald non fa altro che farsi pubblicità per via delle sue prestazioni tremende dell’anno scorso..non capisco perchè si preoccupa tanto..ci penso già io a convincere le persone..” e con assoluta tranquillità sfiora una spilla che non avevo ancora notato che riconosco all’istante, e questa subito inizia ad intonare il canto ‘Weasley è il mio re’. Luna mi guarda poi con un sorriso sicuro e leggermente inquietante, come a dire ‘questo ovviamente basterà per farlo entrare nei Chudley Cannons’, con un’ingenua convinzione che solo una ragazza fuori dal mondo come Luna può  possedere. Poi afferra Ron per una manica e se lo trascina dietro. Ron ha solo il tempo di sorridermi confusamente e balbettare un “a dopo..”.

Quella ragazza sa decisamente quello che vuole. Sembra che il povero Ron sia in trappola e soprattutto non abbia alcuna intenzione di reagire o di essere liberato...Li guardo ancora, mentre Luna gli punta con attenzione sulla maglia una delle palle di Natale che lei aveva sul vestito, e Ron la lascia fare, un po’ perplesso, ma per nulla contrariato.

Dovrei proprio prendere appunti. Non mi aspettavo questo genere di risvolti...mi sembra incredibile essere qui, e poter testimoniare tutto questo...

 

Dalla porta spunta la McGrannit con un enorme piatto di biscotti e me ne offre uno...faccio di tutto per non scoppiare a ridere...la McGrannit e i suoi biscotti sono ormai una leggenda...per me come per tutti loro, obbligati da anni a mangiarli senza poter rifiutare.

In giro intravedo pian piano tutte le persone presenti, alcune sulle quali ancora non avevo focalizzato l’attenzione. Tonks è seduta vicino al camino ed è intenta ad esibirsi in metamorfosi sulla sua capigliatura, attualmente verde con striature variopinte che la rendono molto simile ad un albero di Natale. Ginny seduta ai suoi piedi ride divertita facendo continue richieste. Si accorge dei miei occhi puntati su di lei e mi saluta con la mano ed un sorriso.

La piccola Ginevra Weasley...una promettente strega, promettente Cacciatrice e un tipetto decisamente sveglio che ad Hogwarts avrebbe infranto molti cuori.

 

Con stupore enorme, noto un’altra persona accanto a loro. Appare a disagio, ma la sua espressione non è carica d’odio e disprezzo come al solito. Increspa un angolo di bocca, il massimo sorriso che riesce ad ottenere quando Molly Weasley gli offre un’enorme fetta di dolce.

Ecco l’uomo che offre all’Ordine il servizio più rischioso. L’uomo che si ritrova faccia a faccia con il suo oscuro passato, un passato che vorrebbe poter cancellare. Invece non può, invece gli è stato chiesto di giurare falsa fedeltà a Colui che lo rese suo schiavo, e il marchio sul suo braccio non scomparirà mai, lo tormenterà ancora finchè tutto non giungerà ad una fine.

E mentre osservo il suo pallido volto circondato da lisci capelli corvini, Severus Piton mi guarda- qualche secondo, fisso, incuriosito- e china leggermente il capo in segno di saluto. Questo è il suo benvenuto.

 

Ad un certo punto sento dal nulla una voce un po’ roca e burbera che mi dice: “Mi auguro che tu non abbia attirato troppa attenzione, là fuori...qui non si è mai al sicuro...bisogna essere vigili...comunque Buon Natale...oh, e grazie per la visita...mi sono assicurato di potermi fidare di te, e sei a posto...poi qui tutti ti dobbiamo qualcosa quindi...ah-ehm..sì, benvenuto” Dopo essermi ripreso dallo spavento iniziale, mi volto e mi rendo conto del perchè non mi sono accorto prima della persona che mi stava parlando. Perchè questa persona mi dava le spalle...ma in quanto Malocchio Moody, grazie al suo misterioso occhio magico, mi aveva subito localizzato. Solo dopo aver finito di parlare si gira verso di me e mi offre quello che suppongo dovesse essere un sorriso, ma in realtà assomigliava di più ad un ghigno sinistro che gli contorse ancora di più quel volto pieno di cicatrici.

Nonostante questo, lo ringrazio con un sorriso per le sue parole.

‘Tutti ti dobbiamo qualcosa’..mi ripeto in testa questa frase...forse è proprio così, è un reciproco scambio di favori il mio legame con loro, e il loro legame con me. Forse, per quanto siano soprattutto loro a permettermi di sognare, appassionarmi e scrivere, anche io ho un mio ruolo in tutto questo...un ruolo importante, fondamentale, che mi permette ora di essere catapultato tra le persone sulle quali fantastico da cinque anni, accolto con abbracci e sorrisi...

 

Manca ancora qualcuno, in questo scenario. L’emozione non mi ha permesso di avere un’immediata visione d’insieme, per questo mi sono lasciato circondare man mano dalle persone, notandole una alla volta, e mi sono fatto trascinare dolcemente all’interno della stanza, quasi con il timore di apparire sfacciato, intruso.

Ma ora sto cercando le persone che mancano, senza aspettare che mi raggiungano.

La mia ricerca si interrompe accanto all’albero di Natale. In effetti, con la coda dell’occhio ero consapevole di un movimento lì intorno, di qualcuno affacendato con gli ultimi addobbi.

La scena che mi trovo a fissare è dolce, delicata, spontanea.

Harry tenta scherzosamente di impedire ad Hermione di avvicinarsi ai suoi capelli, mentre lei, in punta di piedi (ormai Harry l’ha superata in altezza di molti centimetri) e sostenendosi al suo polso, allunga una mano sulla sua testa ridendo, per tentare di togliergli qualche filo d’argento, rimasuglio di un addobbo appena appeso.

Sono risate sincere e meritate le loro, risate che riempiono il cuore di tutti i presenti ed illuminano l’atmosfera di una nuova luce.

Il sorriso di Harry è un tesoro raro, da custodire, e il sorriso di Hermione, che sorride per lui, è chiaramente indispensabile.

Li vedo voltarsi di scatto, entrambi, improvvisamente consapevoli di non essere soli, ma circondati da molte persone. Harry si passa una mano tra i capelli in visibile imbarazzo, guardandoci, Hermione gli tira una gomitata e arrossisce lievemente.

“Stavamo...uhm..” inizia Harry “...finendo l’albero, scusa, non ti abbiamo sentito entrare” conclude più prontamente Hermione, e sfoggia un enorme sorriso, mentre furtivamente intreccia le dita con quelle di Harry. Lo trascina poi verso di me, spingendolo più avanti.

Harry e Hermione. Un risvolto che prevedevo, un risvolto che attendevo con pazienza, che mi sembrava ovvio e proprio lì, davanti agli occhi di tutti. Solo Harry doveva accorgersene. Porsi le domande giuste, quando molti altri si chiedevano come avesse fatto a non arrivarci prima.

‘A volte quello che stai cercando è proprio davanti a te’.


”Ci conosci già, ovviamente...siamo davvero felici di rivederti!” E’ Hermione a parlare per prima. Brillante, sveglia, come sempre. Si avvicina poi a me con un movimento fulmineo e mi sussurra all’orecchio “Ovviamente ti farò membro onorario della C.R.E.P.A.” e mi infila in tasca quella che suppongo essere la famosa spilletta “mi raccomando, portala sempre! E’ importante!”

Harry scoppia a ridere alzando gli occhi al cielo, quindi riacquistata un po’ di tranquillità posa su di me quei suoi immensi occhi verdi, scintillanti di una nuova felicità. Mi stringe di nuovo la mano, e non dice nulla, resta solo a guardarmi.

Ci sono più parole nei suoi occhi e nel suo sorriso che in mille discorsi.

C’è speranza, e coraggio, e sicurezza, e amore, e voglia di vivere, nei suoi occhi.

Mi sta dicendo di non preoccuparmi, di non temere, perchè lui ce la farà. Si volta e sorride ad Hermione, con una tenerezza che rivela apertamente   l’affacciarsi di un nuovo sentimento. Il volto di Hermione si illumina, le loro mani si stringono con più intensità.

Harry poi osserva una ad una le persone all’interno del salone, che si sono avvicinate, circondando l’albero.

Ora ho capito. E’ chiaro, non ho più dubbi nè timori.

Lui ce la farà.

 

“Loro sono la mia forza. Voi siete la mia forza. Lui non può vincere” .

Poche parole, le sue, ma le più importanti.

E’ come se un peso svanisse dal mio stomaco.

Ora posso rilassarmi, ora posso sentirmi tra amici, tra persone che mi vogliono bene.

 

Un movimento mi fa voltare di scatto.

C’è ancora qualcuno. Qualcuno rimasto seduto per tutto il tempo su di un’imponente poltrona davanti al camino.

La persona si alza. Alta, magra, un po’ curva.

Lunghi capelli argentei, una veste nera decorata d’oro.

Occhiali a mezzaluna, e dietro ad essi due occhi blu, intensi, che mi guardano divertiti.

“Dunque, eccoti qui”.

Albus Silente scandisce le parole, lentamente.

Un sorriso.

“Sei stato portato da noi, come era stato previsto. Sì...sapevo che sarebbe successo, e non ho mai avuto nulla in contrario –i suoi occhi si illuminano all’improvviso e abbassando leggermente la voce mi sussurra- dimmi, sono stato abbastanza autoritario e serio? Insomma, un preside come si deve? Sai, ci tengo a fare una bella figura...-poi si ricompone- eh...ahem...sì, dicevo - mi fa l’occhiolino, e trattengo una risata- ora sei qui, ammetto che non è qualcosa che accade frequentemente, ma è stata fatta un’eccezione poichè sono giunte fino a noi voci di quanto tutto questo...sia sfuggito al controllo...certo, certo...un successo senza precedenti...un fenomeno...eh eh eh”

Solleva lo sguardo e incrocia quello di Harry. Ho come l’impressione che qualcosa che ancora non so stia succedendo, perchè senza un suono, una parola, Silente ed Harry sembrano parlare, e il ragazzo annuisce lentamente ad una muta domanda del preside.

Silente torna a guardarmi, ora non scherza più.

“Molte cose sono successe, molte succederanno. Il tempo continuerà il suo corso, e così le vite di tutti noi. Qualcuno combatterà, qualcuno soffrirà. “Qualcuno...ci lascerà, per sempre. Ma sono le scelte che guidano le nostre vite. C’è chi ha scelto di sacrificarsi, chi ha scelto di non arrendersi. Ricorda, è la possibilità di scegliere che ci rende liberi, e non ci incatena all’orrore, al male, alle tenebre.

“C’è poi chi...è stato scelto. Ma un potere gli è stato donato, un potere che crescerà, che si svilupperà, che lui imparerà a controllare, gestire, usare.

Finchè sarà pronto. Il giorno verrà, e lui combatterà.

E non sarà solo”.

Ascolto ogni parola in silenzio, trattenendo il respiro.

Silente accenna un movimento con la mano, e tra le mie braccia compare un enorme libro. E’ molto spesso, la copertina è bordeaux con cornici dorate. Un libro davvero stupendo.

Leggo il titolo e sento gli occhi inumidirsi di lacrime.

“Harry Potter”

Sotto il nome, una saetta scintilla, assumendo sfumature dal giallo, all’oro, al rosso fuoco, come colpita da mille raggi di luce. Una saetta che passerà alla storia.

Un altro movimento della mano di Silente, e il libro si apre sulla prima pagina.

Ci sono le firme di tutti loro, con qualche parola di dedica, per me.

Capisco che il libro contiene le loro vite, unisce in un solo volume gli eventi successi fino ad ora. Cinque anni di magia.

Nell’ultima pagina, una parola.

“Continua...”.

Le pagine non ancora scritte.

Che un giorno completeranno questo capolavoro.

E giungeranno alla FINE.


***

 

Ecco qua la fine di questa “one-shot” in due capitoli che come ho indicato nel commento, è un po’ originale...mi è venuta fuori così, senza pensarci, un’oretta ed era scritta, finita.

Forse risulterà un po’noiosa, non c’è un vero filo della storia da seguire...però è l’immagine generale che trovavo carina da rappresentare.

Vorrei tanto che commentaste e recensiste, se vi capiterà di leggerla, per darmi la vostra idea in proposito.

Già, perchè c’è un interrogativo, una sorpresa in tutto questo...CHI E’ IL NARRATORE? Il titolo non è messo a caso, “Point of view”, Punto di vista...chi è che osserva tutto questo? Chi è che entra nella Sala Comune e a Grimmauld Place, quasi fosse un onore, una magia per lui esserci? Chi è questo personaggio che guarda, commenta, che viene accolto come uno di loro?

Non è difficile, è solo...diverso dal solito, spero tanto che alla fine si capisca^^

Questo è il mio...TRIBUTO ad Harry Potter.

Datemi la vostra idea nelle recensioni, e vi risponderò! Ma sono certa che tutti ci arriveranno.

Grazie in anticipo a chi leggerà!

HarrynHermione

 

  
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