Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: simply_me    04/11/2009    1 recensioni
riprendo a scrivere dopo tanto tempo con una storia su Maya e Masumi : "Bé! In fondo era così che si faceva, no? Si dava fiducia alle persone che si amavano. E, per quanto fosse stato difficile e lento comprenderlo e ammetterlo, per quanto nessuno, forse anche lei stessa, avrebbe mai potuto ritenerlo possibile, lei amava quell’uomo."
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Il cigolio dei cardini spezzava il silenzio di quella notte

nota dell'autore:Per chi non mi conoscesse ancora: ciao a tutti! Sono simply_me! presentazione un pò ridicola, lo so ^^'. Spendo poche parole prima di cominciare la pubblicazione della ff per due motivi.
Il primo motivo è assolutamente tecnico:
ALLARME SPOILER
se non avete letto la storia, se non avete letto i riassunti sugli ultimi capitoli usciti in giappone dopo la rispresa della pubblicazione della Miuchi, se non volete rovinarvi la sorpresa di leggerli nonappena arriveranno in Italia fermatevi qui. La mia storia parte proprio dall'ultimo capitolo uscito i rivista, o meglio, da un evento dell'ultimo capitolo, e si sviluppa in maniera differente per poi proseguire in maniera indipendente. Non sarà una storia lunga... perlomeno così ritengo al momento, poi... si vedrà.
il secondo motivo è più... personale ecco.
Era parecchio tempo che non scrivevo più una ff... anche le mie ff precedenti sono ferme da un bel pò... la verità è che mi sono successe tante di quelle cose che avevo proprio perso la voglia di scrivere. Così non è adesso però! Come un grido che emerge dal profondo della mia anima quel desiderio è tornato e quello che ne è venuto fuori è questo... vi prego quindi di perdonarmi se vi posso sembrare arruginita, se vi posso sembrare diversa. Spero tanto di ricevere un vostro commento a questo primo capitolo, positivo o negativo che esso sia, perchè riprendere non mi è facile e sapere di potermi confrontare è ciò che mi fa crescere come persona e come scrittrice di ff. grazie...
bè! io direi che mi sono dilungata anche tanto... buona Lettura!



Thief of love.

 

Capitolo 1

 

Il cigolio dei cardini spezzava il silenzio della notte.

Maya non ricordava bene come era giunta sino a lì, come mai si fosse seduta proprio su quell’altalena a lei così familiare.

Ciò che ricordava per bene invece era quella corsa improvvisa, la corsa folle che aveva seguito quelle accuse e per la quale sentiva ancora il cuore picchiare freneticamente dentro il petto, la corsa alla quale l’avevano spinta proprio quelle due parole.

 

Và! Presto!

 

Due parole sussurrate sottovoce in quel disastro, due parole che l’avevano scossa dalla stasi forzata alla quale il suo corpo si era costretto in quell’istante, a seguito di quell’accusa così improvvisa, così inaspettata.

 

Non riusciva a capirlo.

Dondolando accidentalmente mentre rifiatava non faceva altro che pensarci.

Non riusciva proprio a capirlo, non riusciva a spiegarsi nulla.

 

Non era in grado di comprendere come mai la signorina Shiori l’avesse accusata di averle gettato addosso il calice di vino, non era in grado di spiegarsi la presenza di quell’anello proprio lì, dentro la sua borsa, e, men che meno, era capace di giustificare quelle parole, quelle parole sottovoce e quello sguardo, quello sguardo… preoccupato, così le era parso, che le aveva suggerito l’uscita.

 

Solo allora si era mossa.

Lo stupore che le aveva pietrificato le gambe si era sciolto lasciando il posto alla paura. Era scappata, correndo come una forsennata per fermarsi solamente lì in quel parco in prossimità di casa. Casa… Non che potesse recarvisi… di certo avevano già denunciato quello che era accaduto.

 

Un furto.

Ecco cosa sarebbe stata agli occhi di tutti: una piccola ladruncola invidiosa che si era data alla fuga non appena scoperta.

 

A pensarci bene, scappare era stata una pessima idea: era stato come ammettere la propria colpevolezza.

No, non poteva affatto tornare a casa.

E ascoltare quel suggerimento forse era stata la cosa più sciocca che avesse potuto fare.

 

Che cosa sarebbe stato di lei adesso? Una delle “candidate alla Dea Scarlatta” colpevole di furto.

Di sicuro la notizia si sarebbe diffusa rapidamente e per Ayumi, per Sakurakoji, per il signor Kuronuma e tutto lo staff, per la signora Tsukikage, sarebbe stata un’enorme, enorme delusione.

Non avrebbe più potuto recitare, non le sarebbe più stata data la possibilità di diventare Akoya, di diventare la Dea Scarlatta.

 

Forse si era sbagliata, forse aveva interpretato male quello sguardo, forse le sue orecchie erano rimaste vittima un’allucinazione uditiva, forse quelle parole nascondevano una consapevolezza degli eventi successivi che lei fino a quel momento aveva ignorato, forse erano state pronunciate volutamente allo scopo di indurla a scappare dando così la prova della propria colpevolezza, forse era tutto un inganno, si, forse l’avevano incastrata.

Però…

Aveva percepito qualcosa in quello sguardo, qualcosa nella luce di quegli splendidi occhi, qualcosa nel leggero tremolio di quelle due parole, alla quale aveva voluto affidarsi.

 

Bé! In fondo era così che si faceva, no?

Si dava fiducia alle persone che si amavano.

E, per quanto fosse stato difficile e lento comprenderlo e ammetterlo, per quanto nessuno, forse anche lei stessa, avrebbe mai potuto ritenerlo possibile, lei amava quell’uomo.

Per questo doveva fidarsi, doveva credere di aver udito quelle parole, doveva credere che almeno lui fosse stato in grado di comprendere, doveva credere che quelle due parole fossero state dette per lei e non contro di lei, doveva credere in lui, fidarsi di lui.

 

Anche adesso, soprattutto adesso.

 

Dopotutto lui era sempre stato in grado di trovarla, era sempre stato in grado di difenderla, era sempre stato in grado di salvarla.

 

Lo avrebbe atteso, avrebbe atteso che la trovasse anche questa volta, specialmente questa volta, perché in realtà lei non aveva altra soluzione, perché lui, perché la fiducia che riponeva in lui era l’unica cosa che adesso per lei contava davvero.

 

Si, lui l’avrebbe trovata.

 

 

 

Si strinse le braccia al petto e cominciò a sfregare le mani su di esse per riscaldarsi.

Le luci della sera erano ormai accese e un leggero venticello le sfiorava il corpo, facendole dondolare i capelli.

 

Signor Hayami…” pensò, guardando in basso il terreno sotto i suoi piedi.

 

Mise a fuoco all’improvviso l’ombra che si proiettava su quel terreno. Alzò lo sguardo, con il cuore in gola.

 

La figura che le stava innanzi la fissava immobile.

 

- Finalmente! – le esclamò.

continua...



nota 2: vi ricordo che la trovate anche nel mio forum ok? grazie tante per averla letta...a presto

  
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