Sakura
Prologo
“Kari
…”
No, non poteva svegliarla proprio adesso.
“Kari, svegliati.”
Ancora pochi minuti, e il bellissimo
principe l’avrebbe finalmente baciata.
“Kari!” Urlò Taichi scuotendo
la sorella minore.
“Tai …” Mugugnò con la voce
impastata dal sonno. “Cosa
c’è?”
“Sono le 7.40.” La informò scostandosi
dal letto.
“Le 7.40 …” Ripeté lei.
“Le 7.40!” Urlò, catapultandosi
giù dal letto e
chiudendosi in bagno.
“Se ti sbrighi ti do uno strappo io!”
Gridò Tai, appoggiato al muro.
“Grazie!” Bofonchiò mentre cominciava a
lavarsi velocemente.
“Kari,
sei pronta?”
“Sì, andiamo.” Rispose infilandosi lo
zaino sulle spalle e seguendo il fratello
fuori di casa.
“La mia sorellina inizia le superiori!” Disse
allegramente Tai, mentre si
allacciava la cintura e accendeva il motore.
Lei si passò una mano tra i capelli castani. “Sono
un po’ agitata, non conosco
nessuno …”
“Non ti preoccupare sono sicuro che farai subito
colpo.”
Kari gli sorrise grata. Tai, era la persona perfetta per infondere
coraggio.
“Uh-oh …” Fece lui dopo qualche minuto.
“Uh-oh cosa?”
“Siamo bloccati.” Disse indicando una fila di
macchine completamente ferme,
poco più avanti di loro.
Kari sospirò affranta. “Faccio una corsa a
piedi.” Disse aprendo la portiera.
“Sei sicura?”
“Sì, non ti preoccupare. Grazie per il passaggio,
ci vediamo questo
pomeriggio.” Lo salutò uscendo e correndo verso il
parco.
L’inizio dell’anno scolastico, rappresentava anche
l’inizio della fioritura dei
ciliegi. Così mentre correva Kari non poté
trattenersi da spostare lo sguardo
da un albero all’altro, ammirando i fiori rosa e bianchi che
riempivano ogni
albero del parco.
Proprio mentre spostava lo sguardo sull’albero più
grande , si scontrò con
qualcuno.
“Mi scusi.” Disse alzando lo sguardo e incontrando
due occhi azzurri.
Fu un momento.
I suoi occhi furono incatenati, inevitabilmente, da quelli del ragazzo
biondo
davanti a lei.
Dopo qualche istante, entrambi si riscossero, e il ragazzo le
offrì una mano
per aiutarla ad alzarsi.
“Grazie.” Disse lei sorridendo.
“Figurati. Anche tu ammiravi i ciliegi?” Chiese con
un sorriso.
Lei annuì. “Sì, ero in ritardo per la
scuola, ma non ho potuto fare a meno di
osservarli.”
“In quale scuola vai?” Chiese, spinto da un moto di
curiosità.
“Alla Tomoeda.” Rispose inclinando leggermente il
capo.
Lui sorrise. “Anche io. Ci facciamo gli ultimi 100 metri di
corsa insieme?”
“Certo!” Rispose ricominciando a correre.
“Ah, io mi chiamo Kari. Tanto
piacere.” Disse porgendogli la mano, mentre sfrecciava tra
gli alberi.
“Il piacere è tutto mio. Io sono
Takeru.” Rispose afferrandole, sorridente, la
mano.
大きなものは、常に何か小さなことから来
る。
Le
grandi cose, nascono sempre da qualcosa di piccolo.
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Questa storia, sarà una Long-fic, incentrata per lo più sulla coppia TaKari, le altre coppie non le ho ancora definite, quindi se ce n'è una in particolare che vorreste vedere, fatemelo sapere.
L'ultima frase, quella scritta in giapponese, spero che si scriva realemente così. ^^
Vi lascio al prossimo capitolo, con la solita richiesta: Commentate! XD
Ciau! ^^