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Autore: Naco    25/09/2003    2 recensioni
Un'illusione, un equivoco, una fuga. E poi? Possibile che sia davvero... la fine?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Genjo Sanzo Hoshi, Son Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ILLUSIONS

ILLUSIONS

Salve!! Eccomi di nuovo qui con una nuova ff sui Saiyuki boys (Sanzo: era meglio che non ti facevi vedere! Naco: sempre gentile, vero?).

Non chiedetemi cosa sia e da dove mi sia venuta! La verità è che ho iniziato a scrivere senza neanche pensarci e.. ed è così venuto fuori questo gran polpettone! Spero che vi piaccia (e che i polpettoni non me li buttiate addosso come pomodori!)

Dimenticavo! Anche questa è una SanzoxGoku (cosa volete io quella coppia la adoro!).

Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate!

Capitolo uno

Equivoci

Una.

Due.

Tre.

Per quanto non volesse, per quanto tentasse di nasconderle, le lacrime avevano ormai preso il sopravvento e scorrevano copiose lungo le sue guance.

Perché?

Perché era così difficile?

Perché non sapeva mai fare una cosa giusta, perché sapeva creare solo guai?

Perché era una stupida scimmia, perché era uno sciocco, perché era un essere eretico, perché era un idiota.

Perché era Son Goku, ecco perché.

Uno.

Due.

Tre.

No. Adesso ci si mettevano anche i singhiozzi!

Non voleva che gli altri si accorgessero della sua tristezza, non voleva preoccuparli, non voleva preoccupare Sanzo. Anche se non era molto convinto che gliene importasse qualcosa…

Benedisse il fatto che in quella locanda ognuno avesse ricevuto una camera.

Non avrebbe mai avuto il coraggio di entrare nella stessa stanza di Sanzo, non dopo quello che era successo. A costo di chiedere ad Hakkai di dormire con lui.

Se non fosse stato così stupido…

Se non fosse stato così sciocco…

Se avesse usato un po' di cervello…

***

Una.

Due.

Tre.

Accidenti alla pioggia, ci si era messa d'impegno anche lei.

Come se non bastasse tutto il resto.

Accidenti a quella dannatissima scimmia, lei e la sua stupidità.

Accidenti a lui, che si preoccupava troppo per quella saru, lui che aveva giurato di non legarsi a nessuno.

E quella pioggia sembrava volerglielo quasi ricordare. Come se il suo maestro ogni tanto volesse fargli visita e ricordargli la sua promessa.

"Sii forte Genjo Sanzo Houshi"

Forte?

Forte un uomo che si preoccupa per una dannata scimmia?

Forte un monaco che non riesce a mantenere una promessa fatta al suo maestro in punto di morte?

Forte un ragazzino che aveva scelto la shoreiju come arma solo perché era la più semplice per puntarsela alla tempia e togliersi di mezzo?

No, lui non era forte. Lui era un debole.

"Il mio sole"

Non era neanche un sole.

Il sole era lui, Son Goku, con i suoi grandi occhi dorati, il cuore puro di un bambino innocente, nonostante i suoi diciotto anni, la sua fame insaziabile, la sua gioia di vivere… e anche con la sua stupidità….

Lui era la notte.

Buia, silenziosa, triste. Una di quelle notti di novilunio in cui tutto tace e si ode solo il vento e qualche animale selvatico alla ricerca di cibo. Anche i suoi occhi ricordavano la notte.

Una di quelle notti che Goku tanto odiava.

Avrebbe finito per odiare anche lui, un giorno.

E lui certo non faceva nulla per impedirlo.

Tutt'altro.

La jeep viaggiava ormai da tre giorni senza aver incontrato ancora un villaggio. Ormai i viveri scarseggiavano e anche le scorte d'acqua erano terminate. Se non avessero trovato presto un villaggio sarebbero morti di fame.

"Pazientate ancora un po'. il villaggio non è lontano!"

"Hakkai è da stamattina che non fai altro che ripeterlo! Ma io ho tanta fame!!!" si lamentò la piccola saru.

"Taci stupida scimmia!"

"Stupida scimmia a chi, pervertito di un kappa!"

"Pervertito a chi razza di…."

Un proiettile echeggiò nell'aria, seguito da un innaturale, quanto tranquillo silenzio.

"La giornata si prospetta tranquilla!" commentò il demone dal dolce sorriso.

Goku si guardò intorno. Accidenti, ma come poteva fare se lui aveva fame? Non mangiavano da giorni e.. sarebbe morto di fame se non avesse mangiato presto!

Tutt'a d'un tratto la sua attenzione fu attratta da qualcosa all'orizzonte.

Sgranò gli occhi. No, non poteva crederci, erano…

"Nikuman! Nikuman giganti!

Gojyo guardò nel punto indicato dalla scimmietta.

"Ma che dici stupida scimmia!!! Là, non c'è niente solo uno strapiombo…"

Ma il giovane demone non gli prestava ascolto.

"Guarda Sanzo! Là! Proprio lì!" e si fiondò fuori dalla jeep, verso il cibo succulento, gli occhi sgranati dalla gioia e dalla fame.

Tutto durò un attimo.

Gojyo si lanciò sul ragazzino per prenderlo prima che questi volasse giù dallo strapiombo.

Hakkai fu subito da loro per prestare i primi soccorsi.

"Tutto bene?" chiese.

Gojyo annuì poi si voltò verso la scimmia.

"Si può sapere che diavolo ti è saltato in testa?!"

"Ma c'erano… c'erano dei nikuman che…" tentò di giustificarsi, ma un'occhiata di Sanzo lo fece zittire.

Il bonzo gli si pose davanti, gli occhi viola freddi e scostanti come non lo erano mai stati verso di lui "Sei solo una stupida scimmia idiota. Volevi forse morire?"

Goku abbassò il capo. "No, io…"

"Buon per te perché se non fosse intervenuto Gojyo… io non sarei venuto certo a salvarti!"

Goku sgranò gli occhi e per un attimo si trovò a fissare quelli glaciali del bonzo.

Freddo.

Ecco cosa sentiva in quel momento.

E paura.

Paura di rimanere ancora solo.

"Andiamocene ora o rischiamo di dormire all'aperto!" concluse il bonzo, precedendo gli altri verso la jeep.

Goku rivisse la scena come a un rallentatore.

Eppure… eppure lui non era impazzito! Certo aveva avuto fame, come non averne dopo aver vissuto in una grotta 500 anni senza mangiare, ma lui era certo, certissimo, di aver visto dei nikuman!

Ma in quel momento non importava.

In quel momento l'unica cosa certa era stato uno stupido. E non soltanto perché aveva rischiato di morire. O no, anzi quasi gli avrebbe fatto davvero piacere farla finita prima ancora di scoprire la verità.

"Buon per te perché se non fosse intervenuto Gojyo… io non sarei venuto certo a salvarti!"

Questo significava che lui non avrebbe mai cercato di salvarlo.

Che l'avrebbe lasciato morire.

Che non gli importava nulla di lui.

Che per lui provava solo indifferenza.

Non rabbia.

Indifferenza.

Come dire che se lui fosse esistito o meno a lui non importava granché.

E questo era ancora peggio di essere odiati.

Ancora peggio di essere morti.

Perché lui era morto dentro nello stesso momento in cui aveva sentito quelle parole.

E questa volta nessuno l'avrebbe ricondotto alla luce.

Quando si svegliò Son Goku si accorse che stava ancora piovendo. Si rigirò nel letto, gli occhi ancora umidi di lacrime non ancora asciugate, il cuore trafitto da una ferita che non avrebbe mai potuto cicatrizzarsi.

Neanche se avesse di nuovo perso la memoria.

Neanche se fossero trascorsi ancora 500 anni.

"Ho freddo."

Sapeva che il gelo che provava non era fisico, né tanto meno dovuto alla pioggia, ciò nonostante volle credere che fosse così, perciò decise di scendere e chiedere al padrone una coperta più calda. Almeno così sarebbe riuscito a non pensare. Almeno sperava.

***

"Sanzo?" Hakkai bussò e nel contempo aprì la porta della stanza dell'amico.

Come aveva immaginato lo trovò seduto al letto, una sigaretta fra le labbra, il viso rivolto a quella pioggia che insistente continuava a cadere.

"Sanzo?"

Hakkai lo chiamò ancora e questa volta il monaco si voltò verso di lui. Dai suoi occhi ametista non traspariva alcun sentimento.

"Cosa vuoi!" chiese.

Hakkai si sedette sul bordo del letto accanto al ragazzo.

"Cosa credi… cosa pensi che sia successo a Goku?"

Sanzo ispirò un'altra boccata dalla sua sigaretta.

"Non mi importa nulla. Quello è solo uno stupido!"

Hakkai scosse la testa. "Io non credo che sia colpa sua. Credo che avesse visto veramente dei nikuman giganti. Insomma per quanto mangione, Goku non è completamente stupido!" (ne sei proprio convinta? NdSanzo certo! Ndnaco Beata innocenza! NdSanzo)

Il bonzo si voltò per incontrare lo sguardo del demone. "Uno youkai?"

"Può darsi."

"In ogni caso… solo uno stupido si lascia abbindolare da nikuman giganti!"

Ci fu ancora un attimo di silenzio, poi Hakkai parlò ancora una volta.

"Allora? Che hai intenzione di fare?"

Sanzo aspirò un'altra boccata dalla sua sigaretta, poi la spense nel posacenere e si alzò i piedi.

"Farlo fuori è ovvio." Rispose deciso.

"Ne sei sicuro? Vuoi farlo da solo?"

"Si. E' compito mio."

Perché nonostante tutto, nonostante le sue parole così scostanti, non avrebbe permesso a nessun demone di giocare con i sentimenti di Goku…

Tanto meno con i suoi.

***

Accidenti! Con quel dannatissimo buio Goku non riusciva a vederci nulla. La pioggia e il freddo non facevano altro che complicare la situazione. Ma possibile che non riuscisse a trovare le scale? Eppure quell'albergo non gli era sembrato tanto grande e comunque lui non aveva mai avuto problemi di orientamento.

La verità era che non riusciva più a pensare ad altro, le parole di Sanzo continuavano a ronzargli in testa senza che lui potesse fare nulla per fermarle.

"Accidenti forse mi farebbe bene prendere un po' di aria fresca! Già, ma come faccio a trovare le scale se…?!"

Tutto ad un tratto qualcosa attirò la sua attenzione. O meglio qualcuno. Una voce che proveniva dall'interno di una stanza. Gli era sembrata la voce di Hakkai. Forse si era intrattenuto con Gojyo. Quindi la stanza che aveva di fronte era la stanza del kappa o quella di Hakkai.

Facendo mente locale, ricordò che la stanza d Gojyo era di fronte alle scale, quella di Hakkai accanto a quella del kappa, accanto alla sua. Quella di Sanzo invece era accanto a quella di Gojyo, dall'altra parte del corridoio.

Quindi se aveva sentito la voce del demone gentile significava che era vicino alle scale. Sarebbe bastato entrare e chiedere ai due di chi fosse la stanza.

Stava già per bussare quando una voce all'interno prevenne il suo gesto.

"Allora? Che hai intenzione di fare?"

"Farlo fuori è ovvio."

"Ne sei sicuro? Vuoi farlo da solo?"

"Si. E' compito mio."

Avrebbe riconosciuto tra mille quella voce.

Era la voce di colui che aveva chiamato per 500 anni e che un giorno alla fine era apparso davanti alla sua grotta per liberarlo.

Era la voce del suo sole.

La voce di Sanzo.

A chi si stava riferendo? Forse.. forse stava parlando di lui?

No. Non poteva parlare di lui, eppure…

Eppure contro chi altro poteva avercela?

Goku indietreggiò spaventato.

Lui era uno stupido.

Uno stupido che si era fatto giocare dalla fame e che aveva rischiato di morire.

Lui era troppo stupido per una missione del genere.

Lui era troppo stupido per vivere.

Perché lui era un essere eretico.

Meritava solo la morte.

E Sanzo voleva dargliela!

Io non sarei venuto a salvarti…. Io non sarei venuto a salvarti,….

Farlo fuori è ovvio…. Farlo fuori è ovvio… farlo fuori è ovvio…

Si, non aveva più alcun dubbio.

Si stava riferendo proprio a lui!

"No…" Goku indietreggiò ancora e allora si accorse di trovarsi davanti alla rampa di scale che tanto aveva cercato.

"No….. no…"

Nuove lacrime bagnavano le sue guance, accumulandosi a quelle già versate, ancora più amare delle precedenti.

Cosa gli restava ora?

Cosa poteva fare ora?

L'unica cosa che voleva fare in quel momento era andare via di là.

Scappare da quel sole che ora non brillava più per lui.

Andare lontano.

Tornare nella sua grotta…

Perché lui non era degno di altro.

Sanzo aveva ragione.

Lui era un peso.

E non voleva esserlo.

Soprattutto per lui.

CONTINUA….

Effettivamente forse ho un po' esagerato… la storia dei nikuman giganti è un po' assurda, lo ammetto… ma d'altronde il nostro Goku ha sempre così fame e a me serviva una scena in cui lui si fiondava fuori dalla jeep… e questa è l'unica che mi è sembrata verosimile! ^_^

Lettori: verosimile?!

Naco: ^^; in fondo anche nella puntata 47 Goku si fionda sul cibo nel covo di Homura… anche se non era un'illusione, però…

Lettori: ….

Naco: ^_^

Sanzo: l'unica cosa buona di questa storia è che faccio fuori quella stupida scimmia!

Naco: guarda che tu non vuoi fare fuori lui, ma il demone!

Goku: NNNNNNNNNEEEEEEEEEEEEEEE CHANNNNNNNNNN! Sanzo mi vuole uccidere!

Naco: ma no, che è solo uno stupido equivoco…

Sanzo: chissà…

Naco: (fregandogli la shoreiju e puntandogliela contro) Sacchan?!

Sanzo (ingoiando a vuoto): si?

Naco: VUOI SPARIRE O PREFERISCI CHE TI SPARI?!

Ehm... qualcuno di voi ha capito come ha fatto ad andarsene? Era qui fin a cinque minuti fa! ^_^

E mi raccomando.. commentate!!!

   
 
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