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Autore: Maggie_Lullaby    06/11/2009    7 recensioni
- Dammi il braccio desto – disse Arijane a un certo punto.
Joe sorrise e fece come gli era stato chiesto.
Al suo polso destro pendeva un braccialetto di cuoio intrecciato, con una piccola lastra rettangolare d'acciaio sul quale erano incisi i loro due nomi, e in aggiunta, con una scrittura piccola, in corsivo, ondulata, best friends forever.
- Ce l'hai ancora – mormorò lei, leggermente stupita.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sarà che ho una voglia matta di scrivere, oggi; sarà che non ho voglia di studiare (e quando mai?); sarà che questa idea, bo, mi intriga; però eccomi qui con questa shot (è alquanto corta, ma mi piace il significato) che non ha niente a che fare con le mie long Brothers and Sisters e Vampires, il personaggio qui riportato che non sia Joe Jonas non credo comparirà più; ma se vorrete contattatemi sulla mia mail e potrei fare un pensierino per una long (intanto il mio cervello ha già un paio di idee).

Ora vi lascio alla storia!

Grazie a tutte quelle che recensiranno e/o commenteranno! <3


Ho voglia di Te


- Arijane Woodrow, gliel'ho già detto, Arijane Woodrow – sbottò la ragazza dai corti capelli scuri, incrociando le braccia al petto piatto guardando la segretaria paffuta davanti a lei.

La donna si aggiustò gli occhiali quadrati squadrando la ragazza che la stava importunando da più di venti minuti e tentò di sembrare educata.

- E io le ho già detto, signorina Woodrow, che lei non ha nessun appuntamento con i signori Jonas, non ho il permesso di farla entrare – rispose.

Arijane la fulminò con un'occhiataccia.

- Da quando le migliori amiche hanno bisogno di appuntamenti? - soffiò. - Senta lei, chiunque sia, sono Arijane, la migliore amica di quel deficiente di Joe Jonas, lui ha vent'anni, io ne ho diciassette, lui se non entro in quella stramaledetta aula di registrazione entro dieci minuti sarà morto, io viva; ha qualcosa da rettificare?

La segretaria non si fece impressionare e continuò a fissare la ragazza con un cipiglio quasi annoiato.

- Il signor Joseph Jonas è impegnato al momento – ripeté con decisione.

- 'Fanculo – esclamò la diciassettenne, dando un pugno al tavolo di legno di ciliegio, poi con passi lunghi e pesanti si mise davanti alla porta chiusa a chiave nella quale i Jonas Brothers stavano provando da ore, e iniziò a urlare. - JOSEPH JONAS!

- Signorina! - gridò la segretaria, portandosi una mano al cuore.

- Senta, non me ne frega un cazzo! - strillò la diciassettenne, poi si voltò di nuovo verso la porta ancora chiusa. - DANGER!

La porta di legno massiccio si aprì di scatto e la figura di un ventenne dai capelli scuri comparva trafelata, sorridendo alla vista della ragazza davanti a lui.

- Arijane! - disse con gioia, avanzando verso di lei e abbracciandola.

- Joe – ricambiò lei, - è la settima volta che mi tengono bloccata fuori da una vostra aula di registrazione, se succede di nuovo sfondo la porta, occhèi?

- Certo, Arijane, allerterò la sicurezza, ci tengo alle mie porte. - sorrise il ventenne.

- Sei proprio cretino... - sbuffò lei.

La risata di Joe gli nacque dal petto per poi esplodere potente nell'aria.

- Andiamo, dài, ti voglio far ascoltare una canzone – disse lui mettendole un braccio attorno al collo.

- Va bene – annuì la ragazza, guardando la segretaria che li fissava con aria mortificata.

Il mezzano le baciò la testa.

- Mi sei mancata, Arijane, perchè abiti a Huston?

- Perchè sei una rockstar? - gli chiese di rimando lei.

- Touche – disse Joe. - Ciò non toglie che mi sei mancata comunque, tu sei lo stesso la mia Arijane The Best.

Lei sorrise allegra e gli si strinse addosso.

- E tu il mio DJ Danger... - mormorò. - Dimmi un po', cosa hai distrutto in mia assenza?

Lui alzò gli occhi al cielo, con aria colpevole, poi riabbassò il capo sulla sua migliore amica.

- La lista è troppo lunga... - disse in fretta.

Arijane sorrise, il suo Danger non era cambiato in tutto quel tempo.

Con lei che abitava a Huston e lui a Los Angeles le loro possibilità di vedersi erano sempre limitate, ma quando lo facevano si prendevano e non si staccavano più; si conoscevano da quando erano in fasce, erano cresciuti insieme, attaccati come due cozze, tant'è che le loro famiglie li avevano sempre presi i giro, dicendo che un giorno avrebbero finito per sposarsi.

Poi lei si era trasferita, ma comunque passavano le ore al telefono, raccontandosi da quanti cereali avevano mangiato quella mattina a cosa avevano fatto a ora tot con chissà chi.

- Dammi il braccio desto – disse Arijane a un certo punto.

Joe sorrise e fece come gli era stato chiesto.

Al suo polso destro pendeva un braccialetto di cuoio intrecciato, con una piccola lastra rettangolare d'acciaio sul quale erano incisi i loro due nomi, e in aggiunta, con una scrittura piccola, in corsivo, ondulata, best friends forever.

- Ce l'hai ancora – mormorò lei, leggermente stupita.

Joe annuì.

- Ovviamente, ci siamo scambiati questo braccialetto all'età di sette anni, è importante per me. Non l'ho mai tolto, sai? Mi volevano costringere, a volte, ma non l'ho fatto...

- Bravo il mio DJ Danger – sorrise Arijane, poi mostrò il suo braccialetto. - Io ho fatto lo stesso.

Joe la strinse forte. La sua Arijane. La sua amica, migliore amica.

A un certo punto Arijane si fermò in mezzo al corridoio che stavano percorrendo e si appoggiò al muro, sfilandosi dalle braccia del suo migliore amico.

- Che vuoi? Nick e Kevin ti aspettano, sono due settimane che fremano dalla voglia di prenderci in giro perchè stiamo sempre insieme... - disse il ventenne.

Lei sorrise.

- Quei due mostriciattoli posso aspettare, abbiamo una settimana per stare insieme.

Joe la guardò e si mise accanto a lei, prendendola per mano.

Fra loro era sempre stato così, con baci, abbracci, coccole, anche se in realtà oltre all'amicizia non provavano niente di niente.

- Mi sei mancato, Danger – rivelò lei all'improvviso. - A Huston è tutto così noioso, uguale... mi manchi, voglio stare con te, come una volta, girare per la città fino all'una, prenderci una punizione perchè siamo tornati troppo tardi, fare gli scherzi ai vecchietti del quartiere attaccando la gomma da masticare allo spioncino e ridere come pazzi quando li vediamo che tentano di toglierli... Mi manca essere chiamata tutti i giorni Arijane The Best.

Joe la strinse forte; lui non era bravo ad esternare i suoi sentimenti, non era la sua specialità, neanche quando componeva con i suoi fratelli delle canzoni ce la faceva, ma ad essere sinceri lui provava lo stesso.

- Mi manchi anche tu. - disse.

La ragazza dai capelli corvini lo abbracciò più stretto.

- Ho voglia di te. - soffiò nel suo orecchio.

Joe le cinse la vita e le mise il braccio destro davanti agli occhi.

Arijane The Best + DJ Danger = Best Friend Forever


The End


Joe Jonas non mi appartengono (beh, sono la sua cognata... vale?) e con questa storia non intendo riprodurre il suo vero carattere. Arijane è frutto della mia mente bacata e mi appartiene in quanto tale. Questa storia non è stata scritta a fini di lucro.

  
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