Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: giuliabaron    06/11/2009    5 recensioni
Quando hai sacrificato il sogno di una vita per la tua famiglia. Quando il tuo matrimonio si rivela un disastro. Quando ti rendi conto che alla tua età ormai non puoi più vivere di sole schifezze e che la cellulite non è più facile da smaltire. Quando scopri che tua figlia ha una relazione con l'erede del tuo nemico di sempre. Quando credi che più in basso di così non possa andare... cosa succederebbe se il suo fidanzatino si prendesse una sbandata per te? Perchè al peggio non c'è mai limite.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
MRS

MRS. WEASLEY – MOTHER-IN-LOVE

 

 

Questione di genetica

 

 

 

King’s Cross, Binario 9 e 3 4

 

 

“… e mi raccomando Rosie, fagliela vedere a quello Scorpius!”

 

“Oh Ron, ti prego ha solo undici anni!”

 

Dai Herm, dopotutto fortunatamente ha per metà i tuoi geni!”

 

 

 

 

 

 

 

 

Sei anni dopo…

 

 

Gliel’aveva fatta vedere eccome.

Eh sì, Rose Weasley l’aveva fatta vedere a Scorpius Malfoy. E c’è da dire che a Malfoy non era dispiaciuta per niente.

 

Ormai ad Hogwarts nessuno più si stupiva del fatto che il Prefetto, nonché Capitano della Squadra di Quidditch di Corvonero Rose Weasley fosse fidanzata con il Cercatore migliore che la Casa di Serpeverde ricordasse – per buona pace di suo padre – Scorpius Malfoy.

 

 

 

La maggiore della famiglia Weasley ed il pupillo del nobile casato dei Malfoy, si erano trovati simpatici durante il secondo anno.

 

Rose, così simile a sua madre – sia per la sua bravura a scuola che per il suo aspetto,con i riccioli color castano scuro e quello sguardo nocciola che avrebbe rassicurato anche il più timido dei ragazzini appena undicenni che varcavano la soglia di quel magico mondo – e Scorpius, copia sputata del padre – biondo, alto, occhi grigi – si erano trovati a lavorare in coppia durante un esercizio di Erbologia.

La politica del professor Paciock era semplice, ma tuttavia efficace: durante le sue lezioni i ragazzi dovevano cooperare con compagni delle diverse Case, affinché nascessero tra loro amicizie e legami che superassero qualsiasi barriera o pregiudizio.

 

Così quella volta, nella serra, Scorpius si accorse per la prima volta di come gli piacesse vedere quella ragazzina scattare in piedi con la mano alzata, pronta a rispondere a qualsiasi domanda; e Rose si innamorò subito del caratteraccio incazzoso e scorbutico di quel Serpeverde, che proprio non riusciva a sopportare il pianto isterico della Mandragola che dovevano trapiantare.

Successivamente, si erano ritrovati vicini di banco durante quasi tutte le lezioni che Corvonero e Serpeverde avevano in comune ed era nata tra loro un’amicizia fatta di battutine e finti battibecchi.

 

Spesso la Preside Mc Granitt era sobbalzata nel vederli lungo i corridoi di Hogwarts: a volte le sembrava quasi che fosse proprio la sua alunna preferita Hermione Granger a prendere a pugni o a sgridare Draco Malfoy, che le aveva rubato dalle mani il libro di turno, e non i loro figli!

 

Durante il quarto anno poi, per una scommessa o una questione di orgoglio – qualità che abbondava in entrambi – si erano ritrovati sotto il vischio appeso nel periodo natalizio sulla porta dell’aula di Trasfigurazione e, sotto gli sguardi dei compagni, si erano baciati.

 

Una settimana dopo Rose Weasley e Scorpius Malfoy erano fidanzati.

 

 

 

La loro relazione era ormai solida come le mura della prestigiosa Scuola di Magia e Stregoneria che frequentavano e, visto che un certo Mago Oscuro era stato fatto fuori da ormai venticinque anni, il fatto che una Mezzosangue stesse con un Purosangue – o meglio, il fatto che quella Mezzosangue stesse con quel Purosangue – non faceva né caldo né freddo a nessuno.

 

Beh, a nessuno eccetto i rispettivi genitori.

 

Perché sì, se è vero che il tempo cura le ferite – e di ferite da rimarginare ce n’erano state parecchie nel Mondo Magico – è altrettanto vero che alcune persone non si possono cambiare e che anzi, con il passare del tempo non fanno che peggiorare.

 

Era quindi da circa un anno, dieci mesi e sei settimane (minuto più, minuto meno) che Rose e Scorpius tentavano invano di far accettare il loro amore alle famiglie, in particolare alla persona che portava i pantaloni in casa Malfoy – Draco – e a quella che li portava in casa Weasley – Hermione.

 

Sorprendentemente il caro vecchio Ronald Weasley, che un tempo avrebbe preferito diventare il pranzo del compianto Aragog anziché vedere la sua unica figlia tra le braccia dell’erede del nemico di sempre, aveva digerito la notizia.

Beh, non che ne fosse totalmente al corrente in effetti.

 

La sua cara piccola Rosie aveva avuto l’accortezza di dirglielo una sera durante le vacanze estive, al ritorno da una delle famosissime cene alla Tana, dopo il bis di polpettone di nonna Molly ed una buona dozzina di bicchieri di vino elfico di nonno Arthur, quello regalatogli da Xenophilius Lovegood, per intenderci.

Diciamo quindi che il suo “caro papino” – come amava definirlo schernendola Scorpius – sebbene per nulla cosciente quella notte, le aveva dato la sua benedizione e da quel giorno Rose si era premurata di non toccare più l’argomento. Ma dopotutto, per le volte che lo vedeva, non rappresentava un problema.

 

Astoria Greengrass invece, aveva preso veramente bene la notizia.

Da inguaribile – e svampita, aveva aggiunto Rose – romantica, aveva immediatamente abbracciato il figlio e baciato la “nuora”, iniziando a parlare già della cerimonia, dei fiori e del colore del vestito delle damigelle.

Ovviamente lei di questo era un’esperta, giacché da inguaribile romantica, era ormai al suo quinto matrimonio.

 

Il problema, o meglio i problemi – enormi e minacciosi – erano rappresentati da Draco Malfoy ed Hermione Granger.

 

Il signor Malfoy – come lo chiamava con una certa deferenza Rose – non sopportava proprio l’idea che il suo unico erede si macchiasse la reputazione uscendo con la figlia di un traditore del suo sangue come Lenticchia e che peggio ancora condivideva il suo patrimonio genetico con la Mezzosangue Zannuta.

Per lui era stato un colpo alle coronarie vederlo scendere dall’Espresso per Hogwarts l’anno prima mano nella mano con quella che in tutto e per tutto somigliava alla Granger. Un vero incubo!

Ma il peggio del peggio era stato quando il suo caro Scorpius aveva baciato – nel modo in cui lui stesso gli aveva consigliato di baciare una donna, quindi con lingua e palpatina alla merce annessila Weasley.

Ogni volta che Scorpius glielo ricordava, lei si metteva a ridere e diventava contemporaneamente rossa come un peperone.

 

D’altro canto la madre della sua adorata Rose – Scorpius non si permetteva nemmeno di chiamarla per nome – aveva dato in escandescenze lo stesso giorno al Binario 9 e 34 ed era solamente grazie ai suoi riflessi di Cercatore che aveva evitato il lampo dall’inquietante colore verde che gli aveva scagliato.

Certo che quando quella donna perdeva le staffe era proprio una belva! Una belva i cui geni erano per metà gli stessi della ragazza di cui era innamorato.

 

Ed era proprio per la sua Rose che lui aveva accettato di spedire quella lettera.

Così, insieme nella Guferia della scuola, affidarono speranzosi agli animali i messaggi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Toc toc toc

 

Il rumore di qualcosa che sbatteva sul vetro, disturbò la quotidiana lettura della Gazzetta del Profeta di Draco Malfoy.

 

“Per la bacchetta avvizzita di Merlino! Ora non si può più nemmeno leggere in santa pac

 

Toc toc toc

 

“Cracker! Dove diavolo sei!”

 

Toc toc toc

 

Un crack annunciò l’arrivo di un vecchio elfo domestico. Il suddetto barcollava e puzzava tremendamente di naftalina mista a firewhisky.

 

“Padrone… hick! Cracker al suo…hick! serviziohick!

 

Draco roteò gli occhi al cielo e solo perché era un Malfoy e – grazie a Salazar – aveva ricevuto una ferrea e rigorosa educazione dai suoi genitori, non si schiaffò la mano sul viso.

 

“Cracker, quante volte devo dirti di stare alla larga dall’armadio svanitore di zia Walburga?!? Quello porta solo guai…”

 

Toc toc toc

 

“Padrone… hick! Cracker stava ripulendo l’armadio da orrendi…hick! antipaticihick! Doxy!”

 

Morisse sotto Cruciatus il Ministro della Magia e con lui chi si era premurato di concedere agli elfi domestici sani di mente una giornata di riposo la settimana! Maledetto C.R.E.P.A.!

 

Toc toc toc

 

E fosse venuto un crampo all’ala a quell’odiosa bestiaccia che aveva avuto la brillante idea di presentarsi a sfracellargli le pluffe proprio quel giorno!

 

Toc toc toc

 

Appunto.

 

“Cracker! Idiota! Apri quella finestra!”

 

L’elfo domestico si affrettò – per quanto glielo concedesse la sua traballante andatura – a raggiungere l’enorme vetrata dello studio e la spalancò.

In quel momento un giovane gufo piuttosto esaltato e probabilmente al suo primo “incarico di una certa rilevanza” – suppose Draco – fu scaraventato dal freddo vento autunnale all’interno della stanza.

Ovviamente il povero e vecchio – nonché brillo – Cracker non riuscì ad intercettarlo ed il volatile finì dritto contro la vetrinetta dei liquori.

 

Crash!

 

Ci mancava solo questa.

 

“Padrone…hick! non preoccupate…hick! Cracker ora pul…”

 

Non-muovere-un-muscolo. Gratta e netta! Reparo! Accio gufo!”

 

Bene. Per il momento aveva arginato il problema; gliel’avrebbe fatta pagare in seguito agli elfi per aver seguito quella ridicola e fastidiosa regola del giorno libero.

 

“Ed ora vediamo chi mi manda questa lettera. Prega pennuto che sia una buona notizia.”

 

L’elegante e diafana mano del mago levò dal becco dell’animale la busta. Riconobbe subito dalla cera lacca il luogo e il mittente.

 

Hogwarts, Scorpius.

 

Prometteva solo guai.

 

Difatti, pochi minuti dopo un nuovo crash frantumò nuovamente la vetrinetta dei liquori, questa volta a causa dell’urlo disumano del – sempre più raramente, dacché era diventato un padre single – algido e composto Draco Malfoy.

 

   

 

 

 

 

 

 

Nello stesso momento a casa Weasley, una civetta consegnava una missiva su cui Rose avvisava i genitori che il suo fidanzato Scorpius Malfoy avrebbe passato con loro le vacanze di Natale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti!

È doveroso innanzitutto che io ringrazi di cuore Lhoss, che mi ha sopportato e nonostante gli impegni, ha betato il capitolo. Grazie davvero di cuore carissima amica, perché per me è un motivo di immensa soddisfazione avere a disposizione i tuoi consigli e le tue dritte!

Seconda cosa, dedico questo capitolo a tutte le meravigliose persone che ho avuto il piacere di conoscere grazie a questo bellissimo sito, in particolare a Mirya e Lhoss appunto! ;)

Grazie Erika, webmistress fantastica e gentilissima, per tutto questo!

 

Come potete ben notare tutti, mi sono imbarcata in una nuova avventura!

Brevemente è una “post war”, con la presenza ad Hogwarts della Next Generation! Ma i protagonisti, come si vedrà in seguito, saranno soprattutto delle nostre vecchie conoscenze…

 

 Note al capitolo:

 

Ho pensato di chiamare l’elfo Cracker (come il cibo), per farne una parodia del nome Kreacher, l’elfo domestico di Grimmauld Place!

Forse Draco é un po’ troppo OOC e sull’orlo di una crisi di nervi, ma più in là si scoprirà perché!

 

Ringrazio sin da ora chi passerà a dare un’occhiata!

 

Giulia J

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: giuliabaron