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Autore: baby dark    13/06/2005    5 recensioni
holla!!!!ecomi qui! allora, la mia storia è un pò diversa dalle altre perchè inizia che Ryan e Strawberry stanno insieme e sono felici. La situazione verrà turbata dall'arrivo di...Richard Shirogane, il fratello di Ryan...ne vedremo delle belle!!!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qua

Eccomi qua. Sto postando velocemente questi capitoli visto che starete due mesi senza alcun aggiornamento da parte mia…comunque bando alle ciance, questo è il primo e vero capitolo poiché adesso si entra nel vivo della storia. Leggete e recensite. Baci  a tutti!!!!!

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2° capitolo: A strange person

Dopo quella settimana in cui io e Ryan eravamo andati per una breve vacanza in campagna, tornammo a Tokio, poiché, come da un anno a questa parte usavamo incontrarci con le altre Mew , con Kail e anche con Mark. Era come una tradizione, era un pretesto per ritrovarci e parlare di come la vita fosse cambiata dalla conclusione del progetto. Quest’anno, come l’anno scorso, Ryan aveva dato una festa che si sarebbe tenuta nell’ex caffè Mew Mew che adesso aveva cambiato gestione e si chiamava White Angel.

Arrivammo e il caffè era deserto. Non era arrivato ancora nessuno. Ci sedemmo e notai che oltre io, Ryan e i camerieri non c’era alcun cliente.

S: Ryan?

R: si.

S: hai notato che non c’è nessun altro all’infuori di noi. E non mi riferisco ai nostri amici.

R: in effetti…ho affittato il locale solo per noi.

S: cosa hai fatto??!!!

R: perché ti scaldi tanto?

S: lo sai che odio quando fai queste cose da ricco sfondato!

R: a si…non mi risultava questo, quando ti ho comprato quel vestito di Gucci, ieri.

Ryan mi su uno di quei sorrisi beffardi, da sfida, che mi facevano andare in bestia, ma aveva ragione.

Quella mezza litigata tra di noi finì tra le risate. Fui contenta. Tutti ci dicevano che io e Ryan eravamo simili, ed era vero. Molte volte entriamo in contrasto, ma alla fine tutto finisce con un sorriso, con un bacio o a letto…

 R: vorrei farti vedere una cosa.

Mi prese per il braccio e mi portò su per le scale. Mi sorprese il fatto che c’erano ancora. Ma ancora di più mi sorprese il fatto che c’era ancora la camera in cui Ryan dormiva ai tempi del progetto Mew.

Vi entrammo e lui mi guardò maliziosamente.

R: ti ricordi?

S: cosa? Feci finta di non capire.

R: forse è necessaria una ripassatina.

Così dicendo mi prese di peso e mi buttò sul letto. Dove ci baciammo.

Saremmo andati oltre se non fosse stato per la voce del cameriere che ci chiamò. Ci sistemammo e scendemmo.

Cameriere: sono arrivati il signor Asaka e la signorina Midorykaua .

R: certo, li faccia entrare.

I nostri due amici entrarono mano nella mano. Io e Ryan sorridemmo. Quella coppia si sarebbe dovuta fare sin dall’inizio.

K: buon giorno!

Kail era cambiato. Si era tagliato i capelli e adesso li portava a spazzola, scompigliati dal gel. Mentre Lory, portava i capelli lungi sino alle spalle e le lenti a contatto. Stavano proprio bene insieme.

Mentre Ryan, sotto mio ordine chiedeva a Kail informazioni sulla storia con Lory, lei mi si avvicinò.

L: ma voi due…

S: si!

Lei mi sorrise. Un sorriso sincero. Sapevo che ai tempi del progetto Mew aveva avuto una cotta per Ryan, ma evidentemente le era passata.

L: sono proprio contenta per voi.

S: anch’io!

Dopo qualche minuto arrivarono anche Paddy e Pam seguita a ruota da Mina.

Ci salutammo tutti affettuosamente. A turno tutte mi chiesero se io e Ryan ci fossimo messi insieme. Nell’udire la mia risposta quasi tutte non ci cedettero, tranne ovviamente Pam che mi di guardò e mi disse semplicemente: “era ora!”.

Ci mancava poco che firmassi gli autografi.

Poi arrivò Mark. Tra i presenti calò il silenzio. Ryan, con gran stupore da parte di tutti, fu il primo ad andarlo a salutare, seguito a ruota da me e dagli altri, i quali non sapevano come ci fossimo lasciati…

Dopo aver fatto colazione, spiegai a Ryan che avevo un appuntamento con Mark. Lui si surriscaldò.

R: cosa???!!!

S: calmati.

La sua reazione mi fece ridere.

S: devo andare a dirli che adesso sto con te.

R: allora, se la metti così, vai pure. Ma ti vango a prendere. Dove andate?

S: al bar vicino alla scuola.

R: ho capito! Ci vediamo più tardi.

Mi vestii e andai di corsa all’appuntamento. Ero già in enorme ritardo.

Arrivai lì e Mark mi stava aspettando. Mi avvicinai.

M: ciao.

S: ciao.

Lui si stava piegando per baciarmi ma io girai il volto e li diedi con bacio sulla guancia.

Lui rimase un po’ sorpreso ma non ci fece caso. Entrammo nel locale…

S: senti Mark, oggi sono qui, per dirti una cosa…

M: dimmi!

S: Ecco…vedi…io ieri sera…dopo la festa, sono ritornata al caffè perché ci avevo lasciato la borsetta…e …MI SONO ACCORTA DI AMARE UN ALTRO!!

Lo gridai. Quella frase uscì dalla mia bocca come un fiume in piena. Temevo la reazione di Mark. Lui rimase impassibile. Anzi, i suoi occhi diventarono leggermente lucidi. Ma poi parlò…

M: è Ryan, vero?

S: si! Ma come fai a saperlo.

M: certe cose si sentono. Mettevi molta più passione quando litigavi con lui che quando mi baciavi. Poi non hai mai visto le occhiatacce che mi mandava quando stavamo insieme, o quando ti guardava, mentre parlavi, ti muovevi…

Comunque ricorda che prima di essere il tuo ragazzo sono tuo amico. Quindi vai e si felice con colui che ami.

S: grazie! Sei davvero una persona speciale. Sono fortunata ad avere un amico come te!

Detto questo uscii dal bar.

Lo vidi. Era sulla strade di fronte. Mi sorrideva. Quel sorriso mi disarmò. Li corsi incontro e mi aggrappai al collo. Lui mi mise giù e dalla mano che aveva dietro la schiena mi porse una rosa rossa. Io la presi e lo baciai.

 

Eravamo tutti, lì e ricordare il passato e ad informare gli altri del nostro presente. Quando all’improvviso le porte del caffè si aprirono e vi fece ingresso un ragazzo con degli occhiali da sole neri,i capelli castano chiari e vestito tipo un surfista.

Il cameriere li corse subito incontro.

Cameriere: mi scusi, ma oggi il locale è riservato. Mi dispiace.

Ragazzo: voglio solo sapere se qui c’è…Ryan Shirogane.

Ryan si alzò e andò incontro a quello strano individuo.

R: sono io.

Il ragazzo si tolse gli occhiali. A quella vista tutti ci sbalordimmo, ma mai quanto Ryan. Il ragazzo avevo i suoi stessi occhi celesti come diamanti. A vederlo bene, era quasi identico a Ryan se non fosse stato per il colore e l’acconciatura dei capelli che portava lunghi sino alle spalle.

Ragazzo: io sono Richard…Richard Shirogane. Tuo fratello.

  
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