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Autore: Serenity452    07/11/2009    7 recensioni
NEL CAPITOLO 7 UN GRANDE RITORNO!! XD
Itachi, durante una missione salva la vita ad una bambina di Konoha, Luna Ayanami, lei non è un ninja e vive nella zona dei civili non ninja del villaggio. Fin da subito, i capelli arancioni e gli occhi color miele della bambina conquistano il cuore del Mukenin spingendolo a portarla con se fino a Konoha e riportarla a casa sua. Ma con i bambini ci vuole molta pazienza, e fortunatamente Itachi riscopre di possederne a volontà anche se Luna, oltre che una bambina capricciosa si comporta come una moglie pignola e gelosa. Ma allo stesso tempo dolce e tenera… Capace di renderlo schiavo e apprensivo. Arrivati a Konoha dopo due pazzi e sorprendenti giorni, è il momento dei saluti. L’Uchiha sa che non la rivedrà mai più, ma gli promette che sarebbe tornato per sposarla come dai lei proposto. Il tempo passa, undici anni, e Luna è una scolaretta svogliata di diciassette anni, che pensa sempre ad un ragazzo che neppure ricorda bene, è senza un quattrino, e per mantenersi finisce a fare la barista in un night club malfamato. Fra mille pericoli che la terrorizzano notte dopo notte. Ma proprio quando lei non ci sperava più, Itachi appare e togliendola dai guai. Ma lui è diverso, non ha più vent’anni…, ma è sempre Itachi, il ragazzo che non ha mai scordato. E per lui, Luna è la bambina che non ha mai potuto cancellare. Lui a volte è distaccato e freddo altre gentile e premuroso. Lei se ne innamora alla follia. Funzionerà fra loro con tutte le abissali differenze? Lei così timida e inesperta, letteralmente alle prime armi e lui convinto che sia meglio non legarsi a lei, ma incapace di starle lontano? Sasuke, tornato al villaggio e sposatosi con Sakura, non sa che il fratello maggiore è vivo, lo scoprirà? E che legame ha con Luna? Lui, a differenza di tutti, sa solo che è una cattiva ragazza. [SasuSaku] [NaruHina] [ItaNuovoPersonaggio] [+ Nuova generazione ^_-]
Genere: Romantico, Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti! Scusate se aggiorno dopo così tanto ma il mio pc era defunto e lo è ancora XD! Solo oggi sono riuscita a riaccenderlo e salvare tutte le mie fanfic T__T

Non sapete che sofferenza T__T!!

Ma lasciamo stare non voglio annoiarvi, e ho anche troppo poco tempo, sapete ho un fucile giocattolo puntato dietro XD (non scherzo eheh ^^' Non sono a casa -_-')

Che dire, vi lascio al capitolo e ringrazio tutti quelli che hanno la pazienza di seguirmi e chi recensisce! Un grazie di cuooree a tuttiii!!!


Non badate agli errori U_U non ho potuto controllare il capitolo T__T

Perdono, ma ho fatto di tutto per aggiornare!

Be' vi lascio, domani è il mio compleanno *O* siate clementi XDD




CAPITOLO XII: UN NUOVO INCONTRO: UN PICCOLO AMICO!



Il mattino seguente, Luna si svegliò nel suo letto ed erano appena le sette.

Si strofinò gli occhi. Si sentiva stordita, ma cosa le era successo?

Poi ricordò, Itachi era stato a casa sua e stavano per baciarsi ma lei lo aveva scacciato ed era rimasta a piangere tutta la notte.

Ed ora si sentiva uno straccio.

Il cuore le si stringeva, che sensazione orrenda.

Passò ancora una mezz’oretta a girarsi e rigirarsi nel letto, senza trovare pace, finché non decise di alzarsi, vestirsi e andare a scuola.

Non ne poteva più di quella sua angoscia solitaria.

Almeno si sarebbe distratta a scuola.



-Mitsu? Mitsuuu… terra chiama Mitsu Ayanamii!!-La ragazza dai capelli arancioni sobbalzò.

-Eh?-Disse girandosi verso le ragazze dietro di lei.

-Mitsu, ma stai dormendo!? Sono tre ore che ti chiamiamo!-

-Oh ehm… scusami Kyoko-chan e che sono un po’ stanca…-

-E si vede Mitsu… c’hai un faccino triste triste!-Disse Reika, Luna abbassò lo sguardo.

-Sei sempre troppo premurosa Reika-chan… comunque sto bene è che non ho dormito molto…-Kyoko si avvicinò maliziosa e sorridente.

-Dici la verità hai fatto qualche sogno erotico su quel ragazzo di cui parli sempre!?-Chiese scherzosa la ragazza bruna.

Luna sobbalzò ed arrossì, ora di pensare ad Itachi non se la sentiva proprio.

-Ma no! Che dici!?-Esclamò lei imbarazzata, per poi girarsi in avanti e mettersi a disegnare, stupendo le compagne.

-Ayanami… posso sapere perché stai disegnando sul quaderno invece di ascoltare la lezionee!??-La rimproverò la professoressa furiosa.

Luna la fissò abbattuta e sospirò abbassando lo sguardo, non se n’era accorta, ma aveva scritto “Itachi”, e mentre la professoressa andava verso la cattedra lei buttò la testa sul banco.

Doveva smettere di pensare a quell’uomo!

Ma non ci riusciva proprio.

Non faceva altro che pensare ai suoi occhi e a quanto fossero belli, a quanto fosse rassicurante la sua voce, a quanto sarebbe bello se lui… se lui fosse stato il suo ragazzo.

Scuote’ la testa strizzando gli occhi.

Stava proprio delirando quello non era un ragazzo, ma un uomo!

Si accucciò con le braccia sul baco e ci poggiò la testa sconsolata.

Arrivò l’ora del compito, che non fu una tragedia completa, se non per l’intervento di Kyoko che gli svolse qualche esercizio.



A fine scuola fece una passeggiata, non aveva per niente voglia di tornarsene a casa e per strada si fermò a guardare una vetrina piena di dolci e leccornie.

Quasi era tentata di entrare, improvvisamente senti un urlo, si voltò e vide un bambino che poco più avanti stava chinato a raccogliere qualcosa, ma proprio sopra di lui c’erano delle tegole e dei cero blocchi che si stavano cadendo da un tetto dove alcuni uomini stavano ristrutturando.

-EHI PICCOLO SPOSTATI!!-Ma il bambino alzò lo sguardo un po’ imbronciato verso di lei.

Allora Luna lasciò cadere la cartella e corse verso il piccolo stupito.

Fu tutto un secondo. Neppure lei aveva saputo come, ma il suo corpo si era mosso da solo, e si era getta sul bambino sbalzandolo via e strusciando insieme lui a terra, evitando i grossi mattoni e le tegole che si schiantavano al suolo distruggendosi in pezzi, che poi schizzarono qua e la colpendo anche il corpo di Luna che faceva scudo al piccolo.

-FUU-CHAAN!-Urlò una donna che aveva lasciato cadere le buste della spesa ed era corsa verso i due a terra.

-MAAMMA! MAAMMAA!-Urlò il piccolo mentre Luna si alzava stordita.

-Ah!-Emise portandosi una mano alla testa che le pulsava.

-Fugaku!-Esclamò la donna inginocchiandosi e abbracciando il bambino.

-Mamma! Oh mamma ma che paura!-

-Tranquillo Fu’ è tutto apposto!-La donna allontanò il bambino.

-Stai bene?-Domandò premurosa.

-Si, mamma solo qualche graffio!-

-E tu piccola?-Disse la donna rivolgendosi a Luna che alzò lo sguardo attontita e si ritrovò una giovane donna coi capelli rosa e gli occhi di un verde smeraldo alquanto agitati.

-A-Eh…I-io…Credo di si…-

-Oh meno male… Grazie per aver salvato mio figlio… vieni ti aiuto!-Disse la donna alzandosi, mentre il piccolo si era già alzato e si stava ripulendo i vestiti impolverati.

La donna tese una mano a Luna che l’accetto e si rialzò ancora stordita.

-Non potrò mai ringraziarti abbastanza! Questo sbadato di mio figlio non sta mai attento quando è in giro per il paese!!-Il bambino in questione si voltò.

Era moro coi capelli di un nero pece come gli occhi, ed aveva la pelle molto chiara.

-Ehi! Avevo la situazione sotto controllo!-Affermò convinto.

-Ma sta zitto Fugaku! E ringrazia! Se non sei una poltiglia lo devia a questa ragazza!-Sbraitò la donna dando un pugno in testa al bambino che calò la cresta.

-Ahi Mamy! … E va bene… Grazie…-Disse il piccolo imbarazzato e fingendo di essere imbronciato, ma quando incrociò lo sguardo di Luna rimase un po’ imbambolato.

-Tranquillo! Non mi devi ringraziare, è tutto a posto…-Disse la ragazza sorridendo.

-Oh invece credo che ci voglia di più di un grazie!-

-Ma no signora si figuri…-

-Non chiamarmi signora mi fa sentire vecchia, mi chiamo Sakura Haruno, e lui è mio figlio Fugaku!-Il bambino abbozzò un sorriso imbarazzato.

-Io sono Mitsu Ayanami!-Disse sorridendo la ragazzina.

-Oh la spesa!-Esclamò la donna, voltandosi.

-Vado a riprenderla!!-Esclamò correndo via come una pazza.

-Oh la mia borsa!-La ragazza dai capelli arancioni si voltò a cercare la borsa.

-Vado a prendertela io!-Esclamò Fugaku che corse via lasciando Luna spiazzata, fortunatamente il piccolo torno subito con la borsa.

-Stai bene Mitsu?-Chiese il piccolo porgendole la borsa.

-Grazie… Si, tranquillo sto bene, solo qualche graffio!-Disse guardandosi le gambe dove c’era qualche graffio che perdeva sangue.

-E tu?-

-Io sto bene… sai sono un ninja…-Si vantò il ragazzino.

-Beh quasi… sto ancora studiando… mi dispiace che ti sia fatta male! Oh il mio kunai!-Il bambino scavò fra le macerie e trovò un kunai che si mise in tasca.

-Sai è speciale me l’ha regalato il mio papà quando sono entrato in accademia ecco perché non mi ero accorto del pericolo!-Disse imbarazzato.

-Ah capisco!-Esclamò Luna sorridendo, il piccolo ricambiò.

-Ora devo andare, altrimenti faccio tardi…-Continuò la studentessa.

-Ah… ok… ehm la mia mamma è un ninja medico, se aspetti un secondo ti curerà le ferite…-Luna lo guardò alcuni istanti, quel bambino aveva un volto vagamente familiare, e due occhi sottili e neri per niente somiglianti a quelli della madre.

-Ah… ecco… n-no figurati non ce n’è bisogno!-Esclamò Luna imbarazzata, ma in quel momento sopraggiunse Sakura.

-Fugaku, andiamo?-Disse la donna sorridendo.

-Si, mamma, ma prima daresti un occhiata a Mitsu?-La donna lo guardò male.

-Cos’è tutta questa confidenza a te!-Lo rimproverò la madre, mentre Fugaku abbassava lo sguardo e cacciava la lingua in modo birichino.

Luna rise divertita.

-Non si preoccupi Signora…-

-Oh! Puoi chiamarmi Sakura, preferisco che mi si dia del tu!-

-A-ah… s-scusi, Signora Sakura!-Esclamò imbarazzata Luna mentre Fugaku scoppiava a ridere.

-Comunque Fu-Chan mi ha detto di darti un occhiata, penso che abbia ragione… Se ti va ci appartiamo su quelle panchine là in fondo così ti curo i tagli!-

-Oh ma non è necessario…-

-Insisto!-Esclamò Sakura sorridendo.

Così si spostarono qualche metro più in là, e si sederono su una panchina in un piccolo parco.

-Fa vedere il braccio…-Luna tirò su la manica della maglia della divisa scolastica sporca di sangue.

-Oh per la miseria! E tu stavi con questo taglio!-Esclamò la kunoichi medico.

Luna guardò la ferita ad occhi strabuzzati.

-Oh dio! Non mi fa poi così male! Ma è…è…-La ragazza sembrò agitarsi.

-Tranquilla Mitsu la mia mamma ci metterà un secondo a guarirti! Vero Mamma!?-Sakura sorrise prima al figlio poi alla ragazza.

-Tranquilla!-La donna mise una mano vicino la ferita e una luce verde avvolse la mano e qualche secondo dopo la ferita era sanata.

-Che forza! Lei è un ninja vero!?-Chiese eccitata la ragazza.

-Si, un ninja medico! Però ti prego dammi del tu!-

-Scusa, Sakura…-Disse imbarazzata Luna. Sakura curò i graffi sulla gamba della ragazza ed infine si alzò soddisfatta.

-Ecco qui!-Esultò felice.

-Ti ringrazio di cuore…-Disse la ragazza.

-No, siamo noi che ti dobbiamo ringraziare…e ho anche fatto una ramanzina a quegli uomini!-

-Figuratevi… ora è il caso che torni…-

-Certo, ciao piccola e ancora grazie…-La donna s’incammino, ma Fugaku rimase qualche secondo a guardare Luna.

-Ehm… grazie Mitsu… posso chiederti una cosa?-

-C-certo?-Il bambino sorrise.

-Posso essere tuo amico?-La ragazza sorrise ampiamente.

-Ma certo…-Disse dolce, infondo lei adorava i bambini, aveva sempre avuto un ottimo rapporto con i più piccoli.

-Allora quando sarò diventato un ninja forte come il mio papà, ricambierò il favore e ti salverò!-Esclamò audace il piccolo moro.

-Allora buona fortuna! Tu sei all’accademia?-

-Si, tu vai al liceo Konoha Kyomaru?-

-S-si come lo sai?-Chiese la ragazza. Fugaku sorrise.

-È scritto sulla tua maglia!-Luna si guardò e scoppiò a ridere.

-È vero! Ma tu fai tutti i giorni questa strada?-

-Si, perché quando esco dall’accademia vengo a prendere qualche dolcetto, tanto mamma non lo scopre perché non c’è!-

-Anche io vengo per i dolcetti!-Ammise Luna ridacchiando.

-Allora speriamo che domani c’incontriamo!-Esclamò il bambino.

-Perché no! Sei proprio simpatico Fugaku!-Il bambino sorrise.

-Pure tu sei simpatica Mitsu!... Allora io vado! A presto!!-Il bambino corse via.

Luna lo guardò andare via sorridendo, infondo quel bambino aveva un certo non so che di familiare. Gli sembrava di conoscerlo, eppure non l’aveva mai visto!

Tornò a casa che quasi si era scordata di tutti gli avvenimenti della sera prima, ma appena varcò la soglia, immancabilmente gli tornarono in mente le scene con Itachi.

Tornando sconsolata, non aveva nemmeno voglia di mangiare, perciò s’infilò a letto, per svegliarsi alle nove della sera.

Ancora stordita per la lunga dormita, chiamò Hikai per avvertire che nemmeno quella sera sarebbe andata a lavoro con la scusa che aveva un po’ di febbre.


Una settimana dopo le cose non erano cambiate.

Luna era sempre triste e sconsolata, e pensava ad Itachi.

Solo quand’era con Fugaku riusciva a divertirsi, quel bambino era uno spasso vivente, e il giorno dopo che s’erano conosciuti il piccolo l’aveva aspettata davanti al negozio di dolci, ed insieme si erano rimpinzati di cioccolatini, prima di pranzo per giunta.

In quei giorni, si erano visti spesso tornando da scuola.

Dopo due giorni di festa Luna era tornata a lavoro, sperando di non incontrare Itachi, non ce l’avrebbe fatta a guardarlo in faccia dopo il modo in cui si era comportata, ma inoltre non sapeva neppure che fare perché nel suo cuore desiderava incontrarlo, ma di lui, neanche l’ombra.

La contraddizione in persona. Lo voleva, ma allo stesso tempo non lo voleva.

E d’altronde Luna, ancora una volta non sapeva niente di lui, ne dove trovarlo, ne come poterlo cercare.

E più i gironi continuavano a scorre più continuava a sperare di rivederlo, ormai era già passato quasi un mese.

Aveva quasi perso tutte le speranze di rivederlo, non sapeva neppure se aveva lasciato il villaggio, se stava bene, se stava male, se la pensava, se era arrabbiato per come l’aveva trattato, infondo essere messo alla porta in quel modo era un po’ umiliante e non solo.

Sospirò pensando a quel fatto, e da quando era successo non faceva che alzarsi, andare a scuola, vedere Fugaku, passare ore davanti alla tv o al PC o a letto, per poi andare in discoteca, servire i clienti e ballare con Kayra, che continuava a sostenere che lei non fosse più la stessa!

E infondo aveva ragione, le mancava Itachi!

Era persino arrivata a fare la sciocchezza di invocarlo col nome di “Cavaliere Oscuro”, ma alla fine, quando aveva sentito un rumore e si era voltata speranzosa, dalla spazzatura era comparso un gatto spelacchiato che le aveva soffiato contro.

Quel giorno camminando affiancata da Fugaku, entrambi muniti di lecca-lecca al gusto fragola, se ne stavano in silenzio, finche il piccolo non parlò.

-Ti va di venire con me dove mi alleno una volta?-Chiese lui.

Lei abbozzò un sorriso, guardandolo negli occhi scuri.

-In quel posto pieno di grandi alberi?-Ribatté lei immaginando il luogo che Fugaku le aveva descritto. Grandi Alberi. Alberi.

Il bambino sorrise.

-Si! Voglio farti vedere una tecnica che sto per imparare! Sempre se non hai da fare!-

-No, che vuoi che abbia da fare una sfigata come me!-Scherzò lei.

-Ma no! Non sei una sfigata! Se lo fossi, non ti frequenterei! U.U-Disse scuro il bambino incrociando le braccia.

Luna scoppiò a ridere seguita dal bambino.

-D’accordo verrò! Quando e dove ci vediamo?-

-Allora…alle quattro e mezza?-

-Va bene!-

-Ci sai arrivare al palazzo dell’Hokage?-Chiese il piccolo.

-Ehi, Fu, non sono un ninja ma questo non vuol dire che non conosca la zona dove vivono la maggior parte dei ninja… e poi quand’ero piccola… anche io sognavo di fare il ninja…-

-Davvero!? E come mai non l’hai fatto?-Luna sorrise amaramente.

-Mia madre non volle, e neppure mio padre mi aiutò nella mia causa… volevo diventare ninja perché un tempo… quando ero piccola come te… incontrai un ninja molto forte che mi salvò la vita… volevo essere come lui per sdebitarmi… ma non credo che accadrà mai… -Luna sospirò.

Ecco che Itachi tornava ad occupare la sua mente, con la sua voce di rimprovero, i suo occhi e tutto il dannato resto che aveva quell’uomo!

-Mitsu… che c’è perché sei triste?-Il bambino sembrò leggergli nel pensiero.

-Ah, niente… pensavo a quel ninja… non lo vedo più da tanto tempo…-Il bambino fece un sorriso malandrino.

-Non è che quel ninja è un ragazzo che ti piaaaceee!?-Luna arrossì, e scosse il capo.

-N-Noooo, NoNo! Sai non è nemmeno un ragazzo! È un po’ più grande di me! Eh eh! Figurati se mi piace quello là! È anche antipatico a volte, fa certe ramanzine!!-Se, “un po’ più grande di me”, ma che stava dando di matto!?

Luna abbozzò un sorriso nervoso. Fugaku era un bambino di sei anni fin troppo sveglio e intelligente, lei a sei anni non sapeva già leggere e scrivere, e non sapeva un mucchio di cose!

-Bah se lo dici tu… Io vado, che oggi a casa c’è mio padre, chissà se lo convinco verrà anche lui e mi mostrerà un tecnica che appartiene al nostro Clan di ninja!-

-Figo! Ma allora non vorrei essere di troppo!-

-Noo! Tanto dopo avermi mostrato la tecnica sparirà a lavoro! È un ninja impegnato mio padre…bhe vado!-

-Ciao Fu!-

-Ciao Mitsu-chan!-I due si salutarono e tornarono a casa.


Fugaku aprì la porta di casa con grande eccitazione.

-Sono tornatooo!-Urlò il bambino.

Sakura si avvicinò sorridente.

-Ciao tesoro ben tornato!-Fugaku sorrise alla madre.

-Papà?-Chiese speranzoso.

-È sul divano…-Disse lei facendo l’occhiolino al figlio che corse dal padre.

-Papà! Papà!-Il giovane uomo seduto sul divano a leggere un foglio si voltò.

-Ciao Papà! Ben tornato! Com’è andata la missione?!-Chiese tutto eccitato il bambino sedendosi accanto al padre che abbozzò un sorriso.

-Bene, bene… a te com’è andata all’accademia??-Chiese posando il foglio.

-Oh tutto normale, è molto noioso… il maestro Iruka spiega sempre le stesse cose! U.U-Disse Fugaku incrociando le braccia e annuendo col capo.

Il padre ridacchiò.

-Sasuke! Fugaku! A tavola su! È pronto!-Esclamò Sakura.

I due si alzarono.

-Si, mamma!-Esclamò Fugaku.

Sasuke, seguì il figlioletto e si sederono a tavola assieme a Sakura.

-Ramen!-Esclamò felice Fugaku.

-Ah Papà oggi verresti un po’ con me a dare un occhiata ai miei allenamenti?!!-Chiese speranzoso il bambino, Sasuke alzò lo sguardo dal piatto.

-Ehm… d’accordo…-Sospirò il giovane uomo dagli occhi sottili e neri, come i capelli del medesimo colore un po’ arruffati dietro, con una carnagione molto chiara, in effetti suo figlio aveva preso molto da lui, forse solo il carattere era più somigliante a quello della madre Sakura.

-Ah Mamy ti saluta Mitsu!-Sakura guardò il figlio sorpresa, poi sorrise.

-La vedi tutti i giorni eh?!-Disse Sakura con tono scherzoso. Il piccolo ridacchiò.

-Mitsu? E chi è? Non ti sarai già fatto la ragazza e io non ne sapevo niente?!-Fece sarcastico Sasuke.

-Oh no! Non è la mia fidanzata! È troppo alta!-Sasuke guardò perplesso il figlio che sfoderava un sorriso malizioso.

-Eh Eh papà le ha diciassette anni!-Sasuke per poco non cadeva dalla sedia da ciò che aveva sentito.

-F-Fu-ga-k-ku!-Il piccolo ridacchiò.

-È solo una mia amica papà! Lei è una tipa ok!-

-C-che significa “o-ok”?-Il bambino sorrise ancora mentre Sasuke rimaneva con un bicchiere sospeso a mezz’aria, e un po’ aggobbito per ascoltare meglio.

-Ehm… è simpatica! La incontro sempre tornando dall’accademia!-Sasuke guardò scettico il figlio, mentre Sakura osservava divertita la scena di padre e figlio.

-Una di diciassette anni, va ancora all’accademia?-Chiese stupito e preoccupato Sasuke.

-Ma noo!-Esclamò il figlio.

-Lei va all’istituto Kyomaru! Non è una kunoichi!-Continuò il moretto.

-Ah…-Borbottò Sasuke quasi sollevato, e in quel momento Sakura non riuscì più a trattenersi e rise. Immediatamente fu guardata dal marito e dal figlio.

-Mitsu è una ragazza che ha salvato tuo figlio dal fare la fine di una poltiglia…-Sasuke rimase a bocca aperta a guardare il figlio che arrossì.

-Fu stava raccogliendo il suo kunai, e da un tetto stavano cadendo dei mattoni, ma quella ragazza si è butta a ed è riuscita a scansare questo distratto qui!-Disse arruffando i capelli del bambino che le fece la linguaccia.

-Hmm! Avevo la situazione sotto controllo! Io sono un ninja no! Ho affrontato pericoli peggiori!-Esclamò il bambino convinto.

Sasuke e Sakura si guardarono divertiti.

-Certo, certo lo immaginiamo… così ti cacci nei guai eh?... forse non dovremmo più permetterti di andarti ad allenare da solo nella foresta…-Disse Sakura divertita, Fugaku scatto drizzandosi col busto.

-Eh? No, no ma che dici mamma! Non mi accade proprio nulla, infondo lo sai mi alleno solo a lanciare gli Shuriken e Kunai e nelle arti marziali!!-

Sakura scoppiò a ridere.

-Sei terribile Fu, peggio di tuo padre!-Sasuke guardò scioccato la donna.

-Papà è vero che sono più bravo di te alla mia età!?-Chiese divertito il piccolo, Sasuke mise il broncio.

-Ma che dici… sciocchezze…Forse si però…-Disse Sasuke arrossendo.

Sakura rise di nuovo, e Fugaku l’accompagnò.

-Ah ho invitato anche Mitsu con me! Così mi fa compagnia! Mi ha detto che anche lei quand’era piccola voleva fare il ninja, i sui genitori non volevano…-

-Bhe lo sai non tutti hanno le capacità per essere ninja…-Borbottò Sasuke.

-Lo so… ma non ti dispiace se c’è anche lei vero?-Sasuke fissò il figlio.

-No… ma ho poco tempo…-Disse poi guardò la mogli e continuò.

-L’Hokage mi vorrà sicuramente vedere… e Naruto è alle prese con un lavoro piuttosto “difficile”…-

-L’ho saputo…infatti oggi andrò a dargli una mano…-

-Già, se il colloquio con Tsunade non dura un secolo verrò anch’io!-Aggiunse Sasuke.

-A proposito perché non porti con te Minako!-Fugaku strabuzzò gli occhi.

-C-cos-sa! N-no!-Esclamò imbarazzato il bambino.

Sakura ridacchiò.

-Ma lei è una Yuuga ed è anche molto brava mi hanno detto!-

-N-O! Non m’interessa! Quella biondina fa solo chiasso…-Disse il bambino incrociando le braccia.

-…Come suo padre del resto…-Borbottò Sasuke facendo ridere Sakura.



Luna osservò l’orologio. Ore quattro e quindici, era ora di andare!

Aveva indossato una tuta col pantalone grigio con a lato una scritta verticale in rosa, sopra aveva chiuso la zip della giacca rosa e aveva allacciato le scarpe da ginnastica. Ora il tocco finale.

Si legò i capelli in una coda alta e stretta.

-Whaa! Sono proontaaaaa!-Esclamò uscendo di corsa.

Arrivò con qualche minuto di ritardo e Fugaku era già li che l’aspettava sotto un albero.

-Ciaoo Fuuu!-Esclamò lei sfinita, il piccolo la guardò scettico.

-Hai cinque minuti di ritardo lo sai…-Disse sarcastico il piccoletto.

Lei lo guardò ammutolita -_-.

-Fuu, ho corso più che ho potuto, ora il mio cuore sta per subire un infarto…-

-Ma su che sarà una corsetta! Io ne ho già fatte due! E ora devo anche allenarmi! Dai andiamo!-Disse il piccolo incamminandosi.

-Fu?-Lui si girò sorridente.

-È lontano?-Lui sorrise di più.

-No, non tanto!-Ma dal modo in cui l’aveva detto Luna non sembrava affatto convinta.

Arrivarono in una mezzoretta, e quando furono nel piccolo bosco Luna si lasciò cadere su un masso.

-Ahhahaaaa che faticaaaa!!!!!!!-

Fugaku scoppiò a ridere.

-Pappamoleee!-

-Ehhiii! Io non sono un ninja non sono abituata a tutto questo!!-Sbraitò lei.

-Scusa, scusa hai ragione tu…-Disse lui col tono di chi lo diceva per accontentarla.

-Senti Fugaku… ma verrà anche tuo padre?-Il piccolo la guardò.

-Si… ma solo per poco…-Luna arrossì.

-Mi sento un po’ di troppo…-

-No! Mi fa piacere che tu ci sia, così quando mio papà andrà via non resterò solo…-Lei lo guardò e per un istante gli parve di notare un velo di tristezza nel suo sguardo, perciò sorrise, quel bambino aveva un qualcosa che non riusciva a spiegarsi, le ricordava tanto lei da piccola, e forse stranamente anche Itachi.

Fugaku estrasse dal suo taschino un kunai.

-Mi è venuta un idea… finche mio papà non arriva…ti faccio vedere alcune cose che insegnano all’accademia! Contenta?!-

-Oh si! Userai quello?-Infondo, lei adora il mondo dei ninja!

-Certo!-

-Wow! Ma è vero che è molto pesante!?-Del resto, essere un ninja era il suo più grande sogno!... Dopo Itachi ovviamente.

-No, non tanto…Ecco prendilo!-Il ragazzino passò il Kunai alla ragazzo che lo esamino estasiata.

-Wow!-Esclamò percorrendo la lama affilata dell’arma.

-Ora guarda!-Disse il piccolo estraendone un altro dal suo taschino.

Fugaku lanciò un altro kunai contro il tronco di un albero trafiggendolo.

Luna rimase a bocca aperta.

-Visto!-La ragazza non rispose.

-WOOW MA SEI UN MITO! FU-CHAN!-Il piccolo mise un mezzo broncio.

-Ti prego… non chiamarmi “CHAN” non sono una femminuccia io!-Luna ridacchiò.

-Ok Fu-kun!-

-Eh ora va meglio!-Esclamò il piccolo divertito.

-A proposito di nomi… c’è una cosa… io non mi chiamo Mitsu…-Il bambino si voltò di scatto.


Da un albero, due occhi rossi osservavano la scena molto attentamente.

Sasuke, ben nascosto all’ombra della vegetazione, guardò il figlio sconvolto girarsi alle parole udite.

-Cosa?-Lei sorrise.

-Già... cioè non fraintendermi Mitsu è il mio secondo nome…-Disse lei arrossendo. Fugaku tirò un mezzo sorriso di sollievo.

-E quel’è il tuo primo nome?-Chiese curioso il bambino.

-…Luna…-Fugaku la guardò a bocca semi aperta.

-Però… è carino! Anzi bello! E tu quale preferisci?-

-Mi chiamano tutti Mitsu… escluso mio padre, lui voleva che fosse solo questo il mio nome… mia madre voleva Mitsu…-Disse un po’ triste.

-Allora immagino che ti piaccia di più Luna… si, anche a me… ti chiamerò Luna!-Disse sorridendo, anche Luna sorrise.

Fugaku sapeva proprio come farla sorridere, e con lui si sentiva bene, eppure era solo un bambino!

D’improvviso, acanto a Fugaku, quasi dal nulla atterrò un uomo. Un uomo con una maschera da ANBU, vestito di nero e dietro le spalle portava una Katana.

Luna deglutì spaventata.

Un ANBU! Un ANBU proprio davanti a lei! Quasi sveniva.

-Ciao Papà!-Esclamò Fugaku. Luna rimase a bocca aperta.

Il padre di Fu, era un ANBU, un ANBU, uno di quei ninja speciali super fighi di cui aveva sentito parlare ed era rimasta affascinata, e per anni aveva cercato di vederne uno, sperando che passasse sul tetto di casa sua inseguendo qualche malfattore, ma nemmeno al Night ne aveva mai visto uno.

Ed ora veniva a saper che Fu, il bambino che l’accompagnava da un mese e mezzo a rimpinzarsi di dolci, aveva un padre ANBU, e una madre ninja medico.

-Lei è Mitsu cioè Luna! Mitsu è il suo secondo nome!!-Spiegò Fugaku, l’ANBU non si mosse ma la guardò, lei era imbarazzatissima.

-P-piac-cer-e s-sig-gnore…S-so-no Luna Ayanami…-L’uomo annuì.

-Fugaku… ho solo mezz’ora…-Il bambino si rattristò, ma poi sorrise deciso.

-D’accordo…Ho completato l’esercizio dell’altra volta! Sta a vedere!-

Sasuke abbozzò un sorriso sotto la maschera.

-Kage Shuriken no Jutsu (Tecnica degli Shuriken Ombra)!-Fugaku cacciò quasi dal nulla un grosso Shuriken, Luna lo vide prendere una bella rincorsa e fare un salto, per poi lanciare lo Shuriken che ad una velocità sorprendente si dirigeva contro un albero a qualche decina di metri da Fugaku, lo Shuriken tuttavia sembrò mancare il grosso tronco, ma improvvisamente un altro Shuriken sbucò dal nulla e colpì l’albero sulla fiancata.

Fugaku atterrò poco distante dal padre.

Luna lo guardava con occhi sognanti, a parere suo quel bambino era un mito!

-Hmm! Tsk! Ieri… ieri l’avevo centrato!-Disse con affanno guardando l’uomo con la maschera ANBU che non rispose.

-Va bene… hai solo sei anni Fugaku… ricordatelo… ma se continuerai ad allenarti ci riuscirai!-Fugaku sorrise.

-Certo! E tu sarai fiero di me!-Esclamò, Sasuke annuì, l’uomo rimase ad osservare il figlio allenarsi, e ogni tanto gli dava qualche dritta su come riuscire al meglio ad usare le armi, e dopo mezz’ora salutò il piccolo.

-Ciao Papà, buona giornata!-L’uomo annuì e lo ringraziò poi si voltò a guardare Luna, timidamente seduta su una roccia, arrossi accorgendosi che l’ANBU la guardava, così alzò una mano timidamente e la sventolò salutando.

Il padre di Fugaku la fissò qualche secondo ma nient’altro, scomparve con un salto.

-Oh è sparitooo!-Esclamò Luna saltando in piedi, facendo scoppiare a ridere Fugaku.


Sasuke corse veloce in direzione della fine della foresta, non sapeva perché ma gli pareva di aver già visto quella ragazza, non si ricordava dove ma gli pareva di averla vista con Kakashi quando si occupavano di un caso nei pressi di un night club!

Sicuramente avrebbe indagato, se la memoria non lo ingannava quella ragazza non era affatto una brava ragazza! Che volesse qualcosa da suo figlio!?

Eppure, in lei percepiva qualcosa di strano, come se quella ragazza nascondesse qualcosa di incomprensibile, l’aveva capito guardandola negli occhi.

Lui avrebbe scoperto cosa, a qualunque costo.


Fine XII Capitolo.


Alla prossima! Mi raccomandooo RECENSITEE!

Baci Baci! Serenity ^^















   
 
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