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Autore: Ice_Angel    07/11/2009    3 recensioni
-stai zitto Hobbit,ho quella lingua te la faccio finire nel culo!- urlai scendendo le scale.
-ma quanto siamo scontrosi questa mattina!- Georg mi guardò alzando un sopracciglio divertito.
Io però non lo ero.
Di solito ero IO che sfottevo Bill quando si innamorava,ero IO che come Georg facevo le battutine idiote su nuvole rosa e gambe che tremano.
Ero io che ridevo non che venivo deriso.
Genere: Commedia, Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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5
DON HANS





All’indomani,mi ritrovai seduto nella mia Cadillac.
-ma chi me l’ha fatto fare?!?- mi ripetevo mentre li guardavo lì,davanti all’entrata dell’aereoporto di Berlino.
Erano più di venti minuti che limonavano in mezzo alla strada e cominciavo seriamente a scocciarmi.
Riuscivo perfettamente a vedere le loro lingue intrecciarsi.
Lui la teneva per i fianchi talmente stretta che sembrava volesse soffocarla e lei lo teneva per la testa.
Alzai gli occhi al cielo e suonai una volta il clacson.
-ma che fa se la mangia?-mormorai scioccato guardandoli.
Senza che nessuno mi guardasse mi infilai due dita in bocca.
Cazzo,mi veniva da vomitare veramente.
Mi girai di nuovo sbuffando ed erano ancora lì.
Quando mi trovai di fronte ai suoi schifosissimi occhi neri.
-grazie di tutto Tom- mi disse.
Sorrisi falso come una banconota da tre euro –di niente Kail!-
Lui alzò una mano prima che Alison lo ribaciasse.
-e che cazzo…- commentai ancora sotto voce posando pesantemente la mano sul manubrio.
Non ce la facevo più.
La rabbia mi faceva sudare.
Mi tirai su le maniche della mia t-shirt blu e bianca. Scaraventai il mio capello nei sedili posteriori e continuai a maledire mentalmente Kail,come da due giorni a questa parte.
Ma a che tortura mi era sottomesso?
Io,Tom Kaulitz,potevo perfettamente farla innamorare di me in un batter d’occhio,come lo erano lo stuolo di fans che mi sbavano dietro.
Ma che cazzo dicevo,lei mi conosceva,da quando eravamo due poppanti con il ciuccio in bocca. Avrebbe capito perfettamente che volevo portarla a letto.
Il fatto era che ero inaffidabile,puoi credere a uno come me se ti dice che è innamorato di te?
Ma quello che io provavo per lei era reale.
Quando era partita aveva capito tutto. La sua assenza mi provocava una cosa strana,avevo anche provato a fare le stesse cose che facevo con lei con altre ma…beh il risultato era che più cercavano di mettermi di buon umore più io pensavo a lei.
E quel giorno ebbi la conferma di quello che provavo,quando mi chiamò dicendomi che le mancavo e sentii il mio cuore accelerare quasi impazzito.
Quando l’ho comunicato ai tre sono partite le prese per il culo ma avevo la conferma di essermi maledettamente innamorati della mia migliore amica.
Avevo deciso che al suo ritorno glielo avrei detto,che ero pronto a impegnarmi con lei ma…
-ti amo Kail- disse staccandosi.
Il ma più grande è proprio lui.
Li lasciarono a malincuore e lei venne verso di me ancora frastornata. Infatti si reggeva la testa sorridendo ebete.
Scossi la testa disgustato e mi guardai intorno cercando il burrocacao.
Non mancava mai nella mia macchina.
Presi il tubetto viola e glielo passasi appena salì nella macchina –burrocacao?-
Lei annuì –grazie-
Mi girai verso di lei e la guardai –allora in quale chiesa dobbiamo andare?-
Mi sorrise –te la ricordi la chiesa di Santa Barbara,quella chiesa dove mamma ci ha costretto a fare la comunione nonostante la vostra famiglia sia atea?-
Risi –e chi se la scorda,Don Franz mi inseguiva sempre per farmi confessare,ma io non volevo!-
Anche Alison rise.
-ora non c’è più Don Franz,c’è quello della parrocchia dove si sono sposati mamma e papà…Don Hans,celebrerà lui il matrimonio-
Sopirai e lei mi sorrise.
Era così bella che l’avrei fatta mia in un solo secondo.
La guadai.
Aveva la fronte ancora sudata,le goccioline andavano a depositarsi sulla t-shirt verde. Senza volerlo mi soffermai a guardare le fibbia della sua cinta dove campeggiava la scritta “FUCK”
-e tu hai intenzione di entrare in chiesa con quella cinta- le feci notare.
Lei si guardò la cinta,poi di nuovo me –perché guardavi lì?- alzò un sopraciglio.
Merda,mica le potevo dire che l’unica cosa che volevo era lei?
Sorrisi sparando la prima stronzata che mi passava nella testa –stavo guardando le casse e l’occhio mi è caduto sulla cinta…-
Scosse la testa –non dire cazzate Tom,ti conosco da quando guardavamo i puffi insieme-
Rimasi a fissarla mentre scoppiava a ridere.
-ti ricordi Bill?- mi chiese all’improvviso.
-“noi puffi siamo così,dei strani ometti blu,siamo alti su per giù due mele e poco più!”- risi imitando il mio fratellino.
Alison cantò con me la canzoncina,poi ridendo mi inchiodò con lo sguardo –e tu che eri innamorato di Pollon?-
Le sorrisi –quella biondina era in gamba,mica no!-
Alison rise –eri proprio fuso-
-parla quella che aveva la cotta per Goku di “Drangon Ball”-
-era simpatico- si difese –e poi tutti quei muscoli,Tom,quel Goku era l’uomo perfetto-
Sorrisi annuendo e cominciammo a sfrecciare per le vie di Berlino.



La chiesetta era esattamente come me la ricordavo.
Era tutta di mattoncini rossi e il tetto ancora più rosso,co il grande campanile che spuntava da dietro i tetti.
La struttura era in stile gotico ed era abbellita da colonne di marmo bianco,finestre bifore e trifore e vetrate molti colore.
Anche il rosone centrale era come me lo ricordavo,di mille colori che regalava riflessi all’interno della chiesa.
E come ricordavo c’era anche il grande giardino ben curato a cui centro c’era un monumento.
Una fontana con la statua di una madonna con le mani intrecciate a preghiera.
Sorrisi al ricordo.
Quando io e Bill facemmo la Comunione qui avevamo circa 11/12 anni.
Abbordavamo le bambine del catechismo e le portavamo dietro quella fontana per una pomiciata fatta a mestiere,solo che spesso venivamo beccati da Don Franz.
Bill quasi sempre,perché se spariva si sentiva.
Alison cercò di trattenere una risata,sicuramente stava penando la stessa cosa.
-stai pensando quello che penso io?- chiesi.
-Voi non siete dei bambini,voi siete i figli di Satana- scoppiò a ridere Alison imitando Don Franz.
Anche io risi.
Che bei vecchi tempi!
Cominciammo a percorrere il giardino ridendo.
-senti,ma perché non viene a parlare Kail con il prete?- chiesi.
-no,è più importante che lui torni in Inghilterra per chiedere al coniglio di accettare il nostro matrimonio-
Mi era spuntato un grande punto interrogativo sulla faccia –che?-
-vedi,io non sono inglese e lui è come dire…un nobile?-
Pure nobile era?
Perfetto!
-è un re?-chiesi.
-no!- mi guardò –è un Duca-
-un Duca,che bello!- dissi fingendo entusiasmo,lasciandola entrare nella porta di pesante legno scuro.
La guardai sparire.
-ma porca…-
Nemmeno la chiesa mi impedì di bestemmiare.
Ma com’è che Dio ce l’aveva con me?
Mi ricomposi ed la raggiunsi cercando di tenere a bada la rabbia.


-Alison-
Entrati nella sacrestia la voce del prete ci accolse,calorosa,simpatica.
-Don Hans che piacere vederla-
Alison abbracciò l’uomo panciuto che le sorrideva.
Aveva una pelata lucida con dei ciuffetti grigi sotto le orecchie,panciuto,con dei simpatici occhiali rotondi e con la divisa ufficiale.
-come sei cresciuta Alison- la guardò abbassandosi gli occhiali.
-e lei ha perso i capelli Don Hans- rise Alison.
-si,però cara,non li ho più ritrovati- sorrise.
Avevo ragione,è proprio simpatico.
Sciolse l’abbraccio con la mia amica e mi guardò –e tu devi essere il fortunato che la porterà all’altare-
Magari!
-no- rise Alison –lui è solo Tom…-
Solo?
-la mia damigella d’onore- continuò Alison.
Si,solo la sua damigella d’onore.
L’uomo mi guardò dalla testa ai piedi e poi si avvicinò –abbiamo molti gay e lesbiche nella nostra parrocchia…-
Aspettate,avevo capito bene?
Mi aveva appena dato del gay?
Io,Tom Kaulitz,gay?
Rimasi con la bocca aperta mentre mi abbracciava –benvenuto figliolo-
A scatti restituii l’abbraccio e guardai Alison che cercava di non scoppiare a ridere.
-è matto?- domandai a fior di labbra.
Alison rise –Don Hans,Tom non è gay,anzi,è solo che è il mio migliore amico e volevo che mi facesse da damigella-
L’uomo mi guardò attentamente –ma tu sei Tom Kaulitz,la rockstar,quello che è stato a letto con mia nipote?-
Merda.
-non so chi sia sua nipote- cercai di salvarmi.
Scosse la testa –meglio così!- sorrise –scusami figliolo-
Annuii e lui ci precedette verso il suo studio.
-sei stato a letto anche con la nipote del prete?- Alison mi spinse.
- e che ne so!- commentai –mica mi metto a chiedere di chi è nipote!-



Eravamo seduti su delle grandi sedie di legno.
Sinceramente me le ricordavo più grandi quando mi sedevo qui e Don Franz mi faceva le lunghe prediche sulla castità fino al matrimonio,che la lussuria era un peccato grave…
E chi l’aveva mai ascoltato a quello!
Mi sistemai bene seguendo la conversazione.
-allora Alison…-iniziò Don Hans -…raccontami di questo…-
-Kail- sorrisi nascondendo le fantasie assassine su di lui.
-…di Kail- l’uomo mi sorrise.
Alison si mise comoda -…beh è stato amore a prima vista-
Don Hans sospirò –Alison cara, alla gente piacciono i colpi di fulmine,ma devi dirmi qualcosa di più-
-si Alison…-presi la palla al balzo –devi raccontare cosa ti ha colpito di lui,quei momenti che ti fanno dire ridendo “oh,il solito Kail”-
-giusto- incalzò Don Hans,gli regalai un sorriso.
Lai fece spallucce –non so…-
Mi alzai sorridendo.
Non sapeva perché non lo conosceva. Presi il cellulare e guardai la foto di me,lei e Billie Joe dei Green Day e mi si accese la lampadina.
-Green Day- esclamai facendo girare tutti verso di me –la chiave sono i Green Day- mi avvicinai a loro.
-non ti seguo Tom- Alison mi guardò interrogativa.
-ti ricordi al primo liceo quando ti eri messa con quello del quinto?-
Lo ricordavo perfettamente,quel fottutissimo bastardo la voleva solo scopare.
Annuì.
-lui ti chiese se poteva essere il primo e tu cominciasti a pensare all’idea,poi quando,con Bill,comprasti “Dookie” ti eri talmente fissata con i Green Day che avevi paura che lui,quello del quinto,non ti appassionasse come loro,e cercavi qualcuno che riuscisse ad appassionarti nello stesso modo,e così l’hai lasciato su due piedi…-
Gli occhi di Alison si illuminarono –te lo ricordi…?-
Io ricordavo tutto di lei.
Dalla sua prima parola (“mamma”),i primi giorni di scuola,le cazzate,le cotte,i baci (tra me e lei solo uno),tutte le parole.
Di lei sapevo ogni cosa,la conoscevo come se fosse mia madre,o forse di più.
-si- dissi semplicemente.
Don Hans sorrise –è questo che volevo…- sul sfoglio scrisse Green Day,poi mi sorrise –ora ho capito perché l’hai scelto come damigella d’onore-
Sorrisi trionfante sedendomi più comodo sulla sedia.

 

ciao a tutte!

grazie di aver recensito...mi fa piacere che vi piaccia la storia!*_*

per quanto riguarda Kail beh,possiamo aprire un fan club perchè anche io non lo sopporto! potremmo chiamarlo "uccidiamo Kail" che ne so! sono aperta alle proposte!

ora passo alle recensioni:

Layla the punkprincess: eh si! Tom è un po sfigato in questa storia ma lotterà con i denti e con la forza! in questo capitolo ho fatto Bill un po' cretino ma è adorabile!!! se vuoi uccidere Kail tu,beh ti aiuto perchè anche se l'ho creato io mi sta sulle palle in modo assuro! grazie per i complimenti comunque e spero continuerai a leggere!

Devil96: tesoroooooooooo! lo so che ci sei rimasta male ma tanto lo so che sai come va a finire quindi che rimani male a fare? tadb!!!!

H u m a n o i d: Ale,tranquilla sono già in quattro a cercare di sabotare questo matrimonio e poi lo sappiamo tutti che Tom ottiene sempre quello che vuole! un bacio anche a te e continua a commentare!

un saluto a tutte...

Ice_Angel (Alexa)

  
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