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Autore: Saya chan    13/06/2005    1 recensioni
Una fic molto carina che è appena uscita fuori dalla mia mente malata...non so quando l'aggiornerò,se mi inciterete ad andare avanti forse potrei anche farci un pensierino...
Genere: Comico, Demenziale, Generale, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Brothers…

Brothers…

 

 

Cap.4Chiarimenti

 

Nascosta nella mia camera rifletto.Con le lacrime agli occhi.Il buio mi avvolge per l’ennesima volta,tentando di rassicurarmi.Non ho fame,vorrei morire.

“Tanto non abbiamo bisogno di cantanti nella nostra band,stiamo benissimo così…”

Questa frase risuona nella mia mente continuamente,come i bombardamenti nella seconda guerra mondiale,forse anche peggio.Perchè mi ha trattata così?Serviva essere così acidi?Forse sì…mi è servita come lezione per capire che è sempre meglio non illudersi,almeno non si rimane delusi…Silenzio,poi però uno strano rumore.Sento ancora solleticarmi i piedi,che cavolo è che mi da fastidio?Indago più a fondo e mi muovo finalmente da quella posizione anchilosata.Mi sporgo sul letto e levo via le coperte.Quel maledetto oggetto continua a vibrare,che sarà mai?Lo afferro con aggressività,sono davvero stufa di sentirlo,quindi lo guardo attentamente,nonostante non sia del tutto visibile.Ah,il milionesimo messaggio di Jeffry…vediamo un po’,quante volte mi ha cercato?Senza contare poi gli innumerevoli squilli…apro il cellulare e controllo tutte le chiamate perse.Sono dodici,tutte di Jeffry e una di Lesley.Ah già,quella carissima ragazza che non si è nemmeno degnata di consolarmi…bella amica!Odio pure lei.Poi,ci sono cinque messaggi solo di Jeff.I soliti “Come stai?” oppure “Mi dispiace per quello che è successo oggi” e poi quelli più insistenti del tipo “Ehi,perché non rispondi più?”,da notare che sono scritti tutti in alfabeto chattese,di cui io non capisco niente…non ho voglia di rispondergli,non ho voglia di rispondere a nessuno,tanto,nessuno mi capisce…sento vuoto nello stomaco,è una sensazione davvero sgradevole,che non mi da pace…forse è meglio ascoltare un po’ di musica,almeno quella mi tira un po’ su di morale…prendo il mio lettore cd nascosto sotto al letto e mi metto le cuffie.Poi premo play.Metto la numero sei,è la mia preferita,e poi è troppo ironica…già,sto ascoltando Sid Vicious e la sua “My way”,un rifacimento di quella originale di Frank Sinatra…sento la sua voce molto calda e contemporanemante sarcastica,che imita perfettamente quella del grande cantante di swing,la melodia è inizialmente tranquilla,poi assume sempre di più il suo usuale carattere punk,veloce,veloce,veloce,prettamente Sex Pistols…chiudo gli occhi e la mia mente comincia a focalizzare il video di questa canzone…sì,ci sono,c’è Sid che canta su un grande palco,molto elegante,e la folla lo acclama…la sua espressione è mezza ubriaca,canta con la bocca spalancata,sembra che sbadigli…è molto buffo…milioni di flashback seguono ininterrotti il ritmo della musica,proprio come se fossero trasmessi alla tv…sorrido per questo,ma allo stesso tempo una lacrima scende dai miei occhi,seguita da più gocce,più consistenti e pesanti…ma perché sto piangendo?Non so…forse perché immaginandomi Sid che ora non c’è più,mi commuovo…mi sento particolarmente legata a lui,forse perché entrambi siamo ribelli ed incompresi…lui poteva essere ciò che avrei cercato nella mia vita,forse,ma ormai è morto,non posso più cercare nulla in lui…mi fa pena,terribilmente pena,lui non è riuscito ad andare avanti,la sua vita è stata stroncata improvvisamente,perché lui era debole,troppo debole…che sia la medesima sorte anche per me?Sono destinata anch’io a drogarmi come lui?Forse…mi viene nostalgia pensando a quei tempi,però,quanto vorrei che lui rinascesse,che fosse qui,adesso,davanti a me,a consolarmi,a proteggermi,a dirmi qualche parola di conforto…e invece sono sola come un cane,con la mia tristezza e tutto quello che ci gira intorno…

-Ehi Tessa,sei ancora viva?-dice una voce d’un tratto.

Mi giro verso di essa e la osservo.é Meg,appoggiata allo stipite della porta,da cui filtra una luce fioca,che mi da leggermente fastidio.Ti prego,fa’ che non sia venuta per un’ennesima sgridata…mi si avvicina lentamente e poi si siede sul letto.Il suo sguardo non semba cattivo,anzi,abbastanza preoccupato e dolce.Chissà cosa vorrà dirmi…

-Prima ha chiamato il tuo amico Jeffry,voleva sapere perché non rispondi ai suoi messaggi,era molto preoccupato…ma cosa è successo oggi?-mi chiede molto premurosa.

La sua gentilezza mi colpisce molto,da quando è diventata così?

-No,niente,non preoccuparti…-rispondo io incerta e distaccata.

Meg annuisce con la testa,amareggiata dal mio comportamento,poi la abbassa,in segno di rassegnazione.La guardo un po’ incuriosita,e dispiaciuta allo stesso tempo,in fondo,mi fa un po’ pena…

-Lo so che non potrò mai sostituire tua madre…-comincia mesta.

Poi alza lo sguardo e i suoi occhi plumbei riflettono dei luccichii,segno che le lacrime sgorgheranno a breve.Ma che sta facendo…piange?Lei,Meg Trevors,la donna più acida e dispettosa di tutta la Terra,si commuove?Certo che la vita non finisce mai di stupirmi!Trabocca di tristezza,così come le sue parole,che escono taglienti e sincere dalla sua bocca sottile.

-…ma spero solo che un giorno tu riuscirai quantomeno a sopportarmi,come minimo…perché anche se non sembra,io ti voglio bene,e farei qualunque cosa per te…sai,dal primo giorno che ti ho vista,ho notato la tua innata ribellione,e mi sei subito piaciuta,perché mi ricordavi tanto me da giovane…però,visto che non volevo lasciarmi andare,per non fare delle figuracce davanti tuo padre,sono sempre stata molto attenta a tutto,alla tua vita,alla scuola…e ho capito che ho sbagliato completamente.Io ho guardato solo le cose superficiali in te,e non ho mai capito ciò che sentivi dentro…so che ti sentivi schiacciata dal peso dell’autorità che ti influenzavo e non riuscivi ad accettarmi,e questo mi ha resa ancora più antipatica ai tuoi occhi…ma ti prometto che cercherò di essere più comprensiva,se tu però cercherai di avere un po’ più di fiducia in me,va bene Tessa?-

Rimango paralizzata di fronte a quella confessione.Fisso i suoi occhi,sono sinceri e dolci,lei mi sta dicendo la verità…mi impietosisco di fronte a tutto questo,finalmente tutte quelle nubi che oscurano il mio cielo cominciano a sparire,così,pian piano…istintivamente mi butto tra le sue braccia con molta violenza e comincio a piangere istericamente.Che stupida che sono stata fino ad ora…l’ho sempre valutata superficialmente e non ho mai capito che in realtà lei mi cercava ed era preoccupata per me…le parole sono inutili per descrivere quell’attimo,c’è un’incredibile comprensione e tutta la rabbia e tristezza represse esplodono d’un colpo,come un fiume in piena,per poi lasciare spazio alla calma più assoluta.

-Scusa se ti ho trattata così male fino ad adesso,ma davvero non sapevo com’eri…ho sempre cercato di rendermi detestabile ai tuoi occhi perché pensavo che tu provassi solo odio nei mie confronti…-esclamò singhiozzando.

Meg ricambia l’abbraccio,più protettiva che mai,poi mi accarezza la testa e mi risponde con parole confortanti.

-Sciocca…io ti voglio bene,sappilo sempre…-

Rimaniamo strette per qualche minuto,per la prima volta mi sento sua figlia e sto bene con lei,è premurosa,buona,tutto il contrario di quello che pensavo all’inizio...Sono davvero contenta di quello che è successo,mi sento decisamente meglio,dopo un lungo pianto di sfogo,e non penso nemmeno più a quello stupido di Seth…rimaniamo in assoluto silenzio,rumoreggiato solo dai nostri respiri sereni.Poi ci stacchiamo entrambe e ci guardiamo con occhi amichevoli,per la prima volta nella nostra vita.

-Allora vieni a cenare?Penso che stasera saremo solo noi due…tuo padre è ad una cena di lavoro,tuo fratello penso resterà a cenare dal suo amico…-

-Va bene…-rispondo ubbidiente.

-Dai,muoviti allora,io ti aspetto giù…-conclude.

-Sì,dammi solo un secondo…-

Lei intanto esce dalla stanza.Io metto via il lettore cd,e mi dirigo verso l’uscita,ma prima di andare definitivamente a cenare,osservo la porta della mia camera,su cui è appeso un poster di Sid Vicious.Lo osservo un po’ malinconica,ma poi un sorriso allegro dipinge il mio volto.

-Grazie Sid…-sussurro dolce.

Lo sfioro con una mano e gli accarezzo teneramente il viso da simpatica canaglia.Sorrido ancora e chiudo gli occhi,immaginandomelo davanti a me…

-Vieni Tessa?é pronta la cena!-mi avverte Meg da sotto.

-Arrivo mamma!-rispondo a tono.

Successivamente anch’io esco dalla stanza e scendo le scale euforica.Sì,adesso posso proprio chiamarla mamma,è il nome più appropriato per lei…

  
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