Brothers…
Cap.4Chiarimenti…
Nascosta nella mia camera
rifletto.Con le lacrime agli occhi.Il buio mi avvolge per l’ennesima volta,tentando di rassicurarmi.Non ho fame,vorrei
morire.
“Tanto non abbiamo bisogno di
cantanti nella nostra band,stiamo benissimo così…”
Questa frase risuona nella mia
mente continuamente,come i bombardamenti nella seconda
guerra mondiale,forse anche peggio.Perchè mi ha trattata così?Serviva essere
così acidi?Forse sì…mi è servita come lezione per capire che è sempre meglio
non illudersi,almeno non si rimane delusi…Silenzio,poi però uno strano
rumore.Sento ancora solleticarmi i piedi,che cavolo è
che mi da fastidio?Indago più a fondo e mi muovo finalmente da quella posizione
anchilosata.Mi sporgo sul letto e levo via le coperte.Quel maledetto oggetto
continua a vibrare,che sarà mai?Lo afferro con
aggressività,sono davvero stufa di sentirlo,quindi lo guardo
attentamente,nonostante non sia del tutto visibile.Ah,il milionesimo messaggio
di Jeffry…vediamo un po’,quante volte mi ha cercato?Senza contare poi gli
innumerevoli squilli…apro il cellulare e controllo tutte le chiamate perse.Sono
dodici,tutte di Jeffry e una di Lesley.Ah già,quella carissima ragazza che non si è nemmeno degnata di
consolarmi…bella amica!Odio pure lei.Poi,ci sono cinque messaggi solo di Jeff.I
soliti “Come stai?” oppure “Mi dispiace per quello che è successo oggi” e poi
quelli più insistenti del tipo “Ehi,perché non rispondi più?”,da notare che
sono scritti tutti in alfabeto chattese,di cui io non capisco niente…non ho
voglia di rispondergli,non ho voglia di rispondere a nessuno,tanto,nessuno mi
capisce…sento vuoto nello stomaco,è una sensazione davvero sgradevole,che non
mi da pace…forse è meglio ascoltare un po’ di musica,almeno quella mi tira un
po’ su di morale…prendo il mio lettore cd nascosto sotto al letto e mi metto le
cuffie.Poi premo play.Metto la numero sei,è la mia
preferita,e poi è troppo ironica…già,sto ascoltando Sid Vicious e la sua “My
way”,un rifacimento di quella originale di Frank Sinatra…sento la sua voce
molto calda e contemporanemante sarcastica,che imita perfettamente quella del
grande cantante di swing,la melodia è inizialmente tranquilla,poi assume sempre
di più il suo usuale carattere punk,veloce,veloce,veloce,prettamente Sex
Pistols…chiudo gli occhi e la mia mente comincia a focalizzare il video di
questa canzone…sì,ci sono,c’è Sid che canta su un grande palco,molto elegante,e
la folla lo acclama…la sua espressione è mezza ubriaca,canta con la bocca
spalancata,sembra che sbadigli…è molto buffo…milioni di flashback seguono
ininterrotti il ritmo della musica,proprio come se fossero trasmessi alla
tv…sorrido per questo,ma allo stesso tempo una lacrima scende dai miei
occhi,seguita da più gocce,più consistenti e pesanti…ma perché sto piangendo?Non
so…forse perché immaginandomi Sid che ora non c’è più,mi commuovo…mi sento
particolarmente legata a lui,forse perché entrambi siamo ribelli ed
incompresi…lui poteva essere ciò che avrei cercato nella mia vita,forse,ma
ormai è morto,non posso più cercare nulla in lui…mi fa pena,terribilmente
pena,lui non è riuscito ad andare avanti,la sua vita è stata stroncata
improvvisamente,perché lui era debole,troppo debole…che sia la medesima sorte
anche per me?Sono destinata anch’io a drogarmi come lui?Forse…mi viene
nostalgia pensando a quei tempi,però,quanto vorrei che lui rinascesse,che fosse
qui,adesso,davanti a me,a consolarmi,a proteggermi,a dirmi qualche parola di
conforto…e invece sono sola come un cane,con la mia tristezza e tutto quello
che ci gira intorno…
-Ehi Tessa,sei
ancora viva?-dice una voce d’un tratto.
Mi giro verso di essa e la osservo.é
Meg,appoggiata allo stipite della porta,da cui filtra una luce fioca,che mi da
leggermente fastidio.Ti prego,fa’ che non sia venuta
per un’ennesima sgridata…mi si avvicina lentamente e poi si siede sul letto.Il
suo sguardo non semba cattivo,anzi,abbastanza
preoccupato e dolce.Chissà cosa vorrà dirmi…
-Prima ha chiamato il tuo amico
Jeffry,voleva sapere perché non rispondi ai suoi
messaggi,era molto preoccupato…ma cosa è successo oggi?-mi chiede molto
premurosa.
La sua gentilezza mi colpisce
molto,da quando è diventata così?
-No,niente,non
preoccuparti…-rispondo io incerta e distaccata.
Meg annuisce con la testa,amareggiata dal mio comportamento,poi la abbassa,in segno
di rassegnazione.La guardo un po’ incuriosita,e
dispiaciuta allo stesso tempo,in fondo,mi fa un po’ pena…
-Lo so che non potrò mai
sostituire tua madre…-comincia mesta.
Poi alza lo sguardo e i suoi occhi
plumbei riflettono dei luccichii,segno che le lacrime
sgorgheranno a breve.Ma che sta facendo…piange?Lei,Meg
Trevors,la donna più acida e dispettosa di tutta la Terra,si commuove?Certo che
la vita non finisce mai di stupirmi!Trabocca di tristezza,così come le sue
parole,che escono taglienti e sincere dalla sua bocca sottile.
-…ma spero solo che un giorno tu
riuscirai quantomeno a sopportarmi,come minimo…perché
anche se non sembra,io ti voglio bene,e farei qualunque cosa per te…sai,dal primo
giorno che ti ho vista,ho notato la tua innata ribellione,e mi sei subito
piaciuta,perché mi ricordavi tanto me da giovane…però,visto che non volevo
lasciarmi andare,per non fare delle figuracce davanti tuo padre,sono sempre
stata molto attenta a tutto,alla tua vita,alla scuola…e ho capito che ho
sbagliato completamente.Io ho guardato solo le cose superficiali in te,e non ho mai capito ciò che sentivi dentro…so che ti sentivi
schiacciata dal peso dell’autorità che ti influenzavo e non riuscivi ad
accettarmi,e questo mi ha resa ancora più antipatica ai tuoi occhi…ma ti prometto
che cercherò di essere più comprensiva,se tu però cercherai di avere un po’ più
di fiducia in me,va bene Tessa?-
Rimango paralizzata di fronte a
quella confessione.Fisso i suoi occhi,sono sinceri e
dolci,lei mi sta dicendo la verità…mi impietosisco di fronte a tutto
questo,finalmente tutte quelle nubi che oscurano il mio cielo cominciano a
sparire,così,pian piano…istintivamente mi butto tra le sue braccia con molta
violenza e comincio a piangere istericamente.Che stupida che sono stata fino ad
ora…l’ho sempre valutata superficialmente e non ho mai capito che in realtà lei
mi cercava ed era preoccupata per me…le parole sono inutili per descrivere
quell’attimo,c’è un’incredibile comprensione e tutta
la rabbia e tristezza represse esplodono d’un colpo,come un fiume in piena,per
poi lasciare spazio alla calma più assoluta.
-Scusa se ti ho trattata
così male fino ad adesso,ma davvero non sapevo com’eri…ho sempre cercato di
rendermi detestabile ai tuoi occhi perché pensavo che tu provassi solo odio nei
mie confronti…-esclamò singhiozzando.
Meg ricambia l’abbraccio,più protettiva che mai,poi mi accarezza la testa e mi
risponde con parole confortanti.
-Sciocca…io ti voglio bene,sappilo sempre…-
Rimaniamo strette per qualche
minuto,per la prima volta mi sento sua figlia e sto
bene con lei,è premurosa,buona,tutto il contrario di quello che pensavo
all’inizio...Sono davvero contenta di quello che è successo,mi sento
decisamente meglio,dopo un lungo pianto di sfogo,e non penso nemmeno più a
quello stupido di Seth…rimaniamo in assoluto silenzio,rumoreggiato solo dai
nostri respiri sereni.Poi ci stacchiamo entrambe e ci guardiamo
con occhi amichevoli,per la prima volta nella nostra vita.
-Allora vieni a cenare?Penso che
stasera saremo solo noi due…tuo padre è ad una cena di lavoro,tuo
fratello penso resterà a cenare dal suo amico…-
-Va
bene…-rispondo
ubbidiente.
-Dai,muoviti
allora,io ti aspetto giù…-conclude.
-Sì,dammi
solo un secondo…-
Lei intanto esce dalla stanza.Io
metto via il lettore cd,e mi dirigo verso l’uscita,ma
prima di andare definitivamente a cenare,osservo la porta della mia camera,su
cui è appeso un poster di Sid Vicious.Lo osservo un po’ malinconica,ma poi un sorriso allegro dipinge il mio volto.
-Grazie Sid…-sussurro dolce.
Lo sfioro con una mano e gli accarezzo
teneramente il viso da simpatica canaglia.Sorrido ancora e chiudo gli occhi,immaginandomelo davanti a me…
-Vieni Tessa?é
pronta la cena!-mi avverte Meg da sotto.
-Arrivo mamma!-rispondo
a tono.
Successivamente anch’io esco dalla stanza e
scendo le scale euforica.Sì,adesso posso proprio chiamarla mamma,è il nome più
appropriato per lei…