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Autore: Le Streghe    09/11/2009    6 recensioni
Inevitabile. Una parola per descrivere il destino che li unisce e che li condurrà tutti insieme verso una meta comune.
Una storia dove troverete amore, magia, puro angst, yaoi, graditi (o sgraditi) ritorni.
Con "Intrecci" si apre (ahinoi) l'ultimo arco narrativo di questa lunghissima storia.
Il promesso yaoi è finalmente alle porte, siete pronti/e a beccarvi le conseguenze?
Scritta in collaborazione da Le streghe, ovvero Lay e Harianne.
Capitolo 49: ‘In altri tempi, forse, una simile scena lo avrebbe fatto infuriare al punto da spingerlo ad urlare contro Doumeki, ora invece…’
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 20 -
Destino Inevitabile - Connessioni
Capitolo 20
Filo invisibile


La pausa pranzo era iniziata già da un po', quando Watanuki si allontanò dalla classe con aria sconsolata.
Quella mattina Himawari gli aveva detto di avere alcuni impegni per pranzo e questo lo aveva spinto a temporeggiare per diversi minuti, prima di decidersi a trascinarsi controvoglia verso l'aula dell'arciere.
Non trovandolo, la sua espressione si fece ancor più contrariata.
Quel giorno non era stato preso alcun accordo, quindi era assolutamente impensabile che Doumeki li stesse attendendo in uno dei posti dove erano soliti riunirsi.
Ciò nonostante, spinto da un insensato senso del dovere, si decise a mettersi alla ricerca di quello stupido, al fine di consegnargli il suo bento.
Ovviamente non poteva sapere che, addolorato per le parole ricevute il giorno prima, il compagno aveva finito col rifugiarsi in un angolo del parco.
Dopo una notte insonne, infatti, l'arciere aveva deciso di passare qualche minuto all'aperto, finendo con l'appisolarsi, complice il venticello fresco, contro il tronco di un albero.
«Quell'idiota...» Borbottò Watanuki. «Dove cavolo si sarà cacciato...» Continuò, agitando le tre bento-box che aveva portato con sé.
Stava quasi per tornare verso l'edificio scolastico, quando una sensazione decisamente particolare lo spinse a fermarsi.
Era esattamente quanto provato il giorno prima da Yuuko, una sorta di connessione che di colpo, e senza motivo, lo spinse a guardare in un punto preciso.
Fu così che vide Doumeki mentre sollevava lo sguardo verso di lui, proprio come se lo avesse sentito arrivare.
Dopo un attimo di esitazione, ostentando un'indifferenza che non provava, gli andò incontro, lanciandogli il bento-box tra le gambe.
«Yuuko-san ha detto di portartelo.» Esordì, senza guardarlo negli occhi. «Non farti strane idee... sono solo avanzi.»
«Cos'è.?» Chiese l'altro, fissando la scatola.
«Polpette di riso con curry.» Sbottò l'altro, voltandosi per allontarsi.
Un attimo dopo, sembrò ripensarci, tornando indietro con passo pesante. «Tieni!» Esclamò piazzandogli in mano il bento-box destinato ad Himawari.
Doumeki lo osservò attentamente. «Oi...» Esclamò un attimo dopo.
«Che vuoi?!» Fu la risposta, volutamente distaccata, del più piccolo.
«Grazie...»
Quella semplice parola lo fece arrossire.
«Non montarti la testa, te l'ho dato solo perché non vada sprecato!» Sbuffò.
Ovviamente non gli era sfuggito il fatto che, il giorno prima, Doumeki avesse saltato un pasto a causa sua.
Era successo perchè aveva dovuto salvarlo, pensò con amarezza.
Deciso a non pensarci, rivolse una rapida occhiata al più grande, scoprendolo già intento a mangiare.
La cosa lo sollevò almeno un po', così senza neppure salutarlo si avviò verso l'edificio scolastico. Lì gli spettri erano certamente in minoranza rispetto al parco.


xXx

Quel pomeriggio si trovarono nuovamente al negozio dei desideri, entrambi in attesa della strega che, dopo alcuni minuti di attesa, fece il suo ingresso, vestita di tutto punto e con tanto di bacchetta alla mano.
«Ohoh!» Esordì la donna, osservando entrambi con espressione divertita. «Vedo che le mie lezioni vi piacciono parecchio, dal momento che siete tornati!»
«Come se non fossi costretto a venire comunque.» Sbottò con aria scocciata il più piccolo. «Devo ricordarle che lavoro per lei?»
La strega lo osservò con fare ironico. «Quella è un'altra cosa! Non essere pignolo, su!» Esclamò, dandogli due colpetti di bacchetta sulla spalla.
«Vediamo di sbrigarci piuttosto!» Continuò l'altro, visibilmente irritato. «Devo ancora iniziare a pulire!»
La donna osservò per un attimo l'arciere, che nel corso di quel breve dibattito si era limitato ad osservarli in silenzio.
«Impiegheremo il tempo che ci serve!» Decretò infine, continuando a fissare Watanuki. «Piuttosto, hai qualcosa da chiedermi, prima che dia il via alla lezione?»
Il tono con cui pose quella domanda sembrò scuotere il ragazzo che, improvvisamente intimidito, decise di esprimere un dubbio che lo assillava da quando avevano fatto ritorno dal mondo del ciliegio.
«Yuuko-san... ecco, mi chiedevo... Tutto ha un prezzo, giusto? Ogni azione... qualunque cosa..?» Chiese senza guardarla.
Lo sguardo della donna si illuminò per un breve istante. «Come mai questa domanda, Watanuki Kimihiro?»
Sempre più imbarazzato, il ragazzo si voltò dalla parte opposta rispetto a quella in cui sedeva l'arciere. «Io... mi chiedevo se anche rompere una promessa ha un suo prezzo ed in tal caso... vorrei conoscerlo.»
«Questo dipende dal tipo di promessa.» Spiegò la strega. «Se è stata fatta a qualcuno, romperla spezzerà il legame che rappresenta, indebolendo quelli che uniscono le due persone coinvolte. Se è stata fatta a se stessi...» Continuò assumendo un tono particolarmente serio. «Infrangendola si perderà un frammento della propria anima.»
Quelle parole sembrarono appesantire di colpo l'atmosfera in cui era immersa la stanza.
«L'anima...» Mormorò Watanuki. «E... cosa succede, perdendone un pezzo?»
«Posso sapere il perchè di queste domande? Eh, Watanuki?» Domandò Yuuko, studiandolo con attenzione.
Anche Doumeki si volse a guardarlo e, compreso di aver insospettito entrambi, Watanuki sorrise leggermente. «Non preoccupatevi, non riguarda me. Ero solo... curioso.» Dichiarò con fin troppa enfasi.
Quelle parole sembrarono incupire la strega, che ricambiò il suo sorriso con uno sguardo pungente. «Vogliamo fare ogni cosa da soli, eh?» Commentò, mutando rapidamente espressione. «A questo punto, direi che possiamo iniziare.»

Fu così che ebbe inizio la seconda lezione che, se possibile, si rivelò ben più difficile della precedente.
Dopo aver riassunto quanto accaduto il giorno prima, Yuuko spiegò in modo eloquente la necessità di imparare ad eseguire in maniera controllata quanto il giorno prima si era verificato solo grazie all'istinto.
Dopo aver terminato di parlare, richiamò a se entrambi i ragazzi che, in un attimo, finirono col trovarsi ancora una volta uno di fronte all'altro, costretti a tenersi per mano.
«Allora... avete avuto conseguenze... strane, dopo l'esperimento di ieri?» Domandò d'un tratto la donna.
Quella domanda sembrò risvegliare qualcosa in Watanuki.
«Io... Oggi ho sentito come una specie di filo...» Tentò, ovviamente senza guardare l'arciere. «Quando l'ho seguito... ho trovato lui.» Disse infine, sotto lo sguardo cupo del più grande.
«Chissà...» Rispose la donna con aria piuttosto divertita. «Forse dipende dai nuovi esercizi. Servono a rafforzare il vostro legame, infondo. Senza contare... che c'è sempre il filo rosso del destino.» Commentò sorridendo.
«Ancora con questa storia?» Si lamentò il più giovane, lanciandole un'occhiataccia.
«Susu, iniziamo la lezione!» Ribatté la strega. «Oggi vi prendere nuovamente per mano, eseguendo quanto vi ordinerò di fare.» Spiegò.
Per un attimo, i due ragazzi di scambiarono uno sguardo, pregno di significati indecifrabili. Poi la donna ordinò loro dichiudere gli occhi, portandoli a concentrarsi ognuno sulle emozioni dell'altro.
«Non è necessario che mi diciate quanto avvertite. Fatelo e basta.» Intimò ad entrambi. «Sarà il primo passo verso un nuovo tipo di comunicazione.» Spiegò.
Se pur non del tutto convinto, Watanuki decise di darle ascolto. Lo faceva solo per porre fine a quell'idiozia, si disse mentre iniziava ad sentire l'altro. In un primo momento, non avvertì alcun cambiamento, rilassandosi un minimo.
Poi, d'un tratto, avvertì come un'onda carica di luce e di parole indecifrabili. Deciso a concludere il tutto alla svelta, provò a concentrarsi, costringendosi a non lasciare la presa sull'altro.
Per un attimo, la voglia di fuggire fu tanto chiara da sopraffarlo, insieme ai sentimenti di Doumeki...
Avvertì un misto di delusione e amarezza dove la parte più difficile da sopportare fu il senso di tradimento, probabilmente scaturito dalle sue parole.
Si sentì in colpa, tanto. Ed in quel momento, mentre Yuuko gli ordinava di inviare anche lui la propria energia, si trovò a sperare di non far passare quel dolore lancinante, appena provato per colpa dell'arciere.
Sfortunatamente il flusso di energia sembrò sfuggire al suo controllo, investendo l'altro di troppe emozioni.
Doumeki rimase immobile, ad occhi chiusi, concentrato sulla miriade di sentimenti, tra cui quello che più lo logorava era la disperazione di Watanuki. Qualcosa di ancora più forte della paura stessa, come un senso di fine imminente, si trovò a pensare un attimo prima di innalzare una barriera di protezione del tutto involontaria.
«Continua così.» Esclamò la strega, rivolta all'arciere. «E tu, Watanuki, fermati.»
I due ragazzi si sforzarono di seguire quegli ordini, consapevoli di non avere altra scelta.
Quando riuscirono ad avvicinarsi allo scopo, Yuuko battè le mani. «Potete riaprire gli occhi, ora.» Dichiarò, osservandoli con estrema attenzione.
«Domani invertiremo i ruoli.»
Incurante di quanto stava sentendo, Doumeki rivolse uno sguardo cupo in direzione di Watanuki, staccandosi lentamente da lui.
Imbarazzato da quanto accaduto, il più piccolo sospirò sonoramente. «Sembra quasi che si diverta.» Commentò, fissando la strega.
Per tutta risposta la donna gli rivolse uno sguardo severo, agitando in aria la sottile bacchetta di bronzo. «È così che mi ringrazi per queste lezioni? Potrei aumentarne il prezzo, sai?»
Il ragazzo la guardò per un attimo, senza capire. «Prezzo..? Prezzo!?» Ripeté agitando le braccia davanti a sé. «Ma certo! Dovevo immaginarlo che ci avrebbe chiesto qualcosa in cambio. Tipico di lei, eh?» Continuò, portandosi le mani sui fianchi. «Sentiamo, cosa vorrebbe?»
Yuuko lo lasciò sfogare, seguendo con lo sguardo i movimenti dell'arciere che, allontanatosi dall'altro, tornò a sedersi su uno dei divanetti.
«Oh, questo si vedrà!» Replicò, tornando a fissare Watanuki. «Diciamo che in gran parte dipende da quanto tempo mi farete perdere.»
«Ma se è stata lei ad insistere per darci queste lezioni!» Urlò l'altro, ormai prossimo all'ira.
La donna gli sorrise ironicamente. «Non ricordarmelo, Watanuki Kimihiro. Potrei metterti in conto la mia stessa bontà d'animo.» Sentenziò.
A quelle parole il ragazzo si fece rosso di rabbia. «Bontà? Lei è crudele! Ecco cos'è!» Sbottò, andando ad occupare il divanetto posto difronte a quello già occupato da Doumeki.
Si sentiva incredibilmente stanco e, nel tentativo di riprendersi, nascose la testa tra le mani, restandosene così, in silenzio.
In quel momento una voce a lui sconosciuta suonò nella sua testa, chiamandolo.
«Chi è stato?» Esclamò, tornando vigile e guardandosi intorno.
«Di che parli?» Domandò la strega.
«Qualcuno... mi ha chiamato. Ha detto... Watanuki-kun...» Spiegò lui in tono incerto. «Non l'avete sentito..?»
Nel sentirlo, Doumeki fissò la strega con aria interrogativa, notando come la sua espressione si fosse fata improvvisamente sospettosa.
«Non ti ha detto altro?» Domandò la donna.
"Che sia quel maledetto?" Pensò, improvvisamente di pessimo umore.
Watanuki la osservò con fare pensieroso. «No, ma... la sua voce sembrava... familiare.»
«Oh, ti sarai confuso!» Concluse l'altra con fare nervoso. «Piuttosto, perché non ci prepari qualcosa di buono?» Domandò poi, mutando rapidamente espressione.
Nel sentirla, Doumeki si ricordò di quanto avvenuto quella mattina. «A proposito, grazie per il pranzo di oggi.» Dichiarò di colpo.
In un attimo Watanuki si alzò. «Io vado a preparare qualcosa!» Esclamò, dileguandosi.
La strega sorrise con fare malizioso, tornando a fissare l'arciere.
«Pranzo? Quale pranzo?» Domandò, sempre più divertita.
Doumeki aprì bocca per risponderle, salvo capire subito dopo chi fosse il vero mittente di quel bento-box.
«Non importa...» Disse alzandosi in piedi. «Sarà meglio che vada ora.»
Yuuko si limitò ad annuire, alzandosi ed urlando a Watanuki di raggiungerla subito.
Un attimo dopo il ragazzo era nuovamente tra loro, intento ad allacciarsi il fazzoletto dietro la testa. «Che vuole? La cena non si prepara da sola!» Borbottò, ignorando l'arciere.
«Chiedi a Doumeki cosa vuole per cena.» Disse. «E la prossima volta che vuoi portargli qualcosa, evita di cucinare troppo per far si che restino degli avanzi.» Commentò.
A quelle parole il cuoco arrossì, abbassando lo sguardo. «Non so di cosa stia parlando.»
«Certo, come no...» Replicò la donna, sventolando una mano con aria annoiata. «Su, chiedigli cosa vuole!» Ripeté.
Watanuki sbuffò sonoramente, rivolgendosi a Dou pur senza guardarlo. «Allora..? Cosa vuoi?»
L'arciere lo fissò per un lungo istante. «Inari sushi.» Rispose, senza distogliere lo sguardo da lui. «Ma lo mangerò domani, per pranzo. Ora è davvero il caso che io vada.» Aggiunse in tono triste.
«Peccato. Fa sempre piacere bere in compagnia!» Dichiarò la strega, congedandosi.
«Lei non dovrebbe bere affatto!» Le urlò dietro Watanuki, tornando a fissare Doumeki. «Fai un po' come vuoi, tu.» Disse infine, allontanandosi verso la cucina.
L'arciere raggiunse la porta, fermandosi un attimo prima di uscire. «Grazie comunque. Per oggi.» Disse, in modo da farsi sentire. Poi, presa la cartella e messosi le scarpe, aprì la porta. Mentre la richiudeva alle sue spalle, udì la voce di Watanuki dargli dell'idiota.


Rieccoci ancora una volta con l'ultimo dei tre capitoli introduttivi.
Dal prossimo attendetevi... un gradito ritorno dal mondo dei sogni... (U.U) ed un paio di new entry tra cui una non esattamente gradita. (nd. Lay) ( "non è sgradita!" ndHari )
Ed ora... le risposte ai vostri, come sempre, gentilissimi commenti. ^_^

Witch Of The Dimensions: Ed ecco che il nuovo capitolo giunse. Speriamo ti sia piaciuto visto che anche qui Yuuko si è divertita a dare lezioni private ai nostri pg preferiti. *riflettono su quanto detto e precisano che Wata non è che lo sia, in effetti :P*
Grazie come sempre per i complimeti. ^_^ Sapere che ci leggi e commenti ogni volta ci invoglia a continuare. Thanks!

Nya: Una nuova lettrice! Benvenuta! Ci fa molto piacere leggere le tue parole, ci siamo commosse!
Ci impegniamo discretamente per rendere il tutto più IC possibile, sapere che ci riusciamo è sempre molto appagante, grazie!
In realtà sembra che ci sia un lavoro complesso dietro tutto questo ma, psssst, sappi che la storia si scrive tutta da sé.
Anche se si, all'inizio era un po' più complicato, ora siamo abituate. E dato che non litighiamo mai, ci è facile!
In quanto a Yuuko-insegnante, si anche noi la adoriamo! Ed a breve... Continua a seguirci e ne succederanno delle belle!
*ridono*

Naco chan:
Naco, per farci perdonare questo capitolo è stato più lungo. U.U
Quanto a Yuuko... oh non diremmo mai che non si è divertita perché si è divertita anche troppo. ^^""""
Riguardo al capitolo è vero è stato corto e veloce, questo proprio per la situazione di "passaggio" vissuta dai personaggi che è stata appunto "veloce".
Un particolare che non mancherà di portare un certo disequilibrio nel loro modo di percepire le cose tra l'altro.
Di terze persone non ce ne sono però... A meno che Yuuko-san non abbia apportato modifiche mentre dormivamo, cosa non da escludere. :P
Coooooomunque. Non disperarti... ;_;
Promettiamo consolazioni yaoi... tra... uhm è tardi.. alla prossima! ^_^

Sailor Yuko: Una nuova lettrice! Siamo felici di leggerti!
Ti abbiamo fatto compagnia? Ne siamo contente! Ecco cos'era quella vocina che sentivamo... *ridacchiano con aria misteriosa*
Comunque, si, sono vivi come non mai, nemmeno sai quanto! Alle volte danno certe grane...
Doumeki e Watanuki, comunque, non possono non piacere!
Così come tutti i complimenti di cui ci hai riempita... grazie! *ringraziano brindando col sakè*
continua a leggerci!

Yusaki:
Ahah siamo liete di sapere che ricorderai il precedente capitolo e speranzose che la cosa accada anche per questo. :P
Ma davvero vorresti Yuuko-san come insegnante privata? Sappiamo che da leggere è divertente ma immaginati al posto di Watanuki. XD
Certo è che se stando al suo posto ci fosse anche Doumeki, la cosa sarebbe già mooooolto diversa. :P
Concordando con te sul fatto che ogni consiglio a mister testa dura non farà che cadere nel dimenticatorio... ti salutiamo augurandoci di sapere le tue impressioni anche su questo capitolo. ^_^

LawlietPhoenix: Si, Yuuko è sempre Yuuko... infatti dice che se vuoi puoi averla come insegnate, ma ad un prezzo...
Noi, sinceramente, sconsigliamo di darle retta.
Non si sa mai cosa possa chiedere!
Comunque, continua a leggere e scoprirai delle belle cose... grazie mille per la perseveranza nel commentare!
 

   
 
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