09/11/2009
10 recensioniFelix: e te pareva...
Alessia: non fate caso a lui! E' un'intruso!! ^^"
Felix: se come no... -_-
Alessia: ringrazio tanto Baby_Baby e Marcie che hanno recensito! ^^! Ditemi se non vi piace, perchè se non vi attira non la continuo u.u
Baci e morsetti
Alessia
Capitolo 1
Damon guardò a malapena quel mortale... Mutt? O Gnat? Bè era uguale Mutt o Gnat, era la stessa cosa. «Senti un po', Mutt.»
«Matt», lo corresse immediatamente il biondino.
«Embè, che ho detto io?». Damon non attese nemmeno una risposta, continuò a parlare. «E' stata una pessima giornata: ero impossessato di un malach, ho dovuto combattere con due demoni e infine sono dovuto venirti a prendere, prima che uno sceriffo ti accusasse di moleste, nei confronti di Caroline. Per questo non voglio umani tra i piedi. Hai proposto tu a Elena di far dormire noi fuori dall'auto e adesso sei proprio tu ad allontanarti di 10 kilometri, per permettermi di addormentarmi»
Matt non si mosse di un centimetro e Damon sbuffò annoiato. Il vampiro utilizzò quel poco di Potere che gli era rimasto, per penetrare nei pensieri dell'umano.
Vai via di qui, mormorò nella sua testa.
Matt, come un cagnolino che obbediva ad un comando, iniziò a camminare nella selva allontanandosi da Damon.
Finalmente solo! Senza quella specie di parassita!
Si sedette su un masso e iniziò a guardarsi intorno. Doveva cacciare. Quel giorno aveva perso troppe energie. Lanciò un occhiatina ad Elena all'interno della Ferrari. Stava scrivendo sul suo diario. Sul viso di Damon si formò un sorrisino: aveva proprio voglia di vedere ciò che ci aveva scritto. Ma in quel momento la caccia aveva la priorità su tutto. Sospirò e bussò al finestrino della Ferrari.
Elena abbassò il finestrino. Era visibilmente arrabbiata, per averla interrotta, mentre scriveva. «Che vuoi, Damon?»
«Non hai sete?»
Elena alzò un sopracciglio. Stava constatando se aveva realmente bisogno di cacciare.
«Si, ho sete», disse infine.
Il viso di Damon assunse un sorriso malizioso, che avrebbe fatto rabbrividire chiunque. Mentre sfiorò la gola di Elena, mormorò: «Possiamo cenare adesso».
Elena non si lasciò inibire da Damon e gli lanciò un'occhiataccia. «Damon, al massimo ci cibiamo di animali»
Damon fece una smorfia di disgusto. «Animali?»
Elena annuì.
La vampira scese dall'auto. «Damon, stavo pensando ad una cosa: per ritrovare Stefan noi dovremmo andare dalle streghe di Salem e ci indicheranno dove si trova la Shi on Shi?», chiese, mentre gli occhi le si illuminavano al nome di Stefan.
Damon annuì.
«Damon, che ne dici di portarci Bonnie?»
Nella mente di Damon apparve immediatamente la figura esile di quella ragazza, dalla pelle diafana e dai capelli rossi e ribelli. Piccola strega...
«Perché dovremmo portaci dietro la streghetta?»
«Mi pare ovvio. Noi due non abbiamo la stessa telepatia di Bonnie e, in secondo luogo, dicono che le streghe di Salem non sono molto mansuete. Forse non attaccheranno una loro simile»
Damon sapeva che era inutile portarsi dietro Bonnie. Aveva già conosciuto le streghe di Salem nel 1691, durante il possesso della città, e non gli era accaduto nulla. Ma forse la presenza di Bonnie avrebbe reso tutto un pò più interessante.
«D'accordo. Vado a prenderla», disse infine il vampiro.
Sfilò le chiavi della macchina dalle dita di Elena, che lo fissava esterrefatta.
Prima che Damon avviasse il motore, Elena si affacciò al finestrino. «Dov'è Matt?»
«Chi è Matt?», chiese.
Elena sbuffò. «Dov'è l'umano?»
«Ah! Be', Mutt ha detto che andava a farsi una passeggiata»
«Una passeggiata?»
«Aveva voglia di fare quattro passi!», giustificò Damon.
«Damon, non è che tu hai usato del Potere per allontanarlo?»
Damon rise e avviò il motore.
«Damon!Esigo...»
Non terminò la frase. La Ferrari aveva sgommato ed era sparita nel buio.
Elena sbuffò. «Devo trovare Matt», sussurrò inoltrandosi nella selva.
«Ho baciato Matt!», urlò la ragazza dai capelli scarlatti, mentre saltò sul letto. Prese un cuscino e lo spinse contro il viso, soffocando le sue urla.
Meredith alzò lo sguardo dal giornale. Lei, al contrario di Bonnie, era sempre così composta, così infallibile.
«Sembri una mocciosa alla sua prima cotta»
«Oh, stai zitta, Meredith!Forse non ti rendi conto che io, Bonnie, ho baciato Matt!»
Meredith roteò gli occhi. «Lo so, questa sera l'avrai detto tremila volte».
Bonnie non si lasciò influenzare dai commenti dell'amica e continuò a parlare di Matt.
«Credi, che tornerà presto?», chiese improvvisamente, pensando, che in quel momento era Elena e Damon.
«Spero, che tornino presto. Almeno così anche Stefan tornerà a casa, e questa storia dei poteri sopranaturali finirà»
Ci fu uno schianto improvviso e la finestra si aprì di scatto, facendo entrare una folata di vento gelata.
Una corvo nero entrò nella stanza ad una velocità sovrumana. Bonnie urlò impaurita.
«Sciocca, è Damon», disse Meredith tranquilla.
Mentre Bonnie cercava di riprendere le forza, Damon si ritrasformò.
La risata di Damon si avvertì forte. «Paura, uccellino?»
Bonnie ebbe la voglia improvvisa di mollargli un pugno, ma non lo fece. Si limitò ad urlare. «Certo, che ho avuto paura!»
Damon era ancora più bello di quanto ricordava. I capelli corvini gli ricadevano sul volto e aveva uno sguardo divertito.
Di improvviso, Matt sembrò così insignificante rispetto a lui.
«Dai, streghetta, prepara le valigie».
«Eh?»
«Vieni con noi a Salem»