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Autore: Prue Cullen    09/11/2009    4 recensioni
Mi chiamo Isabella Swan, Bella per gli amici, ho 18 anni e sono morta...
questa è la mia prima ff...spero proprio che vi piaccia
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Domando umilmente scusa…mi sto cospargendo il capo di cenere.

Sono in un ritardo mega…ma questo capitolo è nato in treno tra genova e torino e quindi purtroppo era rimasto scritto su foglietti sparsi che io con il mio ordine (ma dove) non riuscivo più a trovare…i’m so sorry.

Il cap è un po' cortino, ma vi assicuro ke il prox è già pronto, devo solo copiarlo  dato ke è stato iniziato nel viaggio di ritorno da torino e quindi anche quello è su carta (maledizione a me).

Spero che vi piaccia e sì sono un po' cattiva al momento con i nostri vampirelli preferiti, ma scusate chi l’ha detto ke deve sempre andare tutto bene?

Continuo a ringraziare tutti quelli che hanno messo la mia storia tra i preferiti e le seguite, Ed4e che recensisce sempre ogni mio capitolo e anche tutti gli altri, un ringraziamento ai lettori, recensite anche voi…sono golosa di commenti…e infine un ringraziamento va anche ai miei coinquilini che si sorbiscono le mie sclerate e a mia mamma che mi ha incitato a continuare a scrivere.

Ora dopo tutti queste parole vi lascio al cap e se ce la faccio cercherò di postare anche il successivo…

 

Pov Bella

 

Se fossi stata ancora umana avrei detto che tra quegli alberi non poteva esserci vita, una nebbiolina sottile sembrava tagliare in due le montagne le cui vette si perdevano nella spessa coltre di nubi che copriva perennemente il cielo nello stato di Washington.

Ma io non ero più un essere umano e riuscivo a sentire il fremito che animava la foresta.

Era un paesaggio triste e lì mi sentivo davvero una creatura della notte, ma avevo Edward accanto e tutto quello che vedevo mi trasmetteva pace e amore.

Ci eravamo allontanati da casa Cullen correndo, e non mi ero minimamente stancata, cosa di cui mi ero stupita non essendo mai stata portata per lo sport, anzi possiamo anche dire che nella mia vita da umana ero una delle persone più scoordinate e sbadate presenti sulla faccia della terra, praticamente una calamita per i disastri, invece ora non mi ero neanche resa conto di aver preso velocità,  correre mi aveva resa euforica, solo quando mi resi conto che Edward non correva più al mio fianco mi fermai.

Lo trovai immediatamente appoggiato sensualmente ad un albero qualche centinaio di metri dietro di me che mi guardava con un sorriso sghembo, che non potrei definire che adorabile,  il quale mi fece perdere per qualche minuto la concezione del tempo.

Appena riacquistai un poco di lucidità mi avvicinai lentamente a lui.

<< Edward >> sussurrai.

<< Sei bellissima. La creatura più bella che io abbia mai visto. >>

Quelle parole mi spinse ro verso di lui,  era come se una forza magnetica ci stesse attraversando.

In un attimo mi ritrovai stretta fra le sue braccia, come se al mondo non fosse mai esistita altra cosa che non fosse stare con lui.

Le nostre labbra si avvicinarono nuovamente e , come qualche ora prima,  il bacio casto a fior di labbra si trasformò a poco a poco in qualcosa di più intenso e passionale.

Lui mi teneva stretta a se con una mano alla base della nuca, mentre l’altra vagava per la mia schiena accarezzandomela dolcemente, ma con una passione indescrivibile a parola, penso che se non fossi stata un vampiro le gambe mi avrebbero già ceduto, ma anche le mie mani accarezzavano la sua schiena facendomi apprezzare la sua muscolatura definita e perfetta.

Il mio cervello stava per partire per altri lidi, mentre il mio corpo voleva sempre di più, ma improvvisamente venni disturbata da qualcosa, qualcosa non andava, sentivo uno strano odore, anzi più una puzza, di sicuro non poteva essere un mortale, ma non era neanche un’animale. Però una cosa era più che certa: non eravamo soli.

Anche Edward si era accorto del cambiamento della situazione intorno a noi e si era irrigidito.

<< Stai calma Bella,  non c’è alcun pericolo, non ci faranno nulla. >>

Non capivo, chi è che non ci avrebbe fatto nulla.

<< Edward >> dissi allerta mentre controllavo ogni minimo movimento del bosco intorno a noi << cosa sta succedendo? Chi è che non ci farà nulla? >>

<< Ci sono dei licantropi qui intorno, hanno sentito il nostro odore e vengono a controllare. >>

Licantropi?

Ma allora esistevano veramente!

Beh, d’altro canto se noi vampiri esistevamo perché non potevano esistere anche i licantropi?

Man mano che si avvicinavano la puzza si faceva sempre più insopportabile, poi vedemmo giungere tre lupi enormi, erano grandi almeno quattro volte un lupo che si poteva  definire già di stazza grande, subito avanzarono con aria minacciosa, ma quando videro Edward rallentarono, quindi uno di loro si allontanò dal gruppo andandosi a rifugiare dietro un grosso cespuglio.

Dopo appena qualche istante comparve al suo posto un ragazzo a torso nudo dalla pelle ambrata, non lo riconobbi subito, ma i capelli tagliati cortissimi, ero convita che una volta erano molto più lunghi, ma perché?

Appena mi guardò in faccia fui letteralmente sopraffatta dai miei ricordi umani, erano così potenti che mi dovetti aggrappare a Edward per non rischiare di cadere per terra, riguardavano tutti quel ragazzo: ci conoscevamo da quando eravamo bambini ed eravamo amici, anche se ultimamente lui aveva dimostrato un certo interesse particolare nei miei confronti, che io però non contraccambiavo.

Ero stata a casa sua proprio la sera in cui morirono i miei genitori.

Era Jacob Black.

   
 
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