Domando umilmente scusa…mi sto
cospargendo il capo di cenere.
Sono in un ritardo mega…ma questo
capitolo è nato in treno tra genova e torino e quindi purtroppo era rimasto
scritto su foglietti sparsi che io con il mio ordine (ma dove) non riuscivo più
a trovare…i’m so sorry.
Il cap è un po' cortino, ma vi
assicuro ke il prox è già pronto, devo solo copiarlo dato ke è stato iniziato nel viaggio di
ritorno da torino e quindi anche quello è su carta (maledizione a me).
Spero che vi piaccia e sì sono un
po' cattiva al momento con i nostri vampirelli preferiti, ma scusate chi l’ha
detto ke deve sempre andare tutto bene?
Continuo a ringraziare tutti quelli
che hanno messo la mia storia tra i preferiti e le seguite, Ed4e che recensisce
sempre ogni mio capitolo e anche tutti gli altri, un ringraziamento ai lettori,
recensite anche voi…sono golosa di commenti…e infine un ringraziamento va anche
ai miei coinquilini che si sorbiscono le mie sclerate e a mia mamma che mi ha
incitato a continuare a scrivere.
Ora dopo tutti queste parole vi
lascio al cap e se ce la faccio cercherò di postare anche il successivo…
Pov Bella
Se fossi stata ancora umana avrei detto che tra
quegli alberi non poteva esserci vita, una nebbiolina sottile sembrava tagliare
in due le montagne le cui vette si perdevano nella spessa coltre di nubi che
copriva perennemente il cielo nello stato di Washington.
Ma io non ero più un essere umano e riuscivo a
sentire il fremito che animava la foresta.
Era un paesaggio triste e lì mi sentivo davvero
una creatura della notte, ma avevo Edward accanto e tutto quello che vedevo mi
trasmetteva pace e amore.
Ci eravamo allontanati da casa Cullen correndo,
e non mi ero minimamente stancata, cosa di cui mi ero stupita non essendo mai
stata portata per lo sport, anzi possiamo anche dire che nella mia vita da
umana ero una delle persone più scoordinate e sbadate presenti sulla faccia
della terra, praticamente una calamita per i disastri, invece ora non mi ero
neanche resa conto di aver preso velocità,
correre mi aveva resa euforica, solo quando mi resi conto che Edward non
correva più al mio fianco mi fermai.
Lo trovai immediatamente appoggiato sensualmente
ad un albero qualche centinaio di metri dietro di me che mi guardava con un
sorriso sghembo, che non potrei definire che adorabile, il quale mi fece perdere per qualche minuto
la concezione del tempo.
Appena riacquistai un poco di lucidità mi
avvicinai lentamente a lui.
<< Edward >> sussurrai.
<< Sei bellissima. La creatura più bella
che io abbia mai visto. >>
Quelle parole mi spinse ro verso di lui, era come se una forza magnetica ci stesse
attraversando.
In un attimo mi ritrovai stretta fra le sue
braccia, come se al mondo non fosse mai esistita altra cosa che non fosse stare
con lui.
Le nostre labbra si avvicinarono nuovamente e ,
come qualche ora prima, il bacio casto a
fior di labbra si trasformò a poco a poco in qualcosa di più intenso e
passionale.
Lui mi teneva stretta a se con una mano alla
base della nuca, mentre l’altra vagava per la mia schiena accarezzandomela
dolcemente, ma con una passione indescrivibile a parola, penso che se non fossi
stata un vampiro le gambe mi avrebbero già ceduto, ma anche le mie mani
accarezzavano la sua schiena facendomi apprezzare la sua muscolatura definita e
perfetta.
Il mio cervello stava per partire per altri
lidi, mentre il mio corpo voleva sempre di più, ma improvvisamente venni
disturbata da qualcosa, qualcosa non andava, sentivo uno strano odore, anzi più
una puzza, di sicuro non poteva essere un mortale, ma non era neanche
un’animale. Però una cosa era più che certa: non eravamo soli.
Anche Edward si era accorto del cambiamento
della situazione intorno a noi e si era irrigidito.
<< Stai calma Bella, non c’è alcun pericolo, non ci faranno nulla.
>>
Non capivo, chi è che non ci avrebbe fatto
nulla.
<< Edward >> dissi allerta mentre
controllavo ogni minimo movimento del bosco intorno a noi << cosa sta
succedendo? Chi è che non ci farà nulla? >>
<< Ci sono dei licantropi qui intorno,
hanno sentito il nostro odore e vengono a controllare. >>
Licantropi?
Ma allora esistevano veramente!
Beh, d’altro canto se noi vampiri esistevamo
perché non potevano esistere anche i licantropi?
Man mano che si avvicinavano la puzza si faceva
sempre più insopportabile, poi vedemmo giungere tre lupi enormi, erano grandi
almeno quattro volte un lupo che si poteva
definire già di stazza grande, subito avanzarono con aria minacciosa, ma
quando videro Edward rallentarono, quindi uno di loro si allontanò dal gruppo
andandosi a rifugiare dietro un grosso cespuglio.
Dopo appena qualche istante comparve al suo
posto un ragazzo a torso nudo dalla pelle ambrata, non lo riconobbi subito, ma
i capelli tagliati cortissimi, ero convita che una volta erano molto più
lunghi, ma perché?
Appena mi guardò in faccia fui letteralmente
sopraffatta dai miei ricordi umani, erano così potenti che mi dovetti
aggrappare a Edward per non rischiare di cadere per terra, riguardavano tutti
quel ragazzo: ci conoscevamo da quando eravamo bambini ed eravamo amici, anche
se ultimamente lui aveva dimostrato un certo interesse particolare nei miei
confronti, che io però non contraccambiavo.
Ero stata a casa sua proprio la sera in cui
morirono i miei genitori.
Era Jacob Black.