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Autore: darkroxas92    11/11/2009    1 recensioni
Tutti sappiamo che l’unica serie dei Digimon che ha avuto un seguito è stata la prima.
Su internet circola poi la voce che la serie frontier, anche se uscito per quarta, sia ambientata prima della serie adventure, e che la sigla italiana abbia sbagliato a mettere anno 2004.
Ora io vi chiedo di dimenticare tutto questo, e di far finta che frontier sia ambientata subito dopo adventure 02. cosa succedderebe se, dopo aver preso i primi cinque digispirit umani, Takuya, Koji, Zoe, Tommy e JP dovessero incontrare altri esseri umani, a noi ben conosciuti? A voi scoprire la risposta.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
Capitoli:
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Finalmente, dopo quasi 5 mesi, mi ritrovo ad aggiornare questa fan fiction.

E colgo l’occasione per annunciarvi un paio di novità:

la prima è che la mia precedente fan fiction “The last battle” è stata sospesa momentaneamente, poiché la sto sottoponendo ad una completa revisione, ma posterò la nuova versione solo dopo aver finito le due ff sui Digimon in corso, che non dureranno troppo, state tranquilli.

E a questo proposito, voglio tentare un nuovo esperimento di ff (almeno credo, nn ne sn sicuro). Questa ff e “The savers of tamers” a cominciare da questo capitolo, proseguiranno sulla stessa linea temporale.

Ma nn voglio spiegarvi di +, e poi, credo che i fan potrebbero aver intuito quale possa essere questo collegamento grazie al titolo.

Ora però è arrivato il momento di rispondere alle recensioni:

@ Soruccio: cm hai letto sopra, la ff è momentaneamente sospesa. Ma nn ti preoccupare, presto dovrei finire di scrivere queste due ff (ho + capitoli già scritti per entrambe) e presto potrai riprendere la lettura di “The last battle”

@ Fly89: grazie. Spero di essere riuscito a ridurre il numero di errori in questo capitolo.

 

Detto questo, vi lascio al nuovo capitolo.

Buona lettura a tutti

 

 

Capitolo 04: Un nuovo Digispirit! Un messaggio da un vecchio amico.

Mercurymon sembrava per la prima volta in vita sua preoccupato per come si stavano svolgendo le cose.

“Impossibile!” disse alzando la voce. “Non può essere! Come accidenti ha fatto? Seraphimon non era uno dei leggendari guerrieri, non era un Digispirit!”

“La risposta è semplice” disse Seraphimon. “È vero, Seraphimon non era un leggendario guerriero, ma quello che voi non sapete è che era in grado di generare un digispirit. Quello della speranza. Avendo assistito alla creazione dei digispirit dei leggendari guerrieri, aveva capito come fare, e ha deciso di usare questa tecnica solo quando aveva capito di essere spacciato. Prima non mi ha passato solo il suo digicodice, ma anche il digispirit”

“Ma come hai fatto a digievolvere insieme al tuo Digimon? Questo processo non esiste nella digievoluzione spirit!” disse Mercurymon.

“Questo…” disse Seraphimon “… non lo so nemmeno io”

 

Intanto gli altri digiprescelti erano ancora paralizzati per ciò che era avvenuto. Soprattutto Davis, che era rimasto con la mascella aperta e gli occhi fuori dalle orbite.

“Accidenti a TK!” disse. “Se voleva fare qualcosa di teatrale c’è riuscito perfettamente”

“Ora capisco perché padron Seraphimon ha deciso di passare il proprio digicodice a TK” disse Sorcerimon.

“Già. Il suo piano era quello di donarci ancora più forza per contrastare gli altri Leggendari Guerrieri e Kerpymon.” Disse Gatomon, comprendendo quello che stava pensando Sorcerimon.

 

Seraphimon non fece attenzione alle discussioni dei suoi amici.

“Ora, preparatevi alla vostra fine!” disse, preparandosi all’attacco.

“Microsfere angeliche!” disse lanciando le sette sfere di luce verso i suoi avversari, che compreso Mercurymon, vennero spediti in aria, per andare a sbattere sul soffitto e cadere per terra seriamente danneggiati.

“I-Impossibile!” disse un’arrabbiata Lalamon. “Non possiamo venire sconfitti così facilmente!”

Ma prima che potessero rialzarsi, Seraphimon si pose davanti a loro, pronto per darli il colpo di grazie.

“Per voi è finita” disse, posizionando di nuovo le mani.

“Microsfere…”

“Sguardo Folgorante!” si sentì dire, prima che diversi raggi rossi colpissero alle spalle Seraphimon, creando un esplosione intorno a lui.

“SERAPHIMON!” urlarono i digiprescelti, coprendosi il volto per evitare che la polvere finisse negli occhi.

Fu a quel punto che si senti Kairi urlare.

Gatomon era accanto a lei, ma Kari sembrava stare male. Si teneva le mani sulla testa, come se stesse per scoppiare.

“Che succede Kairi?” chiese Yolei, andandola ad aiutare.

“Le tenebre…” rispose lei. “Sento una grande quantità di tenebre qui vicino…”

“Cosa?” chiese Yolei, per poi girarsi verso il luogo da cui erano partiti i raggi rossi.

In quel punto si trovava un altro Digimon, anche lui di aspetto umanoide ma di colore nero, con occhi oltre che sulla faccia anche sulle braccia e sulle gambe.

“Duskmon…” disse Mercurymon. “Vedo che ti sei voluto scomodare anche tu.”

“Non fraintendente” disse il nuovo arrivato. “Non sono venuto ad aiutarvi. Sono venuto solo perché ho percepito una grande forza della luce, e sono venuto ad annientarla”

Mercurymon fece una risatina. “Il tuo solito. Il padrone delle tenebre che deve eliminare la luce”

“Il padrone delle tenebre?” ripeté Davis, per poi guardare Kari.

“Adesso capisco perché sta male. Ha percepito la sua presenza” disse Gatomon, mettendosi davanti a Kari per proteggerla.

A vedere ciò Duskmon fece una risata.

“Avete frainteso. Non mi interessa la digiprescelta della luce. Non ho niente da temere da lei, è troppo debole. Se sta male solo alla mia presenza non potrebbe nemmeno sopportare un combattimento contro di me. No, io sono venuto per Koji, alias Lobomon, il guerriero della luce”

“Che cosa vuoi da lui” chiese Agunimon.

“Distruggerlo.” Rispose freddo Duskmon, per poi far spuntare dalle mani due spade rosse, e si precipitò verso Lobomon, che si difese usando la sua spada di luce.

“Tsk! È tutta qui la tua forza? Mi aspettavo di più, guerriero della luce” disse Duskmon, riuscendo a mandare via la spada di Lobomon e lasciandolo indifeso.

“E ora, preparati a sparire” disse, per poi prepararsi ad affondare la spada nel suo corpo.

“Non dimenticarti di me. MICROSFERE ANGELICHE!” disse Seraphimon, riemergendo a fatica dalla nube provocata dall’esplosione e lanciando le sette sfere di luce verso Duskmon, che venne colpito in pieno, permettendo a Lobomon di togliersi da quella posizione.

A quel punto però Seraphimon venne avvolto dal digicodice e pochi secondi dopo al suo posto riapparvero a terra TK e Patamon, entrambi stremati.

“TK!” urlò Matt, andando ad aiutare il fratello, seguito anche dagli altri Digiprescelti.

TK si alzò a fatica. Non pensava che quella digievoluzione potesse privarlo di così tante energie.

“Stai bene?” chiese Kari, che nel frattempo si era ripresa quasi completamente.

“Sono stato meglio. Ma quel colpo che abbiamo ricevuto era molto potente. Siamo riusciti a malapena a rispondere all’attacco. Ci dispiace, non siamo stati in grado di sconfiggerli”

“Stai scherzando, vero?” chiese Davis. “Se non fosse stato per voi, a quest’ora probabilmente saremo stati fritti”

“Sto dormendo e sono desto? Davis che ringrazia TK?!” disse esterrefatto Ken, provocando le risate dei digiprescelti e dei Digimon, e una leggera arrabbiatura a Davis. Ma la loro felicità durò poco. Dalla nube provocata dall’ultimo attacco di Seraphimon emerse incolume Duskmon, il che lascio tutti i digiprescelti scioccati.

“Com’è possibile? Un Digimon di livello mega non può essere risultato completamente inefficace!” disse Tai.

“Se le cose stanno così, non ci resta che un attacco combinato” rispose Davis.

“Non ve lo permetterò. Mercurimon slidedigievolve!” disse Mercurymon, prima di venire completamente circondato dal digicodice, che però non si limito a lui. Il digicodice si ingrandì fino ad acquisire anche i digiprescelti, i loro Digimon e gli altri leggendari guerrieri corrotti. Solo Bokomon, Neemon, Mimi, Joe e Sora insieme ai loro Digimon riuscirono a fuggire, riuscendo a rimanere fuori da quel digicodice, che pochi secondi dopo lascio posto ad un enorme Digimon, formato da dieci sfere giganti, sfere che erano tutte collegate tra di loro.

“E quella cosa che accidenti è?” chiese Mimi, osservando l’enorme Digimon davanti a loro.

“Non vorrei sbagliarmi, ma datemi un minuto che verifico” disse Bokomon, tirando fuori dalla sua fascia rosa il suo libro.

“Vediamo se qui sopra c’è qualche informazione…” disse, senza smettere di sfogliare il libro.

“Ecco qui. Si tratta di Sephirotmon, la digievoluzione animale di Mercurymon” disse dopo qualche secondo.

“E gli atri dove sono finiti?” chiese Sora.

“Temo che siano rimasti dentro Sephirotmon” disse Joe, osservando il Digimon.

“Guardate!” disse Neemon, indicando una delle sfere.

Al suo interno si vedevano Tai e Izzy

“Ma quelli sono Tai e Izzy!” disse Sora

“E nelle altre ci sono anche gli altri!” disse Joe, indicando le altre sfere.

In una c’erano Matt, Koji e Kari; in un'altra JP e Ken; poi Takuya, TK e Davis; Cody e Tommy e infine Yoley e Zoe.

“Dobbiamo aiutarli” disse Palmon.

“Impossibile” disse Bokomon “Qui purtroppo dice chiaramente che l’unico modo per uscire da Sephirotmon è quello di superare le prove a cui si viene sottoposti. Non c’è altro modo”

“Ahi, prevedo guai. Guardate nella sfera di JP e Ken” disse Neemon

Tutti voltarono lo sguardo nella sfera, e a Bokomon cadde il libro dalle mani.

“I-I-Impossibile!” disse con un filo di voce. Anche gli altri erano scovolti, soprattutto i digiprescelti e i loro Digimon.

“Quello è…”

 

Ken si riprese pochi minuti dopo. Si accorse subito di essere in una specie di ring all’aperto. Accanto a lui c’erano Woormon e JP, che si stavano riprendendo anche loro in quel momento.

“Dove siamo Ken?” chiese Woormon

“Non ne ho idea” rispose Ken, guardandosi intorno in cerca degli altri, ma non c’era anima viva.

“Dove sono finiti gli altri?” chiese JP, cercandogli anche lui con lo sguardo.

“Non sono qui” disse una voce, sconosciuta a JP e Woormon, ma ben conosciuta da Ken.

“Che ha parlato?” chiese Ken, girandosi verso la fonte della voce e sbarrando gli occhi per la sorpresa.

Davanti a lui c’era una persona che non doveva esserci, che non poteva esserci.

“No, non è possibile! Non può essere vero!” disse Ken, alzando la voce e sorprendendo JP e Woormon.

“Ken, chi è?” chiesero insieme i due.

Ken però non rispose.

“Beh, non hai niente da dire a tuo fratello, Ken?”

“Fratello?” ripeterono JP e Woormon.

“Osamu…” disse piano Ken

“Mi aspettavo un’accoglienza più calorosa, dopo tutto questo tempo. Dopotutto sono passati diversi anni da quell’episodio”

“Sta zitto!” disse Ken. “Tu non puoi essere Osamu!”

“E cosa te lo fa pensare?” chiese il fratello

“Osamu è… è morto anni fa. Non dimenticherò mai quel giorno”

“Risposta corretta” rispose Osamu. “È vero, il vero Osamu è morto anni fa, ed è stata tutta colpta tua”

A sentire questo Woormon tentò di attaccarlo “Stai zitto! Non hai diritto di parlare così a Ken!” disse, ma Osamu li diede un calcio che lo spinse addosso a Ken.

“Woormon! Woormon tutto bene?” chiese Ken al Digimon, che fece un cenno con la testa.

“Cos’è tutta questa premura contro quel verme, fratellino? Non eri tu stesso che un tempo lo trattavi in questo modo?”chiese Osamu.

“Basta!” disse JP. “Non ho capito bene chi tu sia e di che cosa tu stia parlando, ma non puoi parlare in questo modo! Soprattutto se Ken è veramente tuo fratello!”

A quel punto Osamu diventò scuro in volto.

“Ken, tu hai sempre voluto assomigliarmi” disse Osamu, continuando facendo finta di non aver sentito JP. “Da quando mi hai fatto morire, hai fatto di tutto per prendere il mio posto. Prima mi hai preso il mio Digivice, poi il posto che meritavo a Digiworld” disse, cominciando a venire ricoperto da del digicodice.

“Osamu...” disse Ken, con il terrore negli occhi.

“Mi riconosci ora? Tu hai voluto assomigliarmi a tal punto che per un periodo sei diventato uguale a me. O meglio, uguale a come sarei diventato se non fosse stato per te. Sarei dovuto essere io l’imperatore Digimon!” disse Osamu, uscendo dal Digicodice, vestendo ora i panni dell’umano che aveva tenuto in scacco Digiworld per diversi mesi.

“L’imperatore Digimon…” disse Woormon, rialzandosi. “Non può essere! È stato sconfitto diverso tempo fa. Non esiste più”

A quel punto Osamu si mise a ridere.

“Povero verme. Quello che avete sconfitto è vero, è stato l’imperatore Digimon, ma era solo una copia. Quello originale era morto ancora prima di diventarlo!”

“No, non ci credo!” disse Ken, indietreggiando.

“La verità brucia, vero digiprescelto della bontà” chiese l’imperatore Digimon.

“Tu dici che questa è la verità...” disse Ken

“Certo. L’imperatore Digimon altri non è stata che una copia di tuo fratello, creata dalla tua voglia di assomigliare a lui”

“No” disse Ken. “Mi dispiace deluderti, ma non ci posso credere. Conoscevo mio fratello. È vero, da piccolo lo odiavo. Per i miei genitori lui era il figlio perfetto, aveva le attenzioni di tutti, e sono arrivato al punto di desiderare che morisse. E questo non me lo sono mai perdonato”

“Ken…” disse Woormon.

“È anche vero che ho fatto di tutto per assomigliare a lui. Ma di una cosa sono sicuro: Osamu non era malvagio. Osamu non avrebbe mai commesso quelle atrocità che ho fatto io, e sono sicuro che se fosse rimasto in vita me lo avrebbe impedito…” continuò Ken, venendo avvolto da un aurea verde, che preoccupò sia JP che Woormon, e sorprendendo anche il finto Osamu.

“Non ti permetto di usare il suo ricordo!” disse, facendo esplodere l’aurea che lo circondava. Immediatamente Woormon digievolse Stingmon, senza nemmeno che il Digivice di Ken si illuminasse.

“Ma cosa è successo?” chiese Stingmon, per poi rivolgere lo sguardo a Ken, che in quel momento aveva abbassato la testa.

“Imperatore Digimon” disse piano. “In passato sarai anche stato me, e adesso ti sarai pure materializzato dai miei ricordi. Ma se credi che con la scusa di aver usato il corpo di mio fratello ti credi al sicuro ti sbagli di grosso.

“Sappi che ho intenzione di chiudere una volta per tutte il conto con te!” disse infine, per poi lanciarsi contro l’imperatore Digimon, e colpendolo con un pugno in faccia.

Il tempo sembrò andare al rallentatore. Il pugno di Ken andò a segno. L’imperatore Digimon cadde piano per terra, mentre il suo volto si contorceva in una smorfia di dolore.

E pochi secondi dopo, il suo corpo si disintegrò, lasciando il posto ad Arbormon.

“Ma quello è Arbormon!” disse JP.

“Urgh… complimenti, digiprescelto della bontà. Non pensavo avresti veramente avuto il coraggio di attaccare tuo fratello, anche sapendo che era un’illusione.

Ken non rispose. Si limitò a guardare Arbormon con odio.

“Ken, eccomi!” disse Stingmon, raggiungendolo.

“Ci sono anch’io! DIGIEVOLUZIONE SPIRIT!” disse JP, venendo ricoperto dal digicodice per poi lasciare il posto a Beetlemon.

“Arti Disarticolati!” disse Arbormon, e immediatamente le sue braccia e gambe si allungarono, per poi colpire con le due braccia Ken e Stingmon e con entrambe le gambe Beetlemon.

“Pugno di tuono!” rispose Beetlemon, riuscendo a colpire in pieno Arbormon, che colto di sprovvista, cadde per terra. Qualcosa uscì dal suo corpo, per poi dirigersi verso Beetlemon, che riconobbe l’oggetto.

“Questo è… un Digispirit!” esclamò. A dire ciò, il Digispirit entrò nel suo corpo, e immediatamente venne avvolto dal digicodice.

“Beetlemon slidedigievolve! MetalKabuterimon!” disse, riapparendo sotto il suo nuovo aspetto.

“NO!” urlò Arbormon. “Restituiscimelo! Quel Digispirit me lo ha affidato Kerpymon in persona. Arbormon slidedigievolve! Petaldramon”

Pochi secondi dopo, al posto di Arbormon, apparve un enorme Digimon, che ricordava vagamente un miscuglio tra una pianta e un animale.

“Sfere di Tuono!” tuonò MetalKabuterimon, formando davanti a lui tre sfere di tuono che poi lanciò addosso a Petaldramon, che però ne uscì illeso.

“Cosa?” si chiese MetalKabuterimon, sorpreso che il suo colpo fosse stato completamente inefficace.

“Povero sciocco! Pensavi davvero di potermi eliminare con quel misero colpo? Ci vuole ben altro per ferirmi!” disse Petaldramon, ridendo.

“Allora prova questo! Pungiglione Venefico!” urlò Stingmon, affondando il suo pungiglione all’interno della testa dell’avversario, che urlò per il dolore.

“Bel colpo Stingmon!” disse Ken al suo Digimon, che si limitò a prepararsi al prossimo attacco.

“Grazie Ken. Ora MetalKabuterimon, attacchiamolo insieme!” disse Stingmon, mentre il guerriero del tuono si avvicinava.

“D’accordo. SFERE DI TUONO!”

“PUNGIGLIONE VENEFICO!”

I due attacchi colpirono in pieno Petaldramon, che dopo aver emesso un altro urlò, si accascio a terra, per poi venire circondato dal Digicodice, che cominciò a ruotare intorno a lui.

A quel punto MetalKabuterimon ritornò Beetlemon ed evocò il Digivice, preparandosi ad acquisire il Digimon.

“Sarai assorbito spirito malvagio! Il Tuono di purificherà! Scansione del digicodice!” disse il guerriero del tuono, posizionando il Digivice davanti all’avversario.

Per qualche secondo Beetlemon rimase fermo, aspettando che il digicodice cominciasse a fluire nel suo Digivice, ma stranamente non accadde nulla.

“Eh? Ma cosa succede?” chiese Beetlemon.

A rispondergli fu il Digivice di Ken, che si illuminò e cominciò a volare davanti al proprietario.

“Uh? E adesso cosa succede?” chiese allibito Ken, mentre assisteva alla seconda trasformazione del suo Digivice, che divenne come quello dei nuovi digiprescelti, ma di colore nero.

“Ha cambiato forma” disse Stingmon. “Questo vuol dire che…”

Ken non ebbe bisogno di sentire il resto della frase. Sarebbe stato chiaro anche a un bambino. Perciò puntò il Digivice verso il digicodice di Petaldramon.

“Acquisizione Digispirit!” urlò. E a quel punto finalmente il digicodice di Petaldramon cominciò a fluire nel Digivice di Ken, e alla fine del digicodice apparvero anche i due Digispirit del legno, che dopo essere stati assorbiti dal Digivice di Ken, apparvero sullo schermo.

“Beh Ken…” disse Beetlemon, rilasciando la digievoluzione e tornando JP “Benvenuto tra i leggendari guerrieri”

Ken a quel punto cadde a terra, stremato, come anche solo il gesto di acquisire i Digispirit lo avesse privato di forze.

“Ken, tutto bene?” chiese Woormon, appena ritrasformandosi da Stingmon.

“Si Woormon, grazie” disse Ken, continuando a fissare il Digivice.

“Scusa Ken, ma non ho capito che era quel tipo in cui si era trasformato Arbormon. Sembrava che tu lo conoscessi fin troppo bene” chiese JP.

Ken abbassò lo sguardo. “Era un immagine di com’ero io in passato, prima di capire quello che stavo facendo e che cosa dovevo fare”

“E sei riuscito finalmente a sconfiggere quella parte di te, anche se tu la reputavi già morta” disse Woormon, contento. “E in più ora anche tu sei in possesso di ben due Digispirit!”

Ken annui. “Si, hai ragione. Ormai l’imperatore Digimon è solo un ricordo. È vero, tutto il male che ha fatto non potrà mai essere dimenticato, ed è per questo che mi impegnerò a rimediare, sia come Digiprescelto che come leggendario guerriero” disse infine. Poi improvvisamente un sequenza d’immagini passo nella sua mente. Gli venne di nuovo in mente il suo primo viaggio a Digiworld, quando conobbe Woormon e…”

A quel punto Ken cadde per terra, in preda alla confusione. Ora ci faceva caso. Non c’erano solo lui e Woormon. C’era anche un altro ragazzo. Ma chi era? Non riusciva a ricordarlo…

“Ken? Ken tutto bene?” chiese Woormon, preoccupato.

Ken a quel punto ritornò in se.

“Eh, che cos’è successo?” chiese, dimenticandosi di ciò che aveva appena ricordato.

“Sei caduto per terra, e i tuoi occhi si erano spenti. Era come se tu te ne fossi andato” disse JP, tirando un sospiro di sollievo.

“Io… non me lo ricordo…” disse Ken, ancora confuso.

“Meglio trovare una via d’uscita da qui” disse JP, guardandosi intorno.

“Sembra solo un spazio infinito” disse infine.

Ma proprio mentre pronunciava quella frase, davanti a loro apparve un enorme occhio, che divenne un varco. Oltre di lui riuscivano a vedere Bokomon, Neemon, Mimi, Joe e Sora, tutti e cinque che sembravano ricambiare lo sguardo.

“Dobbiamo attraversarlo” disse Ken. “Probabilmente ci porterà dagli altri” disse, prima di correre verso il varco, seguito da Woormon e JP.

 

Fuori Sephirotmon, i cinque scampati avevano osservato tutta la scena. Sembrava che Sephirotmon mostrasse ciò che accadeva al suo interno anche al di fuori. E non solo. Per qualche secondo aveva mostrato anche i ricordi che avevano sconvolto Ken, e quelli che sembravano più colpiti sembravano i tre digiprescelti.

“R-R-Ragazzi. Ditemi che lo avete visto anche voi” chiese Joe.

“Uno come lui è difficile non riconoscerlo” disse Mimi

“Ma come mai è apparso insieme a Ken? Credo che fosse uno dei suoi ricordi, ma quand’è che lo ha conosciuto?” si aggiunse Sora.

“Scusate, ma chi era quel ragazzo? Voi sembrate conoscerlo…” disse Neemon.

Immediatamente i tre digiprescelti si misero davanti ai due Digimon, accompagnati anche dai loro.

“Voi due” dissero insieme. “Non dovete fare parola con nessuno di ciò che avete visto. Particolarmente con Ken, chiaro?”

I due Digimon capirono che era meglio per loro non fare obiezioni e obbedire. Non avrebbero voluto l’ira dei digiprescelti addosso.

Pochi secondi dopo, sopra la sfera dove si trovavano Ken e JP uscì un raggio, e poco dopo, davanti agli altri digiprescelti apparvero sia Ken che JP, insieme ovviamente a Woormon.

“Ken! JP! State bene?” chiese Joe

“Si, ce la siamo cavate abbastanza bene” disse JP.

“Si, lo sappiamo. Abbiamo visto tutto” disse Bokomon, spiegando ai tre come avevano fatto

“Quindi ora anche tu sei un leggendario guerriero” disse Mimi. “Sinceramente non so se provare invidia oppure no” disse ridendo.

“Credo che questo sarà possibile stabilirlo solo in futuro” rispose Ken, fissando nuovamente il Digivice.

“Sono contento che ora il ricordo di mio fratello non potrà più essere usato per fini malvagi” disse abbassando la voce per poi rivolgere lo sguardo ad un'altra sfera, più precisamente quella dove si trovavano Tai, Agumon, Izzy e Tentomon.

 

“Urgh… dove siamo finiti?” chiese Tai, alzandosi.

“Non lo so… disse Izzy. “Questa volta non ti so rispondere”

“Umh…” disse Tai “Sembra un enorme deserto… mi ricorda il nostro primo viaggio a Digiworld”

“Già, ma temo che non stiamo viaggiando nei nostri ricordi” rispose Izzy. “Aspetta Tai, riesci a vedere che cos’è quella cosa laggiù?” chiese, indicando un puntino piuttosto lontano.

Tai a quel punto prese il suo fidato monocolo e diede un occhiata.

“Umh… sembra un Digimon” disse infine. “E mi sembra in difficoltà. Andiamo ad aiutarlo”

“Buona idea” disse Agumon. “Se è in difficoltà non rifiuterà di certo il nostro aiuto”

Così i quattro si avviarono verso il Digimon.

 

“Calu… sono sfinito…” disse Calumon, cadendo per terra in mezzo alla sabbia.

“Qui non c’è nemmeno un posto per divertirsi o qualcuno… calu…” disse triste, per poi rivolgere lo sguardo davanti a se. Fu a quel punto che vide che qualcuno si stava avvicinando, e aveva un aspetta famigliare…

“Calu? Ma quello non è…” disse rialzandosi in piedi e mettendosi a correre, verso la persona.

 

Tai e Agumon erano davanti a Izzy e Tentomon.

“Guarda Tai, ci sta venendo incontro” disse Agumon.

“Già. Speriamo abbia buone intenzioni”

Fu allora che notarono meglio l’aspetto del Digimon. Era piccolo, tutto bianco, con due piccole orecchie e sulla fronte aveva un triangolo rosso circondato da altri tre triangoli neri ma più piccoli.

E sembrava correre sempre più veloce, finché non fu a pochi metri da Tai e li saltò addosso.

“Ryo!” urlò il Digimon, prima di andare a sbattere contro Tai, facendoli perdere l’equilibrio. E non solo per il colpo.

Solo quando il piccolo Digimon rialzò lo sguardo, si rese conto dell’errore

“Calu…” disse triste. “Ma tu non sei Ryo…”

Tai si limitò a fissarlo, per poi guardare con faccia sorpresa i suoi compagni, che ricambiarono lo sguardo, per poi girarlo verso il Digimon.

“Calu? Perché mi guardate così?” chiese Calumon.

“HAI DETTO RYO? RYO AKIYAMA?” chiesero i quattro urlando e in contemporanea.

Calumon a quel punto allargò le sue piccole orecchie, facendole diventare enormi.

“Calu! Ma allora lo conoscete! Siete suoi amici?” chiese il Digimon.

Tai e gli altri non risposero, ma si limitarono a fare una domanda al Digimon.

“Scusa, ma tu chi sei?” chiese Izzy.

“Calu. Io sono Calumon. Volete giocare con me?” rispose il Digimon.

“Calumon, eh?” disse Izzy, tirando fuori il suo computer per verificare a che tipo di Digimon appartenesse, e lasciando Tai e Agumon a fare l’interrogatorio a Calumon.

“Scusa, ma sei sicuro? Hai detto che mi hai scambiato per Ryo?” chiese Tai.

“Calu, si, avete lo stesso tipo di capelli”

“E tu dove lo hai visto?” chiese Agumon

“Calu, lo visto circa un anno fa. Mi ha salvato la vita, insieme a quella di Jery” rispose tranquillo il Digimon.

“Hai detto un anno fa? È impossibile!” disse Tai. “Ryo è morto anni fa, abbiamo assistito tutti a quel momento…” disse abbassando la voce

Fu un suono proveniente dal suo mini-computer, quello che avevano tutti i digiprescelti.

“Uh, questi devono essere gli alt…” cominciò a dire, ma quando vide il mittente, il computer li cadde di mano.

“Tai, che succede?” chiesero insieme Agumon, Izzy e Tentomon.

“N-N-N-Non è p-p-possibile…” balbettò Tai, indicando il computer, che venne raccolto da Izzy.

“Si può sapere che ti prende?” chiese Izzy all’amico.

“Guarda il mittente dell’ultima e-mail e poi dimmi se la mia reazione non è motivata”

“Come se ti avesse spedito un e-mail un fantasma” disse scherzando Izzy, andando a guardare l’e-mail indicata dall’amico, e sbarrando gli occhi per la sorpresa.

“Se non è un fantasma, è molto realistico, non c’è che dire” disse Tai, cominciando a riprendersi.

“Insomma, chi è che ti ha scritto?” chiese Agumon, chiedendosi che cosa poteva aver spaventato il digiprescelto del coraggio e aver sorpreso quello della conoscenza.

“Agumon, è lui che mi ha scritto…” disse Tai, faticando a credere alle sue stesse parole

“Lui chi?” chiese Agumon

“Lui Agumon, colui che fino a pochi minuti fa credevo fosse morto…” rispose Tai, e Agumon spalancò la bocca, sorpreso ora quanto il suo digiprescelto. Aveva capito di chi stava parlando.

“Vuoi dire che quell’e-mail è stata scritta da…”

“Ryo Akiyama” concluse Izzy, per poi passare nuovamente il computer a Tai. “L’ha inviata a te. Tocca a te leggerla” disse.

 

Fuori da Sephirotmon, Sora, Mimi e Joe, che oltre ad aver visto erano anche riusciti a sentire tutto, faticavano anche loro a crederci.

“Non è possibile” disse Joe.

“Ma che accidenti sta succedendo qui? Posso credere alla distruzione di Digiworld, antichi guerrieri che ritornano… ma questo proprio non mi riesce!” disse Mimi.

“Un morto non può scrivere un e-mail! Questo supera la fantascienza stessa!” aggiunse Sora.

Anche i loro Digimon sembravano sorpresi.

Ken si era appoggiato a terra e si teneva la testa.

“Ryo…” mormorò. “Perché questo nome mi è famigliare?” si chiedeva a voce bassa, in modo che solo Woormon potesse sentirlo…

“Ken…” disse piano Woormon. Dentro di lui si stava rodendo. Non poteva infrangere quella promessa. L’aveva giurato, e non poteva rompere il giuramento. Non lo aveva fatto all’epoca di Kimeramon, non poteva farlo adesso.

 

Tai aprì l’e-mail e cominciò a leggerla anche agli altri.

“Ciao Tai,

si, lo so cosa avrai pensato quando avrai visto il mittente e posso immaginare la tua reazione. Ma sta tranquillo: non stai leggendo l’e-mail di un fantasma. Non posso mettermi adesso a spiegarti come ho fatto a sopravvivere a Milleniumon, sarebbe troppo complicato e lungo.

Ti basti sapere che dopo il crollo del suo castello sono riuscito a sopravvivere, anche se effettivamente per voi sono bello che defunto. Sono riuscito a spedirti questa e-mail solo grazie al fatto che sono riuscito a collegare il mio Digivice al computer, ma è una procedura troppo pericolosa per ripeterla più volte, ed è per questo che non vi ho fatto sapere che ero ancora vivo. Poi ho pensato che forse per voi sarebbe stato meglio credermi morto, soprattutto per lui… ancora non mi sono perdonato quello che li è successo. So quello che ha passato e quello che vi ha fatto involontariamente passare, e so che non ha nessun ricordo di me.

Come per prima, sarebbe troppo lungo mettermi a spiegarti come faccio a sapere ciò che è successo, ma l’importante è che alla fine si sia sistemato tutto e siate riusciti alla fine a sconfiggere definitivamente Myotismon. Devo dire che era ostinato quasi quanto Milleniumon eh, eh.

Comunque veniamo al motivo per cui ho interrotto questo mio silenzio: forse non ci crederai, ma nel luogo dove mi trovo ora, oggi è arrivato un ospite che non mi aspettavo di trovare qui.

Ogremon è apparso, e mi ha detto che voi digiprescelti avete abbandonato Digiworld al suo destino, e che in questo momento Digiworld stesso sta venendo distrutto da un nuovo avversario.

Sinceramente, non vi credo capaci di fare una cosa del genere, è l’unico motivo che mi viene in mente è che siate impossibilitati ad andare a Digiworld.

Io purtroppo non posso intervenire personalmente, sono impossibilitato da forze decisamente superiori alla mia volontà, ed è per questo che vi chiedo, nel caso non lo abbiate già fatto, di accorrere a Digiworld, e di risolvere questa nuova crisi.

Lo so, è egoistico da parte mia, ma come ti ho detto, non posso aiutarvi in nessun modo. Per di più, anche dove mi trovo ora, non siamo proprio in un periodo di completa pace. Pare che ovunque, ci sia sempre qualche Digimon non sano di mente che decide di distruggere qualche mondo giusto perché gli va.

Vorrei chiedervi di rispondermi, ma so che al 99% questo non sarà possibile, a meno che il genio del computer non riesca a fare lo stesso anche con il suo modello di Digivice. Il mio è cambiato ancora, quindi potrebbe avere qualche funzione in più.

Con questo, ti saluto. Potrei chiederti di salutarmi tutti, ma sapendo che mi credete morto, sarà difficile convincerli. Ah, salutami anche Agumon e Veemon ovviamente.

Ryo

 

PS:

Ogremon ora è il Digimon di un nuovo digiprescelto. Ve lo dico giusto per non farvi lanciare in una sua disperata ricerca. E lo stesso vale per Leomon.

 

Tai finì di leggere l’e-mail e rimase in silenzio.

“Incredibile…” fu il commento di Izzy. “Giuro, questo supera ogni mia spiegazione plausibile.”

“Abbiamo visto il castello di Milleniumon crollare, con lui e Ryo all’interno. Credevamo fossero morti entrambi” disse Tentomon.

“E a quanto pare non ha mai smesso di essere un digiprescelto…” disse Agumon

“Ah, quel Ryo…” disse Tai “Se mi capita tra le mani farò in modo che tutti questi anni in cui lo abbiamo creduto morto non siano stati vani” disse, finendo la frase con una risatina.

“Dobbiamo farli sapere che ci siamo già messi all’opera per fermare questa crisi” disse Tentomon

“Già, ma il punto è come. Lui stesso ha scritto che difficilmente potrà scrivere una seconda volta, e ha detto che c’è riuscito solo grazie ad un nuovo Digivice…” gli rispose Tai.

“Uhm…” disse Izzy. “Quella frase mi sembra più una sfida verso di me, piuttosto che un ammonimento. E il fatto che abbia scritto come ha fatto secondo me è la prova di questo” finì di dire, per poi prendere il suo Digivice.

“Questo è il Digivice base. Sono sicuro di poterlo usare allo stesso modo”

“Credi di poterlo fare davvero?” chiese Tai.

“Tu comincia a scrivere la risposta. Entrò un ora al massimo sarai in grado di spedirla al nostro ‘fantasma’” disse, prima di mettersi al lavoro.

 

Fuori, gli altri Digiprescelti avevano ascoltato con attenzione la lettera

“Quindi è ancora vivo” disse sorpresa Mimi.

“Io non ci avrei scommesso un centesimo, ma conoscendo Ryo forse dovevamo aspettarcelo” disse soffocando una risata Sora.

“Io mi sto chiedendo se il fatto di Ogremon sia vero oppure no. Mi sembra troppo assurdo conoscendolo…”

“Boh? Io invece sono contenta per Leomon. Se ha veramente trovato un digiprescelto, gli auguro solo il meglio e spero che non li accada niente di male” disse Mimi.

“Io invece mi domando a chi si riferiva con ‘lui’. Dice che sa cosa ha passato e cosa ci ha fatto passare…” poi d’istinto si girò verso Ken, che in quel momento era a terra svenuto. Non aveva retto ed era crollato pochi secondi dopo che Tai aveva cominciato a leggere la lettera, e i digiprescelti si stavano chiedendo se si potesse essere un collegamento.

Fu in quel momento che com’era accaduto con Ken e JP, dalla sfera di Tai e Izzy uscì un raggio, e pochi secondi dopo i due digiprescelti, con i loro Digimon più Calumon apparvero davanti a loro.

“Tai, Izzy!” disse Sora, non aspettandosi una loro apparizione così improvvisa.

“Ci siete tutti?” chiese Tai, senza mettersi a contare i presenti.

“No purtroppo. Al momento ci siamo solo noi. Gli altri sono ancora ll’interno di quel Digimon” disse Joe, indicando Sephirothmon.

“Quindi eravamo dentro un Digimon, eh? Comunque, c’è una cosa più importante che dobbiamo riferirvi…”

“Sappiamo già tutto” lo interruppe Sora. “È possibile vedere e sentire ciò che accadde all’interno di quel Digimon. E sinceramente facciamo ancora fatica a crederci…”

“Non dircelo a noi. Comunque poco prima di ritrovarci qui, siamo riusciti a mandargli la risposta. Speriamo solo che la riceva” disse Izzy, per poi volgere lo sguardo a Ken.

“Che cos’ha?” chiese

“È svenuto quando Tai ha cominciato la lettera. Ma credo sia solo una coincidenza” rispose Joe

“No, non è una coincidenza” rispose Tai. “Ken non riesce più nemmeno a sentire il nome di Ryo senza stare male. Ed è tutta colpa di Milleniumon!”

“Vuoi dire che Ken e Ryo si sono veramente conosciuti?” chiese Mimi.

“Si, sono intervenuti insieme per salvarmi la vita insieme a quella di Agumon. Non so cosa successe esattamente, ma so che c’entra con il seme delle tenebre che Ken aveva all’interno del suo corpo”

“Comunque…” cominciò Izzy, tirando fuori di nuovo il suo computer “Credo di essere in grado di stabilire un contatto video con lui, ma per farlo mi servono più Digivice”

“Tieni allora” disse Tai, passando il suo Digivice a Izzy, per poi essere seguito dagli altri digiprescelti”

“Grazie. Farò tutto il possibile” disse Izzy, prima di cominciare a smanettare sul computer.

 

“Calu… non ci capisco più niente…” disse triste Calumon, ritirando le sue enormi orecchie e facendole tornare piccole. “Dove sono finito?” si chiese infine.

   
 
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