Buondì…^^
e Buon Giovedì… fa pure rima…ok la smetto con le stupidaggini,come sempre
eccomi a scrivere un paio di cosine prima di lasciarvi al capitolo, ovviamente
vi sono i ringraziamenti per i preferiti ed i seguiti che continuano a
crescere, per chi recensisce e per chi invece è un lettore silenzioso,
ovviamente spero che il vostro silenzio non stia a significare che la storia
non vi piace??O.o vi prego fatemi sperare che non è così…
Ok
siamo giunte al momento atteso, I Chiarimenti, prima di lasciarvi al capitolo rinnovo sempre
il mio saluto a Sara, e a Flo, che questa volta ha approvato i trapassati senza
correzioni…^^ permettetemi di esultare…hihihi comunque un bacio a tutte e mi
raccomando Recensiteeeee !!!!
Capitolo
6 Ashley
“Chiarimenti”
Era davvero
arrivato il momento che uno dei due parlasse, volevo sapere cosa lui pensasse,
così misi da parte la colazione e lo fissai per un paio di secondi, quando lui
se ne accorse si voltò -Che c’è?- mi
chiese immediatamente.
-Jay, io… beh, volevo dirti, sì insomma… dicevo
davvero in quel messaggio, voglio parlare con Chace, voglio vivere questa cosa
con te nel migliore dei modi, non voglio perderti, non so ancora come sarà tra
di noi ma non voglio assolutamente perdere questa possibilità…- dissi d’un fiato,
lo vidi sorridermi dolce e prendermi le mani
-Lo so, neanche io voglio perdermi l’occasione di
vivere questa…“cosa” tra di noi!- mi persi un istante nei suoi occhi
verdi, ero felicissima di sentirgli dire quelle parole.
-Quindi, mentre aspettiamo che io parli a Chace noi…
continueremo a vederci?- non potei fare a meno di chiederglielo.
-Beh, se non è un problema per te, il più
possibile!- rispose continuando a sorridere, -Adesso posso chiederti una cosa?-
annuii curiosa -Allora dimmi, non voglio
sembrarti affrettato ma, volevo sapere… sì insomma… quando parlerai con Chace?-
chiese poi, lasciandomi interdetta.
Era il momento
di decidere cosa fare e lo feci -Dunque,
pensavo di parlare con lui quando tornerà il prossimo weekend. Vedi ora lui è a
New York, per via di Gossip Girl e aveva deciso di tornare per un paio di
giorni, così pensavo di dirglielo appena sarà possibile- dissi titubante, aspettandomi di vederlo
cambiare umore e magari anche incazzarsi.
Il
silenzio calò per un paio di secondi poi lo vidi annuire -Sì, è giusto. In fondo nemmeno io vorrei essere lasciato per telefono,
e poi è solo una settimana, no?- disse tranquillo, rimasi senza parole di
fronte a quel suo atteggiamento.
Non
mi aspettavo assolutamente una reazione così controllata, rimasi a guardarlo
affascinata da quel suo atteggiamento -Allora?
Cosa facciamo oggi?- chiese poi riportandomi alla realtà e rendendomi
felice con quella semplice richiesta, voleva passare la domenica con me. Non
sapevo cosa rispondere, fosse stato per me avrei passato l’intera giornata
chiusa in camera con lui a baciarlo e a fare chissà cosa, pensando a quel piercing,
ma poi mi ricordai che dovevo andare a fare quella maledetta prova costumi,
così feci una smorfia.
-Io veramente… uffa, io devo andare a fare
una prova per un set fotografico!- ammisi dispiaciuta, ma lo vidi rimanere
calmo.
-Non è un problema, anzi sei vuoi possiamo andare
in moto.- propose sorridendo.
Non potevo
credere alle mie orecchie mi aveva appena proposto di accompagnarmi, ma in
mezzo a tutta quella felicità un dubbio mi assalì – Certo mi farebbe molto piacere, ma…- mi fermai lasciando la frase a metà
e abbassando lo sguardo intimidita.
-Ma?- chiese lui immediatamente cogliendo
la mia esitazione.
-Mi chiedevo… sai, lì ci sarà anche la
giornalista che poi mi farà l’intervista. E se dovesse farmi domande sulla tua
presenza? Cosa dovrei rispondere? Non mi va di mettere in piazza così la mia
vita!- dissi cercando di interpretare la sua espressione, ma ancora una volta
la sua calma e la sua risposta mi sorpresero.
-Non devi dire nulla, in fondo si tratta della
nostra vita privata e che male c’è se un amico ti accompagna? Sappiamo entrambi
che questa cosa tra di noi ci darà qualche problema, la produzione è stata
chiara sui nostri possibili rapporti , ma cosa facciamo fuori dal set non è assolutamente affare
loro, bisognerà stare attenti e giocare un po’ d’astuzia.- rimasi
sbalordita.
-Che intendi
per ‘giocare d’astuzia’?-
chiesi incuriosita.
-Semplicemente non dovremo mai negare
l’amicizia che ci lega e soprattutto l’interesse reciproco,
in fondo più una cosa
tenti di nasconderla più la
gente ci crede e si intestardisce, mentre invece se una
cosa è chiara e limpida, sotto i loro occhi, la gente non si concentra
più di tanto, magari non ci potremo baciare in pubblico, ma di sicuro smetteranno di farci domande sul nostro vederci spesso !-
Rimasi a bocca
aperta di fronte a quella sua logica inoppugnabile e sorrisi di fronte alla
prospettiva di poter passare del tempo con lui, -Così non ci faranno
domande sul nostro vederci spesso ! - dissi mantenendo il sorriso tra le labbra.
-Certo, magari ci saranno delle voci, ma noi
non smentiremo e nemmeno confermeremo- riprese sicuro, quel suo modo di vedere la cosa mi
piaceva, continuai a sorridere finché lui non mi riportò alla realtà -Adesso però sbrigati a finire la colazione
così andiamo!- disse dandomi un bacio, non mi sarei più voluta staccare
dalle sue labbra ma fui costretta a cedere.
Dopo
aver finito il cornetto presi il giubbotto e insieme a lui andai a fare quella
benedetta prova. Stare con lui mi piaceva troppo, quando arrivammo in studio fu
dura allontanarsi da lui senza potergli dare un bacio, ma non potevamo
lasciarci andare in pubblico, aveva ragione; ovviamente la giornalista quando
mi vide arrivare con lui ci lanciò un’occhiata curiosa, di sicuro mi avrebbe
fatto qualche domanda durante l’intervista ed io a quel punto, come aveva
suggerito Jackson, non avrei negato il legame con lui, ma non lo avrei nemmeno confermato.
Mentre provavo i vestiti, non potei non notare le occhiate eloquenti di Jay nei
miei confronti, evidentemente gli piacevano proprio i vestiti, forse se avesse
potuto sarebbe venuto a baciarmi, o magari mi avrebbe presa in braccio e chiusa
dentro un camerino per fare chissà cosa, ma non potevamo assolutamente, così mi
accontentai di immaginarlo. Finita la prova, andammo a pranzare in un
ristorante carino vicino al mare e poi a fare una passeggiata; il tempo
trascorso con lui volava, ogni parola, ogni carezza, ogni sguardo faceva
crescere in me la voglia di avventarmi sulle sue labbra, ma sapevo che sarebbe
stato un errore. Alla fine della giornata mi accompagnò a casa e senza che ci
fosse bisogno di dire nulla entrò insieme a me.
Il
secondo dopo aver chiuso la porta alle mie spalle, senza sapere come, mi
ritrovai attaccata alle sue labbra e tra le sue braccia, non riuscivamo più a
resistere, quel bacio fu qualcosa di indescrivibile; ogni istante della
giornata passato fuori, in mezzo alla gente, non aveva fatto altro che
accrescere il desiderio. Con movimenti febbrili e ansiosi ci liberammo entrambi
dei giubbotti, barcollammo verso il divano e poi mi ritrovai sdraiata con lui
addosso, le sue labbra, la sua lingua e le sue mani su di me ovunque, stringevo
le dita sulla sua schiena affondando le unghie sulla sua camicia, cercavo di avvicinarlo
ancora di più a me, mentre con l’altra mano cercavo di slacciare i bottoni
della sua camicia, ma quel contatto, quella vicinanza continuavano a non
bastarmi, la sua bocca scese calda sul mio collo, raggiungendo il lobo del mio
orecchio per mordicchiarlo e stuzzicarlo, nello stesso istante sentii il
desiderio crescere sempre di più, mentre il fuoco divampava e mi faceva perdere
il controllo. Poi, d’improvviso, lo sentii piano scostarsi, si teneva in
equilibrio sulle braccia guardandomi dritto negli occhi, deglutii cercando di
riprendere il controllo di me stessa, ed evitando di perdermi nel suo sguardo
magnetico.
-Ashley… forse è meglio se prima di… sì insomma… impazzisco dal desiderio di
fare l’amore con te, ma credo sia giusto se prima parli con Chace- Disse
d’un fiato lasciandomi senza parole. Dovevo aspettarmi qualcosa del genere,
sapevo perfettamente quanto fosse vero il desiderio che aveva di far l’amore
con me, riuscivo a sentire la sua erezione premere prepotentemente dai jeans,
ma sapevo anche quanto il suo modo di essere fosse corretto; non riuscivo a
parlare, così annuii semplicemente, lo vidi alzarsi e guardarmi, come
dispiaciuto, mentre anche io mi alzavo e cercavo di ricompormi. Pensai che in fondo
era la cosa giusta da fare, tenevo a questa cosa tra di noi e un minimo di
attesa non sarebbe stato di certo un danno, quando poi finalmente avrei parlato
con Chace, avremmo potuto stare realmente insieme, per adesso però avremmo
continuato a frequentarci, almeno così speravo.
Così presa dal
dubbio e dalla paura -Jay, non mi
fraintendere, sono d’accordo con te nell’aspettare per farlo… ma nel
frattempo continueremo a vederci, giusto?- chiesi torturandomi le mani.
Sentii
le sue mani sul mio volto, mi prese il mento e mi costrinse a girarmi per
incontrare il suo sguardo -Se non sbaglio
ne abbiamo parlato questa mattina, ci vedremo il più spesso possibile… e il
fatto che io non voglia correre con te, non ti deve far pensare che possa
rinunciare a baciare le tue splendide labbra!- disse serio, concludendo il
discorso con un bacio dolcissimo.
Dopo
quel bacio, mi avvolse in un abbraccio ed io mi accoccolai sul suo petto,
inspiravo il suo profumo e tentavo di calmare la mia eccitazione, non era
facile resistere, ma sentire il suo cuore battere un ritmo forsennato come il
mio, mi fece sentire un po’ meglio. Nel calore di quell’intimità trascorremmo
la serata a guardare un film, non ricordo quale, ma ricordo i dolci baci e le
carezze che ci furono durante tutto il tempo che rimanemmo abbracciati sul quel
divano.
La
settimana successiva fu tra le più belle di tutta la mia vita, ma anche la più
dura, io e Jay trascorrevamo tutto il tempo libero insieme, alle volte ci
vedevamo al lavoro, qualche sera uscivamo con Nikki, Kellan, Kris e Rob, che
ovviamente sapevano tutto di quella nostra specie di relazione. Sopportare le
loro battutine e i doppi sensi era quasi divertente, ma in pubblico non
potevamo mai lasciarci andare, ogni abbraccio, ogni carezza, era quasi
un’agonia; per fortuna, quando stavamo in casa, eravamo liberi di lasciarci
andare alla nostra passione e ciò che desideravo più di tutto il quel periodo
era baciare le sue meravigliose labbra. Certo, desideravo anche baciare ogni
singola parte del suo corpo, e accarezzarla, ma per esaudire quel desiderio
avevamo deciso di aspettare e questa ovviamente fu la parte più ardua da
superare durante quella settimana.
Il
venerdì sera, dopo essere stati in un pub con Kellan e Nikki, mi riaccompagnò a
casa verso le due del mattino, e prima di andarsene ovviamente si fermò un po’
con me; adoravo quei momenti tutti nostri, non c’era nessun occhio indiscreto
ad osservarci, nessun fotografo pronto a sbucare fuori da un momento all’altro,
soltanto io, lui, e la nostra passione, i nostri corpi e i nostri respiri, le
nostre mani che vagavano ansiose ed eccitate, sembravano conoscersi e
appartenersi da sempre, quando stavo con lui in quel modo mi sentivo in un
sogno, che purtroppo però si interrompeva sempre troppo presto. Come le sere
precedenti, si staccò da me interrompendo le nostre effusioni, durante quella
settimana avevo cominciato a capire e compatire anche Bella Swan, adesso che
sapevo quanto poteva essere frustrante avere l’oggetto dei tuoi desideri al tuo
fianco e vederlo andare via sul più bello, quel personaggio mi stava ancora più
simpatico.
Fu proprio
pensando a lei che quella sera ebbi un’idea: mentre Jay interrompeva le nostre
coccole con la solita dolcezza, rallentando l’intensità dei baci, prima di
arrivare al punto di non ritorno, -Resta…-
gli chiesi sospirando dolcemente al suo orecchio.
Ormai mancava
poco, l’indomani Chace sarebbe arrivato e, al più tardi, domenica gli avrei
parlato, e poi finalmente sarebbe iniziata tra me e Jackson. Lo vidi
irrigidirsi e deglutire, -Ash… è meglio
che vada! Vorrei ma… sai come la penso- lo interruppi con un bacio.
-Resta a dormire qui.- ripresi
dolcemente, non volevo fare nient’altro, cioè in realtà volevo, ma anche
dormire semplicemente insieme sarebbe stata una cosa bellissima, un po’ alla
Edward e Bella, ma sarebbe stato comunque fantastico addormentarsi accanto a
lui, lo vidi rimanere sorpreso di fronte alla mia domanda -Jay ascoltami, domani Chace sarà qui e io gli parlerò, questa sera però
non voglio starti lontana, voglio addormentarmi tra le tue braccia!- gli
dissi guardandolo dritto negli occhi.
Lo
sentii deglutire e dopo un paio di secondi di silenzio, mi abbracciò; poggiai
la testa nell’incavo del suo collo e lo sentii sorridere -Non so ancora come riuscirò a resisterti ma credo che domattina mi
piacerebbe una bella omelette per colazione!- mi disse poi baciandomi
dolcemente i capelli.
Quella
notte dormimmo insieme e fu la notte più dolce della mia vita, mi addormentai
con la testa sul suo petto a farmi da cuscino, e le sue mani forti e calde ad
accarezzarmi; ero convinta che l’indomani, dopo l’arrivo di Chace tutto sarebbe
finito, e la prossima notte che avrei trascorso con Jackson, avremmo fatto
l’amore dando sfogo ai sentimenti che iniziavano ad affiorare.